No Time To Die: il finale non è mai stato un dubbio

Non sono mai stati presi in considerazione finali alternativi per No Time To Die, dichiara il montatore Tom Cross.

no time to die

Attenzione: l’articolo contiene spoiler del film No Time To Die

Il 25º film di James Bond, No Time To Die, offre un finale senza precedenti nella storia del franchise. Audace e potente, ma scelto con fermezza fin dall’inizio e mai messo in discussione dalla produzione o dal regista Cary Joji Fukunaga. A confermare la decisione sono i montatori Tom Cross ed Elliot Graham, affermando che l’uscita di scena del James Bond di Daniel Craig non era ”mai stata un dubbio”.

 

No Time To Die è uscito nelle sale con più di 18 mesi di ritardo. Dopo la lunga attesa, gli spettatori hanno potuto vedere come lagente 007 viene ucciso. Daniel Craig ha interpretato un James Bond più sensibile, emotivo, che diventa padre e cerca di costruire una famiglia con l’amante Madeleine. Non manca ovviamente la lotta al male contro il temibile criminale Safin, interpretato da Rami Malek. È durante uno scontro a sangue tra i due che Safin infetta Bond con dei nanobot, programmati con il codice genetico di Madeleine. In questo modo, basterebbe un tocco di Bond alla compagna o alla figlia Mathilde per ucciderle. 007 comprende che non può liberarsi dal virus in alcun modo e accetta di sacrificarsi per la sua famiglia e per il mondo.

In un finale emozionante, Bond rimasto solo chiede di poter fare un ultimo saluto alla compagna e, dopo la chiamata, viene ucciso da una serie di missili. Dopo più di 60 anni di morti scampate, 007 questa volta muore veramente.

Il finale di No Time To Die: l’unico aspetto invariabile

James Bond affronta il suo destino mortale come i missili che lo colpiscono: l’agente britannico, apparentemente indistruttibile, in No Time To Die è mostrato in tutta la sua umanità. L’addio al Bond di Daniel Craig è sicuramente d’effetto, audace ma consapevolmente costruito dal regista Fukunaga.

Stando alle parole degli editor Cross e Graham nell’intervista con IndieWire, ”non c’erano alternative”: No Time To Die doveva avere questo finale. I montatori raccontano di aver discusso con Fukunaga altre sezioni del film in fase di lavorazione, come la sequenza pre-credits, ma il finale è sempre stato una certezza. La scelta rischiosa di uccidere Bond sembra però essere stata ben progettata: il successo del film al botteghino ne è la conferma.

Come si legge alla fine dei titoli di coda, James Bond will return”. I produttori sembrano avere le idee chiare, ma per ora non si sbilanciano. Il finale più che chiudere la storia di James Bond, sembra aprire a nuove possibilità. Si vedrà un nuovo attore nei panni di 007, dopo il congedo di Daniel Craig? Nasceranno degli spin-off da No Time To Die? Fino all’uscita di Bond 26, possiamo solo immaginare alcuni possibili scenari.

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