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Coco: nuovo poster e trailer del film Pixar

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Coco: nuovo poster e trailer del film Pixar

Ecco il nuovo trailer e il poster internazionale di Coco, il nuovo film Pixar Animation Studios in uscita il 22 novembre negli Stati Uniti.

Ecco il poster di Coco

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

cocoLa Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: nuova clip e featurette dal film Disney Pixar

Coco: nuova clip e featurette dal film Disney Pixar

Ecco una una nuova clip e una featurette dalla Disney Picture per Coco, il nuovo film d’animazione dello Studio.

Proveniente da una famiglia di vecchi musicisti, Miguel (doppiato da Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista come il suo idolo: Ernesto de la Cruz. Miguel si trova nella meravigliosa e colorata Valle della Morte dove seguirà una misteriosa catena di eventi. Sul suo cammino incontra il trickster Hector (doppiato da Gael Garcia Bernal) e insieme fanno un viaggio straordinario che li porta a scoprire la vera storia della famiglia di Miguel.

Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

Il film è diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3), scritto da Adrian Molina (Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3). Le musiche sono composte da Michael Gioacchino, Germaine Franco e Molina. Vi prende parte anche Camilo Lara in veste di consulente musicale.

Il film film uscirà il 22 Novembre!

Fonte: Comingsoon

Coco: Michele Bravi canta la colonna sonora – video

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Coco: Michele Bravi canta la colonna sonora – video

Disney IT ha diffuso un nuovo contenuto in attesa dell’arrivo in sala di Coco, il film Disney Pixar che incanterà queste vacanze natalizie, al cinema dal 28 Dicembre.

Si tratta del video che ci permette di vedere e ascoltare Michele Bravi, che si cimenta nella colonna sonora del film d’animazione.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Coco, recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Coco: la terra dell’Aldilà nelle prime clip in italiano

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Coco: la terra dell’Aldilà nelle prime clip in italiano

Diretto da Lee Unkich e co-diretto da Adrian Molina, Coco arriverà nelle sale italiane il 28 dicembre. Ambientato in Messico, il nuovo coloratissimo film Disney Pixar si svolge in due mondi distinti ma paralleli: la Terra dei Vivi e la Terra dell’Aldilà.

“Volevamo che fossero in netto contrasto fra loro”, afferma Unkrich. “Abbiamo cercato di differenziare questi due mondi in vari modi, tra cui le ore del giorno. Gran parte degli eventi che avvengono a Santa Cecilia si svolgono durante il giorno mentre nella Terra dell’Aldilà l’azione ha luogo principalmente di notte”.

Nella città di Morelia i filmmaker hanno visitato Plaza Morelos, la Fontana di Las Tarascas e l’acquedotto di Morelia che ha successivamente ispirato l’impressionante ponte di petali di calendula che nel film collega la Terra dei Vivi alla Terra dell’Aldilà.

“Un altro dei mezzi che abbiamo utilizzato per separare i due mondi è il colore”, prosegue Unkrich. “Considerando l’iconografia legata a questa festa sapevamo che la Terra dell’Aldilà sarebbe dovuto essere un luogo variopinto e acceso dal punto di vista visivo e per questo motivo abbiamo cercato di rendere l’ambientazione di Santa Cecilia leggermente più tenue. Non è assolutamente un luogo deprimente o privo di colori, specialmente durante il periodo festivo, e sapevamo fin dall’inizio che avremmo dovuto abbracciare il Día de Muertos e tutti gli elementi legati a esso”.

Coco

Tra magia, musica e colori, infatti, la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presterà la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; la premiata attrice Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá, che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante Matilda De Angelis. Con loro era presente anche il giovane e acclamato Michele Bravi, che regalerà grandi emozioni al termine della storia grazie all’interpretazione del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.

Coco: la prima clip originale dal film Disney Pixar

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Coco: la prima clip originale dal film Disney Pixar

Dopo il travolgente e coloratissimo final trailer, la Disney•Pixar ha diffuso la prima clip di Coco, il nuovo film d’animazione dello studio che arriverà il 22 novembre nelle sale americane.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Frozen – Le Avventure di Olaf presentato da Enrico Brignano

Coco: la Pixar rivela nuove informazioni sul cast vocale e sulla genesi

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La Pixar si trova ora in un momento di grande attività creativa, pronta a rilasciare nel corso dei prossimi anni alcuni dei sequel più attesi di tutti i tempi. Ed è proprio nel mezzo di questa ricca offerta per il futuro che Coco continua a far parlare di sé, sia per il controverso tema trattato all’intento di un film di animazione per bambini (la festività messicana del Giorno dei Morti) sia per le continue star pronte a entrare nel progetto. Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Fonte: Entertainment Weekly

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

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Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La Disney Pixar, tra diverse difficoltà, sta lavorando ad un nuovo progetto in uscita nell’autunno 2017: il film, che si chiamerà Coco, sarà ispirato alla Festa dei Morti, celebrazione molto sentita in Messico, e racconterà la storia di un ragazzo messicano che incontra i suoi antenati defunti. Il progetto, diretto dal regista di Cleveland Lee Unkrich (Toy Story 3), sta assumendo risvolti paradossali, sia perché la Disney ha tentato di registrare il marchio della Festa dei Morti, con grande sdegno da parte di tutta la comunità Latina, sia perché il regista, nordamericano, ebreo, sembrava sulla carta un po’ fuori posto per un film basato sulle tradizioni centenarie messicane.

Coco_Pixar

In realtà Unkrich ha fatto più viaggi in Messico, a scopo di studio delle tradizioni, per “studiare veri messicani fare vere cose messicane”, ed ha sicuramente visto più di qualche illustrazione dell’artista Posada,  famoso per i suoi calaveras, teschi coloratissimi che imperversano specialmente nel periodo della ricorrenza, che in Messico è una vera e propria festa. Ciononostante il regista messicano Jorge Gutierrez  ha espresso disappunto per i cosiddetti “viaggi di ricerca” dei gringos negli altri Paesi, giudicandoli ridicoli ed inutili: “Se vai in un Paese da ‘ricercatore’, quello che ottieni non è niente di più della visione di un comune turista. Sarebbe meglio che venissero direttamente a chiedere a me piuttosto”.

Fonte: Cartoonbrew

Coco: il teaser poster del prossimo film Pixar

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Coco: il teaser poster del prossimo film Pixar

Ecco il primo teaser poster di Coco, nuovo film d’animazione della Pixar, che avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez. Il trailer del film dovrebbe arrivare la prossima settimana.

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: il regista Lee Unkrich presenta il film Disney Pixar a Roma

Come da tradizione, con il Natale sta per arrivare al cinema dal 28 Dicembre il nuovissimo cartone della Disney Pixar, Coco, una storia che ci farà scoprire attraverso gli occhi del protagonista Miguel una delle più grandi tradizioni messicane.

A presentare il film animato, sono arrivati direttamente dall’America a Roma, il regista Lee Unkrich e la produttrice Darla K. Anderson, che avevano già collaborato in Toy Story 3 – La Grande Fuga: ecco cosa ci hanno raccontato!

Il film è ambientato in Messico e per gran parte nel mondo dei morti, come vi siete relazionati con gli altri film sul genere come La Sposa Cadavere?

Darla K. Anderson: “Sapevamo sin dall’inizio che dovendo il nostro essere un film con gli scheletri, sarebbe stato in qualsiasi modo paragonato a tanti altri film, come quelli di Tim Burton ma non solo. Ma volevamo fare qualcosa di nuovo e diverso e la differenza stava, oltre che al design più amichevole di questi scheletri, all’aggiunta degli occhi, che ovviamente sono lo specchio delle loro anime.”

Nel 2015 è uscito anche il film “Il Libro della Vita” di Jorge Gutierrez, come vi siete rapportati con una storia che per certi versi è simile a quella di Coco?

Lee Unkrich: “È una coincidenza che abbiamo fatto un film animato sullo stesso argomento, sulla stessa tradizione. Stavamo già lavorando al film quando abbiamo scoperto di quest’altro progetto, ma alla fine, ci sono tantissimi film sul Natale, quindi perché non possono esserci due film su La Giornata dei Morti?”

Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

Darla K.Anderson: “Siamo diventati amici con Jorge, il regista e abbiamo sempre apprezzato il suo lavoro. Ma alla fine, certo la tradizione è la stessa, ma le storie sono completamente diverse. Jorge è anche venuto alla nostra prima di Coco a Los Angeles, siamo rimasti molto amici.”

cocoIl Presidente Trump parla sempre di questo muro che vorrebbe costruire al confine con il Messico, ambientare il film in quel paese è una sorta di presa di posizione?

Lee Unkrich: “Lavoriamo su questo film da sei anni e il mondo era molto diverso da come è adesso. Sin da subito l’idea era quella di dimostrare un grande amore e apprezzamento per il Messico, le persone messicane e la cultura di quel paese e ci auguriamo che facendo uscire questo film ora, in un momento più travagliato storicamente, magari si possa costruire una sorta di ponte tra di noi e mostrare al mondo la bellezza della loro tradizione. E magari risolvere qualcuna delle barriere artificiali che sono state frapposte”.

Inizialmente il film si doveva intitolare Dia De Los Muertos ma poi ci sono stati problemi con le comunità latine, è vero?

Lee Unkrich: “Sì, ma una volta registrato il titolo c’è stata una sorta di rivolta nella comunità latina perché erano preoccupati che la Disney volesse impossessarsi della loro tradizione, che ovviamente non è mai stata nostra intenzione. Abbiamo ritirato la proposta, ci siamo scusati e in quel momento però è stato molto scoraggiante perché stavamo cercando di raccontare la storia nel modo più rispettoso possibile. Ma alla fine invece è stata una cosa positiva, perché ci siamo contornati di tantissimi esperiti in materia e siamo stati attentissimi su qualsiasi decisione presa sulla storia e la tradizione. Quindi alla fine penso ne sia uscito un film migliore, proprio a causa di quell’incidente.”

Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

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Coco: il nuovo magico trailer italiano del film Pixar

Ecco il nuovo trailer di Coco, il nuovo magico film d’animazione della Pixar, che sarà nelle nostre sale a partire dal prossimo Natale.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

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Coco: il final trailer del nuovo film Disney Pixar

Disney Pixar ha diffuso il final trailer di Coco, il nuovo film d’animazione che arriverà nelle sale americane il prossimo 22 novembre.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Olaf’s Frozen Adventure: il trailer del corto che precederà Coco

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Frozen – Le Avventure di Olaf presentato da Enrico Brignano

Coco: i doppiatori Valentina Lodovini, Mara Maionchi e Matilda De Angelis incontrano la stampa

In occasione della presentazione romana di Coco, ultimo film Disney Pixar, in arrivo in sala il prossimo 28 dicembre, oltre al regista Lee Unkrich e alla produttrice Darla K. Anderson, hanno partecipato all’attività stampa i doppiatori.

Tra le voci italiane si riconoscono la voce di Mara Maionchi, nei panni di Mamá Coco, Valentina Lodovini che interpreta Mamá, Matilda De Angelis sarà Tia Victoria e sul finale, sentiremo la voce di Michele Bravi nella versione italiana della canzone “Ricordami”.

“Inizio con il dire che io ho pianto per la metà del film, mi ha coinvolto tantissimo”, ci dice Michele Bravi rompendo il ghiaccio e commentando la storia di Miguel che intraprende un viaggio per inseguire il suo sogno, “Coco racconta il sacrificio che c’è dietro al creatività e che delle volte uno deve fare delle scelte e stabilire un sistema di priorità per raggiungere le proprie passioni. È quello che io vivo tutti i giorni, per rendere una passione la mia professione e per questo mi sono sentito molto partecipe in questa storia.”

“Io invece facendo il lavoro di discografica ho sempre guardato da fuori questi ragazzi alla ricerca dei propri sogni e mi è sembrato che Miguel fosse in linea con tante altre storie che io ho incontrato in tanti anni di lavoro. Lui però ha una caratteristica molto forte: è determinato e vuole raggiungere il suo scopo” commenta Mara Maionchi e continua, “Ho avuto nella mia storia di discografico dei genitori molto contrari all’idea che i figli facessero gli artisti. Ma i figli hanno resistito e anche con molto successo… Addirittura uno mi chiamò, un certo signor Nannini, che voleva che sua figlia non cantasse con il suo cognome e io gli dissi ‘Ok, va in comune e disconosce la figlia!’. Tanti genitori contrari ma perché volevano difendere i proprio figli, avevano paura di questo lavoro misterioso, preferivano il posto sicuro in banca. Ora non so quale sia più sicuro!”

Valentina Lodovini aggiunge, “Quello che mi è piaciuto di più di Miguel ed è una cosa che è nella natura dell’artista è stato quello di voler portare avanti un sogno che era più grande di lui. Trovo che Coco sia uno dei film più realistici della Disney Pixar, perché ci sono diversi argomenti molto educativi, come il discorso sulla celebrità, sulle radici, sull’arte, sull’ispirazione, sui sogni, la morte e c’è anche quello sul potere. Una sceneggiatura davvero magnifica.”

Coco: il regista Lee Unkrich presenta il film Disney Pixar a Roma

Uno degli argomenti più importanti è quello della memoria e delle tradizioni di famiglia, cosa ne pensate voi?

Mara Maionchi: “Io ho un forte senso di appartenenza alla mia famiglia e ho solo ricordi dolci e piacevoli. Poi mi piace molto ricordarli per cose ridicole, ricordo mia mamma e mia papà per situazioni divertenti della nostra storia, come se fossero ancora vivi e per me lo sono. Quando io non ci sarò più le miei figlie forse non ricorderanno più queste cose, a parte mia madre che era indimenticabile, ma finché ci sarò io gli racconterò io delle cose per ricordare la famiglia. Trovo molto bella questo giorno dei morti come fanno in Messico, perché noi non celebriamo più come si faceva una volta ed è un gran peccato!”

Matilda De Angelis: “Senza fare spoiler, mi è piaciuta molto una parte in cui si fa capire il concetto che la famiglia non è semplicemente un legame di sangue ma anche qualcosa di più profondo, dei legami affettivi con persone che si uniscono insieme e si scaldano per trovare confronto.”

E che cartoni guardavano da bambini?

Mara Maionchi: “Devo dire che il film che io ricordo tra la paura e il piacere di vederlo da piccolina, era Fantasia e poi Bambi, che ancora se ci penso mi viene da piangere! Poi ne ho vissuti tanti con le mie figlie e ora altri con i nipoti, quindi ho una lunga storia legata a Walt Disney”

Valentina Lodovini: “Anche per me Fantasia, Bambi e Dumbo… Però un film a cui mi sento particolarmente legata è UP, un film sull’elaborazione del lutto straordinario”.

Matilda De Angelis: “Quand’ero piccolina mi colpì molto Monster & Co. perché io avevo e ho tutt’ora paura del buio e dei mostri, quindi quando ho visto quel film e ho capito che i mostri a volte erano obbligati a spaventare… Beh, una paura si è spezzata. Mi ha aiutato molto, mi sono sentita come Boo!”

Michele Bravi: “Per me invece, il film animato che per me era proprio una fissa e potevo anche doppiarlo tutto togliendo il sonoro, era Hercules:  aveva una colonna sonora pazzesca!”coco

Coco: grande successo al Box Office per il film Disney•Pixar

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Coco: grande successo al Box Office per il film Disney•Pixar

Il magico e variopinto lungometraggio d’animazione Disney•Pixar Coco, uscito nelle sale italiane il 28 dicembre, registra un incasso di oltre 5.2 milioni di Euro nella prima settimana di programmazione.

Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, ha commentato “Coco è un film molto speciale, parla al cuore di ogni spettatore, dai bambini, agli adolescenti, a noi adulti. Già acclamato da critica e pubblico internazionali, questa incredibile ed emozionante avventura ha conquistato anche il pubblico italiano con la carica di magia, colori e originalità che caratterizzano l’universo Disney•Pixar. I miei complimenti vanno a tutto il team Disney Italia, che anche in questa occasione ha saputo agire in base a un’efficace strategia integrata, e ai nostri partner, che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”.

