Nocturne, recensione del film con Sydney Sweeney

Il film appartiene al progetto Welcome to the Blumhouse, che vede la realizzazione di 4 film prodotti dalla Blumhouse di Jason Blum insieme ad Amazon Studios.

Nocturne film 2020

Si intitola Nocturne il quarto e ultimo film della nuova serie tematica di Jason Blum che il famoso produttore ha realizzato con la sua casa di produzione insieme ad Amazon Studios. Welcome to the Blumhouse è il titolo del progetto che consta di quattro film, tutti thriller e tutti realizzati da talenti emergenti che si avvalgono del sostegno della realtà produttiva sempre più vincente e della piattaforma Amazon Prime Video.

 

La storia è quella di una timida studentessa di musica, talentuosa ma ancora acerba, che inizia a superare in bravura e successo la sua gemella nel momento in cui mette le mani su un quaderno di studio una volta appartenuto a un altro studente, da poco deceduto. Nocturne si ambienta nei corridoi pervasi da veloci note di pianoforte della scuola dove studia la giovane protagonista, ma piano piano comincerà ad invadere anche gli anfratti inconsci della sua mente, portandola lentamente alla pazzia.

La recensione di Nocturne

Scritto e diretto da Zu Quirke, anche questo progetto di Welcome to the Blumhouse lavora sugli archetipi del genere horror. Il doppio, la competizione, l’oggetto misterioso, la maledizione, un giovane deceduto, una protagonista timida ma piena di vita e volontà, ogni elemento si posizione al posto giusto, ma soprattutto nell’ambiente gusto. La scuola di musica, che ricorda molto, più per atmosfere che per effettivi paragoni diretti, la scuola di ballo di Suspiria, è l’ambiente perfetto in cui sviluppare il morboso talento di Juliet, che piano piano scala la vetta e supera la sorella gemella, molto simile nei tratti (impressionante la somiglianza tra Sydney Sweeney e Madison Iseman) ma completamente diversa per carattere e temperamento.

Lo spunto orrorifico più importante è rappresentato dalla leggenda esoterica alle spalle del componimento protagonista della storia, Il trillo del diavolo, di Giuseppe Tartini, che entrambe le sorelle decidono di eseguire all’esame di ammissione alla scuola di musica. Solo che Juliet lo eseguirà studiando sugli appunti misteriosi che generano in lei un cambiamento, il perturbante sentimento di rintracciare qualcosa di sconosciuto dentro ad una realtà o in una persona che invece pensiamo di conoscere bene, la trasformazione del familiare in qualcosa di ignoto e che, non sappiamo perché, ci genera inquietudine.

A portare sulle spalle il film è la bravissima Sydney Sweeney, già vista in Euphoria. Qui, la giovane attrice rinuncia all’aspetto glamour e sensuale che l’aveva caratterizzata nella premiata serie HBO e si concentra su un ruolo molto diverso ma interpretato con altrettanta capacità.

Nocturne di Zu Quirke si basa su tutti gli archetipi del genere, dosa bene la tensione, sfrutta con intelligenza le location ed offre intrattenimento di buona qualità. Dal 13 ottobre su Amazon Prime Video.

Welcome to the Blumhouse:

The Lie – recensione

Black Box – recensione

Evil Eye – recensione

Nocturne – recensione

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