La recitazione non è mai stato uno dei grandi argomenti di discussione quando si parla della saga di Star Wars. Eppure, per la maggior parte degli attori coinvolti nel franchise, prendere parte alla celebre saga fantascientifica ha rappresentato una vera e propria sfida. Screen Rant ha raccolto le 10 migliori performance della Saga degli Skywalker:
Anthony Daniels – C-3PO

La capacità di Anthony Daniels di interpretare le emozioni di Threepio è stata enormemente sottovalutata. L’attore è avvolto nel metallo, incapace di muovere il viso o le braccia, eppure la personalità dell’ansioso droide protocollare traspare sempre, chiara come il giorno.
Liam Neeson – Qui-Gon Jinn

La sequenza “The Duel of the Fates” è uno spettacolo folgorante che culmina in una delle scene di morte più strazianti dell’intera saga. Grazie a Neeson, Qui-Gon aveva sviluppato forti legami sullo schermo con personaggi come Obi-Wan, Anakin e persino Jar Jar, cosa che ha contribuito a rendere la sua prematura scomparsa ancora più d’impatto.
James Earl Jones – Darth Vader
Anche se il fisico massiccio di David Prowse è ciò che ha dato a Darth Vader la sua terrificante presenza sullo schermo, è stata la voce di James Earl Jones sulle battute di Prowse che ha davvero dato vita all’iconico cattivo.
La voce di Jones è forse più forte di qualsiasi altra sul pianeta. Attraverso la sua voce trasuda tutta l’autorità di Vader. Insieme ad una scrittura magistrale, l’indimenticabile battuta: “No, io sono tuo padre!”, ha dato vita probabilmente al più grande colpo di scena nella storia del cinema.
Mark Hamill – Luke Skywalker

Hamill ha preso sul serio il mito di Star Wars fin da quando ha iniziato ad interpretare Luke, portando un vero pathos al viaggio dell’eroe nella trilogia originale (nonostante, alla fine, lo stesso attore non abbia mai approvato l’arco narrativo del personaggio nella trilogia sequel).
Natalie Portman – Padmé Amidala

Ne La minaccia fantasma, Padmé è una feroce regina che combatte in prima linea con i suoi soldati e va sotto copertura per tenere d’occhio Qui-Gon su Tatooine. Ne L’attacco dei cloni, le sue scene romantiche con Anakin si rivelano piatte, ma è stata comunque protagonista di alcune memorabili scene d’azione nell’arco finale. Poi, ne La vendetta dei Sith, si deprime finché non muore di tristezza. Anche quando la scrittura non era all’altezza, Portman ha saputo rendere giustizia al ruolo.
Adam Driver – Ben Solo

Driver, in particolare, è sempre riuscito a dare un certo grado di sfumatura alle scene di Kylo Ren, anche se il suo arco narrativo complessivo è stato confuso e incoerente.
Carrie Fisher – Leia Organa

Leia è tecnicamente una principessa che ha bisogno di essere salvata, ma sovverte quel tropo da favola salvando i suoi soccorritori pochi secondi dopo, quando rovinano il piano (e anche resistendo alla tortura ed essendo il capo di una milizia di estrema sinistra). Fisher è stata l’icona femminista perfetta per dare vita a Leia.
Ewan McGregor – Obi-Wan Kenobi

È giusto dire che McGregor è riuscito nel suo intento. Il suo carisma disinvolto, l’impulso incorruttibile a fare la cosa giusta e quei generali accenni di salubrità sono puro Obi-Wan. McGregor è l’unico attore in grado di conferire fascino irresistibile e capacità di resistenza alla battuta: “Hello There“.
Harrison Ford – Han Solo

Ford potrebbe non essere necessariamente un contrabbandiere intergalattico, ma è Han Solo. Alden Ehrenreich ha fatto un ottimo lavoro interpretando il giovane Han, ma semplicemente non c’è modo di sostituire Ford nei panni del personaggio.
Ian McDiarmid – Emperor Palpatine
Ian McDiarmid è uno dei pochi attori di Star Wars ad interpretare il suo ruolo in tutte e tre le trilogie. Il giovane McDiarmid ha interpretato il vecchio Palpatine nella trilogia originale, poi il vecchio McDiarmid ha interpretato Palpatine relativamente giovane nella trilogia prequel, poi ancora il vecchio McDiarmid ha interpretato il clone-zombi Palpatine nella trilogia sequel.
In tutti i casi, l’equilibrio tra accampamento ingannevole e autentica minaccia di McDiarmid era semplicemente perfetto per il ruolo del malvagio mago dello spazio, il burattinaio che tira segretamente i fili dell’intera galassia.

