Francis Ford Coppola ha reso omaggio a Gene Hackman, protagonista di La Conversazione, dopo che è stato trovato morto a 95 anni insieme alla moglie Betsy Arakawa nella loro casa di Santa Fe mercoledì.
“La perdita di un grande artista è sempre motivo di lutto e di festa: Gene Hackman è un grande attore, fonte di ispirazione e magnifico nel suo lavoro e nella sua complessità”, ha scritto Coppola su Instagram con una foto di lui sul set con Hackman. “Piango la sua perdita e celebro la sua esistenza e il suo contributo”.
Gene Hackman ha recitato in La Conversazione, il thriller neo-noir del 1974 di Francis Ford Coppola, nel ruolo di Harry Caul, un esperto di sorveglianza che affronta un dilemma morale quando le sue registrazioni rivelano un potenziale omicidio. È stato presentato in anteprima al Festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d’oro e ha ricevuto tre nomination all’Oscar per miglior film, sceneggiatura originale e sonoro.
Nel frattempo, su X, Edgar Wright ricordava semplicemente Hackman come “il più grande”, mentre George Takai scriveva: “Abbiamo perso uno dei veri giganti dello schermo. Gene Hackman poteva interpretare chiunque e si poteva percepire un’intera vita dietro di lui. Poteva essere chiunque e nessuno, una presenza imponente o un Joe qualunque. Ecco quanto era potente come attore. Ci mancherà, ma il suo lavoro vivrà per sempre”.
Hackman e Arakawa sono stati trovati morti mercoledì pomeriggio nella loro casa a Santa Fe, N.M. L’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha confermato la loro morte a Variety, osservando che non c’erano indicazioni immediate di un atto criminale. Non è stata possibile fornire una causa immediata della morte. Hackman aveva 95 anni e Arakawa 63.
Gene Hackman è considerato uno dei più grandi attori della seconda metà del XX secolo, ha vinto l’Oscar per il ruolo di Jimmy “Popeye” Doyle nel thriller d’azione del 1971 di William Friedkin “Il braccio violento della legge” e come sceriffo antagonista nel western del 1992 di Clint Eastwood “Gli spietati“. Fu anche candidato all’Oscar per le sue interpretazioni in “Bonnie e Clyde” (1967), “Non ho mai cantato per mio padre” (1970) e “Mississippi Burning” (1988). Era anche noto per aver interpretato Lex Luthor in “Superman” del 1978 e nel sequel del 1980 “Superman II“. Si era ritirato dalla recitazione nel 2004.