James Earl Jones, il prolifico attore di cinema, televisione e teatro il cui baritono risonante e inconfondibile era noto soprattutto come voce del cattivo di Star Wars, Darth Vader, è morto lunedì mattina nella sua casa di Dutchess County, a New York, come ha confermato il suo rappresentante a Variety. Aveva 93 anni.
Dopo aver superato una profonda balbuzie da bambino, Jones si è affermato come uno degli attori neri pionieri della sua generazione, accumulando una carriera ricca e versatile che si estende per oltre 60 anni, dal suo debutto a Broadway nel 1958 al Cort Theatre – ribattezzato James Earl Jones Theatre nel 2022 – alla sua più recente interpretazione in “Il principe cerca figlio” del 2021. Per questo film, Jones ha ripreso il suo ruolo di Re Jaffe Joffer dalla commedia di Eddie Murphy del 1988 “Il principe cerca moglie“ – uno dei numerosi ruoli, insieme a quello di Darth Vader, che Jones ha rivisitato, tra cui la voce di Re Mustafa nel lungometraggio animato Disney “Il Re Leone” del 1994, nel sequel direct-to-video del 1998 e nel remake del 2019.
È stato il vice direttore della CIA, il viceammiraglio James Greer, in tre film di Jack Ryan, “Caccia a Ottobre Rosso” del 1990, “Giochi di potere” del 1992 e “Sotto il segno del pericolo” del 1994. Per quanto riguarda il suo ruolo più famoso, quello di Darth Vader, Jones fu pagato settemila dollari per prestare la voce al personaggio in “Star Wars IV: Una nuova speranza” del 1977, ma rifiutò i crediti per quel film e per il suo seguito, “Star Wars V: L’impero colpisce ancora” del 1980, per rispetto all’attore che interpretò il ruolo sullo schermo, David Prowse.
Nel 1983, con “Star Wars VI: Il ritorno dello Jedi”, Jones è diventato sinonimo di uno dei villain più memorabili e terrificanti della storia del cinema e ha finalmente ricevuto il riconoscimento per il suo lavoro. È poi tornato a prestare la voce di Fener per “Star Wars III – La vendetta dei Sith” del 2005 e “Rogue One: A Star Wars Story” del 2016.
Tra i suoi oltre 80 film, Jones ha interpretato il ruolo di un bombardiere B-52 nella satira sulla Guerra Fredda di Stanley Kubrick del 1964, “Dr. Stranamore” (il suo debutto nel lungometraggio), nel ruolo del primo presidente nero degli Stati Uniti in “The Man” del 1972, nel ruolo del temibile cattivo in “Conan il barbaro” del 1982, nel ruolo di uno scrittore solitario in “L’uomo dei sogni“ del 1989 e nel ruolo di una ex star del baseball cieca in “The Sandlot” del 1993.