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Oscar 2022: i momenti più memorabili (migliori e peggiori)

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Oscar 2022: i momenti più memorabili (migliori e peggiori)

La 94a edizione degli Oscar ha regalato al pubblico una serie di momenti memorabili. Non sono mancati gli attimi commoventi, come la premiazione dell’attore sordo Troy Kotsur, le scene imbarazzanti (sì, stiamo pensando anche noi allo schiaffo di Will Smith) e le parti noiose (un’edizione con più canzoni di un film Disney). Cosa ricorderemo della notte degli Oscar? Ecco una lista degli aspetti migliori e peggiori della serata.

Male: le otto premiazioni amputate

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Quest’anno l’Academy ha optato per una cerimonia più snella: otto categorie di Premi Oscar non sono state annunciate in diretta durante la serata. Tra queste, rientrano le categorie riguardanti i cortometraggi – Miglior cortometraggio documentario, Miglior cortometraggio d’animazione, Miglior cortometraggio – e quelle ”più tecniche” – Miglior montaggio, Miglior trucco e acconciatura, Miglior colonna sonora, Miglior scenografia, Miglior suono. La scelta, criticatissima, ha privato una buona parte dell’industria cinematografica l’atteso (e meritato) momento dell’annuncio in diretta: ”And the Oscar goes to…”. I vincitori delle otto categorie sono comunque saliti sul palco e hanno potuto fare il loro discorso.

La scaletta del 2022, amputata e discriminatoria, quasi a ribadire l’esistenza di una serie A e una serie B all’interno della premiazione, non ha dato la giusta enfasi ai vincitori. Tra l’altro, ricordiamo che quattro di questi premi sono stati assegnati ad un filmetto da niente come Dune.

Bene: le conduttrici degli Oscar Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall

Oscar 2022: Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall

Dopo un’apertura un po’ troppo eclettica e affollata – con Beyoncé, Tony Hawk e il giovane ed eccentrico cast di Euphoria – le tre co-conduttrici Amy Schumer, Wanda Sykes e Regina Hall hanno raddrizzato il tiro e guidato la notte degli Oscar nella giusta direzione.

Ricorderemo la serata anche per le battute divertenti ma affilate di Sykes, che su Il potere del cane  di Jane Campion dice “Ho guardato quel film tre volte, e sono solo a metà strada”, ma anche per il monologo di Schumer che si è tuffato con disinvoltura su tutto, dal femminismo fuori luogo di King Richard alla predilezione degli elettori per Netflix, spesso deriso dalla critica.

Male: la scelta dei temi musicali

H.E.R. e Daniel Kaluuya Oscar 2022

Come sempre, ogni ingresso sul palco del Dolby Theatre è stato accompagnato da una canzone presumibilmente inerente al personaggio. Quest’anno, alcune scelte sono risultate abbastanza discutibili. Se volevano far sorridere, non ci sono riuscite.

L’ingresso dei due premi Oscar, H.E.R. e Daniel Kaluuya ha avuto come accompagnamento musicale “Africa” di Toto, mentre quello di Stephanie Beatriz, doppiatrice di Encanto, è avvenuto sulle note de ‘‘La Isla Bonita” (per enfatizzare le origini latine dell’attrice). Si aggiunge anche ”Beggin” dei Maneskin, scelta per l’arrivo sul palco di Rachel Zegler, star di West Side Story.

Benissimo: la premiazione dei non-protagonisti

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Certamente erano tra i preferiti e tra i vincitori più papabili, ma i premi Miglior attore e la Miglior attrice non protagonista ci hanno regalato due momenti estremamente emozionanti.

Ariana DeBose e Troy Kotsur, entrambi attori poco conosciuti nei circoli dell’Academy prima dei loro rispettivi ruoli in West Side Story e CODA – I segni del cuore, sono arrivati sul palco e hanno conquistato tutti con due discorsi divertenti ma allo stesso tempo sinceramente commoventi. Hanno portato luce sulle rispettive comunità – nera, queer, sorda – realtà che ancora faticano a trovare spazio tra le statuette d’oro.

