Il finale di The Father – Nulla è come sembra (qui la recensione) è un viaggio tortuoso ed emozionante che lascia il film su una nota straziante. Il film è stato il debutto alla regia di Florian Zeller ed è caratterizzato da un’interpretazione magistrale di Anthony Hopkins (che ha per questo ruolo vinto il suo secondo Oscar), oltre che da una sceneggiatura sapientemente congegnata da Zeller, la cui regia conferisce poi al film una prospettiva che richiama le complesse opere d’arte di M.C. Escher. Ma la storia dell’acclamato film del 2020 inizia nel 2012 con la prima di Le Père.
Questa pièce ha procurato a Zeller un ampio successo di critica nella comunità teatrale. Ha poi riscritto il ruolo del protagonista, Anthony, appositamente per Hopkins, ritenendolo il “più grande attore vivente”. Nel film, la figlia dell’anzinao, Anne (Olivia Colman), sta cercando di trovare una soluzione di assistenza a lungo termine per il suo ostinato ma spesso confuso genitore. The Father – Nulla è come sembra è infatti raccontato in soggettiva dal punto di vista di Anthony, influenzato dalla sua progressiva demenza senile, facendo sì che alcuni fatti sembrino cambiare nel corso della narrazione. Queste frustrazioni culminano nella scena finale.
Cosa succede nella scena finale del film?
Alla fine di The Father – Nulla è come sembra, l’appartamento di Anthony ha raggiunto la fine delle sue diverse iterazioni ed è diventato una casa di riposo, dove viene assistito dall’infermiera Catherine (Olivia Williams) e dal suo assistente Bill (Mark Gatiss). Il film, però, fa interpretare agli attori più personaggi come rappresentazione tematica della demenza. Questi custodi sono volti che Anthony ha già visto in passato, avendo percepito la figlia e il genero come somiglianti a Catherine e Bill in un momento o nell’altro. Nella scena finale, è chiaro che la presa di Anthony sulla realtà è scivolata fino al punto in cui non riesce più a stabilire quali dei suoi ricordi sono reali e quali invece falsi.
In una scena emotivamente straziante che costituisce il culmine del film, Anthony ricorda sua madre e improvvisamente desidera tornare a casa mentre le lacrime lo sommergono. Confida a Catherine che sente di “perdere tutte le foglie” nel suo crepuscolo. Mentre piange tra le braccia di Catherine, lei lo tranquillizza e gli dice che presto non si ricorderà più di queste cose spiacevoli, che più tardi andranno a fare una passeggiata e che tutto andrà bene. Alla fine del film, la macchina da presa si avventura quindi fuori dalla finestra, osservando gli alberi le cui foglie frusciano al vento. È un momento straziante e personale del film che eleva gli aspetti emotivi della storia del suo personaggio.
Cos’è reale e cosa no in The Father – Nulla è come sembra
A causa della qualità soggettiva e labirintica di The Father – Nulla è come sembra, è facile chiedersi cosa sia realmente accaduto ad Anthony e cosa abbia immaginato o erroneamente messo insieme nella sua mente. Il film mette l’anziano in primo piano, invitando il pubblico a empatizzare con lui in un modo che rispecchia la sensazione del personaggio di essere vittima di ciò che lo circonda. Spesso sbaglia a ricordare i volti, in particolare Anne come Catherine e Paul come Bill. In un’inquadratura, viene soffocato da Anne nel sonno. In un’altra scena, Paul lo aggredisce fisicamente.
In un’altra ancora, Anthony scopre che la figlia e il genero parlano male di lui, per poi unirsi a loro, andarsene e tornare allo stesso scenario in cui si era imbattuto. Certamente, come minimo, il soffocamento è stato immaginato, visto che poi è ancora vivo. Ciò enfatizza però il senso di vulnerabilità che Anthony prova per mano di Paul, che molto probabilmente lo ha schiaffeggiato e ha parlato sfacciatamente contro di lui. C’è poi la questione della visita di mezzanotte con la figlia più giovane, Lucy. È implicito che la ragazza ha avuto un grave incidente e probabilmente è deceduta.
