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Codice 999 e Zona d’ombra tra le uscite al cinema del 21 aprile

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Codice 999 e Zona d’ombra tra le uscite al cinema del 21 aprile

La terza settimana di aprile ci presenta un ventaglio alquanto vario anche se non molto stimolante di titoli nuovi, che arrivano in sala nel momento in cui, per tradizione italiana, si comincia a frequentare un po’ di meno il cinema. In attesa quindi del prossimo blockbuster che affollerà le sale cinematografiche (Captain America Civil War arriverà il 4 maggio), ci pensano le commedie per bambini, i film d’autore e qualche rimasuglio della stagione dei premi americana a riempire il vuoto attuale.

Si parte con Codice 999, ultimo film di John Hillcoat, un duro racconto di violenza tra mafia, polizia corrotta e coscienze sporche. Segue l’importante storia di Bennet Omalu, medico che scoprì i veri danni che porta al cervello il gioco del football. La vicenda è raccontata in Zona d’Ombra, in cui Will Smith interpreta l’intenso protagonista.

Uscito trionfante dalla stagione cinematografica spagnola, arriva anche da noi Truman: un vero amico è per sempre, film diretto da Cesc Gay e vincitore di 5 premi Goya.

Torna al cinema anche Roberto Andò con le sue Confessioni. Protagonisti Toni Servillo e Pierfrancesco Favino. Sp1ral e Abbraccialo per me concludono l’elenco delle uscite drammatiche di questa settimana, mentre spazio ai bambini con il film d’animazione Grotto, una produzione italiana, un0avventura per i più piccoli.

Chiudono le uscite al cinema di questa settimana il documentario I ricordi del fiume, di Gianluca e Massimiliano De Serio che racconta il platz, una grande baraccopoli in cui vivono oltre mille persone di diverse nazionalità, situata sugli argini del fiume Stura a Torino, e The Other Side of the Door, horror di Johannes Roberts.

Code Name: Geronimo, ovvero Kathleen Robertson sulle tracce di Bin Laden

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Iniziano oggi, in New Mexico, le riprese di Code Name: Geronimo, il film ispirato alle missioni militari delle forze speciali della U.S. Navy in Pakistan impiegate con

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Il film del 2019 Code 8, diretto da Jeff Chan – versione estesa del suo omonimo cortometraggio del 2016 – racconta le vicende di un uomo con superpoteri che finisce a lavorare per un gruppo di criminali con il fine di raccogliere soldi per aiutare la madre malata. Accolto in modo positivo da critica e pubblico, il film ha suscitato poi anche l’interesse di Netflix, che ha chiesto a Chan di realizzare un sequel per la piattaforma. Nasce così Code 8 – Parte II, ora disponibile nel catalogo e subito divenuto uno dei titoli più visti del momento. Ma cos’è un Code 8?

Code 8, o Codice 8, è – all’interno del contesto narrativo del film – il codice della polizia per identificare un crimine commesso da un Potenziato, ovvero da una persona dotata di superpoteri. Nel mondo di Code 8, infatti, tutti i superumani sono tenuti a registrare le loro capacità e un crimine commesso da uno di loro viene preso estremamente sul serio, in quanto può essere fonte di grande pericolo. Come il film del 2019, anche Code 8 – Parte II prosegue dunque sui toni del crime, continuando a narrare dello scontro tra umani e potenziati.

Per chi ha apprezzato il primo film, anch’esso disponibile su Netflix, questo sequel è dunque un sequel da non lasciarsi sfuggire, dove si ripropongono le dinamiche del precedente ma con nuovi sviluppi e nuovi personaggi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Code 8 – Parte II. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale, in attesa di un probabile terzo film di prossima produzione che potrebbe idealmente concludere il racconto.

Code 8 - Parte II trama

La trama e il cast di Code 8 – Parte II

In questo sequel di Code 8, Connor è ora uscito di prigione e lavora come custode in un centro sociale dopo aver tagliato i ponti con il suo ex socio criminale Garrett. Il tentativo di Connor di tenersi lontano dai guai viene però distrutto quando è costretto ad aiutare la quattordicenne Pavani a fuggire da un gruppo di agenti corrotti guidati dal sergente Kingston. Questi ha però un grosso vantaggio, usando i nuovi K9 robotici per rintracciare Pav. Ciò costringer Connor a dover ancora una volta a chiedere aiuto a Garrett e alla sua squadra, senza sapere se stavolta potrà davvero fidarsi dell’uomo che lo ha fatto finire in prigione.

Ad interpretare Connor vi è nuovamente l’attore Robbie Amell, noto per aver interpretato Ronnie Raymond/Firestorm nella serie The Flash, mentre suo cugino Stephen Amell – celebre per aver interpretato Oliver Queen/Green Arrow nella serie televisiva Arrow – torna invece ad interpretare Garrett. L’attrice Sirena Gulamgaus, nota per aver recitato nella serie Transplarent, è invece l’interprete di Pavani. Alex Mallari Jr., invece, è il sergente Kingston, principale antagonista del film. Completano il cast le attrici Kari Matchett nel ruolo della madre di Connor e Jean Yoon in quelli di Mina.

Code 8 - Parte II cast

La spiegazione del finale di Code 8 – Parte II

Kingston vuole a tutti i costi acciuffare Pavani in quanto lei è l’unica a sapere che ad aver ucciso suo fratello Tarak è stato proprio il poliziotto, in combutta con Garrett. Eliminare Pavani è dunque l’unico modo per assicurarsi di preservare la propria reputazione e continuare nella sua scalata al potere. Ad un certo punto viene anche proposto di cancellare semplicemente la memoria del fratello ma quando tale ipotesi viene messa in atto la ragazza si rende conto che le stanno in realtà per cancellare ogni ricordo in suo possesso e dunque usa i suoi poteri per opporsi alla cosa.

Nel finale di Code 8 – Parte II, Connor e Pavani riescono però a rubare un video contenente i crimini commessi da King e a trasmetterlo in diretta, così che tutti vengano a conoscenza di quanto da lui commesso nel tempo. Con le feroci azioni di King contro gli esseri umani dotati di superpoteri ora rese note al mondo, si iniziano finalmente ad adottare nuove leggi per migliorare le condizioni di vita di questi super umani. Anche l’uso della robotica per mantenere l’ordine pubblico viene completamente vietato nella regione, dopo che viene rivelato come King usasse i robot K9 per uccidere brutalmente le persone dotate di superpoteri.

Mentre Pavani sopravvive e guarisce gradualmente dalle ferite, Connor riapre il centro sociale della signora Mina. Come confermano i momenti finali di Code 8 – Parte II, Connor mantiene anche la promessa fatta alla madre di Pavani, prendendosi cura di lei e gestendo con lei il centro sociale. Prima dei titoli di coda, però, viene rivelato che l’afflusso della droga Psyke (ricavata estraendo il liquido spinale dai superumani) è aumentato. Garrett, che acolta la notizia sembra essere già a conoscenza di quest’informazione, permettendo di ipotizzare che ci sia lui dietro quel nuovo traffico. Così facendo, si apre la strada ad un terzo capitolo che potrebbe mostrare lo scontro finale tra Connor e Garrett.