Il caos totale per ”the Twitter Oscar”

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Quest’anno l’Academy ha permesso ai fan di dire la loro su Twitter: con l’iniziativa Fan Favorite, gli utenti hanno potuto esprimere le proprie preferenze sui migliori film dell’anno. Una bella iniziativa, ma fatta probabilmente solo per aumentare la visibilità e il clickbait attorno alla notte degli Oscar.

L’anarchica utenza del web ha comunque espresso le sue preferenze, portando a risultati abbastanza casuali. I film più votati sono infatti Minimata, travagliato lungometraggio del 2020 con protagonista Johnny Depp, Cenerentola della Sony con Camilla Cabello e Army of the Dead di Zack Snyder.

Male: i live delle canzoni

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Nonostante i vari tagli alla scaletta della serata, non è mancato lo spazio per le performance live delle canzoni candidate agli Oscar. Forse l’Academy ha dimenticato che i Grammy Awards sono il prossimo week-end.

Si sono esibite star come Billie Eilish (vincitrice del premio Miglior canzone con Finneas O’Connell per No Time To Die) e Beyoncé. Si aggiunge anche un grande show per la canzone di EncantoDos Oruguitas”, e la gorgogliante performance di Reba McIntire con “Somehow You Do“, canzone tratta dal dramma sulla droga Quattro buone giornate.

Ottimo: l’effetto nostalgia della notte degli Oscar

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Memorabili i momenti nostalgici che hanno celebrato i film del passato, da Juno a Chi non salta bianco è. “Penso che momenti come questo dovrebbero essere sinceri e brevi“, ha detto Francis Ford Coppola, in piedi sul palco con i suoi consiglieri Robert De Niro e Al Pacino mentre si celebrava il 50 º anniversario de Il padrino.

Anche Kevin Costner ha scavato nel passato, ricordando un grande film come La conquista del West prima di consegnare il premio Miglior regista a Jane Campion. Pause come queste, fatte per il puro amore del cinema, hanno dato spessore alla serata.

Pessimo: il duello Chris Rock vs. Will Smith

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Attimi di panico e fiato sospeso quelli dopo la pessima battuta di Chris Rock sulla moglie di Will Smith e la conseguente reazione violenta dell’attore nella notte del suo primo premio Oscar.

Will Smith ha ricevuto il premio come Miglior attore per la sua parte nel film King Richard ma, la sua azione e il suo discorso vagamente riparatorio hanno spostato l’attenzione del pubblico da tutt’altra parte. Lo scontro con Chris Rock è stato visto trasmesso interamente in diversi paesi, tra cui l’Italia, mentre è stato mutato e oscurato dall’ABC. In ogni caso, uno scivolone non da poco per l’attore.

Bene: la reazione di Amy Schumer

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Dopo lo scontro Smith-Rock, la conduttrice Amy Schumer ha cercato di rompere il ghiaccio e portare avanti la serata. Ha chiesto ”Mi sono persa qualcosa? C’è un’atmosfera diversa qua dentro”. Della serie: the show must go on.

Ottimi i momenti di sincera riflessione

Jessica Chastain

Considerando il momento storico che stiamo vivendo, a cavallo tra un’ondata pandemica e l’altra e minacciati da una guerra in Europa, sarebbe stata una pessima decisione non sfiorare in alcun modo il contesto che circondava la notte degli Oscar.

Non sono mancati gli inviti alla pace, all’uguaglianza, alla carità e l’attenzione agli emarginati. Ci sono state vette emotive forse un po’ esasperate, come il monologo di Schumer sui diritti riproduttivi o il discorso commosso di Jessica Chastain (Gli Occhi di Tammy Faye). Infine, ance la vittoria come Miglior film di CODA – I segni del cuore, un prodotto per famiglie, emozionante ma il più convenzionale tra i 10 candidati, rientra nel medesimo discorso.