Ettore Scola: 10 cose che non sai sul regista

Con il suo esordio nella metà degli anni Sessanta, Ettore Scola si è da subito affermato come uno dei registi più interessanti e originali del panorama cinematografico italiano. Riconosciuto poi anche a livello internazionale, egli ha nel corso della propria carriera realizzato alcuni dei più acclamati e celebri di sempre, veri e propri gioielli che hanno portato in alto il nome del cinema italiano nel mondo.

Grazie alle sue collaborazioni con alcuni tra i più grandi interpreti italiani, Scola ha dato vita a personaggi e storie indimenticabili, in bilico tra il nostalgico e il grottesco. Veri e propri ritratti di un’Italia e di un’italianità ancora oggi spesso attuali, in grado di raccontare vizi e virtù di un popolo unico.

Ecco 10 cose che non sai di Ettore Scola.

2Parte delle cose che non sai sul regista

Ettore Scola c'eravamo tanto amati
 

Ettore Scola: la moglie e le figlie

5. Era sposato con una sceneggiatrice. Nel corso della sua vita Scola è sempre stato legato all’amata Gigliola Fantoni, anche lei sceneggiatrice e regista. Non è noto l’anno di matrimonio dei due o il modo in cui si siano conosciuti, ma il loro rapporto è stato sempre particolarmente stretto. Al momento della scomparsa del regista, poi, le parole più toccanti nel ricordarlo sono state proprio quelle della moglie, che ancora oggi continua a portare in alto il nome di uno dei più apprezzati e celebri registi del nostro cinema.

4. Ha avuto due figlie. Dal matrimonio con la Fantoni, Scola ebbe due figlie, chiamate Paola e Silvia. Entrambe hanno poi a loro modo seguito le orme del padre, collaborando con lui per alcune sue opere in qualità di aiuto regista e sceneggiatrice. Le due hanno poi anche realizzato anche un documentario dedicato al padre, intitolato Ridendo e scherzando, dove si ripercorrono la vita e le opere dell’autore. In seguito, hanno pubblicato anche un libro di memorie dal titolo Chiamiamo il babbo. Ettore Scola, una storia di famiglia.

Ettore Scola e la politica

3. Si è sempre interessato di politica. Con le sue opere Scola ha spesso trattato anche temi sociali e relativi alla vita politica, aspetti che da sempre lo affascinavano e di cui si interessava in prima persona. Egli, inoltre, non nascose mai le proprie simpatie politiche per i partiti di sinistra, e il suo impegno politico lo portò infine, nel 1989, a far parte del governo ombra del Partito Comunista Italiano, venendo delegato alla cura e alla gestione dei Beni Culturali.

Ettore Scola dirige C’eravamo tanto amati

2. È considerato il suo capolavoro. Nel 1974 Scola dirige C’eravamo tanto amati, che si rivela uno dei maggiori successi di critica e pubblico di quell’anno, e gli permette di essere considerato uno tra i più grandi cineasti italiani di sempre. Il film è a metà tra la commedia all’italiana e il cinema d’impegno sociale, e ripercorre circa 30 anni di storia del nostro paese, con personaggi e scene oggi divenute memorabili. Arricchito da un cast comprendente alcuni tra i migliori attori di quel momento, il film ricevette numerosi riconoscimenti, ed è ancora oggi indicato come il capolavoro di Scola.

Ettore Scola: la morte e l’età

1. Ettore Scola è nato a Trevico, in Campania, il 10 maggio del 1931, ed è deceduto a Roma il 19 gennaio del 2016 a causa di un malore avuto nei giorni precedenti. In seguito alla sua scomparsa, si sono tenuti numerosi eventi in suo onore, che hanno permesso di scoprire o riscoprire molto del suo cinema.

Fonte: IMDb, Wikipedia

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