Il trailer di Code 8 – Parte II e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Code 8 – Parte II unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Codacons vince ricorso al Tar. Annullati limiti al Tax Credit

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Codacons vince ricorso al Tar. Annullati limiti al Tax Credit

Così ha decretato, con sentenza n. 7624/2023 pubblicata il 5.05.2023, il Tar del Lazio, cui il Codacons si era rivolto per contestare il diniego al Tax Credit verso la casa di produzione Ila Palma di Rean Duilio Mazzone per il film di Moni Ovadia “La terra senza”. IL Tar del Lazio, con la sentenza citata, ha annullato il decreto interministeriale n. 368 del 13.10.2022, pubblicato sul sito del Ministero della Cultura, nella parte in cui limita il diritto al Tax Credit – ossia il credito d’imposta pari al 40% del costo eleggibile di produzione che spetta ai produttori cinematografici per opere riconosciute di nazionalità italiana – alle imprese costituite nella forma di società di capitali, escludendo dall’agevolazione fiscale le imprese di produzione cinematografica costituite come ditte individuali o società di persone.

Il decreto annullato dal Tar aveva penalizzato, tra le altre, anche la ditta individuale Ila Palma di Rean Mazzone che, dopo aver concluso le riprese del film “La terra senza”, per la regia di Moni Ovadia, si era vista negare l’accesso all’agevolazione fiscale prevista dalla normativa esistente al momento di avvio della produzione del film, in virtù delle nuove disposizioni dell’ottobre 2022.

Un provvedimento che, secondo il Codacons, era illegittimo in quanto la legge n. 220/2016 istitutiva del Tax Credit, cui i decreti ministeriali attuativi devono uniformarsi, attribuisce il beneficio, indistintamente, alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, intendendo per tali tutti i soggetti che svolgono attività in veste imprenditoriale ed indipendentemente da quale sia la forma giuridica adottata. E ciò anche in considerazione dei fini perseguiti dalla legge sul Tax Credit, finalizzate al sostegno delle piccole imprese di produzione italiana, che detengono una incredibile forza creativa. Il decreto ministeriale dunque, escludendo dal beneficio fiscale le ditte individuali e le società di persone, si poneva in contrasto con la legge.  Il Tar del Lazio ha dato ragione al Codacons, sposando pienamente questa tesi.

Un risultato importantissimo per la Ila Palma, che ora si vedrà riconosciuto il beneficio fiscale che le era stato illegittimamente negato, ma anche per tutte le piccole case di produzione cinematografiche e audiovisive, che vedono tutelato il loro valore con il riconoscimento al Tax Credit.

Esprime soddisfazione per il provvedimento del Tar il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, secondo il quale “i giudici hanno decretato la totale illegittimità dei limiti formali e del tutto iniqui che il Ministero della Cultura aveva posto all’accesso al Tax Credit per i piccoli produttori cinematografici italiani, omettendo, invece, di concentrare il proprio intervento al fine di garantire che i contributi siano richiesti e assegnati nel rispetto delle regole”.

Coda – I segni del cuore: recensione del film con Emilia Jones

Coda – I segni del cuore: recensione del film con Emilia Jones

Coda – I segni del cuore è la nuova pellicola di Sian Heder (Tallulah) al cinema da giovedì 31 marzo distribuito da Eagle Pictures e vincitrice del Sundance Film Festival 2021 e vincitore di tre premi Oscar

Coda – I segni del cuore si presenta come remake del film francese del 2014 “La Famille Bélier” di Éric Lartigau, di cui riprede, in parte, il soggetto. Tuttavia, ciò che è nuovo nella versione di Heder – e fa assolutamente la differenza – è il cast: mentre la famiglia nell’originale era infatti interpretata da attori udenti (salvo l’eccezione del fratello, interpretato dall’attore sordo Luca Gelberg), qui a dare vita alla famiglia Rossi è invece un cast eccezionale, interamente di attori sordi, composto dal vincitore Oscar Marlee Matlin, Troy Kotsur and Daniel Durant.

Coda – I segni del cuore: la sordità prorompente di un coming-of-age atipico

Emilia Jones interpreta la diciassettenne Ruby, una studentessa volenterosa che vive a Gloucester, nel Massachusetts e che, ogni mattina, all’alba, si alza per aiutare la sua famiglia nella loro attività di pesca. Heder riesce a fare entrare lo spettatore velocemente, e in maniera piuttosto efficace, nella routine della ragazza, che è abituata ad essere l’interprete della famiglia, in quanto Coda – I segni del cuore: letteralmente, Child Of Dead Adults, unica udente in una famiglia di adulti sordi (anche metaforicamente). Il canto è la passione più grande di Ruby, che si svilupperà nel corso del film assieme alla sua crescita personale, plasmata dai contrasti e dalle ambizioni tipiche di ogni adolescenza, sanciti da un affetto famigliare espressivo, sensoriale e indissolubile.

Coda - I segni del cuore film recensioneCoda – I segni del cuore scardina ogni convinzione con cui lo spettatore potrebbe approcciarsi alla pellicola, nonostante l’impianto del tipico e piacevole coming of age, che segue il percorso di una ragazzina di provincia talentuosa, che sogna di poter studiare in città. C’è un’insegnante burbero ma idealista, le prove del coro della scuola e un’audizione importante alle porte. E, naturalmente, una famiglia riluttante nei confronti delle ambizioni della figlia. Sia Heder sfrutta a proprio vantaggio un assetto narrativo convenzionale e confortevole per poterlo impreziosire tramite una cornice innovativa, dipinta a tutto tondo da un occhio registico preciso e puntuale. Coda – I segni del cuore è una piccola storia che scalda il cuore, che fa credere in un miracoloso umano, nella forza e importanza di un insegnamento vicendevole, suggerito da più punti di vista. L’eccezionale Emilia Jones riesce a tratteggiare perfettamente un carattere in via di formazione, plasmato da interazioni volte all’estensione e accumulo gestuale e corporeo, un linguaggio fisico che non è mai stato così comprensibile, caloroso e affascinante.

Consapevole di un cambiamento nel suo mondo interiore, portato avanti da una passione sovrastante, Ruby inizierà ad avvertire dubbi riguardo la sua canonica routine e il rapporto con i famigliari. Si è sempre messa in prima linea per loro, quando il mondo “parlante” diventava troppo crudele o denigratorio, senza però effettivamente costruirsi una propria autonomia. Ed è proprio quando iniziano a palesarsi stimoli dall’esterno (un insegnante di canto che nota il suo talento, la prima cotta…) che Ruby faticherà a trovare una propria dimensione. Centrale nella riappropriazione di un nuovo sé, aggiornato e veritiero, è per Ruby il confronto con forme di dialogo aliene al comune parlato, che trovano nella gestualità, negli sguardi e nella contemplazione di un silenzio fisico, malleabile, le proprie radici fondanti. La sordità, apparente o ricercata, è acquisibile o eludibile a seconda del punto di vista adottato, per reperire un canale di comunicazione rinnovato e autentico, raggiungibile solo attraverso un affetto sincero e dimostrabile tramite le passioni più pure.

Coda - I segni del cuore film 2022La contemplazione di silenzi assoluti

La sordità intesa come mancanza di ascolto, soprattutto nei confronti di noi stessi e di chi ci sta attorno è fulcro narrativo della pellicola; antidoto a questa condizione disagevole diventa allora l’impiego di un nuovo codice, atto a rinsavire anime costrette all’interno di convinzioni falsate.  Il confutare la propria posizione all’interno di una comunità diventa spunto di riflessione non solo per la giovane Ruby, ma anche per gli adulti attorno a lei, che capiranno come non sempre ci sia una corrispondenza biunivoca tra i propri precetti e pregiudizi e il mondo esterno. L’acronimo Coda – I segni del cuore si configura come un titolo parlante, condotto da chi vuole manifestare il concetto di sordità in senso lato, consacrato dalla contemplazione di silenzi interiori assoluti, come nella notevole pellicola Sound of Metal.