Leggi al nostra recensione di Coco

In occasione dell’uscita di Coco nelle sale italiane, a Napoli è stata inaugurata una suggestiva installazione che ha reso omaggio al film proiettando sul Ponte di Chiaia una serie di effetti luminosi ispirati a una delle scene più iconiche: grazie alla collaborazione della Municipalità di Chiaia, l’emozionante proiezione artistica ha dato vita al magico ponte di petali di calendula che nel film collega la Terra dei Vivi alla Terra dell’Aldilà.

Diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3 – La Grande Fuga), co-diretto da Adrian Molina (story artist di Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), il film vanta nella versione italiana la presenza di incredibili voci. Tra magia, musica e colori, infatti, la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presterà la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; la premiata attrice Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá, che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante Matilda De Angelis. Al termine del film la voce del giovane e acclamato Michele Bravi regalerà grandi emozioni grazie all’interpretazione del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.
Coco arriva nelle sale insieme al contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf, che riporta sul grande schermo i personaggi originali diFrozen – Il Regno di Ghiaccio incluso Olaf, impegnato in una missione per trovare le migliori tradizioni per celebrare le feste natalizie insieme ad Anna, Elsa e Kristoff. Diretto dai registi vincitori dell’Emmy® Kevin Deters e Stevie Wermers-Skelton (Lanny & Wayne – Missione Natale), Frozen – Le Avventure di Olaf è prodotto dal premio Oscar® Roy Conli (Big Hero 6) e include nuove canzoni originali scritte da Elyssa Samsel e Kate Anderson (il musical Between the Lines).

Coco: ecco la prima foto del protagonista del film Pixar

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Coco: ecco la prima foto del protagonista del film Pixar

Entertainment Weekly ha diffuso la prima immagine ufficiale di Miguel, il protagonista di Coco, nuovo film della Pixar, che avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez.

Ecco il protagonista di Coco

coco

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: la Pixar annuncia il nuovo progetto

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco: ecco il primo trailer del prossimo film Pixar

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Coco: ecco il primo trailer del prossimo film Pixar

Ecco il primo trailer di Coco, la nuova magica avventura della Pixar, il cui protagonista avrà la voce dell’esordiente Anthony Gonzalez.

Dopo la conferma di Benjamin BrattGael Garcia Bernal ecco anche Antony Gonzalez e Renée Victor aggiungerei al cast vocale del nuovo lungometraggio animato.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

La Pixar ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro intento di rifarsi non solo ai classici della Disney ma anche al recente successo di FrozenOceania. La volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

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Coco, il nuovo trailer del film Disney•Pixar

Disney•Pixar ha diffuso il nuovo trailer di Coco, il prossimo film d’animazione dello Studio, che arriverà al cinema il prossimo 22 novembre.

Coco: il teaser poster del film

La sinossi ufficiale di Coco rilasciata dalla Pixar recita: “nonostante lo sconcertante divieto da parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector (Gael García Bernal) con il quale accetta di partire per un viaggio straordinario“.

Durante un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e dedicata specificatamente a Coco, il regista Lee Unkrich ha affermato che “è stato importante per noi dal primo giorno che avere un cast latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un pò dal Messico e un pò’ da Los Angeles“. Parlando poi della gestazione dei personaggi di Coco – il cui progetto risale ai tempi di Tom Story 3 – Unkrich ha affermato che “in corso d’opera abbiamo avuto un altro bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film, ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato necessario trovare una nuova voce, così abbiamo trovato Antony Gonzalez“.

Coco, il film d’animazione Disney Pixar in home video

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Coco, il film d’animazione Disney Pixar in home video

Il lungometraggio d’animazione Disney Pixar Coco – recente vincitore di due premi Oscar come Migliore Film d’Animazione e per la Miglior Canzone  –  arriva finalmente in home video nei migliori negozi dal 26 aprile, in Blu-Ray 3D, Blu-Ray, DVD e nella preziosa versione con copertina in metallo Steelbook.

Coco, diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson, è ambientato in Messico e racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. Tuttavia da generazioni la musica è severamente proibita nella sua famiglia e Miguel si vede costretto a scegliere tra la propria passione e l’amore per i suoi cari. Scoprirà invece di essere profondamente legato alle radici e alle tradizioni dei suoi antenati e  capirà che per conoscere se stessi è importante seguire le orme di chi ci ha preceduto. Miguel avrà il privilegio di incontrare di persona i propri antenati nella coloratissima Terra dell’Aldilà, tra musica e grandi emozioni.

La versione italiana è impreziosita da un cast di voci d’eccezione: la produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presta la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al film; l’attrice Valentina Lodovini è l’amorevole Mamá  che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni familiari; infine nella Terra dell’Aldilà Miguel incontra Tía Victoria, con la voce dell’attrice e cantante Matilda De Angelis. Il giovane Michele Bravi, invece, interpreta il brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in italiano del brano originale “Remember Me”.

La versione home video Blu-Ray 3D e Blu-Ray di Coco è arricchita da moltissimi contenuti speciali: Benvenuti alla Fiesta è un approfondimento musicale sugli scheletri che rendono così affascinante la Terra dell’Aldilà; in Mi Familia si mostra come è nato l’albero genealogico dei Rivera; in Dante si racconta come è stato creato il cagnolino di Miguel, ispirato alla razza messicana di Xoloitzcuintli o “Xolo”; in Come Disegnare uno Scheletro l’artista Pixar Daniel Arriaga offre una lezione su come creare facilmente uno scheletro utilizzando semplici forme; infine il Commento del Regista Lee Unkrich, insieme al co-regista Adrian Molina e alla produttrice Darla K. Anderson, svelerà interessanti retroscena.

A impreziosire ulteriormente  la versione Steelbook,  un intero disco di contenuti speciali che comprende: Migliaia di Immagini al Giorno, un coinvolgente diario di viaggio attraverso il Messico durante la festa del Día de los Muertos; il documentario La musica di “Coco” in cui alcuni musicisti raccontano la tradizione musicale messicana; La Terra dei Nostri Antenatidove gli artisti Pixar ricostruiscono l’architettura delle diverse epoche della storia messicana mostrando come è stata creata la Terra dell’Alidilà; l’approfondimento La Moda nel Corso dei Secoli racconta come sono cambiati i costumi messicani a seconda del periodo storico. La Vera Chitarra è un’ode poetica all’artigianato e spiega come è stata progettata la maestosa chitarra che conduce Miguel nel suo viaggio attraverso la Terra dell’Alidilà; Il Cammino verso Pixar: “Coco” contiene le storie personali della troupe cinematografica in sintonia con i temi del film; Come Realizzare un Papel Picado dà voce all’artista Pixar Ana Ramírez González che spiega come creare un tradizionale Papel Picado; il montaggio Un Poco “Coco” utilizzato per promuovere il film. Infine la possibilità di avventurarsi in inedite Scene Eliminate come quella sul Día de los Muertos o l’esibizione musicale della famiglia Rivera e i trailer del film tra cui anche Il Pranzo di Dante.

Miguel e la famiglia Rivera arriveranno in home video in Blu-Ray 3D, Blu-Ray, DVD e nella versione con copertina in metallo Steelbook dal 26 aprile.

Coco, due nuove clip in italiano per il film Pixar

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Coco, due nuove clip in italiano per il film Pixar

In attesa dell’arrivo in sala il prossimo 28 Dicembre, Disney IT ha diffuso due nuove clip in italiano di Coco, il film Disney Pixar che incanterà queste vacanze natalizie.

Ambientato in Messico, Coco racconta la storia di Miguel, un aspirante cantante e chitarrista autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua passione per la musica e l’amore che nutre per la propria famiglia”, afferma il co-regista Adrian Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio talento e dimostrare che fare musica è sia bello che onorevole”.

Coco, recensione del film Pixar diretto da Lee Unkrich

“Con Coco abbiamo cercato di raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari che ci legano alle generazioni venute prima di noi”, prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.

Diretto da Lee Unkich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga), Coco arriverà nelle sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf.

