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What if?: 8 cose che ancora non sai della serie d’animazione MCU

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What if?: 8 cose che ancora non sai della serie d’animazione MCU

Basato sulla serie a fumetti Marvel con lo stesso nome, lo show What If? esplora le realtà alternative del Multiverso che inclinano la linea temporale principale dell’MCU ben conosciuta dal pubblico. Il format unico di What If? ha permesso ai creatori di sperimentare moltissimo, esplorando l’interiorità dei personaggi già noti e i confini più estremi dell’Universo Cinematografico Marvel.

Visto il Multiverso spalancato dagli eventi di Spider-Man: No Way Home e da Doctor Strange nel Multiverso della Follia, nella Fase 4 il futuro sembra florido per What If?. La prima stagione della serie, lanciata su Disney+, è stata un enorme successo: è già in atto la lavorazione per la seconda stagione ed è stato annunciato l’arrivo di uno show spin-off, Marvel Zombies. Nell’attesa, vi riveliamo 8 fatti e dettagli sul dietro le quinte che i fan della prima serie animata MCU saranno curiosi di conoscere…

Erano previsti 10 episodi per la prima stagione

Marvel-What-If

Nove può sembrare un numero insolito per gli episodi di una serie tv. In effetti, nei piani originari, What If? avrebbe dovuto avere dieci episodi. Il creatore dello show, A. C. Bradley, ha rivelato (via Den Of Geek) che, in seguito ai ritardi causati dalla pandemia Covid-19, un episodio è stato tagliato fuori dalla stesura finale.

Bradley ha poi rivelato in un’intervista con comicbook.com che l’episodio perduto di What If? era incentrato su un’insolita squadra creata da Iron Man e Gamora. L’autore ha comunque confermato che l’episodio mancante è stato inserito nella seconda stagione, quindi lo vedremo non appena What If? 2 arriverà su Disney+.

Era in programma uno Spin-Off con Chadwick Boseman nei panni di Star-Lord

TChalla-as-Star-Lord-Marvel-What-If-Chadwick-Boseman

Il secondo episodio di What If?, ”E se… T’Challa fosse diventato Star-Lord?”, ha riscosso un successo immenso, complici anche la simpatia e la spavalderia del personaggio interpretato da Chadwick Boseman. Nell’episodio in questione, il principe di Wakanda si trasforma nel Robin Hood dell’universo, Star-Lord.

L’incredibile interpretazione di Boseman come Star-Lord, ha spinto il team creativo a progettare uno show spin-off incentrato sul personaggio. Purtroppo, la tragica morte di Chadwick Boseman nell’agosto 2020 ha fatto svanire questa possibilità.

Tutte le puntate mai nate di What If?

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Per il format che caratterizza la serie, What If? apre infinite possibilità di racconto. Inizialmente infatti, le idee lanciate dal team creativo erano davvero numerose. Com’è prevedibile, molte sono state scartate nel corso della produzione.

Parlando nel podcast post-credits, il creatore della serie A.C. Bradley ha rivelato molti interessanti dettagli che si celano dietro il processo creativo di What If?. Bradley ha anche svelato alcuni segreti sugli episodi mai andati in onda: una delle storie doveva raccontare la trasformazione di Spider-Man in un ragno gigante. Anche se la metamorfosi di Spider-Man è già stata esplorata nei fumetti e nella serie animata degli anni ’90, il tema è stato scartato : era troppo scuro e macabro per l’MCU.

Un episodio sui Guardiani della Galassia è stato scartato perché troppo simile a Guardiani della Galassia Vol. 3

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Oltre a quello su Spider-Man, era stato pensato anche un episodio sui Guardiani della Galassia. Stando sempre alle rivelazioni di A. C. Bradley (via Kakuchopurei.com), la storia è stata scartata da Kevin Feige perché era troppo simile al futuro Guardiani della Galassia Vol.3.

L’influenza di The Twilight Zone

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La serie The Twilight Zone è uno degli show più influenti della storia: ha ispirato programmi come Black Mirror, American Horror Story e, non da ultimo, anche la serie animata Marvel What If?.

Come anche confermato da Jeffrey Wright nella serie dei Marvel Studios Assembled, il suo personaggio, Watcher, eredita la funzione narrativa del personaggio Rod Serling di The Twilight Zone. La struttura degli episodi dei due programmi è infatti speculare.

I riferimenti a H.P. Lovecraft

Doctor-Strange-Monster-What-If

Uno dei capitoli di spicco della prima stagione di What If? è l’episodio quattro: “E se… Dottor Strange avesse perso il cuore invece delle mani?”. L’episodio vede lo Stregone assumere la forma di Strange Supreme, una versione contorta e alterata del personaggio, avvelenata da mostri e creature provenienti da dimensioni alternative.

L’oscurità qui rappresentata non è priva di citazioni. Come rivelato da A.C. Bradley nello show su Disney+ Assembled, l’ispirazione per la versione malvagia del personaggio è da ricercarsi nelle figure di Dorian Gray e Voldemort. Ma la forma finale assunta da Strange prende ispirazione anche dalle creature dei romanzi fantascientifici di H.P. Lovecraft, in particolare dall’entità cosmica tentacolare Cthulhu.

Niente Tom Holland!

Tom-Holland-in-Spider-Man-No-Way-Home-Trailer

Molti degli attori cinematografici si sono prestati per dare voce alle loro controparti animate di What If?: Samuel Jackson, Christ HemsworthBenedict Cumberbatch. I doppiatori sono stati essenziali per dare slancio al primo programma animato mai realizzato dall’MCU. C’è da dire però che un certo numero di celebrità, tra cui Robert Downny Jr, Chris Evans e Scarlett Johansson, hanno rifiutato la parte. Anche nei casi in cui le star originali hanno scelto di non doppiare le loro controparti animate, sono state scelte per What if? voci simili ai personaggi in carne ed ossa.

Tranne per Spider-Man: la causa più probabile della scelta è il complicato accordo contrattuale tra Sony e Disney relativo al personaggio di Peter Parker. Negli ultimi anni, i due studi hanno collaborato per far vivere il personaggio sul grande schermo, ma il loro rapporto è sempre stato pieno di disaccordi. Al momento, i dettagli esatti dei loro accordi non sono di dominio pubblico. La mancanza di Tom Holland, o di una somiglianza al suo Peter, è probabilmente un sottoprodotto di questa disputa.

L’influenza di Loki

loki-marvel-disney

Ancora prima di What If?, è stata la serie Dinsey+ Loki ad avviare l’esplorazione tra gli spazi infiniti del Multiverso. Loki ha stabilito molte regole e tutta la terminologia riguardante gli eventi e le varianti del Multiverso. Ci sono però alcune incongruenze tra le due serie. Ad esempio, in Loki viene usato il termine ”Eventi Nexus”, mentre lo show animato usa l’espressione ”Punti Assoluti” per indicare qualcosa di molto simile… 

A. C. Bradley ha rivelato in un’intervista con The GOAT Podcast (via Youtube) che l’episodio di What If? sul Doctor Strange – quello in cui si parla di ”Punto Assoluto” – è stato scritto prima che le sceneggiature di Loki fossero ultimate. Visto che lo show animato ha debuttato dopo Lokisi è creata una strana differenziazione terminologica tra le due serie.