L’isolazionismo di una famiglia chiusa per propria volontà all’interno di un sistema a loro congeniale, con un’unica apertura verso l’esterno (Ruby, per l’appunto) si trasforma in corso d’opera drasticamente, una volta che i Rossi capiscono che il desiderio di Ruby non è altro che comunicare. Ma non comunicare esternamente e in maniera proibitiva nei confronti di chi non può cogliere le sonorità, bensì architettare una nuova modalità di scambio di messaggi e di emozioni, rendendo la disabilità un veicolo di fondamentale importanza per poter carpire ciò che di più profondo si nasconde in un cuore animato dalla passione.

Coda – I segni del cuore sancisce la vittoria di un nuovo metodo comunicativo, basato sul decodificare le sonorità di un cuore mosso dalla passione e dall’affetto più sincero. Una direzione sincera, una sceneggiatura schietta e spigliata, assieme a interpretazioni attoriali assolutamente encomiabili, sottolineano come Coda – I segni del cuore azzecchi tutte le note giuste, componendo una sinfonia dalle sonorità impercettibili, eppure fortificanti.

Coda – I segni del cuore: il film candidato all’Oscar su SKY e NOW

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Arriva in prima tv lunedì 21 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand anche in qualità 4K, Coda – I segni del cuore.

Vincitore del Gran Premio della Giuria, Premio del Pubblico, Premio Speciale per il cast e Premio per la miglior regia nella sezione drama al Sundance 2021, in gara agli Oscar 2022 con tre nomination tra cui quella per il miglior film (le altre sono quelle per il miglior attore non protagonista per Troy Kotsur e la migliore sceneggiatura non originale), Coda – I segni del cuore è il remake del pluripremiato film francese La Famiglia Belier. Emozionante ed ironico, irriverente e al contempo edificante, il film è scritto e diretto da Sian Heder (Tallulah, Little America), e vede nel cast attori sordi e udenti, tra cui il premio Oscar Marlee Matlin (Figli di un dio minore), Emilia Jones, Eugenio Derbez, Troy Kotsur, Daniel Durant.

Coda – I segni del cuore è uno dei cinque titoli in concorso quest’anno agli Oscar  che nel mese di marzo arriveranno in prima tv sui canali Sky Cinema, in attesa della cerimonia di premiazione della 94ª edizione degli Academy Awards , che dalle 00.15 della notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo sarà in diretta su Sky e in streaming su NOW.

La trama di Coda – I segni del cuore

In Coda – I segni del cuore la giovane protagonista Ruby (Emilia Jones) è l’unica persona udente nella sua famiglia (L’acronimo CODA sta per Child of Deaf Adults, ovvero bambino in una famiglia di non udenti). La diciasettenne, prima di entrare a scuola, nelle prime ore del mattino, lavora sulla barca di famiglia per aiutare suo fratello (Daniel Durrant) e i suoi genitori (Marlee Matlin e Troy Kotsur) nell’attività di pesca sulla costa del Massachusetts. Da quando la giovane ragazza è entrata a far parte del coro della scuola, scopre di avere una smodata passione per il canto. Il suo maestro Bernardo (Eugenio Derbez) crede ci sia qualcosa di speciale nella giovane adolescente e la spinge a considerare una prestigiosa scuola di musica per il suo futuro. Ruby si troverà davanti a un bivio: abbandonare i suoi adorati genitori per seguire il suo più grande sogno o continuare ad aiutare la sua famiglia.

Coda – I segni del cuore al cinema dal 31 Marzo

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Coda – I segni del cuore al cinema dal 31 Marzo

Dopo gli innumerevoli premi e riconoscimenti cinematografici internazionali, Coda – I segni del cuore conquista anche tre Premi Oscar: al Miglior Film, alla Miglior Sceneggiatura non originale, a Troy Kotsur Miglior Attore non Protagonista.

Coda – I segni del cuore diretto da Sian Heder, arriverà al cinema da giovedì 31 marzo distribuito da Eagle Pictures.

Remake del pluripremiato film francese La Famiglia Belier, questo rifacimento emozionante è interpretato da Emilia Jones, e vede nel cast attori sordi e udenti, tra cui il premio Oscar Marlee Matlin (Figli di un dio minore) ed il neo premiato Troy Kotsur che ha dedicato il premio alla Comunità C.O.D.A (Children of Deaf Adults), alla Comunità Sorda e a tutte le persone con disabilità: “Questo è il nostro momento” ha detto concludendo un discorso particolarmente toccante.

Coda – I segni del cuore, la trama

In Coda – I segni del cuore, acronimo di Child of Deaf Adults (bambino in una famiglia di non udenti), la giovane protagonista Ruby è l’unica persona udente nella sua famiglia. La diciasettenne, prima di entrare a scuola, nelle prime ore del mattino, lavora sulla barca di famiglia per aiutare suo fratello e i suoi genitori nell’attività di pesca sulla costa del Massachusetts. Da quando la giovane ragazza è entrata a far parte del coro della scuola, scopre di avere una smodata passione per il canto. Il suo maestro Bernardo crede ci sia qualcosa di speciale nella giovane adolescente e la spinge a considerare una prestigiosa scuola di musica per il suo futuro. Ruby si troverà davanti a un bivio: abbandonare i suoi adorati genitori per seguire il suo più grande sogno o continuare ad aiutare la sua famiglia.

Coco: Valentina Lodovini e Mara Maionchi per le voci italiane

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Coco: Valentina Lodovini e Mara Maionchi per le voci italiane

Disney IT ha diffuso un nuovo contenuto in attesa dell’arrivo in sala di Coco, il film Disney Pixar che incanterà queste vacanze natalizie, al cinema dal 28 Dicembre.

Si tratta di due video con protagoniste, rispettivamente, Valentina Lodovini e Mara Maionchi che prestano la voce ai protagonisti del film Disney Pixar.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Coco, recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Coco: una nuova clip del film Pixar

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Coco: una nuova clip del film Pixar

Coco, ennesima pellicola d’animazione firmata Disney-Pixar giungerà nelle sale cinematografiche il prossimo 17 novembre, tuttavia per alleviare l’attesa la Disney ha ben pensato di regalare al proprio pubblico una breve clip del film diretto da Lee Unkich.

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson(Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Fonte: Screen Rant

Coco: secondo affascinante trailer del film Pixar

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Coco: secondo affascinante trailer del film Pixar

Walt Disney Pictures ha diffuso il secondo affascinante trailer di Coco, il nuovo film dei Pixar Animation Studios in uscita il 22 novembre negli Stati Uniti.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

cocoLa Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

Coco: recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

Ogni paese ha la sua tradizione, ogni famiglia ha la sua storia e ognuno di noi ha dei sogni da raggiungere ad ogni costo, intrecciate tutti questi elementi e avrete Coco, il nuovo film animato della Disney Pixar in arrivo al cinema per le feste di Natale, il 28 dicembre.

