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Rocket Raccoon: 10 segreti sulla realizzazione del personaggio

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Rocket Raccoon: 10 segreti sulla realizzazione del personaggio

Creato da Bill Mantlo e disegnato da Keith Giffen, Rocket Raccoon debutta sulle pagine dei Marvel Comics nel 1976 come un procione antropomorfo e capitano della nave Rack n’ Ruin. Nel 2014 James Gunn lo includerà poi nel team ufficiale di Guardiani della Galassia per tutto il franchise.

Ecco di seguito 10 segreti sulla realizzazione del personaggio del MCU:

L’omaggio a Bill Mantlo

Non avremmo mai avuto Rocket senza il suo creatore, Bill Mantlo, che nel 1992 venne investito da un’auto mentre stava pattinando subendo un grave trauma alla testa che lo costrinse per più di un anno in coma.

Da allora i fan non hanno mai smesso di sostenerlo, e secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, dopo il successo del franchise di James Gunn e proprio grazie ad alcune negoziazioni della Marvel il fumettista è riuscito a tornare a casa per continuare le sue cure. In due occasioni inoltre gli studios hanno organizzato proiezioni private dei film per Mantlo.

Il cuore del film

È stato James Gunn a confermare che il cuore di Guardiani della Galassia è Rocket Raccoon, un’ipotesi alla quale ogni spettatore potrebbe arrivare riguardando con attenzione il primo film del franchise. D’altronde Rocket è un grande giocatore, porta la gang in salvo, aiutando i suoi compagni e sostenendo la Nova Corp dopo l’attacco di Ronan.

In Vol. 2 ha poi accettato l’amicizia degli altri al di fuori di Groot, aprendo il suo cuore e iniziando lentamente ad addolcirsi.

Inizialmente non era previsto nello script

A quanto pare la presenza di Rocket Raccoon nel MCU non era prevista nelle versioni iniziali della sceneggiatura, come dichiarato da Nicole Perlman (co-autrice insieme a James Junn) in un’intervista con Marvel.com.

Il dibattito riguardava l’inclusione o meno di questo personaggio in base all’aspetto fumettistico da riprodurre sul grande schermo, ma fortunatamente gli studios hanno trovato la soluzione perfetta per la sua rappresentazione.

Una diversa origin story

A differenza della sua controparte a fumetti, il Rocket del MCU presenta un retroscena ancora più tragico, perché invece di essere un antropomorfo geneticamente modificato per porre fine ad una guerra, il procione è la cavia di una sperimentazione genetica e cibernetica illegale.

Conosciuto come Soggetto 89P13, Rocket ha poi accumulato esperienze da criminale che sono state approfondite nella serie TV dei Guardiani della Galassia come parte del canone del MCU.

Mission: Breakout

Situata nel Disney California Adventure Park, l’attrazione Guardiani della Galassia – Mission: Breakout! ospita uno dei migliori animatronics in circolazione, oltre che fonte di divertimento per i visitatori.

La storia del parco prende spunto dagli eventi di Guardiani 2 prima di Infinity War, dove il team viene catturato dal Collezionista e messo in mostra per il pubblico; se non fosse che Rocket riesce a fuggire istruendo chi vi partecipa su come liberare gli altri Guardiani o come incontrare Mantis.

Ciascuna stanza dell’attrazione ospita un animatronic Rocket Raccoon doppiato sempre da Bradley Cooper.

Le mille voci di Bradley Cooper

Sebbene la versione dei film non sembri del tutto riconoscibile, Rocket Raccoon è effettivamente doppiato da Bradley Cooper. Ma a quanto pare questo suono è nato imitando Bill the Butcher, il personaggio interpretato da Daniel Day-Lewis in Gangs of New York.

Dopo aver scherzato durante un test di animazione, Cooper avrebbe poi deciso di mescolare quella voce con altri personaggi di Day-Lewis, tra cui Plainview de Il Petroliere e Gilbert Gottfried, uno stand-up comedian.

La simulazione

Riprodurre il manto che ricopre Rocket Raccoon è stata forse la sfida più difficile per gli animatori dei Marvel Studios, con la società Framestore che ha dovuto animare sia la pelliccia che i vestiti mantenendo lo stesso realismo degli altri personaggi.

Dunque ogni singolo pelo sul corpo del procione è stato simulato attentamente, e l’eroe compare circa 40 minuti nel primo film. Un lavoro enorme e complicatissimo…

Lip Sync Battle

Sapevate che i Marvel Studios hanno fatto affidamento a due diversi studi di VFX per animare Rocket Raccoon e Groot?

Framestore si è occupata del procione, fondendo la tecnica del motion capture di Sean Gunn con la voce di Bradley Cooper, e per la maggior parte del tempo il team ha utilizzato le espressioni facciali di Cooper come guida per tradurre le caratteristiche umane.

La motion capture di Sean Gunn

Come detto nel punto precedente, Sean Gunn (fratello di James Gunn) ha fornito tutti movimenti e i manierismi di Rocket Raccoon in entrambi i film di Guardiani della Galassia. L’attore ha anche interpretato Kraglin, il Ravager che eredita la freccia di Yondu in Vol.2

Il “vero” Rocket

Lo scorso 8 febbraio il Marvel Cinematic Universe e tutta la famiglia di Guardiani della Galassia ha celebrato la morte di Oreo il Procione, il modello reale per la realizzazione di Rocket Racoon, morto a causa di una malattia all’età di 10 anni.

Oreo è stato utilizzato come base visiva per Rocket Racoon nei film che hanno visto in scena il personaggio, quindi i due film sui Guardiani della Galassia e Avengers: Infinity War.

Prima di lasciarci, Oreo ha apprezzato alcuni aspetti della vita delle celebrità prima, come apparire sul tappeto rosso accanto a Gunn alla premiere dei Guardiani della Galassia del 2014, film che ha dato inizio al viaggio di Rocket sullo schermo. Da allora, il procione con le armi ha salvato l’universo e ha combattuto Thanos, e lo vedremo nel prossimo Avengers: Endgame.

Fonte: ScreenRant