Uno dei film che più ha fatto parlare di sé della scorsa stagione del cinema italiano è Una femmina, l’esordio alla regia di un lungometraggio di Francesco Costabile, studente di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ha realizzato i corti L’armadio e Dentro Roma, quest’ultimo vincitore del Nastro d’argento al miglior cortometraggio e candidato al David di Donatello come miglior cortometraggio italiano. Con Una femmina egli porta sullo schermo una storia molto dolorosa, purtroppo all’ordine del giorno, che pone in primo piano la forza di una donna che si oppone alla ‘Ndrangheta.
Il film nasce da un’idea del regista Edoardo De Angelis (Il vizio della speranza, Comandante) e Lirio Abbate ed è tratto dal libro inchiesta Fimmine ribelli, scritto da Abbate, sulle donne vittime di violenza all’interno dell’organizzazione mafiosa. La protagonista di Costabile diventa dunque l’emblema di tutt quelle donne, madri, mogli e figlie che si sono opposte a quella che è considerata l’organizzazione criminale più arretrata d’Italia, guidata da soli uomini, che perpetua regole antiquate che vanno dal matrimonio forzato alla totale sottomissione della donna, pena la morte.
Il film viene presentato in anteprima internazionale nella sezione ufficiale di “Panorama” al Festival di Berlino 2022, oltre a riceve poi due candidature ai David di Donatello 2022 come miglior regista esordiente e miglior sceneggiatura adattata, affermandosi dunque come uno dei titoli italiani più importanti del suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Una femmina
La storia è quella di Rosa, giovane dal carattere ribelle, che vive insieme alla nonna e allo zio in un paesino della Calabria. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre, di cui Rosa conserva pochi ricordi e dietro la cui morte vige la più assoluta omertà da parte della sua stessa famiglia. Grazie all’incontro con Gianni, giovane guardiano del cimitero del paese, decide di scoprire la verità e riscattare la memoria di sua madre. Deciderà dunque di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue, ma quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.
Ad interpretare Rosa vi è l’esordiente Lina Siciliano, dal regista incontrata in una casa famiglia nella quale era giunta dopo aver vissuto una giovinezza particolarmente difficile. La giovane, anche per via del suo vissuto, ha dunque saputo restituire a Rosa un’intensità e una verità genuine, ricevendo molte lodi per la sua interpretazione. Accanto a lei, nel ruolo di Gianni, vi è l’attore Mario Russo, mentre Fabrizio Ferracane, visto di recente anche in Ariaferma, interpreta Salvatore. Francesca Ritrovato interpreta Cetta, madre di Rosa, mentre Anna Maria De Luca è la nonna Berta. Luca Natale, infine, interpreta il cugino Natale.
Una femmina, la storia vera dietro il film
Come anticipato, quella di Una femmina è una storia basata su alcuni eventi reali e ispirata alle vere donne che si opposero alla ‘Ndrangheta. In particolar modo, gli sceneggiatori hanno costruito il racconto a partire dalle vicende di Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce. La prima di queste, nata all’interno di una potente famiglia calabrese appartenente alla ‘Ndrangheta e costretta all’età di tredici anni a sposare Salvatore Figliuzzi, il quale ambiva ad entrare nel clan. La sua vita, condotta perennemente sotto il controllo del marito, del padre e del fratello, si apre ad una svolta inaspettata l’11 maggio 2011 è convocata presso la Tenenza dei Carabinieri di Rosarno, per l’arresto del figlio maggiore per guida senza patente.
Con l’occasione ne approfitta per rivelare quanto sa della sua famiglia e delle sue azioni per sfuggire a quel tipo di vita e per dare ai suoi figli un futuro migliore, correndo però il rischio di essere uccisa nel caso in cui fosse stata scoperta. Nella notte tra il 29 e il 30 maggio dello stesso anno, diventa ufficialmente testimone di giustizia, inserita nel programma di protezione e trasferita di nascosto prima a Cassano all’Ionio, poi a Bolzano e infine a Genova, senza poter avere più contatti con la sua famiglia. I genitori cercano però di ricattarla usando i figli per farsi rivelare ciò che ha confessato alle autorità. Il 12 agosto accetta di vedere gli avvocati del clan, che la costringono a firmare una ritrattazione.
Maria si pentirà poi di questo gesto, ma a quel punto non può più scappare. Due giorni dopo il suo ultimo contatto con la polizia, il 20 agosto 2011, viene trovata morente in bagno dopo aver ingerito dell’acido cloridrico che le ha bruciato la bocca. Tuttavia le autorità non credono alla storia del suicidio, ed ha così inizio un processo che si conclude con la condanna della madre a tre anni di arresti domiciliari, del padre a sei anni e sei mesi di reclusione e del fratello a cinque anni e otto mesi. Parzialmente diversa è invece la storia di Giuseppina Pesce, la quale pur vivendo inizialmente una situazione simile a quella della Cacciola, quando nel 2010 finisce in carcere con l’accusa di essere la ‘postina’ del clan.
Inizia a questo punto a collaborare con il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, svelando i crimini della propria famiglia e ottenendo protezione per sé e i suoi tre figli. La sua vicenda come testimone non è stata priva di momenti di incertezza su ciò che stava facendo, ma è stata la consapevolezza che ritrattare tutto l’avrebbe condotta a morte certa a farle proseguire quel percorso. Oggi Giuseppina Pesce continua a vivere in una località protetta con i suoi figli. Per il coraggio dimostrato, è riconosciuta come un’eroina, anche se purtroppo una delle poche ancora in vita. La sua storia, come anche quella della Cacciola e di Lea Garofalo, altra vittima della ‘Ndrangheta, sono raccontate anche nella serie The Good Mothers, disponibile su Disney+.
Il trailer di Una femmina e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Una femmina grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Fonti: IMDB,