Miguel è un bambino di 12 anni nato in una storica famiglia di calzolai, attività iniziata dalla tris-nonna Mama Imelda dopo essere stata abbandonata dal marito, lasciandola a casa da sola con la figlia Coco per andare ad inseguire il suo sogno della musica in giro per il mondo. Da quel giorno così, Imelda decide di vietare qualsiasi forma di musica nella sua famiglia… Finché non arriva Miguel.

Ispirato da Ernesto de la Cruz, un famosissimo cantante purtroppo scomparso, il bambino impara a suonare la chitarra guardando le sue vecchie esibizione e cercando di emularlo in ogni sua mossa, finché un giorno, rompendo per caso la cornice della foto della tris-nonna, non scopre che il marito che l’ha lasciata, porta in mano proprio la famosa chitarra del cantante. Ma quando la famiglia scopre di questa sua passione segreta, gli distruggono la chitarra e così non gli permettono di partecipare ad un concorso per nuovi talenti indetto per l’importantissima festa del Dias De Los Muertos.

Deciso a voler partecipare a tutti i costi, Miguel ruba la chitarra di Ernesto dal suo mausoleo, ma bastano poche note e viene catapultato in un altra realtà: il Mondo dei Morti. Si accorge da subito infatti, che ad eccezione del suo cane randagio amico Dante, nessuno riesce a vederlo, ma lui invece riesce a vedere tutte le anime degli antenati defunti, pronti per la loro notte più importante dell’anno. Miguel viene subito riconosciuto dai suoi di antenati, che decidono di portarlo dall’unica persona che potrebbe sapere cosa fare: la temibile Mama Imelda. Per tornare nella Terra dei Vivi prima del sorgere del sole, la trisnonna decide di dargli la sua benedizione alla condizione che abbandoni per sempre la musica, ma per Miguel questo non è possibile. Così con l’aiuto di Hector, un vagabondo senza famiglia, decide di andare a cercare l’unica persona “di famiglia” che potrebbe aiutarlo, Ernesto de la Cruz.

Dalle montagne scandinave di Frozen a le acque cristalline di Oceania, continuiamo a fare il giro del mondo accompagnati dalla Disney Pixar che questa volta ci porta al centro di una delle feste più importanti della comunità latina per farci capire quanto la famiglia sia importante e quali sono i veri valori nella vita. In tutto il mondo viene riconosciuta l’importanza del Dias de los Muertos, ma in Coco si riescono a stabilire diversi punti d’incontro tra una tradizione così legata al latino america e le tante altre tradizioni e culture del mondo, compresa la nostra.

Ideato e diretto da Lee Unkrich, Coco tocca tutti punti giusti dell’anima: fa sorridere, ridere, pensare ed anche, commuovere. Studiato nei minimi dettagli, Coco è senza dubbio un film importante per la comunità latina, che vede su schermo la perfetta celebrazione della loro festa, un bellissimo modo che hanno per aiutare il percorso spirituali dei cari defunti e per non dimenticarli mai.

Se il mondo dei vivi è come ce lo aspettiamo a livello visivo, colorato e soleggiato, il mondo dei morti in Coco è tutt’altro che buio. Veniamo infatti sorpresi dai colori fluorescenti e brillanti, gli accostamenti audaci tipici del Latino America, le tonalità dei petali dei fiori portati in offerta e le mille luci che donano una “vitalità” vibrante per tutta la durate dell’avventura notturna di Miguel.

Il piccolo pubblico di Coco non rimarrà impaurito da questo mondo, poiché Ulkrich e colleghi sono riusciti a creare una sorta di “aldilà parco giochi” dove gli antenati sembrano stare quasi meglio che nella terra dei vivi e dove gli scheletri (grazie anche all’aggiunta degli “occhi”, particolare che spesso manca nelle illustrazioni) sono decisamente buffi piuttosto che inquietanti. Uno studio meticoloso e una grande attenzione nei particolare, rendono tutto il Mondo dei Morti visualmente ineccepibile con l’animazione in 3D e una delle più grandi forze del film.

Come sapete, Miguel ama la musica, ma in questo film animato le canzoni sono utilizzate nel momento giusto e soprattutto nel modo giusto, senza far affogare la storia tra inutili improvvisazioni. Inoltre è molto apprezzabile la scelta nel doppiaggio italiano, che ha lasciato qualche canzone nella lingua originale spagnola, traducendo solo il necessario e donando così un identità ancora più forte al film. Doppiatori d’eccezione per questo film Mara Maionchi nel ruolo di Mama Coco, Valentina Lodovini che dà la voce a Mamà e Matilda De Angelis a Tia Victoria. Infine, sui titoli di coda, riconosceremo la voce di Michele Bravi, adattissima all’interpretazione del brano “Ricordami”.

Con questo film animato, senza dubbio uno dei migliori degli ultimi anni, la Disney Pixar riuscirà ad arrivare dritta al cuore di tantissime persone, sia grandi che piccine, raccontando una storia che celebra la famiglia, ma in particolare l’importanza del ricordo e di cosa lasciamo alle generazioni dopo di noi.

Coco: nuovo poster e trailer del film Pixar

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Coco: nuovo poster e trailer del film Pixar

Ecco il nuovo trailer e il poster internazionale di Coco, il nuovo film Pixar Animation Studios in uscita il 22 novembre negli Stati Uniti.

Ecco il poster di Coco

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

cocoLa Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: nuova clip e featurette dal film Disney Pixar

Coco: nuova clip e featurette dal film Disney Pixar

Ecco una una nuova clip e una featurette dalla Disney Picture per Coco, il nuovo film d’animazione dello Studio.

Proveniente da una famiglia di vecchi musicisti, Miguel (doppiato da Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista come il suo idolo: Ernesto de la Cruz. Miguel si trova nella meravigliosa e colorata Valle della Morte dove seguirà una misteriosa catena di eventi. Sul suo cammino incontra il trickster Hector (doppiato da Gael Garcia Bernal) e insieme fanno un viaggio straordinario che li porta a scoprire la vera storia della famiglia di Miguel.

Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

Il film è diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3), scritto da Adrian Molina (Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3). Le musiche sono composte da Michael Gioacchino, Germaine Franco e Molina. Vi prende parte anche Camilo Lara in veste di consulente musicale.

Il film film uscirà il 22 Novembre!

Fonte: Comingsoon

Coco: Michele Bravi canta la colonna sonora – video

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Coco: Michele Bravi canta la colonna sonora – video

Disney IT ha diffuso un nuovo contenuto in attesa dell’arrivo in sala di Coco, il film Disney Pixar che incanterà queste vacanze natalizie, al cinema dal 28 Dicembre.

Si tratta del video che ci permette di vedere e ascoltare Michele Bravi, che si cimenta nella colonna sonora del film d’animazione.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Coco, recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Coco: la terra dell’Aldilà nelle prime clip in italiano

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Coco: la terra dell’Aldilà nelle prime clip in italiano

Diretto da Lee Unkich e co-diretto da Adrian Molina, Coco arriverà nelle sale italiane il 28 dicembre. Ambientato in Messico, il nuovo coloratissimo film Disney Pixar si svolge in due mondi distinti ma paralleli: la Terra dei Vivi e la Terra dell’Aldilà.

“Volevamo che fossero in netto contrasto fra loro”, afferma Unkrich. “Abbiamo cercato di differenziare questi due mondi in vari modi, tra cui le ore del giorno. Gran parte degli eventi che avvengono a Santa Cecilia si svolgono durante il giorno mentre nella Terra dell’Aldilà l’azione ha luogo principalmente di notte”.

