Verna: chi è il personaggio de La caduta della casa degli Usher?

Chi è la misteriosa donna di nome Verna e qual è il suo ruolo nella serie Netflix La caduta della casa degli Usher?

Di tutte le domande che emergono durante la visione di La caduta della casa degli Usher (qui la recensione), la nuova miniserie Netflix di Mike Flanagan, poche sono pressanti e snervanti come quella riguardo l’identità di Verna. Interpretato da Carla Gugino, una delle attrici ricorrenti nelle opere di Flanagan, il personaggio appare nel primissimo episodio dello show, sia assistendo da lontano al funerale dei bambini Usher, sia presentandosi ai giovani Madeline (Willa Fitzgerald) e Roderick Usher (Zack Gilford) come un’amica. È chiaro fin dall’inizio che la sua presenza rappresenta qualcosa di inquietante per la famiglia titolare, ma la serie costruisce un grande mistero su chi sia e cosa stia cercando esattamente.

1Verna è il Corvo, ma cosa significa esattamente?

Usher

C’è una parola che abbiamo usato nel paragrafo precedente che è della massima importanza quando parliamo di Verna: raccogliere. Come un corvo, Verna ama collezionare oggetti, più specificamente oggetti luccicanti, non nel senso che emettano letteralmente una luminosità naturale, ma in quanto preziosi per le persone che li possiedono. Quindi, Verna colleziona vite, le vite delle persone care che stipulano un contratto con lei. Raccoglie anche oggetti importanti dalle persone che uccide, come evidenziato dalla scena finale di La caduta della casa degli Usher, in cui Verna decora le tombe degli Usher con alcune delle loro cose più preziose, dagli zaffiri di Madeline alla maglia del cuore di Victorine (T ‘Nia Miller).

Verna, però, non è un corvo qualsiasi, è il Corvo, il minaccioso uccello di sventura e oscurità che, come già detto, dà il nome alla poesia di Poe. Ma ciò cosa comporta? Innanzitutto, Verna è un’entità immortale. Se non la Morte stessa, come dice Madeline, è almeno qualcuno che ha il controllo completo sulla morte. Ciò è dimostrato dalle fotografie che mostrano Verna fianco a fianco con persone potenti già all’inizio del XX secolo e dal fatto che non può essere uccisa: sia Madeline che Arthur Pym (Mark Hamill) cercano di eliminare Verna in modi diversi senza mai riuscirci.

La propensione di Verna a frequentare persone ricche e potenti può anche essere attribuita alla sua natura corvida. Dopotutto, a causa del loro amore per tutte le cose luccicanti, si ritiene che anche i corvi abbiano una predilezione per gli oggetti che gli umani considerano preziosi. Non c’è quindi da stupirsi che Verna cerchi di allargare la sua collezione di anime andando dove ci sono i soldi. Ma per Verna non è solo questione di ricchezza. Le piace anche la giustizia poetica. Ancora e ancora, chiarisce ai bambini Usher che non devono morire di una morte orribile. Se fossero persone migliori, sarebbero potuti morire tutti tranquilli nei loro letti. Cerca dunque di dare una via d’uscita a Prospero e confessa persino di aver esagerato un po’ con la morte di Federico a causa della sua straordinaria crudeltà verso sua moglie.

La più grande prova del tipo di giustizia di Verna, tuttavia, è la sua cura per Lenore (Kyliegh Curran), un’adolescente onesta e amorevole a cui viene effettivamente permesso di andarsene all’istante, senza un briciolo di dolore. E, alla fine, quando arriva il momento di rimettere a posto gli oggetti che ha raccolto, Verna non ha nulla per la tomba di Lenore, offrendole invece un dono sotto forma di una delle sue piume legata a una rosa bianca. Questo è anche un riferimento a Il corvo” di Poe, poiché, nella poesia, l’uccello minaccioso appare dopo la morte di una “fanciulla santa che gli angeli chiamano Lenore” e il narratore chiede all’uccello di “non lasciare alcuna piuma nera come un gettone“. Verna, però, non dà ascolto a questa richiesta.

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