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Da Stand by Me a Moonlight: 10 coming of age da vedere

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Da Stand by Me a Moonlight: 10 coming of age da vedere

Il genere coming-of-age è tanto popolare nella letteratura quanto al cinema. La narrativa di formazione (per dirla in italiano!) segue un personaggio principale – in genere un bambino o un’adolescente – che deve scendere a patti con l’arrivo dell’età adulta o con alcuni aspetti più specifici del processo di crescita. Per quanto riguarda la letteratura, il romanzo cardine del genere è indubbiamente “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, mentre per il cinema, non si può non pensare ai classici degli anni ’80 The Breakfast Clube Sixteen Candles.

Ecco di seguito 10 film appartenenti al genere coming-of-age movie che forse non avete visto e che dovete assolutamente recuperare:

Noi siamo infinito

noi siamo infinito

Noi siamo infinito è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen Chbosky, che del film è anche regista e sceneggiatore. La storia segue il personaggio di Charlie, una matricola che cerca di comprendere se stesso in relazione alla vita e agli altri.

Il film, che segue Charlie durante il suo primo anno di liceo, affronta con profonda delicatezza il tema degli abusi e delle malattie mentali, nonostante queste non vengano mai esplicitamente mostrate. Nel cast anche Emma Watson e Ezra Miller.

Lady Bird

Lady Bird, esordio alla regia di Greta Gerwig, racconta la storia di una ragazza di nome Christine McPherson, soprannominata – appunto – Lady Bird. Vive con la sua famiglia a Sacramento, ma sta cercando di essere ammessa in almeno una delle numerose università al di fuori della California, dove sente possano esserci per lei maggiori opportunità.

Christine un rapporto decisamente teso con sua madre ed il suo comportamento mette quasi sempre a dura prova le sue relazioni con gli amici, con le suore della scuola cattolica che frequenta e con i diversi fidanzati che ha. Nel corso del film, vediamo Lady Bird, interpretata da Saoirse Ronan, imparare di più su se stessa, sulla sua famiglia e sul concetto di gratitudine. 

Le donne vere hanno le curve

Le donne vere hanno le curve con America Ferrara (qui al suo esordio cinematografico), racconta la storia di Ana Garcia, un’adolescente messicana che vive nella zona ad est di Los Angeles. Mentre la ragazza frequenta la Beverly Hills High School, dove si distingue come un’ottima studentessa, lavora in condizioni di degrado e sfruttamento presso la sartoria di sua sorella affiancata da sua madre, che considera tale impiego la massima vocazione per la sua figlia minore.

Ana deve tentare di equilibrare la visione tradizionale femminile di sua madre con la sua e, al contempo, accettare la propria immagine corporea e sperimentare una nuova storia d’amore. Un film d’emancipazione che potrebbe certamente ispirare tutti coloro che non sentono di soddisfare gli ormai sempre più insostenibili standard di bellezza imposti dalla società odierna.

La ragazza delle balene

La ragazza delle balene racconta la storia di Paikea, figlia unica del leader del suo villaggio Maori. Le tradizioni della tribù impongono che il figlio primogenito del leader cavalchi sulla schiena di una balena per ereditare il ruolo del padre. Paikea ebbe un fratello gemello, che morì insieme alla madre durante il parto. La ragazza viene lasciata crescere da suo nonno, convinta che non spetti a lei diventare il nuovo leader della tribù.

Paikea si impegnerà con tutte le sue forze per dimostrare di essere degna di guidare il suo villaggio e che non dovrebbe essere trattata con condiscendenza per il semplice fatto di essere se stessa. Diretto da Niki Caro, regista dell’atteso live action di Mulan

Come l’acqua per il cioccolato

Come l’acqua per il cioccolato è un film del messicano Alfonso Arau, basato sull’omonimo romanzo. Segue la storia di Tita, il membro più giovane della sua famiglia. Dalla morte di suo padre, Tita è stata scelta per prendersi cura di sua madre e non si è ancora sposata, secondo quanto avrebbe invece voluto la tradizione.