Nella città di Morelia i filmmaker hanno visitato Plaza Morelos, la Fontana di Las Tarascas e l’acquedotto di Morelia che ha successivamente ispirato l’impressionante ponte di petali di calendula che nel film collega la Terra dei Vivi alla Terra dell’Aldilà.

“Un altro dei mezzi che abbiamo utilizzato per separare i due mondi è il colore”, prosegue Unkrich. “Considerando l’iconografia legata a questa festa sapevamo che la Terra dell’Aldilà sarebbe dovuto essere un luogo variopinto e acceso dal punto di vista visivo e per questo motivo abbiamo cercato di rendere l’ambientazione di Santa Cecilia leggermente più tenue. Non è assolutamente un luogo deprimente o privo di colori, specialmente durante il periodo festivo, e sapevamo fin dall’inizio che avremmo dovuto abbracciare il Día de Muertos e tutti gli elementi legati a esso”.

Coco

Tra magia, musica e colori, infatti, la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presterà la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; la premiata attrice Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá, che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante Matilda De Angelis. Con loro era presente anche il giovane e acclamato Michele Bravi, che regalerà grandi emozioni al termine della storia grazie all’interpretazione del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.

Coco: la prima clip originale dal film Disney Pixar

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Coco: la prima clip originale dal film Disney Pixar

Dopo il travolgente e coloratissimo final trailer, la Disney•Pixar ha diffuso la prima clip di Coco, il nuovo film d’animazione dello studio che arriverà il 22 novembre nelle sale americane.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Frozen – Le Avventure di Olaf presentato da Enrico Brignano

Coco: la Pixar rivela nuove informazioni sul cast vocale e sulla genesi

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La Pixar si trova ora in un momento di grande attività creativa, pronta a rilasciare nel corso dei prossimi anni alcuni dei sequel più attesi di tutti i tempi. Ed è proprio nel mezzo di questa ricca offerta per il futuro che Coco continua a far parlare di sé, sia per il controverso tema trattato all’intento di un film di animazione per bambini (la festività messicana del Giorno dei Morti) sia per le continue star pronte a entrare nel progetto. Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Fonte: Entertainment Weekly

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

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Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La Disney Pixar, tra diverse difficoltà, sta lavorando ad un nuovo progetto in uscita nell’autunno 2017: il film, che si chiamerà Coco, sarà ispirato alla Festa dei Morti, celebrazione molto sentita in Messico, e racconterà la storia di un ragazzo messicano che incontra i suoi antenati defunti. Il progetto, diretto dal regista di Cleveland Lee Unkrich (Toy Story 3), sta assumendo risvolti paradossali, sia perché la Disney ha tentato di registrare il marchio della Festa dei Morti, con grande sdegno da parte di tutta la comunità Latina, sia perché il regista, nordamericano, ebreo, sembrava sulla carta un po’ fuori posto per un film basato sulle tradizioni centenarie messicane.

Coco_Pixar

In realtà Unkrich ha fatto più viaggi in Messico, a scopo di studio delle tradizioni, per “studiare veri messicani fare vere cose messicane”, ed ha sicuramente visto più di qualche illustrazione dell’artista Posada,  famoso per i suoi calaveras, teschi coloratissimi che imperversano specialmente nel periodo della ricorrenza, che in Messico è una vera e propria festa. Ciononostante il regista messicano Jorge Gutierrez  ha espresso disappunto per i cosiddetti “viaggi di ricerca” dei gringos negli altri Paesi, giudicandoli ridicoli ed inutili: “Se vai in un Paese da ‘ricercatore’, quello che ottieni non è niente di più della visione di un comune turista. Sarebbe meglio che venissero direttamente a chiedere a me piuttosto”.

Fonte: Cartoonbrew

Coco: il teaser poster del prossimo film Pixar

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Coco: il teaser poster del prossimo film Pixar

Ecco il primo teaser poster di Coco, nuovo film d’animazione della Pixar, che avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez. Il trailer del film dovrebbe arrivare la prossima settimana.

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: il regista Lee Unkrich presenta il film Disney Pixar a Roma

Come da tradizione, con il Natale sta per arrivare al cinema dal 28 Dicembre il nuovissimo cartone della Disney Pixar, Coco, una storia che ci farà scoprire attraverso gli occhi del protagonista Miguel una delle più grandi tradizioni messicane.

A presentare il film animato, sono arrivati direttamente dall’America a Roma, il regista Lee Unkrich e la produttrice Darla K. Anderson, che avevano già collaborato in Toy Story 3 – La Grande Fuga: ecco cosa ci hanno raccontato!

Il film è ambientato in Messico e per gran parte nel mondo dei morti, come vi siete relazionati con gli altri film sul genere come La Sposa Cadavere?

Darla K. Anderson: “Sapevamo sin dall’inizio che dovendo il nostro essere un film con gli scheletri, sarebbe stato in qualsiasi modo paragonato a tanti altri film, come quelli di Tim Burton ma non solo. Ma volevamo fare qualcosa di nuovo e diverso e la differenza stava, oltre che al design più amichevole di questi scheletri, all’aggiunta degli occhi, che ovviamente sono lo specchio delle loro anime.”

Nel 2015 è uscito anche il film “Il Libro della Vita” di Jorge Gutierrez, come vi siete rapportati con una storia che per certi versi è simile a quella di Coco?

Lee Unkrich: “È una coincidenza che abbiamo fatto un film animato sullo stesso argomento, sulla stessa tradizione. Stavamo già lavorando al film quando abbiamo scoperto di quest’altro progetto, ma alla fine, ci sono tantissimi film sul Natale, quindi perché non possono esserci due film su La Giornata dei Morti?”

Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

Darla K.Anderson: “Siamo diventati amici con Jorge, il regista e abbiamo sempre apprezzato il suo lavoro. Ma alla fine, certo la tradizione è la stessa, ma le storie sono completamente diverse. Jorge è anche venuto alla nostra prima di Coco a Los Angeles, siamo rimasti molto amici.”

cocoIl Presidente Trump parla sempre di questo muro che vorrebbe costruire al confine con il Messico, ambientare il film in quel paese è una sorta di presa di posizione?

Lee Unkrich: “Lavoriamo su questo film da sei anni e il mondo era molto diverso da come è adesso. Sin da subito l’idea era quella di dimostrare un grande amore e apprezzamento per il Messico, le persone messicane e la cultura di quel paese e ci auguriamo che facendo uscire questo film ora, in un momento più travagliato storicamente, magari si possa costruire una sorta di ponte tra di noi e mostrare al mondo la bellezza della loro tradizione. E magari risolvere qualcuna delle barriere artificiali che sono state frapposte”.

Inizialmente il film si doveva intitolare Dia De Los Muertos ma poi ci sono stati problemi con le comunità latine, è vero?

Lee Unkrich: “Sì, ma una volta registrato il titolo c’è stata una sorta di rivolta nella comunità latina perché erano preoccupati che la Disney volesse impossessarsi della loro tradizione, che ovviamente non è mai stata nostra intenzione. Abbiamo ritirato la proposta, ci siamo scusati e in quel momento però è stato molto scoraggiante perché stavamo cercando di raccontare la storia nel modo più rispettoso possibile. Ma alla fine invece è stata una cosa positiva, perché ci siamo contornati di tantissimi esperiti in materia e siamo stati attentissimi su qualsiasi decisione presa sulla storia e la tradizione. Quindi alla fine penso ne sia uscito un film migliore, proprio a causa di quell’incidente.”

Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

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Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

Ecco il nuovo trailer di Coco, il nuovo magico film d’animazione della Pixar, che sarà nelle nostre sale a partire dal prossimo Natale.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

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Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

Disney Pixar ha diffuso il final trailer di Coco, il nuovo film d’animazione che arriverà nelle sale americane il prossimo 22 novembre.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Frozen – Le Avventure di Olaf presentato da Enrico Brignano

Coco: i doppiatori Valentina Lodovini, Mara Maionchi e Matilda De Angelis incontrano la stampa

In occasione della presentazione romana di Coco, ultimo film Disney Pixar, in arrivo in sala il prossimo 28 dicembre, oltre al regista Lee Unkrich e alla produttrice Darla K. Anderson, hanno partecipato all’attività stampa i doppiatori.

Tra le voci italiane si riconoscono la voce di Mara Maionchi, nei panni di Mamá Coco, Valentina Lodovini che interpreta Mamá, Matilda De Angelis sarà Tia Victoria e sul finale, sentiremo la voce di Michele Bravi nella versione italiana della canzone “Ricordami”.

“Inizio con il dire che io ho pianto per la metà del film, mi ha coinvolto tantissimo”, ci dice Michele Bravi rompendo il ghiaccio e commentando la storia di Miguel che intraprende un viaggio per inseguire il suo sogno, “Coco racconta il sacrificio che c’è dietro al creatività e che delle volte uno deve fare delle scelte e stabilire un sistema di priorità per raggiungere le proprie passioni. È quello che io vivo tutti i giorni, per rendere una passione la mia professione e per questo mi sono sentito molto partecipe in questa storia.”

“Io invece facendo il lavoro di discografica ho sempre guardato da fuori questi ragazzi alla ricerca dei propri sogni e mi è sembrato che Miguel fosse in linea con tante altre storie che io ho incontrato in tanti anni di lavoro. Lui però ha una caratteristica molto forte: è determinato e vuole raggiungere il suo scopo” commenta Mara Maionchi e continua, “Ho avuto nella mia storia di discografico dei genitori molto contrari all’idea che i figli facessero gli artisti. Ma i figli hanno resistito e anche con molto successo… Addirittura uno mi chiamò, un certo signor Nannini, che voleva che sua figlia non cantasse con il suo cognome e io gli dissi ‘Ok, va in comune e disconosce la figlia!’. Tanti genitori contrari ma perché volevano difendere i proprio figli, avevano paura di questo lavoro misterioso, preferivano il posto sicuro in banca. Ora non so quale sia più sicuro!”

Valentina Lodovini aggiunge, “Quello che mi è piaciuto di più di Miguel ed è una cosa che è nella natura dell’artista è stato quello di voler portare avanti un sogno che era più grande di lui. Trovo che Coco sia uno dei film più realistici della Disney Pixar, perché ci sono diversi argomenti molto educativi, come il discorso sulla celebrità, sulle radici, sull’arte, sull’ispirazione, sui sogni, la morte e c’è anche quello sul potere. Una sceneggiatura davvero magnifica.”

Coco: il regista Lee Unkrich presenta il film Disney Pixar a Roma

Uno degli argomenti più importanti è quello della memoria e delle tradizioni di famiglia, cosa ne pensate voi?

Mara Maionchi: “Io ho un forte senso di appartenenza alla mia famiglia e ho solo ricordi dolci e piacevoli. Poi mi piace molto ricordarli per cose ridicole, ricordo mia mamma e mia papà per situazioni divertenti della nostra storia, come se fossero ancora vivi e per me lo sono. Quando io non ci sarò più le miei figlie forse non ricorderanno più queste cose, a parte mia madre che era indimenticabile, ma finché ci sarò io gli racconterò io delle cose per ricordare la famiglia. Trovo molto bella questo giorno dei morti come fanno in Messico, perché noi non celebriamo più come si faceva una volta ed è un gran peccato!”

Matilda De Angelis: “Senza fare spoiler, mi è piaciuta molto una parte in cui si fa capire il concetto che la famiglia non è semplicemente un legame di sangue ma anche qualcosa di più profondo, dei legami affettivi con persone che si uniscono insieme e si scaldano per trovare confronto.”

E che cartoni guardavano da bambini?

Mara Maionchi: “Devo dire che il film che io ricordo tra la paura e il piacere di vederlo da piccolina, era Fantasia e poi Bambi, che ancora se ci penso mi viene da piangere! Poi ne ho vissuti tanti con le mie figlie e ora altri con i nipoti, quindi ho una lunga storia legata a Walt Disney”

Valentina Lodovini: “Anche per me Fantasia, Bambi e Dumbo… Però un film a cui mi sento particolarmente legata è UP, un film sull’elaborazione del lutto straordinario”.

Matilda De Angelis: “Quand’ero piccolina mi colpì molto Monster & Co. perché io avevo e ho tutt’ora paura del buio e dei mostri, quindi quando ho visto quel film e ho capito che i mostri a volte erano obbligati a spaventare… Beh, una paura si è spezzata. Mi ha aiutato molto, mi sono sentita come Boo!”

Michele Bravi: “Per me invece, il film animato che per me era proprio una fissa e potevo anche doppiarlo tutto togliendo il sonoro, era Hercules:  aveva una colonna sonora pazzesca!”coco

Coco: grande successo al Box Office per il film Disney•Pixar

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Coco: grande successo al Box Office per il film Disney•Pixar

Il magico e variopinto lungometraggio d’animazione Disney•Pixar Coco, uscito nelle sale italiane il 28 dicembre, registra un incasso di oltre 5.2 milioni di Euro nella prima settimana di programmazione.

Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, ha commentato “Coco è un film molto speciale, parla al cuore di ogni spettatore, dai bambini, agli adolescenti, a noi adulti. Già acclamato da critica e pubblico internazionali, questa incredibile ed emozionante avventura ha conquistato anche il pubblico italiano con la carica di magia, colori e originalità che caratterizzano l’universo Disney•Pixar. I miei complimenti vanno a tutto il team Disney Italia, che anche in questa occasione ha saputo agire in base a un’efficace strategia integrata, e ai nostri partner, che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”.

Leggi al nostra recensione di Coco

In occasione dell’uscita di Coco nelle sale italiane, a Napoli è stata inaugurata una suggestiva installazione che ha reso omaggio al film proiettando sul Ponte di Chiaia una serie di effetti luminosi ispirati a una delle scene più iconiche: grazie alla collaborazione della Municipalità di Chiaia, l’emozionante proiezione artistica ha dato vita al magico ponte di petali di calendula che nel film collega la Terra dei Vivi alla Terra dell’Aldilà.

Diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3 – La Grande Fuga), co-diretto da Adrian Molina (story artist di Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), il film vanta nella versione italiana la presenza di incredibili voci. Tra magia, musica e colori, infatti, la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presterà la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; la premiata attrice Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá, che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante Matilda De Angelis. Al termine del film la voce del giovane e acclamato Michele Bravi regalerà grandi emozioni grazie all’interpretazione del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.
Coco arriva nelle sale insieme al contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf, che riporta sul grande schermo i personaggi originali diFrozen – Il Regno di Ghiaccio incluso Olaf, impegnato in una missione per trovare le migliori tradizioni per celebrare le feste natalizie insieme ad Anna, Elsa e Kristoff. Diretto dai registi vincitori dell’Emmy® Kevin Deters e Stevie Wermers-Skelton (Lanny & Wayne – Missione Natale), Frozen – Le Avventure di Olaf è prodotto dal premio Oscar® Roy Conli (Big Hero 6) e include nuove canzoni originali scritte da Elyssa Samsel e Kate Anderson (il musical Between the Lines).

Coco: ecco la prima foto del protagonista del film Pixar

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Coco: ecco la prima foto del protagonista del film Pixar

Entertainment Weekly ha diffuso la prima immagine ufficiale di Miguel, il protagonista di Coco, nuovo film della Pixar, che avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez.

Ecco il protagonista di Coco

coco

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: ecco il primo trailer del prossimo film Pixar

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Coco: ecco il primo trailer del prossimo film Pixar

Ecco il primo trailer di Coco, la nuova magica avventura della Pixar, il cui protagonista avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez.

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

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Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

Disney•Pixar ha diffuso il nuovo trailer di Coco, il prossimo film d’animazione dello Studio, che arriverà al cinema il prossimo 22 novembre.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco, il film d’animazione Disney Pixar in home video

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Coco, il film d’animazione Disney Pixar in home video

Il lungometraggio d’animazione Disney Pixar Coco – recente vincitore di due premi Oscar come Migliore Film d’Animazione e per la Miglior Canzone  –  arriva finalmente in home video nei migliori negozi dal 26 aprile, in Blu-Ray 3D, Blu-Ray, DVD e nella preziosa versione con copertina in metallo Steelbook.

Coco, diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson, è ambientato in Messico e racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. Tuttavia da generazioni la musica è severamente proibita nella sua famiglia e Miguel si vede costretto a scegliere tra la propria passione e l’amore per i suoi cari. Scoprirà invece di essere profondamente legato alle radici e alle tradizioni dei suoi antenati e  capirà che per conoscere se stessi è importante seguire le orme di chi ci ha preceduto. Miguel avrà il privilegio di incontrare di persona i propri antenati nella coloratissima Terra dell’Aldilà, tra musica e grandi emozioni.

La versione italiana è impreziosita da un cast di voci d’eccezione: la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presta la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; l’attrice Valentina Lodovini è l’amorevole Mamá  che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; infine nella Terra dell’Aldilà Miguel incontra Tía Victoria, con la voce dell’attrice e cantante Matilda De Angelis. Il giovane Michele Bravi, invece, interpreta il brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.

La versione home video Blu-Ray 3D e Blu-Ray di Coco è arricchita da moltissimi contenuti speciali: Benvenuti alla Fiesta è un approfondimento musicale sugli scheletri che rendono così affascinante la Terra dell’Aldilà; in Mi Familia si mostra come è nato l’albero genealogico dei Rivera; in Dante si racconta come è stato creato il cagnolino di Miguel, ispirato alla razza messicana di Xoloitzcuintli o “Xolo”; in Come Disegnare uno Scheletro l’artista Pixar Daniel Arriaga offre una lezione su come creare facilmente uno scheletro utilizzando semplici forme; infine il Commento del Regista Lee Unkrich, insieme al co-regista Adrian Molina e alla produttrice Darla K. Anderson, svelerà interessanti retroscena.

A impreziosire ulteriormente  la versione Steelbook,  un intero disco di contenuti speciali che comprende: Migliaia di Immagini al Giorno, un coinvolgente diario di viaggio attraverso il Messico durante la festa del Día de los Muertos; il documentario La musica di “Coco” in cui alcuni musicisti raccontano la tradizione musicale messicana; La Terra dei Nostri Antenatidove gli artisti Pixar ricostruiscono l’architettura delle diverse epoche della storia messicana mostrando come è stata creata la Terra dell’Alidilà; l’approfondimento La Moda nel Corso dei Secoli racconta come sono cambiati i costumi messicani a seconda del periodo storico. La Vera Chitarra è un’ode poetica all’artigianato e spiega come è stata progettata la maestosa chitarra che conduce Miguel nel suo viaggio attraverso la Terra dell’Alidilà; Il Cammino verso Pixar: “Coco” contiene le storie personali della troupe cinematografica in sintonia con i temi del film; Come Realizzare un Papel Picado dà voce all’artista Pixar Ana Ramírez González che spiega come creare un tradizionale Papel Picado; il montaggio Un Poco “Coco” utilizzato per promuovere il film. Infine la possibilità di avventurarsi in inedite Scene Eliminate come quella sul Día de los Muertos o l’esibizione musicale della famiglia Rivera e i trailer del film tra cui anche Il Pranzo di Dante.

Miguel e la famiglia Rivera arriveranno in home video in Blu-Ray 3D, Blu-Ray, DVD e nella versione con copertina in metallo Steelbook dal 26 aprile.

Coco, due nuove clip in italiano per il film Pixar

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Coco, due nuove clip in italiano per il film Pixar

In attesa dell’arrivo in sala il prossimo 28 Dicembre, Disney IT ha diffuso due nuove clip in italiano di Coco, il film Disney Pixar che incanterà queste vacanze natalizie.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Coco, recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Cocktail: 10 cose che non sai sul film con Tom Cruise

Cocktail: 10 cose che non sai sul film con Tom Cruise

Uno dei più divertenti film del cinema, Cocktail ha come protagonista Tom Cruise nei panni di Brian Flanagan, un giovane che inaspettatamente raggiunge una certa fama come “flair bartender” a New York City insieme al suo mentore, Doug Coughlin (Bryan Brown). Alla fine Brian porta la sua abilità nel lanciare bottiglie in Giamaica, dove si innamora di Jordan (Elisabeth Shue), un’artista in vacanza. Ecco alcuni fatti sul film di Tom Cruise, secondo la Legge di Coughlin.

1. BRIAN FLANAGAN AVEVA QUASI IL DOPPIO DEGLI ANNI NEL LIBRO.

Sì, Cocktail era in origine un romanzo, scritto da Heywood Gould e basato sulla dozzina di anni trascorsi a fare il barista per arrotondare le sue entrate come scrittore. Mentre il Brian Flanagan di Tom Cruise ha vent’anni, il protagonista di Gould è stato descritto come uno “strambo trentottenne in giacca da campo, con i capelli unti e brizzolati che gli ricadono sul colletto, gli occhi blu striati come il cielo rosso del mattino”. Come ha raccontato Gould al Chicago Tribune, “avevo quasi trent’anni, bevevo abbastanza bene e cominciavo a sentire che stavo perdendo la nave“. Il personaggio del libro è un uomo più anziano che è stato in giro e che comincia a sentirsi piuttosto esaurito”. Disney e Gould – che ha adattato il suo libro per lo schermo – hanno litigato per rendere Brian Flanagan più giovane, ma alla fine Gould ha ceduto.

2. CI SONO STATE ALMENO 40 VERSIONI DIVERSE DELLA SCENEGGIATURA.

La sceneggiatura è passata attraverso un paio di studi diversi e decine di iterazioni. Secondo Gould, “ci saranno state 40 bozze della sceneggiatura prima di entrare in produzione. Inizialmente era con la Universal. L’hanno messa in lavorazione perché non rendevo il personaggio abbastanza simpatico. Poi l’ha preso la Disney, con la quale ho affrontato lo stesso processo. Ho lottato contro di loro in ogni occasione, e c’è stata un’enorme battaglia per rendere il protagonista più giovane, cosa che alla fine ho fatto“.