Cocktail: 10 cose che non sai sul film con Tom Cruise

Cocktail: 10 cose che non sai sul film con Tom Cruise

Uno dei più divertenti film del cinema, Cocktail ha come protagonista Tom Cruise nei panni di Brian Flanagan, un giovane che inaspettatamente raggiunge una certa fama come “flair bartender” a New York City insieme al suo mentore, Doug Coughlin (Bryan Brown). Alla fine Brian porta la sua abilità nel lanciare bottiglie in Giamaica, dove si innamora di Jordan (Elisabeth Shue), un’artista in vacanza. Ecco alcuni fatti sul film di Tom Cruise, secondo la Legge di Coughlin.

1. BRIAN FLANAGAN AVEVA QUASI IL DOPPIO DEGLI ANNI NEL LIBRO.

Sì, Cocktail era in origine un romanzo, scritto da Heywood Gould e basato sulla dozzina di anni trascorsi a fare il barista per arrotondare le sue entrate come scrittore. Mentre il Brian Flanagan di Tom Cruise ha vent’anni, il protagonista di Gould è stato descritto come uno “strambo trentottenne in giacca da campo, con i capelli unti e brizzolati che gli ricadono sul colletto, gli occhi blu striati come il cielo rosso del mattino”. Come ha raccontato Gould al Chicago Tribune, “avevo quasi trent’anni, bevevo abbastanza bene e cominciavo a sentire che stavo perdendo la nave“. Il personaggio del libro è un uomo più anziano che è stato in giro e che comincia a sentirsi piuttosto esaurito”. Disney e Gould – che ha adattato il suo libro per lo schermo – hanno litigato per rendere Brian Flanagan più giovane, ma alla fine Gould ha ceduto.

2. CI SONO STATE ALMENO 40 VERSIONI DIVERSE DELLA SCENEGGIATURA.

La sceneggiatura è passata attraverso un paio di studi diversi e decine di iterazioni. Secondo Gould, “ci saranno state 40 bozze della sceneggiatura prima di entrare in produzione. Inizialmente era con la Universal. L’hanno messa in lavorazione perché non rendevo il personaggio abbastanza simpatico. Poi l’ha preso la Disney, con la quale ho affrontato lo stesso processo. Ho lottato contro di loro in ogni occasione, e c’è stata un’enorme battaglia per rendere il protagonista più giovane, cosa che alla fine ho fatto“.

Bryan Brown ha spiegato che quando Cruise è salito a bordo, il film “ha dovuto cambiare. Lo studio ha apportato le modifiche per proteggere la star e per questo è diventato un film molto più leggero”.

Kelly Lynch, che interpretava Kerry Coughlin, è stata molto più schietta su come la visione di Gould per la storia sia cambiata sotto la Disney, dicendo a The A.V. Club:

“Cocktail” era in realtà una storia molto complicata sugli anni ’80, sul potere e sul denaro, ed è stato completamente rielaborato perdendo la storia del mio personaggio – la sua bassa autostima, chi era suo padre, perché era quella persona – ma ovviamente è stato un film di grande successo, anche se non così buono come avrebbe potuto essere. È stato scritto da colui che ha scritto Fort Apache The Bronx, ed era un film molto più cupo, ma la Disney l’ha preso, ne ha girato circa un terzo e l’ha trasformato in un film che gira le bottiglie e questo e quello”.

3. PER UN BREVE SECONDO, LA DISNEY NON ERA DEL TUTTO CONVINTA DI AVERE TOM CRUISE COME PROTAGONISTA.

Raccontando il tipo di storia che accade solo a Hollywood, Gould ha raccontato al Chicago Tribune di uno dei suoi primi incontri con i capi della Disney Michael Eisner e Jeffrey Katzenberg. “Qualcuno ha detto che questo potrebbe essere un buon veicolo per Tom Cruise”, ha ricordato Gould. “Eisner dice: ‘Non lo farà mai, non perdete tempo, non può fare questa parte’. E poi Katzenberg dice: ‘Beh, è davvero interessato a farlo’, e senza perdere tempo Eisner dice: ‘È perfetto per questo ruolo, è perfetto! Questo è il mondo del cinema: Lo odio, lo amo; lo amo, lo odio!“.

4. IL PROVINO DI BRYAN BROWN È STATO “TERRIBILE”.

Il regista Roger Donaldson voleva espressamente che Bryan Brown facesse il provino per il ruolo di Doug. Brown è volato da Sydney a New York e, quasi subito dopo le oltre 20 ore di volo, si è seduto di fronte a Donaldson. “Ha fatto il provino ed era stanco morto ed è stato terribile“, ha detto Donaldson. “Dopo che l’ha fatto gli ho detto: ‘Bryan, fatti un favore, dobbiamo rifarlo domani’. E lui mi ha risposto: ‘No, no, devo prendere un aereo per tornare stasera’. Non sono riuscito a convincerlo a rimanere e a rifarlo, quindi non ho mostrato a nessuno il provino“. Donaldson disse invece ai produttori e allo studio di guardare la performance di Brown in F/X (1986); evidentemente, quello che avevano visto era piaciuto.

5. TOM CRUISE E BROWN SI SONO ESERCITATI A FARE I BARISTI E HANNO USATO BOTTIGLIE VERE SUL SET.

Il barista del TGI Friday’s di Los Angeles John Bandy fu assunto per addestrare Tom Cruise e Brown dopo aver servito una donna che lavorava per la Disney e che era alla ricerca di un barista per Cocktail. Bandy addestrò le due star a lanciare le bottiglie e Gould portò Cruise e Brown nel bar di un suo amico per mostrare loro i trucchi che usavano. Donaldson affermò che usavano bottiglie vere – e sì, ne ruppero alcune.

6. LA GIAMAICA NON È STATA GENTILE CON TOM CRUISE

Gli esterni della Giamaica sono stati girati sul posto, dove faceva freddo e Cruise si è ammalato. Quando lui e Shue hanno dovuto girare una scena d’amore in una cascata nella giungla, non è stato piacevole. “Non è così romantico come sembra”, ha detto Cruise a Rolling Stone. “Era più un ‘Gesù, facciamo questa ripresa e andiamocene da qui’. In realtà, in alcuni scatti vedrete che le mie labbra sono viola e, letteralmente, tutto il mio corpo sta tremando“.

7. LA COLONNA SONORA DEL FILM È STATA INTERAMENTE RISCRITTA IN UN WEEKEND.

Il tre volte premio Oscar Maurice Jarre (Lawrence d’Arabia) era il compositore originale di Cocktail, ma i produttori non pensavano che la sua colonna sonora fosse “adatta” alla storia. In particolare, non gradivano uno spunto, così hanno chiamato J. Peter Robinson per sistemarlo. A Donaldson piacque così tanto il lavoro di Robinson che chiese al compositore di occuparsi del resto del lavoro. “Tutto questo accadeva di venerdì”, racconta Robinson. “Stavo iniziando un altro film il lunedì successivo e ho detto a Roger che non sarei stato disponibile. ‘Lunedì dobbiamo fare il print-mastering, amico!!!’ Disse Roger. Così da quel momento sono rimasto sveglio a scrivere la colonna sonora e l’ho consegnata il lunedì mattina verso le cinque”.

8. “KOKOMO” È STATA SCRITTA PER IL FILM.

Mentre furono i Beach Boys, ormai privi di Brian Wilson, a registrare la canzone che riportò il gruppo sotto i riflettori, “Kokomo” fu scritta da John Phillips dei Mamas and the Papas, Scott McKenzie, che scrisse “San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair)”, il produttore Terry Melcher, figlio di Doris Day, e Mike Love. Phillips scrisse le strofe, Love il ritornello e Melcher il bridge. Le istruzioni specifiche erano di scrivere una canzone per la parte in cui Brian passa da barista a New York alla Giamaica. A partire da questo, Love ha scritto la parte “Aruba, Jamaica…”.

9. ROGER DONALDSON È DISPIACIUTO PER “DON’T WORRY BE HAPPY”.

“Don’t Worry, Be Happy” di Bobby McFerrin ha raggiunto il primo posto grazie alla sua inclusione nella colonna sonora di Cocktail. Il regista ha sentito la canzone alla radio un giorno mentre guidava verso il set. “L’ho sentita e ho pensato che sarebbe stata perfetta per il film”, ha raccontato. “E all’improvviso era ovunque. Mi dispiace per questo”.

