Special Forces – Liberate l’ostaggio: la storia vera dietro il film

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Negli ultimi anni sono diversi i film che hanno affrontato gli eventi della guerra in Iraq e in Afghanistan. Qualche anno dopo il successo di The Hurt Locker, premiato con l’Oscar al miglior film, nel 2011 a raccontare degli orrori di tale conflitto è stato Special Forces – Liberate l’ostaggio, diretto da (in seguito distintosi anche per Special Ops e la serie Air Cocaine). Similmente al film con Chris Hemsworth, 12 Soldiers, in questo film Rybojad racconta la drammatica realtà del conflitto afgano, cogliendola però da un preciso punto di vista.

Girato in Francia, a Gibuti e in Tagikistan, il film mostra infatti un gruppo di commando navali francesi d’élite in una disperata missione di salvataggio di ostaggi nell’area dell’Afghanistan/Pakistan. Tutta l’azione si svolge dunque a partire da una volontà di rappresentare sullo schermo la difficile condizione delle donne afgane, dei reporter che rischiano la vita per mostrare cosa avviene in questi territori e delle forze speciali francesi e del loro coraggio nel portare avanti missioni di questo tipo.

Un duro racconto di guerra, dunque, che non mancherà di entusiasmare gli appassionati del genere oltre a mostrare una realtà ancora attuale dopo oltre dieci anni dalla realizzazione di questo film. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Special Forces – Liberate l’ostaggio. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Diane Kruger in Special Forces - Liberate l'ostaggio
Diane Kruger in Special Forces – Liberate l’ostaggio. Cortesia di Eagle Pictures

La trama e il cast di Special Forces – Liberate l’ostaggio

Protagonista del film è Elsa Casanova (Diane Kruger), una reporter di guerra che sta conducendo un’inchiesta sul ruolo della donna in Afghanistan. Un giorno viene sequestrata da un gruppo di talebani nella città di Kabul. Con lei c’è anche il suo interprete Amen (Mehdi Nebbou). Il capo dei rapitori, Zayef (Raz Degan), diffonde in rete un video dove rende noto a tutti il giorno in cui ucciderà la giornalista. Subito interviene un comparto delle forze armate speciali per cercare di portarla in salvo, prima che si proceda alla sua eliminazione.

Sono sei gli uomini messi in campo: Kovax (Djimon Hounsou), capitano Lucas (Denis Ménochet), Tic Tac (Benoît Magimel), Marius (Alain Alivon), Victor (Alain Figlarz) ed Elias (Raphaël Personnaz). Si innesca così una dura lotta tra i sequestratori che non vogliono assolutamente perdere la donna e i soldati che faranno qualsiasi cosa è in loro potere per ritrovarla viva. Anche se questo vorrà dire rischiare di morire. Elsa è forte e determinata a non mollare, nonostante la situazione sia molto pericolosa ed estenuante. Riuscirà la squadra che la sta cercando a riportarla a casa sana e salva?

La storia vera dietro il film

Partiamo subito con il dire che la vicenda narrata nel film è a suo modo frutto di fantasia. Stéphane Rybojad, autore di documentari, ha stavolta deciso di mettere in scena un’opera di finzione, nella quale confluiscono però tutta una serie di dinamiche, elementi e situazioni ispirate a dei corrispettivi nella realtà. In particolare, il regista si è documentato sulla condizione della donna in Afghanistan, per poterne raccontare poi in modo realistico all’interno del film. Quanto viene detto e mostrato a riguardo si basa dunque su dati reali, che rendono l’idea delle barbarie che avvengono.

Djimon Hounsou in Special Forces - Liberate l'ostaggio
Djimon Hounsou in Special Forces – Liberate l’ostaggio. Cortesia di Eagle Pictures

Allo stesso tempo, Rybojad si è ispirato per la figura della reporter Elsa Casanova ai tanti giornalisti che, trovandosi in territori di guerra, vengono sequestrati e spesso uccisi. Una dura realtà che ribadisce i pericoli a cui questo tipo di giornalisti vanno incontro, accettandoli pur di poter raccontare quanto avviene in questi luoghi di guerra. L’Elsa Casanova del film, dunque, può essere vista come un insieme di tutti i reporter che hanno realmente vissuto vicende di questo tipo. Special Forces – Liberate l’ostaggio vuole poi essere un’opera sulle capacità di proiezione di potenza delle forze armate francesi nel mondo.

Le forze speciali francesi sono così rappresentate nel film: con il basco verde, compreso il comandante Kovax, rappresentano i Commandos Marine, le forze speciali della Marine Nationale (marina); con il basco amaranto, TicTac è del 1er Rpima (1er Régiment de Parachutiste d’infanterie de Marine) dell’Armée de Terre (esercito); lo sniper Elias con il basco nero è invece del Cpa10 Commando Parachutiste de l’Air 10 dell’Armée de l’Air (aeronautica). In ultimo, Alain Alivon, che interpreta Marius, è stato veramente un commando della Marina Francese per oltre vent’anni e ha aiutato i membri del cast per la loro formazione militare durante le riprese.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Special Forces – Liberate l’ostaggio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 26 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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