Nonostante non sia in grado di sposarsi, si innamora di due uomini diversi e incoraggia la nipote – che è anche la figlia di uno dei suoi amanti – a non seguire le tradizioni familiari. Il film usa il realismo magico e la passione per la cucina come espedienti narrativi. La trama alza costantemente la posta in gioco, con Tita, personaggio con il quale è impossibile non identificarsi, liberarsi dagli elevanti e insostenibili standard della sua famiglia.

Stand by Me

Stand By Me racconta il bellissimo viaggio di Gordie e di tre suoi amici mentre si avventurano alla ricerca del corpo di Ray Brower, un ragazzo del posto. Durante il viaggio, i ragazzi dovranno fare i conti con loro stessi e con le loro vite, rapportandosi con l’età adulta, lo spauracchio della morte e le loro figure genitoriali, emotivamente assenti. Tutti questi eventi vengono narrati dalla versione adulta di Gordie, che adesso è uno scrittore affermato.

Considerato un classico da pubblico e critica, è anche un must per i tutti i fan di Stephen King (che ha scritto il racconto su cui si basa il film), oltre ad essere un piccolo gioiello della cinematografica anni ’80 che semplicemente non si può non conoscere.

La rivincita delle sfigate

La rivincita delle sfigate, esordio alla regia di Olivia Wilde, segue la storia di due migliori amiche, Molly e Amy, la sera prima del giorno del diploma. Hanno trascorso gli anni del liceo pensando solo allo studio (nella speranza di essere ammesse al college) e senza mai divertirsi. L’ultimo giorno di scuola decidono di andare ad una festa per cercare di non rimpiangere troppo quegli anni che non ritorneranno più.

A metà tra commedia e dramma, siamo di fronte ad uno dei migliori coming-of-age degli ultimi anni, adatto tanto ad un pubblico di adolescenti che di adulti.

Il coraggio della verità

Ne Il coraggio della verità viene messa in luce la violenza gratuita della polizia americana e le relazioni spesso tese che esistono tra la comunità afroamericana e l’autorità. Inoltre, il film di George Tillman Jr. prova a sviscerare anche cosa vuol dire essere adolescente di colore vittima di un’oppressione sistemica che però sceglie di combattere.

Nel film, Starr assiste all’omicidio di un suo caro amico per mano di un poliziotto: l’episodio la spinge a reagire e a far sentire la sua voce all’interno della comunità. Imparerà non solo che persona è e che tipo di persona vuole diventare, ma inizierà anche ad accettare l’inevitabile responsabilità che comporta il diventare adulti.

Eighth Grade

eighth gradeEighth Grade segue la storia di Kayla, uno studentessa di terza media che si prepara a frequentare il suo primo anno di liceo. Il film si svolge durante la sua ultima settimana alle medie e racconta dei suoi tentativi di adattarsi e di farsi accettare dai suoi coetanei in vista del cambiamento di scuola, dando attraverso i social un’immagine di sé che in realtà non corrisponde alla realtà.

Durante il film, Kayla acquista grande consapevolezza di sé, comprende che è proprio la sua autenticità a renderla unica, migliora i rapporti con suo padre e riesce anche a farsi degli amici che la apprezzano per quella che realmente è. 

Moonlight

Moonlight di Barry Jenkins, premiato con l’Oscar al miglior film, racconta la vita di Chirone attraverso tre fasi: infanzia, adolescenza ed età adulta. Durante queste fasi, il ragazzo lotta contro sé stesso e contro la sua sessualità, è vittima di bullismo ed è trascurato dai non solo dai suoi amici, ma anche dalla sua famiglia. Durante tutto il film incontrerà alcune figure chiave che avranno un ruolo fondamentale nel suo percorso di crescita. 

Un film scritto benissimo e girato magnificamente. Gli elementi della storia, la fotografia e la regia di Jenkins conferiscono il giusto carico emotivo al film, rispecchiando a pieno le malinconiche e spesso tragiche esperienze di Chirone durante tutta la sua vita.

Fonte: ScreenRant