Anthony, non riuscendo a ricordarsene, tira continuamente fuori l’argomento, soprattutto per quanto la sua più recente badante le assomigli. In una delle scene successive, il padre esplora l’appartamento e scopre che è diventato un ospedale, dove trova Lucy, insanguinata e con un tutore, distesa in un letto con ogni sorta di macchinario medico intorno a lei. All’improvviso si sveglia da quello che era un sogno o un ricordo e si ritrova nella sua struttura di assistenza, dove trascorrerà il resto del film.
Il fatto che Lucy sia deceduta ha senso, considerando l’emozione che Anthony prova nel ricordarla. Inoltre, il trattamento che riserva alla figlia vivente, Anne, è duro, come se fosse arrabbiato con lei per essere sopravvissuta mentre la figlia favorita non c’è più. Questi momenti sono molto gravi, anche se si può dire che Anne è allo stremo delle forze per prendersi cura del padre, che spesso è crudele con lei a causa della sua demenza, ma anche del suo risentimento di fondo nei confronti di lei e di ciò che è accaduto a Lucy.
Anthony muore alla fine del film?
Nel momento in cui viene affidato a una casa di riposo, la comprensione di Anthony del mondo che lo circonda si è deteriorata al punto da richiedere un monitoraggio costante. Nonostante l’ovvia destinazione di un film incentrato su un genitore affetto da demenza, l’ultima scena non termina con un’inquadratura di Anthony che si allontana pacificamente nell’aldilà, ma con gli alberi fuori dalla sua stanza. Sebbene il suo destino sia ormai determinato, l’ultima scena ha molto di più da dire sulla sua situazione finale che non semplicemente sulla sua vita o sulla sua morte.
Il vero significato del finale di The Father – Nulla è come sembra
È difficile trovare un’interpretazione positiva in una storia il cui soggetto è fondamentalmente terminale come quella di The Father – Nulla è come sembra, ma Zeller riesce a sostenere il significato del film con l’aiuto di una metafora. Mentre Catherine consola un Anthony sconvolto e disconnesso, gli dice che anche se attualmente sta soffrendo sotto il peso della sua fine, fortunatamente la sua demenza significa non ricordare neanché la sua sofferenza. Invece di lottare contro la vecchiaia o di trovare un ovvio finale affermativo in cui la figlia rimane con lui fino alla fine, Zeller affronta la demenza momento per momento, con Catherine che incoraggia Anthony a concentrarsi su ciò che è immediato per lui.
È interessante anche il modo in cui Il padre affronta i ricordi, con Anthony che si perde per lo più nei momenti che gli hanno procurato dolore emotivo: è spesso terrorizzato, con il cuore spezzato, con la paura di essere attaccato a causa della sua confusione o di sentirsi fuori posto. In questo senso, il significato del film è profondo per il modo in cui esplora la demenza come un viaggio labirintico nella mente di chi ne è affetto. Alla fine, l’albero ha ancora le sue foglie, e forse questa è la dichiarazione più ottimistica sulla condizione di Anthony. Ha vissuto una vita indipendentemente dal fatto che fosse considerata buona o cattiva (o entrambe le cose), e le foglie dell’albero indicano la crescita e la fioritura della vita, che va avanti nonostante tutto.
La scena finale del film spiegata dal regista
Nel corso di un’intervista, Zeller ha parlato in particolare del lavoro svolto con Hopkins e Olivia Colman nella scena finale e della sua importanza. Poiché l’intera storia è imperniata su questo finale, Zeller spiega: “abbiamo girato quella scena in modo un po’ nervoso, anche perché sapevamo che le emozioni che dovevamo raggiungere erano crude, brutali, veritiere e non facili da ottenere. È stato un momento molto intenso per noi“. Zeller ha anche chiesto agli attori di non fare prove, in modo da poter raggiungere i momenti emotivi con la macchina da presa.
Quando Colman lascia il film e Anthony ha il suo crollo finale, la battuta che pronuncia sul “perdere tutte le mie foglie” è stata una parte fondamentale per Zeller. Proprio come l’infermiera non capisce cosa Anthony stia dicendo con questa battuta, Zeller ammette di averla scritta come una battuta che non significa nulla, ma allo stesso tempo il pubblico avrebbe capito esattamente cosa Anthony sta cercando di comunicare. Ha spiegato che la battuta doveva riassumere ciò che l’intera esperienza del film avrebbe dovuto essere per il pubblico: “Non capisci cosa sta succedendo e allo stesso tempo, su un altro livello, emotivamente, capisci tutto”.