Se pensavate che il genere
peplum fosse morto, vi sbagliavate di grosso. Arriva nelle
sale Pompei (leggi la recensione) di Paul W. S.
Anderson, sulla celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che
fa un largo uso di computer grafica e sullo sfondo della catastrofe
naturale inserisce la storia di due amanti ostacolati: gli infelici
innamorati sono Kit Harington (Jon Snow di Game of
Thrones) e l’australiana Emily Browning (Sleeping
Beauty).
Ecco finalmente, per la gioia di bambini più o meno cresciuti, l’attesissimo The Lego Movie (leggi la recensione), regia di Phil Lord e Chris Miller (Piovono Polpette), coproduzione U.S.A.-Australia. Emmett, un ordinario pupazzo Lego, si trova coinvolto in una missione incredibile: salvare l’universo! Nella versione originale del film, Emmett è doppiato da Chris Pratt (Everwood), ed il cast comprende celebrità quali Morgan Freeman e Liam Neeson.
La settimana è
contraddistinta da una buona presenza di commedie, la più attesa
delle quali è sicuramente Saving Mr. Banks (leggi la recensione), diretto da John Lee
Hancock, che narra la vera storia di Pamela Lyndon Travers,
l’autrice di Mary Poppins, e del suo incontro con Walt Disney.
Emma Thompson e Tom Hanks interpretano i
protagonisti, affiancati da Colin Farrell e Paul
Giamatti. Se il film con Julie Andrews è uno dei musical
più famosi della storia del cinema, forse non molti sapevano che la
Travers fu a lungo reticente all’idea di concedere un adattamento
cinematografico del suo libro.
Le altre due commedie della settimana sono entrambe di produzione italiana. Si parte con Una domenica notte (leggi la recensione), storia di un uomo che vuole realizzare un film horror piuttosto economico, utilizzando come location nientemeno che un cimitero. Il regista, Giuseppe Marco Albano, ha vinto il nastro d’argento 2012 con il cortometraggio Stand By Me.
È invece di produzione italo-russa Amori elementari (leggi la recensione) di Sergio Basso, con Cristiana Capotondi, che narra quel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza, dove i primi amori si alternano alle prime delusioni.
Farà giustamente
riflettere, come di recente ha fatto The Butler, il
nuovo film del regista inglese Steve McQueen, intitolato
12 anni schiavo (leggi la recensione). Ambientato negli Stati
Uniti nel 1840, è tratto dall’autobiografia di Solomon Northup,
musicista nero che fu strappato con l’inganno dalla propria
famiglia e costretto a dodici anni di schiavitù.
Chiwetel Ejiofor, l’interprete principale, si è aggiudicato un BAFTA come miglior attore protagonista ed è candidato per lo stesso titolo sia all’Oscar che al Golden Globe. Del cast fanno parte anche Michael Fassbender (300, Bastardi senza gloria), e Benedict Cumberbatch (Sherlock).
Due documentari cercano di fare luce su due realtà diverse e distanti fra loro, ma ugualmente degne di attenzione. È italiano Solving, di Giovanni Mazzitelli, giovane regista già sceneggiatore di Vitriol, thriller del 2012 dell’altrettanto giovane regista Francesco Afro De Falco. Il documentario mostra uno degli effetti più devastanti della crisi economica nel nostro Paese, cioè la disperazione di molti imprenditori.
Il film d’azione della
settimana è Lone Survivor (leggi la recensione), di Peter Berg,
incentrato su quattro Navy SEAL che cercando di sopravvivere ad un
agguato dei talebani in Afghanistan. Protagonista è Mark
Wahlberg, uno dei volti più noti dei film d’azione degli ultimi
anni, oltre che di Ted (da Seth McFarlane,
creatore dei Griffin).
The Square, produzione Egitto-U.S.A., racconta i difficili giorni vissuti dal popolo egiziano nel passaggio dalla dittatura di Mubarak alla democrazia, evidenziandone le speranze e le paure legate a questo evento. Il film è stato presentato al Sundance Festival del 2013, vincendo il premio del pubblico della sua categoria.