Drive-Away Dolls: recensione del film di Ethan Coen

Dal 7 marzo al cinema, il film verrà distribuito dalla Universal Pictures esclusivamente in lingua originale. Un'ottima occasione per godersi al naturale l'interpretazione delle due irresistibili protagoniste di questa pazza commedia.

Drive-Away Dolls recensione film

Quando si ha a che fare con un duo di registi dallo stile fortemente distintivo, si può essere portati a chiedersi se certe loro caratteristiche siano proprie di entrambi o se siano da attribuire all’uno o all’altro. Per quanto riguarda i fratelli Joel e Ethan Coen, sappiamo che entrambi condividono il gusto per il grottesco, per l’umorismo nero, per i personaggi sopra le righe ma anche per la profonda drammaticità di certe situazioni. Quando hanno annunciato una pausa nella loro collaborazione, è però inevitabilmente sorta la curiosità di scoprire in che modo la rispettive personalità si sarebbero manifestate negli annunciati progetti in solitaria. Con Drive-Away Dolls, diretto da Ethan, abbiamo ora una prima risposta.

 

Primo lavoro da regista per il Coen più giovane, che lo ha anche scritto a quattro mani insieme alla moglie Tricia Cooke, questo si presenta come un compendio delle cifre stilistiche per cui i due fratelli sono conosciuti, con una però forte prevalenza di umorismo grottesco se non talvolta anche demenziale. Con Drive-Away Dolls siamo infatti dalle parti di Burn After Reading o di Ave, Cesare!, con un tono dunque leggero e scanzonato che accompagna un buddy movie che è anche road movie e che, tra elementi di assurdità e nonsense per cui si chiede allo spettatore di stare al gioco, arriva a svelarsi come un’opera più che godibile.

Drive-Away Dolls Geraldine Viswanatha Margaret Qualley
Geraldine Viswanatha e Margaret Qualley in una scena di Drive-Away Dolls.

La trama di Drive-Away Dolls

Protagoniste di questa folle pellicola sono Jamie (Margaret Qualley), una ragazza del Texas, lesbica e dallo spirito estremamente libero, da poco tornata single a seguito dell’ennesimo tradimento; e la sua timida e rigida amica Marian (Geraldine Viswanathan), che ha invece un disperato bisogno di ritrovare la felicità e, secondo Jamie, anche finire a letto con una donna. In cerca di un nuovo inizio, le due si avventurano in un improvvisato viaggio con un auto a noleggio verso Tallahassee, ma le cose precipitano rapidamente quando scoprono che nel portabagagli c’è una valigetta dal contenuto estremamente importante e che un gruppo di ambigui personaggi sono alle loro calcagna per cercare di recuperarla.

Ethan Coen è un regista divertito che diverte

Come si accennava, gli elementi propri del cinema dei Coen ci sono tutti: personaggi sopra le righe – su cui spicca la personalità larger than life di Jamie -, una catena di imprevisti ed equivoci e anche quella comicità spesso illogica che però proprio per questo diverte. Ethan Coen ambienta inoltre il film nel 1999 e vi fa così confluire volentieri anche tutta un’altra serie di caratteristiche proprie di un certo cinema di quel decennio, tra elementi queer, pulp e da film indie. Impossibile non riconoscere certi omaggi al cinema di Quentin Tarantino, da precise inquadrature alla scrittura di certi personaggi, come anche alla celebre valigetta di Pulp Fiction. Coen dunque si sbizzarrisce e si diverte, adottando anche soluzioni estetiche ardite con cui omaggia l’estetica dei B-Movies e riuscendo a trasmettere il proprio entusiasmo.

Drive-Away Dolls si svela quindi come compendio di un’epoca e del suo cinema, collocando tutto ciò in un racconto volutamente esile, privo di particolari sovrastrutture ma che prendendo a piene mani da certi stereotipi si concentra sul lavorare all’interno di essi per ricavarne qualcosa di nuovo. Jamie e Marian non sono infatti altro che una strana coppia, l’estroversa casinara e l’introversa amante della lettura, ma per entrambe nel corso del racconto si sviluppano situazioni che permettono una loro non banale evoluzione. La bravura e la generosità di Qualley e Viswanathan permette inoltre di far sì che gli angoli dei rispettivi stereotipi vengano smussati, restituendo due personaggi a cui ci si affeziona subito.

Drive-Away Dolls Geraldine Viswanatha Margaret Qualley Beanie Feldstein
Geraldine Viswanatha, Margaret Qualley e Beanie Feldstein in una scena di Drive-Away Dolls.

Le irresistibili protagoniste di Drive-Away Dolls

Se Drive-Away Dolls è il film divertente e riuscito che è, il merito va dunque anche alle due protagoniste. Margaret Qualley, che già negli ultimi anni si è fatta notare tra C’era una volta a… Hollywood e la miniserie Maid, si confronta stavolta con un personaggio difficile, continuamente sopra le righe ma da lei caratterizzato nella misura in cui non risulta né fastidioso né irrealistico. Geraldine Viswanathan, vista invece in Giù le mani dalle nostre figlie e nella serie Miracle Workers, è al contrario chiamata a lavorare in sottrazione, in opposizione alla strabordante fisicità della sua co-protagonista, riuscendo ad evitare il rischio di venirne oscurata infondendo tanta umanità e fragilità nella rigidità di Marian.

E mentre attorno a loro si alternano cameo di Pedro Pascal e Matt Damon, la nevrotica ex di Jamie (interpretata da una sempre magnifica Beanie Feldstein), l’esilarante pedinamento di due loschi ceffi, sequenze psichedeliche in cui fa capolino Miley Cyrus e sesso saffico a gogo, si arricchisce sempre di più il rapporto che le lega e che conferisce una nota di dolcezza e sensualità a tutte le assurdità e il nonsense che Drive-Away Dolls offre. Probabilmente un racconto di questo tipo potrebbe non essere da tutti ben accetto, ma come già visto succedere nella filmografia dei Coen, si chiede qui di sospendere la propria reticenza o incredulità, abbandonandosi ad un viaggio coinvolgente proprio per svincolato da ogni regola.

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Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
drive-away-dolls-ethan-coenEthan Coen debutta in solitaria alla regia con Drive-Away Dolls, film in cui fa confluire tutte le caratteristiche del proprio cinema per lavorare su personaggi tanto bizzarri quanto amabili. Tra comicità, sensualità e irriverenza, il film conquista anche per merito delle due irresistibili protagoniste.