10. LE RECENSIONI, COMPRESA QUELLA DI TOM CRUISE, SONO STATE DURE.

Per concludere la sua recensione a due stelle, Roger Ebert ha scritto: “Più si pensa a ciò che accade realmente in Cocktail, più ci si rende conto di quanto sia vuoto e inventato”. Richard Corliss del TIME disse che era “una bottiglia di rotgut in una scatola di Dom Perignon”.

Nel 1992, persino Tom Cruise ammise che il film “non era il fiore all’occhiello” della sua carriera. E nemmeno Heywood Gould ne fu contento all’inizio. “Mi accusarono di aver tradito il mio stesso lavoro, il che è stupido“, ha detto Gould. “Quindi ero piuttosto devastato. Non riuscii letteralmente ad alzarmi dal letto per un giorno. La cosa positiva di quell’esperienza è che mi ha temprato. È stato come un addestramento di base. In questo film sono stato ucciso, e dopo di allora mi è andata bene l’idea di essere ucciso: da allora sono stato ucciso altre volte, ma non mi ha dato fastidio“.

Cocainorso: recensione del film di Elizabeth Banks

Cocainorso: recensione del film di Elizabeth Banks

La scioltezza e la versatilità con cui Elizabeth Banks, regista di Cocainorso, sta attraversando da qualche tempo a questa parte le pieghe dell’industria dello show business hollywoodiano è qualcosa che merita sincera ammirazione. Come attrice ha recentemente centrato due notevoli successi artistici “impegnati” quali la miniserie Mrs. America e soprattutto il lungometraggio Call Jane, esordio alla regia di Phyllis Nagy di cui non si è purtroppo parlato abbastanza ma che vi consigliamo assolutamente di recuperare. Dietro la macchina da presa invece Banks continua un percorso votato alla leggerezza, e Cocainorso non poteva che dirigersi con coerenza verso tale direzione.

Cocainorso, tratto da una storia vera

Questa commedia mescolata al survival-horror che rivisita una storia realmente accaduta possiede proprio nella sua idea di partenza il DNA necessario per diventare un piccolo oggetto di culto, fattore che l’autrice sa sfruttare con intelligenza. L’immersione dello spettatore nell’universo filmico dominato dall’orso strafatto di cocaina è immediato, scintillante ed esplicitamente votato al divertimento. Insomma, Banks si affida ancora una volta al genere che conosce meglio  per declinarlo nella sua espressione migliore, evitando però inutili sovrastrutture: Cocainorso non vuole essere una teorizzazione o un “manifesto” al femminile, semplicemente cerca di divertirsi a far divertire il pubblico.

In un momento in cui il cinema di intrattenimento stenta visibilmente nel tentativo di regalarci contenuti originali, spesso nascondendo tale mancanza dietro la ridondanza della messa in scena – in particolar modo quando si possono adoperare a dismisura gli effetti speciali – Cocasinorso invece punta sulla follia dell’assunto di partenza e lo sviluppa grazie a una sceneggiatura che accompagna i vari personaggi in scena (ma leggete pure “vittime designate”, immaginiamo sappiate bene di che tipo di film stiamo scrivendo…) dentro una trama capace di proporre momenti di azione ben congegnati: su di essi si poggia infine una messa in scena mai indecisa, che non risparmia colpi bassi allo spettatore  quando si tratta di mostrare il proprio lato gore.

Cocainorso recensione film
© 2022 Universal Studios. All Rights Reserved.

Un cast di lusso

A questo gioco goliardico si prestano recitando a briglia sciolta Keri Russell, Alden Ehrenreich, Margo Martindale, O’Shea Jackson Jr., il compianto Ray Liotta e altri caratteristi di lusso (vi risparmiamo una sorpresa o due…). Un cast che riesce con efficacia a sottolineare l’assurdità di situazioni e avvenimenti senza però lasciar scivolare il tono dentro la parodia ridanciana.

Perché l’aspetto forse più interessante di Cocainorso è proprio quello di non sbilanciarsi mai veramente in favore della commedia: ovviamente l’intento è quello di far passare al pubblico un’ora e mezzo di stralunato divertimento, ma non soltanto necessariamente attraverso la risata. Il lato horror e la conseguente estetica “forte” che esso necessariamente comporta sono elementi fondanti del progetto, e Elizabeth Banks non se ne dimentica nella maniera più assoluta.

La rappresentazione dell’animale protagonista è sotto questo punto di vista emblematica: ai brevi momenti di comicità assurda dovuta dall’essere “strafatto” si contrappongono quelli in cui diventa una belva sanguinaria, rendendo Cocainorso un mix con una sua specifica energia, stridente quanto produttiva.

Cocainorso Keri Russell
© 2022 Universal Studios. All Rights Reserved.

Cocainorso è un ibrido interessante

Il film di Elizabeth Banks risulta un ibrido interessante, che intrattiene ma tutto sommato non concede quasi mai momenti di cinema liberatorio (i quali troppo spesso peccano di una certa frivolezza). Se proprio vogliamo trovare un limite al suo operato è probabilmente quello di essere fin troppo “intelligente”, o meglio costruito in maniera tale che la volontà di creare un film che funzioni si sovrappone alla ricerca dell’imprevisto, di quel qualcosa di magari imperfetto ma comunque originale, diverso.

Cocainorso, sia ben chiaro nel bene molto più che nel senso deteriore del termine, è esattamente quello che ci si aspetta da esso. Frizzante, sanguigno, in poche parole inattaccabile nel suo essere cinema d’evasione. Eppure si ha comunque l’impressione che qualche caduta di tono, qualche variazione inaspettata lo avrebbero reso ancor più interessante. Ma tant’è, quello che Elizabeth Banks, il suo cast di attori e il suo bestione zannuto hanno realizzato è decisamente divertente.

Cocainorso: la storia vera che ha ispirato il film

Cocainorso: la storia vera che ha ispirato il film

Gli anni ’80 – tra le altre cose – sono ricordati per l’ingestibile quantità di traffico e importazione di cocaina negli Stati Uniti, che avrebbe lasciato un’eredità contorta per i decenni a venire: ci sono state numerose storie, film, programmi televisivi e persino canzoni ispirate al traffico di droga degli anni ’80, da Scarface a Narcos, che non invecchiano mai.

L’ultimo a questa aggiunta è Cocainorso di Elizabeth Banks, in uscita nei cinema italiani il 20 aprile, in cui ci viene presentata la storia di un orso che si è divertito un po’ troppo con lo stupefacente che ha afflitto i prepotenti anni ’80, lanciandosi in una furia omicida e terrorizzando coloro che incrociano il suo cammino dopo averne ingerita una grossa quantità. Con una violenza oltraggiosa e un cast stellare che comprende Keri Russell, O’Shea Jackson Jr., Isiah Whitlock Jr., Jesse Tyler Ferguson e il grande Ray Liotta, Cocainorso ha tutte le caratteristiche di un film classico ispirato all’epoca che parte da una tragicomica storia vera.

Cosa accadde al vero Cocainorso

La storia vera, sebbene interessante, è molto meno mostruosa di quanto il film voglia farci credere. Il 22 dicembre 1985, l’Associated Press riportò che, mentre le autorità cercavano la cocaina persa da un ex ufficiale che contrabbandava la droga negli Stati Uniti, vennero trovati i resti di un orso nero che sembrava essersi impossessato della cocaina ed essere morto di overdose. All’epoca, l’orso era morto da circa un mese. Vicino alla carcassa, sono stati trovati un borsone e 40 chilogrammi di cocaina aperti e dispersi nell’area. L’autopsia dell’orso ha rivelato che questo ha sofferto di tutte le afflizioni tipiche di un’overdose massiccia, dall’emorragia cerebrale all’ictus: chi ha eseguito l’autopsia ha poi detto che il suo stomaco era pieno di cocaina “fino all’orlo”. L’orso è stato trovato nella Chattahoochee National Forest vicino a Blue Ridge, in Georgia.