Bryan Brown ha spiegato che quando Cruise è salito a bordo, il film “ha dovuto cambiare. Lo studio ha apportato le modifiche per proteggere la star e per questo è diventato un film molto più leggero”.

Kelly Lynch, che interpretava Kerry Coughlin, è stata molto più schietta su come la visione di Gould per la storia sia cambiata sotto la Disney, dicendo a The A.V. Club:

“Cocktail” era in realtà una storia molto complicata sugli anni ’80, sul potere e sul denaro, ed è stato completamente rielaborato perdendo la storia del mio personaggio – la sua bassa autostima, chi era suo padre, perché era quella persona – ma ovviamente è stato un film di grande successo, anche se non così buono come avrebbe potuto essere. È stato scritto da colui che ha scritto Fort Apache The Bronx, ed era un film molto più cupo, ma la Disney l’ha preso, ne ha girato circa un terzo e l’ha trasformato in un film che gira le bottiglie e questo e quello”.

3. PER UN BREVE SECONDO, LA DISNEY NON ERA DEL TUTTO CONVINTA DI AVERE TOM CRUISE COME PROTAGONISTA.

Raccontando il tipo di storia che accade solo a Hollywood, Gould ha raccontato al Chicago Tribune di uno dei suoi primi incontri con i capi della Disney Michael Eisner e Jeffrey Katzenberg. “Qualcuno ha detto che questo potrebbe essere un buon veicolo per Tom Cruise”, ha ricordato Gould. “Eisner dice: ‘Non lo farà mai, non perdete tempo, non può fare questa parte’. E poi Katzenberg dice: ‘Beh, è davvero interessato a farlo’, e senza perdere tempo Eisner dice: ‘È perfetto per questo ruolo, è perfetto! Questo è il mondo del cinema: Lo odio, lo amo; lo amo, lo odio!“.

4. IL PROVINO DI BRYAN BROWN È STATO “TERRIBILE”.

Il regista Roger Donaldson voleva espressamente che Bryan Brown facesse il provino per il ruolo di Doug. Brown è volato da Sydney a New York e, quasi subito dopo le oltre 20 ore di volo, si è seduto di fronte a Donaldson. “Ha fatto il provino ed era stanco morto ed è stato terribile“, ha detto Donaldson. “Dopo che l’ha fatto gli ho detto: ‘Bryan, fatti un favore, dobbiamo rifarlo domani’. E lui mi ha risposto: ‘No, no, devo prendere un aereo per tornare stasera’. Non sono riuscito a convincerlo a rimanere e a rifarlo, quindi non ho mostrato a nessuno il provino“. Donaldson disse invece ai produttori e allo studio di guardare la performance di Brown in F/X (1986); evidentemente, quello che avevano visto era piaciuto.

5. TOM CRUISE E BROWN SI SONO ESERCITATI A FARE I BARISTI E HANNO USATO BOTTIGLIE VERE SUL SET.

Il barista del TGI Friday’s di Los Angeles John Bandy fu assunto per addestrare Tom Cruise e Brown dopo aver servito una donna che lavorava per la Disney e che era alla ricerca di un barista per Cocktail. Bandy addestrò le due star a lanciare le bottiglie e Gould portò Cruise e Brown nel bar di un suo amico per mostrare loro i trucchi che usavano. Donaldson affermò che usavano bottiglie vere – e sì, ne ruppero alcune.

6. LA GIAMAICA NON È STATA GENTILE CON TOM CRUISE

Gli esterni della Giamaica sono stati girati sul posto, dove faceva freddo e Cruise si è ammalato. Quando lui e Shue hanno dovuto girare una scena d’amore in una cascata nella giungla, non è stato piacevole. “Non è così romantico come sembra”, ha detto Cruise a Rolling Stone. “Era più un ‘Gesù, facciamo questa ripresa e andiamocene da qui’. In realtà, in alcuni scatti vedrete che le mie labbra sono viola e, letteralmente, tutto il mio corpo sta tremando“.

7. LA COLONNA SONORA DEL FILM È STATA INTERAMENTE RISCRITTA IN UN WEEKEND.

Il tre volte premio Oscar Maurice Jarre (Lawrence d’Arabia) era il compositore originale di Cocktail, ma i produttori non pensavano che la sua colonna sonora fosse “adatta” alla storia. In particolare, non gradivano uno spunto, così hanno chiamato J. Peter Robinson per sistemarlo. A Donaldson piacque così tanto il lavoro di Robinson che chiese al compositore di occuparsi del resto del lavoro. “Tutto questo accadeva di venerdì”, racconta Robinson. “Stavo iniziando un altro film il lunedì successivo e ho detto a Roger che non sarei stato disponibile. ‘Lunedì dobbiamo fare il print-mastering, amico!!!’ Disse Roger. Così da quel momento sono rimasto sveglio a scrivere la colonna sonora e l’ho consegnata il lunedì mattina verso le cinque”.

8. “KOKOMO” È STATA SCRITTA PER IL FILM.

Mentre furono i Beach Boys, ormai privi di Brian Wilson, a registrare la canzone che riportò il gruppo sotto i riflettori, “Kokomo” fu scritta da John Phillips dei Mamas and the Papas, Scott McKenzie, che scrisse “San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair)”, il produttore Terry Melcher, figlio di Doris Day, e Mike Love. Phillips scrisse le strofe, Love il ritornello e Melcher il bridge. Le istruzioni specifiche erano di scrivere una canzone per la parte in cui Brian passa da barista a New York alla Giamaica. A partire da questo, Love ha scritto la parte “Aruba, Jamaica…”.

9. ROGER DONALDSON È DISPIACIUTO PER “DON’T WORRY BE HAPPY”.

“Don’t Worry, Be Happy” di Bobby McFerrin ha raggiunto il primo posto grazie alla sua inclusione nella colonna sonora di Cocktail. Il regista ha sentito la canzone alla radio un giorno mentre guidava verso il set. “L’ho sentita e ho pensato che sarebbe stata perfetta per il film”, ha raccontato. “E all’improvviso era ovunque. Mi dispiace per questo”.

10. LE RECENSIONI, COMPRESA QUELLA DI TOM CRUISE, SONO STATE DURE.

Per concludere la sua recensione a due stelle, Roger Ebert ha scritto: “Più si pensa a ciò che accade realmente in Cocktail, più ci si rende conto di quanto sia vuoto e inventato”. Richard Corliss del TIME disse che era “una bottiglia di rotgut in una scatola di Dom Perignon”.

Nel 1992, persino Tom Cruise ammise che il film “non era il fiore all’occhiello” della sua carriera. E nemmeno Heywood Gould ne fu contento all’inizio. “Mi accusarono di aver tradito il mio stesso lavoro, il che è stupido“, ha detto Gould. “Quindi ero piuttosto devastato. Non riuscii letteralmente ad alzarmi dal letto per un giorno. La cosa positiva di quell’esperienza è che mi ha temprato. È stato come un addestramento di base. In questo film sono stato ucciso, e dopo di allora mi è andata bene l’idea di essere ucciso: da allora sono stato ucciso altre volte, ma non mi ha dato fastidio“.