Dirty Dancing – Balli proibiti: la storia vera dietro il film

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Ricordato come uno dei più celebri film sentimentali di sempre, Dirty Dancing – Balli proibiti vanta ancora oggi un grandissimo numero di fan, ed è continuamente citato da opere che ad esso si ispirano. Diretto nel 1987 dall’allora esordiente Emile Ardolino, il film contribuì a rendere delle vere e proprie star gli attori Patrick Swayze e Jennifer Grey, i quali però dovettero poi faticare per riuscire ad affermarsi al di là di questo film, indicato ancora oggi come uno dei loro migliori e più grandi successi.

Le numerose peripezie furono poi ripagate al momento dell’uscita in sala del film. Questo riscontrò infatti un grandissimo successo di pubblico in tutto il mondo, facendo sognare intere generazioni, divenendo con il tempo un vero e proprio cult, nonché uno dei migliori film sulla danza. A fronte di un budget di soli 5 milioni di dollari, inoltre, il film arrivò ad incassarne a livello globale oltre 214, affermandosi come uno dei maggiori successi dell’anno. Anche la critica apprezzò il film, lodando la chimica di coppia presente tra i due protagonisti come anche le coreografie realizzate per le iconiche scene di ballo.

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La trama di Dirty Dancing

La storia è quella di Frances Houseman (Jennifer Grey), detta “Baby”, una diciassettenne che si ritrova a trascorrere le proprie vacanze estive in compagnia della ricca famiglia presso un villaggio turistico a Catskils. Annoiata dalla quotidianità e concentrata unicamente sul proprio futuro universitario, la giovane si ritrova poi inaspettatamente a fare la conoscenza di Johnny Castle (Patrick Swayze), affascinante insegnante di ballo del resort presso cui Frances soggiorna. La ragazza si sente da subito attratta dal giovane, e lentamente lascia che lui la introduca al mondo della danza.

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Jennifer Grey e Patrick Swayze in Dirty Dancing – Balli proibiti. Foto di © 1987 Lions Gate Home Ent.

La tranquillità delle loro giornate viene interrotta nel momento in cui Penny, assistente ballerina di Johnny, rimane incinta e si ritrova a dover abortire clandestinamente, aiutata da dal padre di Frances, medico di professione. Questi, convinto che sia stato Johnny a mettere nei guai la ragazza, proibisce alla figlia di continuare a vedere il ragazzo. Baby, però, sceglie di disubbidire al genitore, e anzi si offre come sostituta di Penny per un’importante competizione di ballo. Lei e Johnny iniziano così a legarsi sempre di più l’uno all’altro, dovendo però evitare di essere scoperti, cosa che comporterebbe rischi per entrambi.

La storia vera dietro il film

Dirty Dancing – Balli proibiti è stato scritto da Eleanor Bergstein, la quale raccontò di aver basato la storia sulle proprie esperienze da adolescente. La sceneggiatrice, infatti, era solita trascorrere le proprie vacanze estive frequentando competizioni di ballo. Ella stessa, in occasione di queste, si assegnò il soprannome di “Baby”, lo stesso poi utilizzato per la protagonista del film. Desiderosa di dar vita ad un film basato sulla danza, la Bergstein iniziò così a scrivere la storia di Dirty Dancing – Balli proibiti. Ebbe tuttavia difficoltà nel vendere la sua storia, salvo poi imbattersi nella Vestron Pictures, la quale sostenne il progetto.

Un altra storia interessante legata ai film è quella di Jennifer Grey, il cui ingaggio ha avuto diverse somiglianze con il percorso di Baby nel film. L’attrice era inizialmente considerata una scelta improbabile per la parte, finché un momento chiave non l’ha distinta dal gruppo. Grey era reduce dal film in Una pazza giornata di vacanza del 1986 – dove aveva interpretato la sprezzante e cattiva sorella adolescente di Ferris Bueller, Jeanie Bueller – quando fece il provino per il ruolo di Baby. Nel film, avvicinandosi al mondo della danza con una vulnerabilità da bambina, Baby si allontana dalla vita curata che conosce come figlia adorata dello stimato dottor Houseman, si innamora e conclude l’estate non più da bambina, ma da donna.

Jennifer Grey in Dirty Dancing - Balli proibiti
Jennifer Grey in Dirty Dancing – Balli proibiti. Foto di © 1987 Lions Gate Home Ent.

Il film è dunque incentrato su Baby combattuta tra il suo ruolo di figlia, alla disperata ricerca dell’approvazione e dell’amore del padre, e il suo desiderio di essere una donna a sé stante: una lotta che la Grey racchiuse nel primo minuto del suo provino. Secondo la produttrice del film, Linda Gottlieb, “Jennifer Grey è stata spinta nella stanza dei provini da suo padre e ci siamo innamorati”. La scrittrice di Dirty Dancing Eleanor Bergstein concorda, dicendo: “Quando [la Grey] è entrata, ha detto al padre ”Augurami buona fortuna, papà“, ed letteralmente diventata Baby… da quel momento in poi è stata l’unica persona che volevo”.

Avendo in quel periodo stata scartata dal provino per quello che sarebbe stato un altro grande film di danza degli anni ’80, Flashdance, la Grey era incredibilmente nervosa quando ha fatto l’audizione per la Baby di Dirty Dancing – Balli proibiti. A peggiorare le cose, c’era un’agguerrita concorrenza per il ruolo. I produttori avevano già messo gli occhi su Sarah Jessica Parker per la parte, famosa per i suoi ruoli nei successi di danza Footloose e Girls Just Want to Have Fun.

Dopo aver quindi salutato il padre, la Grey si rivolse a Gottlieb e disse: “So che non dovrei dirlo, ma sarei fantastica in questo ruolo” e procedette a ballare con grande energia sulle note dei Jackson Five. La Grey non sapeva che si era aggiudicata la parte prima ancora di iniziare a ballare. La Baby di Dirty Dancing – Balli proibiti è diventata, e continua ad essere, uno dei ruoli più iconici nella storia del cinema, nato dall’affetto e dalla fiducia della Grey nei confronti del padre e dalla sua determinazione a ottenere il ruolo dei suoi sogni.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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