Venne poi imbalsamato e passò di proprietario in proprietario, di Stato in Stato, per oltre 25 anni. A un certo punto, si suppone che sia finito nelle mani di Waylon Jennings. Arrivò perfino a guadagnarsi il soprannome di “Pablo Escobear“, un omaggio scherzoso al boss della cocaina Pablo Escobar. Ora, dovrebbe aver trovato la sua casa (si spera) definitiva in Kentucky, dove è esposto al Kentucky Fun Mall.

L’ultima “missione” di Andrew Thornton

Come se la storia dell’orso non fosse già abbastanza cruda, quella del contrabbandiere non è da meno. Questi si chiamava Andrew Thornton ed era un ex agente della narcotici corrotto. Secondo il Los Angeles Times, la carriera di Andrew Thornton come agente di polizia è iniziata a Lexington, nel Kentucky. Prima della sua carriera di ufficiale e contrabbandiere, ha prestato servizio nella 101esima Divisione Aviotrasportata e ha ricevuto una medaglia al valore. I suoi amici lo avrebbero descritto come un “esperto” di paracadutismo, proprio grazie alla sua carriera militare. Nel 1968 entrò nella polizia di Lexington, dove rimase per nove anni; dal 1970 al 1973 ha fatto parte della squadra narcotici del dipartimento. Mentre lavorava per Lexington, studiò legge all’Università del Kentucky e, nel 1977, divenne avvocato praticante.

Tra gli anni ’70 e ’80, Thornton si dedicò al contrabbando di droga e armi. È stato incriminato per la prima volta nel 1981 a Fresno, in California, in relazione a un caso di furto di armi dal China Lake Naval Weapons Center e di traffico di marijuana. Sebbene non sia stato incriminato in questo caso, è stato accusato di cospirazione per l’importazione e la distribuzione di una sostanza controllata. Tra i reati di cui è stato accusato c’è quello di essere stato il pilota di una spedizione di droga in Kentucky dal Sud America nel 1979. Non è stato accusato di un reato, ma è stato condannato a sei mesi di carcere e la sua licenza di esercitare la professione di avvocato è stata sospesa.

La carriera di contrabbandiere di droga di Thorton non finì però così, ed è qui che si collega alla storia del Cocainorso. Continuò a contrabbandare droga e l’11 settembre 1985 tentò un altro traffico, questa volta di cocaina, da consegnare a una fonte sconosciuta. Mentre sorvolava il sud-est, Thornton si rese conto che il suo aereo stava cominciando a non funzionare. Iniziò quindi a gettare la cocaina fuori dall’aereo, se ne legò circa 75 libbre al corpo e tentò di lanciarsi in volo verso la salvezza. Tuttavia, a differenza dei suoi precedenti lanci nell’esercito, il suo paracadute non si è aperto completamente ed è caduto morendo. È stato trovato con due pistole, un giubbotto antiproiettile, mocassini Gucci, occhiali per la visione notturna, 34 grossi pacchi di cocaina e diversi altri oggetti vari. Tra l’autunno e quattro settimane prima del 22 dicembre 1985, il Cocainorso trovò uno dei pacchetti di cocaina che Thornton aveva gettato dall’aereo, lo ingerì e morì.

Attraverso questa serie di eventi che sembra poter provenire solo dagli ’80, il mondo ha conosciuto la storia davvero unica del Cocainorso. Anche se la maggior parte del film in sé non sembra essere basata su eventi veri, dato che l’Orso delle Nevi ha probabilmente incontrato una rapida fine poco dopo aver trovato la droga stessa, il modo in cui viene rielaborata nel film di Eizabeth Banks è più edulcorato e dimostra ancora una volta che la verità è spesso più strana e cruda della finzione.

Cocainorso: da oggi al cinema

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Cocainorso: da oggi al cinema

Esce oggi in sala, distribuito da Universal, Cocainorso, il nuovo film diretto da Elizabeth Banks. Ispirato alla storia vera del 1985 dell’incidente aereo in cui un corriere della droga perde un carico di cocaina e un orso bruno la mangia, questa dark comedy feroce vede come protagonisti un gruppo stravagante di poliziotti, criminali, turisti e adolescenti che si ritrovano in una foresta della Georgia, dove un predatore enorme di 230 chili ha appena ingerito una quantità impressionante di cocaina e si aggira infuriato in cerca di altra droga… e di sangue.

Cocainorso: la storia vera che ha ispirato il film

Cocainorso vede nel cast Keri Russell (The Americans), la vincitrice dell’Emmy Margo Martindale (The Americans), il vincitore dell’Emmy Ray Liotta (I molti santi del New Jersey), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story), O’Shea Jackson Jr. (Straight Outta Compton), Jesse Tyler Ferguson (Modern Family), Kristofer Hivju (Game of Thrones), Kahyun Kim (American Gods), Christian Convery (Sweet Tooth), Brooklynn Prince (Un sogno chiamato Florida) e il nuovo arrivato Scott Seiss.

Cocainorso, recensione del film di Elizabeth Banks

Diretto da Elizabeth Banks (Charlie’s Angels, Pitch Perfect 2) da una sceneggiatura di Jimmy Warden (La Babysitter: Killer Queen), Cocainorso è prodotto dai vincitori dell’Oscar® Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Un nuovo universo, I Mitchells contro le macchine) e da Aditya Sood (Sopravvissuto – The Martian) per Lord Miller, da Elizabeth Banks e Max Handelman (Pitch Perfect franchise) per Brownstone Productions e da Brian Duffield (Spontaneous). Robin Fisichella (Ma) è il produttore esecutivo.

Cocainorso, il primo trailer del film basato su una storia vera

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Cocainorso, il primo trailer del film basato su una storia vera

La Universal svela il primo trailer del film Cocainorso, ed è esattamente quello che ci si può aspettare. Dopo aver diretto Pitch Perfect 2 e Charlie’s Angels del 2019, entrambi accolti piuttosto male, l’attrice e regista Elizabeth Banks si è diretta in una direzione completamente diversa con il suo terzo lungometraggio dietro la macchina da presa: un thriller chiamato Cocainorso. Ispirato da un’incredibile storia vera, il film in uscita seguirà un orso bruno che si scatena in una furia omicida in una foresta del Kentucky dopo aver involontariamente ingerito cocaina.

Cocainorso, guarda il poster

Ispirato alla storia vera del 1985 dell’incidente aereo in cui un corriere della droga perde un carico di cocaina e un orso bruno la mangia, questa dark comedy feroce vede come protagonisti un gruppo stravagante di poliziotti, criminali, turisti e adolescenti che si ritrovano in una foresta della Georgia, dove un predatore enorme di 230 chili ha appena ingerito una quantità impressionante di cocaina e si aggira infuriato in cerca di altra droga… e di sangue.

Cocainorso vede nel cast Keri Russell (The Americans), O’Shea Jackson, Jr. (Straight Outta Compton), Christian Convery-Jennings (Sweet Tooth), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story), Jesse Tyler Ferguson (Modern Family), Brooklynn Prince (Un sogno chiamato Florida), Isiah Whitlock Jr. (BlacKkKlansman), Kristofer Hivju (Game of Thrones), Hannah Hoekstra (Charlie’s Angels, 2019) e Aaron Holliday (Sharp Objects), con la vincitrice dell’Emmy Margo Martindale (The Americans) e il vincitore dell’Emmy Ray Liotta (I molti santi del New Jersey).

Diretto da Elizabeth Banks (Charlie’s Angels, Pitch Perfect 2) da una sceneggiatura di Jimmy Warden (La Babysitter: Killer Queen), Cocainorso è prodotto dai vincitori dell’Oscar® Phil Lord e Christopher Miller (Spider-Man: Un nuovo universo, I Mitchells contro le macchine) per Lord Miller, da Elizabeth Banks e Max Handelman (il franchise Pitch Perfect) per Brownstone Productions, da Brian Duffield (Spontaneous) per Jurassic Party Productions e Aditya Sood (Sopravvissuto – The Martian) per Lord Miller. Robin Mulcahy Fisichella, Alison Small e Nikki Baida sono i produttori esecutivi.

