Adrien Brody è entrato a far parte dell’ambito club dei due vincitori di Oscar ieri sera, dopo aver ritirato il premio come miglior attore per il suo ruolo in The Brutalist di Brady Corbet. È anche il primo attore a poter vantare due vittorie a fronte di due nomination. La prima arrivò nel 2003 per il film Il pianista. Ora, come riportato da Deadline, con il suo lungo discorso di accettazione, l’interprete newyorkese si è anche unito al ben più oscuro contingente di vincitori dell’Academy Award, che hanno trascorso lunghi minuti sul podio dell’Academy per ritirare i loro premi.
Brody ha infatti parlato per 5 minuti e 40 secondi al Dolby Theatre domenica. Il Guinness World Records (GWR) attualmente cita il discorso di accettazione di Greer Garson come miglior attrice del 1943 come il più lungo nella storia dell’Academy, con 5 minuti e 30 secondi. Ciò significa che quello di Brody è ora il più lungo, ma c’è un certo dibattito sulla cifra riportata dal GWR. Alcuni storici hanno stimato la lunghezza del discorso della Garson intorno ai sette minuti; tuttavia, sono rimaste solo registrazioni audio parziali del discorso. L’Academy ha invece una trascrizione del discorso di 3 minuti e 56 secondi nel suo archivio online.
Tuttavia, il discorso di Brody è stato certamente il più lungo della cerimonia di ieri sera. Nel tempo ritagliatosi, l’attore ha fatto un richiamo a Il pianista di Roman Polanski, il film che gli è valso la prima vittoria. “Sono qui ancora una volta per rappresentare i traumi persistenti e le ripercussioni della guerra e dell’oppressione sistematica, dell’antisemitismo, del razzismo e dell’alterità”, ha detto. “Prego per un mondo più sano, più felice e più inclusivo. E credo che se il passato può insegnarci qualcosa, è un promemoria che ci ricorda di non lasciare che l’odio sia incontrollato. Vi amo e vi apprezzo tutti. Combattiamo per ciò che è giusto”.
Adrien Brody ha iniziato il suo discorso ringraziando Dio “per questa vita benedetta” e per “l’enorme effusione di amore” che ha sentito da parte di tanti. Ha poi parlato della “fragilità” del mestiere di attore, osservando che, sebbene spesso sembri “affascinante”, la verità è che qualsiasi carriera “può svanire” in un attimo, indipendentemente dai risultati ottenuti. “Credo che ciò che rende questa serata più speciale”, ha detto, “sia la consapevolezza di ciò e la gratitudine di poter ancora fare il lavoro che amo”. L’attore si è poi augurato che questo premio possa segnare una rinascita nella sua carriera, con nuovi validi ruoli da protagonista.
Adrien Brody trionfa agli Oscar
Adrien Brody ha trionfato su un campo altamente competitivo di candidati, tra cui Timothée Chalamet per A Complete Unknown, Colman Domingo per Sing Sing, Ralph Fiennes per Conclave e Sebastian Stan per The Apprentice – Alle origini di Trump. Curiosità: è la seconda star consecutiva di Peaky Blinders a vincere come miglior attore, dopo Cillian Murphy con Oppenheimer l’anno scorso. The Brutalist ha invece vinto un totale di tre premi su 10 nomination, aggiudicandosi anche le categorie della fotografia e della colonna sonora originale.
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