Rick McCallum, produttore di Star Wars di George Lucas, ha recentemente partecipato a un episodio del podcast “Young Indy Chronicles” e ha parlato di quella che sarebbe stata Star Wars: Underworld, un’ambiziosa serie televisiva che è stata uno degli ultimi progetti del franchise a cui Lucas stava lavorando prima di venderlo alla Disney nel 2012 per 4,05 miliardi di dollari. La serie, stando a quanto riportato, era ambientata tra gli eventi de “La vendetta dei Sith” e “Una nuova speranza” e avrebbe fatto da ponte tra la trilogia originale quella prequel, di cui McCallum è a punto stato produttore.
“Credo che avessimo più di 60 sceneggiature… come terze bozze”, ha detto McCallum, sottolineando che hanno portato allo Skywalker Ranch di Lucas gli ‘scrittori più bravi del mondo’ per tracciare e scrivere la serie. “Erano sceneggiature oscure. Erano sexy. Erano violente. Erano sceneggiature assolutamente meravigliose, complicate e impegnative”. McCallum non ha fornito dettagli sulla trama di Star Wars: Underworld, ma ha detto che la serie “avrebbe fatto esplodere l’intero universo di ‘Star Wars’ e la Disney non si sarebbe mai proposta di comprare il franchise”.
Il produttore ha detto che la mancata realizzazione della serie rimane “una delle grandi delusioni della nostra vita”, aggiungendo: “Il problema era che ogni episodio era più grande dei film, quindi il minimo a cui potevo scendere con la tecnologia che esisteva allora era di 40 milioni di dollari a episodio”. La serie è poi effettivamente morta quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm e George Lucas ha lasciato il suo posto nella società. Kathleen Kennedy, entrata in Lucasfilm nel 2012 come co-presidente insieme a Lucas, è stata nominata presidente della società dopo l’acquisizione da parte della Disney.
Star Wars dopo George Lucas
Da quel momento sono arrivati progetti come una nuova trilogia di film, composta da “Il risveglio della forza“, “Gli ultimi Jedi” e “L’ascesa di Skywalker“, più un paio di film spin-off. Sono po state realizzate serie come “The Mandalorian“, “Ahsoka“, “Andor” o la recente “Skeleton Crew“. George Lucas ha dichiarato in un’intervista del 2020 che è stato “molto doloroso” vendere la sua società alla Disney e rinunciare al controllo del franchise di Star Wars.
“In quel periodo stavo iniziando la prossima trilogia; avevo parlato con gli attori e stavo iniziando a prepararmi”, spiegò Lucas all’epoca a proposito del motivo per cui aveva venduto la Lucasfilm alla Disney. “Stavo anche per avere una figlia con mia moglie. Ci vogliono 10 anni per realizzare una trilogia: gli Episodi I e III sono durati dal 1995 al 2005. Io starei ancora lavorando all’Episodio IX. Nel 2012 avevo 69 anni. Quindi la domanda era: “Ho intenzione di continuare a farlo per il resto della mia vita? Voglio affrontare di nuovo tutto questo?”. Alla fine ho deciso che avrei preferito crescere mia figlia e godermi la vita per un po’”.
George Lucas ha anche pensato di non mettere in vendita la Lucasfilm e di affidare a qualcun altro la produzione della sua prevista trilogia di sequel, ma “questo non è andare in pensione”. “Ho passato la mia vita a creare ‘Guerre stellari’ – 40 anni – e rinunciarvi è stato molto, molto doloroso”, ha aggiunto. “Ma era la cosa giusta da fare. Pensavo che avrei avuto ancora un po’ da dire sui prossimi tre perché li avevo già iniziati, ma loro hanno deciso di voler fare qualcos’altro. Non sempre le cose vanno come vuoi tu. La vita è così”.