Cocainorso in streaming su NOW e in tv su SKY

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Cocainorso in streaming su NOW e in tv su SKY

Arriva su Sky COCAINORSO, survival movie inspirato a un’incredibile storia vera avvenuta nel 1985 a Knoxville in Tennessee, quando un orso morì dopo aver ingerito una grande quantità di cocaina abbandonata in un bosco da dei trafficanti. Il film sarà in prima tv mercoledì 25 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Diretto da Elizabeth Banks e scritto da Jimmy Warden, il film è interpretato da Keri Russell, O’Shea Jackson Jr.,Christian Convery, Alden Ehrenreich, Jesse Tyler Ferguson, Brooklynn Prince, Isiah Whitlock Jr., Kristofer Hivju, Hannah Hoekstra e Aaron Holliday, oltre alla vincitrice dell’Emmy Margo Martindale e il compianto vincitore dell’EmmyRay Liotta.

La trama del film

Ispirata alla storia vera del 1985 dell’incidente aereo di un trafficante di droga, della scomparsa della cocaina e dell’orso nero che se la mangiò, questa commedia dark e selvaggia vede uno strano gruppo di poliziotti, criminali, turisti e adolescenti che convergono in una foresta della Georgia dove un predatore di 500 libbre ha ingerito una quantità sbalorditiva di cocaina e, su tutte le furie per colpa della droga, è scatenato, alla ricerca di colpi e sangue.

COCAINORSO– Mercoledì 25 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K, per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, la recensione

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Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, la recensione

Arriva il 7 marzo al cinema, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, il nuovo film di Yann Demange che vede co-protagonista Matthew McConaughey ancora una volta a proprio agio in un ruolo al limite.

A metà degli Anni Ottanta, Rick, un quattordicenne spiantato, con una sorella tossica e un padre sull’orlo del fallimento, diventa un informatore sotto copertura per la polizia locale e per i federali. In seguito soprannominato “White Boy Rick”, il ragazzo si affermò come spacciatore di alto rilievo, in un “mercato” completamente occupato da bande di colore. I federali posero fine alla sua doppia vita quando, qualche anno dopo, venne trovato con 8 kg di cocaina. Richard Wershe Jr. è tutt’oggi il criminale che ha scontato la pena detentiva più lunga nella storia detentiva del Michigan per un crimine non violento.

Il regista francese di origini algerine torna sul racconto della giovinezza, scegliendo un territorio completamente differente. Se in ’71, il suo primo film del 2014, raccontava la guerra nordirlandese attraverso gli occhi del protagonista, in questo caso il dramma si fa più “piccolo”, domestico.

Demange infatti segue da vicino il giovane Richard Wershe Jr., interpretato da Richie Merritt, accompagnandolo nei suoi passi, nei suoi errori, prima di tutto nella sua famiglia. Con lui, quando lo conosciamo, c’è il padre, un Matthew McConaughey in grande forma, un uomo disilluso e sconfitto che però cerca di fare tutto il possibile per dare al figlio una speranza. Certo i suoi mezzi non sono proprio leciti, ma l’uomo si muove sul filo di un codice che, nella sua testa, lo tiene dalla parte dei giusti e magari dei vincitori, in futuro.

Demange sfrutta il legame familiare come spinta narrativa, prima per l’allontanamento di Richie dal padre e dai suoi metodi, poi per riavvicinare il ragazzo al padre e soprattutto alla sorella, che seppure passivamente, sembra ricoprire un ruolo molto importante nella vita e nelle scelte del protagonista.

Il regista segue la storia con diligente attenzione, guardando con affetto al suo protagonista e raccontandolo senza giudizio. Cocaine – La vera storia di White Boy Rick è un racconto intenso e incredibile di una storia vera e sconosciuta, portata in scena, più che da una visione unica registica, da grandi interpretazione.

Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, in home video

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Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, in home video

Entrate a far parte del mondo corrotto della Detroit degli anni ’80, all’apice della Guerra alle Droghe, in questa avvincente storia del rapporto tra padre e figlio, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, in arrivo in Dvd, Blu-ray e Digital HD dal 26 giugno con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Basato su eventi realmente accaduti, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick racconta la storia di un padre operaio, interpretato dal vincitore del premio Oscar Matthew McConaughey (2013, Miglior Attore Protagonista per Dallas Buyers Club), e del suo figlio adolescente, interpretato dall’emergente Richie Merritt. Il quindicenne Rick Wershe Jr., chiamato “White Boy Rick”, diventa il più giovane informatore dell’FBI della storia, e successivamente uno spacciatore di droga, manipolato dallo stesso sistema che avrebbe dovuto proteggerlo, abbandonato dai suoi supervisori all’FBI e condannato ad una vita in prigione.

Diretto da Yann Demange (’71), questa cruda storia vera comprende all’interno del suo cast anche la nomination ai BAFTA Bel Powley (Diario di una teenager) nel ruolo della sorella tossicodipendente di Rick, Dawn; la nomination agli Oscar Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight), Brian Tyree Henry (Atlanta), Rory Cochrane (Black Mass), RJ Cyler (Quel fantastico peggior anno della mia vita), Jonathan Majors (Hostiles), e Eddie Marsan (Ray Donovan, Deadpool 2), insieme alle nomination all’Oscar Bruce Dern ( Nebraska) e Piper Laurie (Carrie).

Le edizioni Dvd e Blu-ray di Cocaine – La vera storia di White Boy Rick includono all’interno dei propri contenuti speciali sei scene eliminate mai viste prima e tre featurette provenienti dal dietro le quinte con interessanti approfondimenti sulla storia vera da cui è tratto il film, l’eccezionale cast e molto di più. Inoltre, sarà possibile ascoltare un’intervista con il vero Rick Wershe Jr. registrata in prigione, in cui racconta la sua storia e condivide foto e video personali provenienti dal suo processo in “La vera storia di Rick Weshe Jr.”. Scopri come il regista Yann Demange ha trovato e riunito questo fantastico cast, soprattutto l’incredibile aneddoto della scoperta del debuttante Richie Merritt e di come Matthew McConaughey ha reso sua questa parte in “Le tre tribù di Detroit: il cast”. Infine, scoprite quanto lavoro è stato necessario per ricreare la Detroit degli anni ’80 con precisione, dalla musica ai costumi al production design e molto di più in “La produzione di Cocaine – La vera storia di White Boy Rick”.

Cocaine – La vera storia di White Boy Rick è diretto da Yann Demange (’71) e scritto da Andy Weiss e Logan & Noah Miller. Il film è prodotto da John Lesher (Birdman, Black Mass), Julie Yorn (Hell or High Water, Tutte contro lui), Scott Franklin (Jackie, Black Swan), e Darren Aronofsky (Jackie, Noah). Sono produttori esecutivi Georgia Kacandes, Matthew Krul, Ari Handel, Michael J. Weiss, Christopher Mallick, Logan Miller e Noah Miller.

Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, la trama

Ambientato nella Detroit degli anni ’80 all’apice della diffusione del crack e della Guerra alle Droghe, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick è basato sull’emozionante storia vera di un padre operaio e di suo figlio adolescente, Rick Wershe Jr., che diventò prima un informatore della polizia sotto copertura e in seguito uno spacciatore di droga, prima di essere abbandonato dai suoi supervisori dell’FBI e condannato all’ergastolo.

CONTENUTI SPECIALI ALL’INTERNO DEI FORMATI BLU-RAY E DVD:

  • 6 Scene eliminate
  • Featurettes:
    • “La vera storia di Rick Wershe Jr.”
    • “Le tre tribù di Detroit: il Cast”
    • “La realizzazione di Cocaine – La vera storia di White Boy Rick”
  • E molto altro!

Cocain orso, il poster dell’incredibile film basato su una storia vera

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La Universal svela il primo poster ufficiale del film Cocain orso, ed è esattamente quello che ci si può aspettare. Dopo aver diretto Pitch Perfect 2 e Charlie’s Angels del 2019, entrambi accolti piuttosto male, l’attrice e regista Elizabeth Banks si è diretta in una direzione completamente diversa con il suo terzo lungometraggio dietro la macchina da presa: un thriller chiamato Cocainorso. Ispirato da un’incredibile storia vera, il film in uscita seguirà un orso bruno che si scatena in una furia omicida in una foresta del Kentucky dopo aver involontariamente ingerito cocaina.

