Sofia Coppola rivela di essere stata sul punto di dirigere The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, ma ha rinunciato perché trovava un aspetto della storia troppo strano. L’ultimo film di Coppola, Priscilla, vede protagonisti Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Basato sul libro di memorie del 1985 Elvis and Me di Priscilla Presley, il film riceverà uscirà negli USA il 3 novembre 2023. Noi lo abbiamo visto e recensito alla Mostra d’Arte cinematografia di Venezia. Il film sta raccogliendo recensioni entusiastiche e numerosi premi. Nel frattempo, la saga di Twilight, che raccontava la storia d’amore tra l’umana Bella (Kristen Stewart) e il vampiro Edward (Robert Pattinson), si è conclusa nel 2012 dopo aver incassato milioni di dollari al botteghino ed essere diventata un fenomeno culturale.
In una recente intervista con Rolling Stone in cui parla della sua lunga carriera, Sofia Coppola ha rivelato che le era stato chiesto di dirigere il film finale della Saga di Twilight, ma ha deciso di rifiutare perché pensava che “l’intera faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse strana”. Ecco cosa ha detto la regista:
“Ho partecipato a un incontro e non è mai andato da nessuna parte. Pensavo che tutta la faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse strana. Il bambino… Troppo strano! Ma parte del precedente Twilight poteva essere realizzata in modo interessante. Ho pensato che sarebbe stato divertente realizzare una storia d’amore tra vampiri adolescenti, ma l’ultima è stata davvero esagerata.”
Il punto della trama di Twilight a cui si riferiva Sofia Coppola ha suscitato molte controversie. In Breaking Dawn – Parte 2, Jacob (Taylor Lautner) subisce un processo comune a ogni lupo mannaro noto come imprinting, che è paragonato alla ricerca della propria anima gemella. Il problema è che Jacob ha l’imprinting con la figlia neonata di Bella e Edward, Renesmee. Molti hanno sottolineato quanto questa scelta narrativa fosse imbarazzante, anche se Jacob insiste che si tratta di un gesto innocente. È comprensibile che Coppola abbia contestato questo aspetto di Breaking Dawn – Parte 2, e ha invece continuato a dirigere altri progetti che hanno rafforzato la sua posizione come una delle migliori registe della sua generazione.