La star di Oppenheimer, Cillian Murphy, rivela che c’è stata una nota particolarmente significativa di Christopher Nolan sulla sua recitazione che rimane la sua indicazione preferita di sempre. Uscito nel 2023, il film biografico di Nolan su J. Robert Oppenheimer ha, come noto, segnato l’ultima (ad oggi) di una lunga serie di collaborazioni tra l’attore e il regista. Le recensioni entusiastiche di Oppenheimer hanno aiutato il film a ottenere ottimi risultati agli Academy Awards del 2024. Su 13 nomination, il dramma storico ha vinto sette Oscar, tra cui quello per il miglior regista e il miglior film. Murphy ha anche vinto il suo primo Oscar come miglior attore.
Ora, durante una recente intervista con Jake’s Takes, Murphy ha rivelato che Nolan gli ha dato una indicazione sottile ma potente che lo ha aiutato a svelare veramente il personaggio di Oppenheimer. “Ho girato sei film con Chris, ed è un regista generazionale. Lo sappiamo tutti. Uno dei più grandi registi di sempre. Ricordo che all’inizio, quando interpretavo Oppenheimer, ero un po’ troppo aggressivo in una delle riprese. E lui mi disse: ‘Non è un pugile. È un giocatore di scacchi’”, ha raccontato l’attore.
“Me lo sussurrò all’orecchio proprio prima della ripresa successiva, e questo cambiò tutto. Fino a quel momento non aveva detto nulla, poi disse quella frase, che chiarì tutto e rese tutto più chiaro. Cambiò completamente il mio approccio alla ripresa. Ha un talento incredibile, è pazzesco“, ha aggiunto Cillian Murphy.
Di cosa parla Oppenheimer con Cillian Murphy
Scritto e diretto da Christopher Nolan, vincitore del premio Oscar per la Miglior Regia, Oppenheimer è un thriller epico girato in IMAX che catapulta il pubblico nell’adrenalinico paradosso dell’enigmatico uomo che per salvare il mondo è costretto a metterlo a rischio. Il film è tratto dal libro vincitore del Premio Pulitzer Robert Oppenheimer – Il Padre della Bomba Atomica – American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin, e racconta la vita e il lascito del fisico teorico J. Robert Oppenheimer, il cui epocale lavoro come direttore del Progetto Manhattan al laboratorio di Los Alamos, ha portato alla creazione della prima bomba atomica.
Il film vede Cillian Murphy, premiato con l’Oscar come Miglior Attore Protagonista, nel ruolo di J. Robert Oppenheimer ed Emily Blunt nei panni di sua moglie, la biologa e botanica Kitty Oppenheimer. Matt Damon interpreta Leslie Groves, direttore del Progetto Manhattan e Robert Downey Jr., premiato con l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, ha il ruolo di Lewis Strauss, membro fondatore della Commissione per l’Energia Atomica degli Stati Uniti. Florence Pugh veste i panni della psichiatra Jean Tatlock, Josh Hartnett quelli del pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence e Casey Affleck interpreta Boris Pash, capo del controspionaggio dell’esercito al Presidio di San Francisco. Del cast fanno parte anche Rami Malek nel ruolo di David Hill e Kenneth Branagh in quello del fisico Niels Bohr.
Epica e avvincente, la storia di Oppenheimer scorre su due binari paralleli: da una parte scava in profondità nella psiche di una mente americana pressoché unica – il brillante scienziato dietro l’invenzione che ha sconvolto il mondo e che allo stesso tempo ha rappresentato il culmine dell’ingenuità umana, un’invenzione che avrebbe potuto rimodellare il concetto di civiltà e allo stesso tempo minacciare definitivamente il futuro dell’umanità; dall’altra viene raccontata l’eredità di Oppenheimer negli anni successivi al Progetto Manhattan centrando il racconto su Lewis Strauss, un altro dei protagonisti della politica nucleare degli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale, al quale, nel 1959, è stato assegnato il ruolo di Segretario di Commercio dal Presidente Dwight D. Eisenhower.