Ora, tre mesi prima dell’uscita nelle sale, il primo poster ufficiale di Cocain orso è stato svelato su Twitter. Basti dire che il poster è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un film su un orso che ingerisce cocaina. Il poster evidenzia che il film è “ispirato da eventi reali” con un sottotitolo “un film stupefacente”.

Coca-Cola Natale 2020: lo spot diretto da Taika Waititi

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Coca-Cola Natale 2020: lo spot diretto da Taika Waititi

L’account Youtube di Coca-Cola ha reso disponibile il nuovo spot di Natale 2020. Il video, che ripercorre tutti gli archetipi del racconto di Natale per famiglie, è stato diretto da Taika Waititi, il regista neozelandese premio Oscar per la sceneggiatura di Jojo Rabbit e balzato alla notorietà mondiale per il geniale Thor: Ragnarok, di casa Marvel.

Waititi aveva già fatto parlare di sé con What we do in Shadow? in cui si cimenta anche nel ruolo di un simpatico vampiro un po’ impacciato e su cui hanno realizzato una serie tv. Taika Waititi tornerà a lavorare con la Marvel che gli ha affidato sceneggiatura e regia di Thor: Love and Thunder.

Cobweb: trailer dell’horror con Lizzy Caplan

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Cobweb: trailer dell’horror con Lizzy Caplan

Lionsgate ha rilasciato il trailer ufficiale di Cobweb per il suo prossimo thriller horror soprannaturale, con Lizzy Caplan di CloverfieldAntony Starr di The Boys come genitori di un ragazzo tormentato dalle strane cose che accadono a casa sua. Il video suggerisce anche qualcosa di inquietante sui personaggi di Caplan e Starr, che apparentemente nascondono un oscuro segreto. Il film uscirà negli USA il 21 luglio.

Di cosa parla Cobweb?

Peter, otto anni, è afflitto da un misterioso, costante colpetto, colpetto dall’interno della parete della sua camera da letto – un colpetto che i suoi genitori insistono sia tutto nella sua immaginazione“, si legge nella sinossi. “Mentre la paura di Peter si intensifica, crede che i suoi genitori possano nascondere un segreto terribile e pericoloso e mette in dubbio la loro fiducia. E per un bambino, cosa c’è di più spaventoso di questo?

Scritto da Chris Thomas Devlin, Cobweb è il debutto alla regia di Samuel Bodin. Il film è interpretato dal candidato ai BAFTA Woody Norman nei panni di Peter, Lizzy Caplan nei panni di Carol, Antony Starr nei panni di Mark e Cleopatra Coleman nei panni di Miss Devine. Il film è prodotto da Roy Lee, Andrew Childs, Evan Goldberg, Seth Rogen, James Weaver e Josh Fagen. Proviene da Vertigo Entertainment e Point Grey Pictures.

Cobweb, la spiegazione del finale: Che cos’è Sarah?

Cobweb, la spiegazione del finale: Che cos’è Sarah?

L’horror è un genere ideale attraverso il quale raccontare di traumi, segreti o altri orrori presenti all’interno del nucleo famigliare. Film come Lights Out, Hereditary, La madre o il più recente The Boogeyman sono solo alcuni esempi a riguardo. A questi, nel 2023, si è aggiunto Cobweb, opera d’esordio di Samuel Bodin e scritto da Chris Thomas Devlin la cui sceneggiatura per questo film era stata inserita nel 2018 nella Black List dei migliori scritti per il cinema ancora non prodotti.

Questo film, in particolare, parte dal classico elemento del fratello o sorella di cui si ignorava l’esistenza e che, dopo un periodo di confinamento, tornano a manifestarsi in modi sempre più inquietanti. Cobweb ha dunque ripreso tale espediente narrativo per riproporlo però arricchito di alcuni interessanti elementi, dall’ambiguità dei genitori del protagonista alla natura della misteriosa creatura che lo perseguita.

Proprio riguardo l’identità e le capacità di quest’ultima il film sceglie volutamente di non rispondere ad alcune domande, rimaste così in sospeso in un finale che si presta alle singole interpretazioni. In questo articolo, approfondiamo dunque il significato della conclusione di Cobweb. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Cobweb trama film
Woody Norman in Cobweb. Foto di Vlad Cioplea – © VLAD CIOPLEA

La trama e il cast di Cobweb

Protagonista del film è Peter, un bambino di otto anni tormentato da un misterioso e costante picchiettio proveniente dall’interno della parete della sua camera da letto. I suoi genitori Mark Carol insistono, in maniera un po’ inquietante, nel dire che tutto è frutto della sua immaginazione. Peter, però, inizia a sospettare che la madre e il padre gli nascondano un terribile segreto, che ora intende scoprire.

Ad interpretare il protagonista, Peter, vi è Woody Norman, giovane attore visto anche in C’mon C’mon e Demeter – Il risveglio di Dracula. Accanto a lui, nel ruolo dei genitori Mark e Carol vi sono invece Antony Starr – celebre per il ruolo di Patriota in The Boys – e Lizzy Caplan – nota Mean Girls e Cloverfield. L’attrice Cleopatra Coleman interpreta Miss Devine, l’insegnante di Peter, mentre Aleksandra Dragova e Debra Wilson sono rispettivamente il corpo e la voce di Sarah.

La spiegazione del finale del film

Il segreto che Peter porterà alla luce è quello di una sorella, Sarah, tenuta prigioniera dietro le mura della casa. La ragazza, tuttavia, ha una natura profondamente mostruosa: si muove sul pavimento e sulle pareti come un ragno e ha una forza e un’agilità sovrumane, oltre a denti e artigli affilati come rasoi e occhi luminosi. Sarah dice esplicitamente a Peter di essere “nata così”, ma quando il suo volto viene rivelato è molto più mostruoso dell’essere una semplice deformità.

Mentre il comportamento, la velocità, l’agilità, la flessibilità e l’aspetto di Sarah sono sufficienti a far pensare che si tratti di un mostro soprannaturale, la storia di Cobweb non fornisce alcuna spiegazione su cosa sia, se non un essere umano contorto e maltrattato. Sarah dice che le sue capacità sono dovute al fatto che “ha imparato ad arrampicarsi e a mordere” durante la prigionia, quindi la spiegazione migliore è che sia nata con una deformità e che anni di addestramento abbiano contribuito alle sue altre caratteristiche e capacità.

Cobweb cast Antony Starr
Antony Starr e Woody Norman in Cobweb. Foto di VLAD CIOPLEA – © VLAD CIOPLEA

Parlando con Peter, Sarah riesce a far sembrare i suoi genitori come i veri cattivi, convincendolo ad ucciderli con del veleno per topi. Peter libera poi Sarah, che può dunque a questo punto dimostrare di essere la vera antagonista di questo racconto. Ma anche se è vero che Sarah è nata come un mostro malvagio (e non è diventata così a causa degli abusi di Mark e Carol), tenerla rinchiusa e nascosta ha dato vita ad un ambiente non sicuro, di cui i due genitori sono i responsabili.

Nel finale, duunque, l’insegnante di Peter, Miss Devine, arriva in tempo per salvarlo da Sarah e rinchiudere quest’ultima nel pozzo della cantina. Sarah dice però a Peter che lo perseguiterà per il resto della sua vita. Un flash forward mostra Peter in una nuova casa, dove però continua a sentire e vedere la sorella nel buio. L’ultima inquadratura la mostra che si alza alle spalle di Peter e gli dice “Siamo una famiglia, Peter. Sarò sempre con te“.

Data l’immaginazione e gli incubi di Peter nel corso di tutto il film, questa scena dovrebbe essere vista come una rappresentazione del trauma che Peter si porterà dietro per il resto della sua vita, e non come una conferma letterale che Sarah è effettivamente dietro di lui. Tuttavia, Cobweb rimane ambiguo a riguardo, avendo in precedenza fornito gli elementi per pensare che Sarah possa essere stata capace di sfuggire nuovamente e rintracciare il fratello.

Il trailer di Cobweb e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente Cobweb non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 19 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.