Senza Rimorso: recensione del film di Stefano Sollima

Dopo Soldado, un action-thriller con Michael B. Jordan tratto dal romanzo di Tom Clancy. Prosegue l'avventura americana del regista di A.C.A.B. e Suburra.

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Stefano Sollima resta in America con il suo nuovo lavoro Senza Rimorso, produzione originale Amazon Prime, e si aggiunge alla lunga lista di registi che si sono misurati con le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Tom Clancy, noto autore di thriller di spionaggio, da cui sono stati tratti ad esempio Caccia a Ottobre Rosso di John McTiernan con Sean Connery, Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo, entrambi diretti da Philipe Noyce, protagonista Harrison Ford, ma anche, più recentemente, Al vertice della tensione e Jack Ryan – L’iniziazione. Dunque, anche dopo il successo di Soldado, la sfida per il regista che ha diretto A.C.A.B. e Suburra, ma ha anche aperto la strada alla nuova serialità televisiva italiana con Romanzo Criminale e raggiunto il successo internazionale con Gomorra – La serie, è tutt’altro che semplice.

 

La trama di Senza Rimorso

Il soldato John Kelly, Michael B. Jordan, fa parte del corpo scelto dei Navy Seals, impegnato in pericolose missioni in zone di guerra. Con la sua squadra deve liberare un agente della CIA, prigioniero ad Aleppo di un gruppo di terroristi siriani. Quando arrivano sul posto, però, John e i suoi si rendono conto che si tratta di un deposito di armi russo e i sequestratori sono in realtà trafficanti di armi russi. Capiscono anche che l’agente della CIA Robert Ritter, Jamie Bell, in missione con loro, ne era al corrente, ma non li aveva informati. L’operazione riesce, ma l’uccisione dei russi rischia di scatenare ritorsioni verso la squadra guidata dal tenente Karen Greer, Jodie Turner-Smith, oltre che pesanti tensioni tra Usa e Russia. John torna a casa dalla moglie incinta, Pam, Lauren London, deciso a lasciare l’esercito. Poco dopo, però, alcuni componenti di quell’operazione vengono uccisi e Kelly scampa per miracolo a un agguato in cui resta uccisa proprio Pam. Solo uno degli aggressori è ancora vivo e John giura a sé stesso che lo troverà. La ricerca dell’assassino di Pam lo porta, assieme alla sua squadra, fino a Murmansk, in Russia. Pian piano però, Kelly si rende conto di essere solo una pedina. Qualcuno sta giocando con le vite di questi soldati per regalare all’America un nuovo nemico contro cui combattere. Riuscirà la squadra dei  corpi speciali a mettersi in salvo, scoprire tutta la verità e assicurare alla giustizia i colpevoli della cospirazione?

senza rimorso filmSenza rimorso ma con qualche perplessità

In questo nuovo capitolo della storia americana di Stefano Sollima, quel che si riconosce subito è lo stile registico. La capacità di creare inquadrature suggestive, di inserirvi elementi realistici, la precisione nei particolari di ogni scena, l’amore per gli inizi in medias res. E poi l’amore per l’acqua. Un’elemento che più di altri il regista trova confacente a sé e al suo modo di creare le atmosfere adatte al film, siano esse cupe e disperanti, come la pioggia incessante di Suburra che dilagava nel finale, o di suspense e azione spettacolare come avviene in questo Senza Rimorso. Insomma, proprio come sul set di Suburra, Sollima continua a scandire spesso e volentieri: “Manda l’acqua”, con esiti sempre coinvolgenti e d’impatto. Così, ecco una Aleppo devastata, dove galline e mucche si muovono tra le macerie e il nemico emerge, appunto, dall’acqua. Ecco il protagonista, un Michael B. Jordan prestante ma inespressivo, usare a suo vantaggio l’elemento, come nella scena della cella, oppure dover impegnare tutte le sue capacità per non soccombervi, come nella sequenza dell’ammaraggio dell’aereo. Il regista pone l’accento su azione e spettacolarità.

Sembra però che manchino alcune caratteristiche tipiche del cinema di Sollima, a partire dalla complessità dei personaggi, dalla pluralità  dei punti di vista. A parte il personaggio interpretato da Jamie Bell, che ha un’evoluzione nel corso del film, gli altri, il protagonista per primo, assomigliano più a una sorta di supereroi che a persone, che abituate a un lavoro pericoloso, capace di metterle a dura prova, ci si aspetta abbiano però le loro fragilità e dubbi. Se è vero infatti che pur di trovare la verità sulla morte della moglie, Kelly non esita a uccidere, è altrettanto vero che coloro che ne fanno le spese sono “i cattivi”. Dunque lui finisce per essere sempre, immancabilmente, “il buono”, che fa del male, ma solo in nome della verità e quando arriva a confondere giustizia e vendetta, uccidendo, paga. Manca quell’approccio problematico e maggiormente realistico, che poneva domande più che abbracciare un punto di vista. Alcune sequenze puramente action nella vicenda sembrano poi create appositamente per esaltare le qualità da supereroe del protagonista, indubbiamente dotato di prestanza fisica e resistenza non comuni. Sembra insomma che Sollima abbracci con convinzione alcuni stilemi dell’estetica americana, rinunciando a qualcosa di più autenticamente suo.

senza rimorso tramaLa sceneggiatura, curata da Taylor Sheridan come per Soldado e da Will Staples, però non sempre funziona. I dialoghi sono spesso retorici e se nella prima parte la narrazione è chiara e coerente, poi qualcosa sembra sfuggire di mano e si cerca di compensare  uno sviluppo confuso con l’infittirsi dell’azione spettacolare. Michael B. JordanCreed, Creed II, Black Panther – è sempre al centro dell’azione, non spicca però per doti attoriali, e non lo fa neppure Jodie Turner-Smith, nei panni del diretto superiore di John. Entrambi sono a dir poco scarsamente espressivi. Di tutt’altro tenore, per fortuna, Jamie Bell e Guy Pierce, il Segretario Clay.

Anche le musiche non regalano le sorprese, le emozioni inaspettate che di solito punteggiano i lavori di Sollima. La colonna sonora di Jónsi – voce dei Sigur Rós – è efficace nel creare suspense e accompagnare l’incalzare dell’azione, ma non ha momenti davvero eclatanti, così come non ci sono brani di altri artisti che colpiscono in modo particolare, sia per la scelta, sia per il modo in cui sono inseriti all’interno della narrazione, ed è un vero peccato. Senza Rimorso finisce per essere la dimostrazione che una tecnica registica ineccepibile non basta a fare un buon film e lascia allo spettatore più di una perplessità.

Dove vedere in streaming Senza Rimorso

Prodotto da Amazon Original, in associazione con Paramount Pictures, Skydance, Weed Road Pictures e New Republic Pictures, Senza Rimorso è disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

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