Stranger Things – Stagione 5: guida alla colonna sonora, ogni canzone nel Volume 1

ATTENZIONE - Seguono Spoilers su Stranger Things - Stagione 5, Volume 1.

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Ogni stagione di Stranger Things presenta un paio di canzoni iconiche degli anni ’80 e precedenti, ma la stagione 5 volume 1 ha esagerato con brani di ABBA, The Jackson Five e Diana Ross, tra gli altri. L’attesissimo arrivo di Stranger Things stagione 5, volume 1 è finalmente arrivato, e il capitolo finale dell’iconica serie sci-fi di Netflix non delude.

Il mix dello show di mistero di provincia, horror, fantascienza e dramma dei personaggi è efficace come sempre, così come la sua nostalgia anni ’80. Alla fine di Stranger Things stagione 5, volume 1, agli spettatori viene proposto un vero e proprio mixtape di canzoni. Curiosamente, la colonna sonora di questa stagione attinge agli anni ’80, ’70, ’60 e perfino ai ’50 nell’episodio 4.

Capitolo 1: La Missione

“Should I Stay or Should I Go” dei The Clash – Will Byers canta questa iconica canzone punk fra sé e sé nella scena iniziale dell’episodio 1 mentre si rannicchia da solo in Castle Byers. Jonathan gli aveva fatto conoscere la canzone nella stagione 1, e questa gli offre un minimo conforto prima che il Demogorgone scopra il suo nascondiglio.

È notevole che la canzone vera e propria non venga riprodotta questa volta. Invece, è solo il solitario Will a offrirne una versione a cappella per calmarsi, prima che un Demogorgone lo insegua su un albero e lo trascini nel covo di Vecna.

“Rockin’ Robin” dei The Jackson Five – Il primo brano riprodotto interamente in Stranger Things stagione 5, volume 1, viene messo in coda dalla logorroica esperta di musica del gruppo di Hawkins. Robin trasmette questo classico festoso nel suo ruolo di DJ della radio di Hawkins, prima di dedicare la canzone successiva alla sua fidanzata segreta. Purtroppo, gli spettatori non riescono a sentire questo brano rock non identificato perché il segnale si interrompe.

Upside Down” di Diana Ross – Il classico Motown di Diana Ross funge da codice per la banda mentre mette insieme il piano per il “Crawl” dell’episodio, ambientato, appropriatamente, nel Sottosopra. Le curiosità di Robin sulla canzone, sebbene vere, servono anche come messaggi in codice per Hopper, Joyce, Lucas, Undici, Dustin, Mike e Will.

“Running Up That Hill” di Kate Bush – La canzone simbolo della stagione 4, l’inno classico di Kate Bush, suona nella cassetta che Will consegna a Lucas in ospedale. È la prima di molte volte che il brano appare nella stagione 5, volume 1, fungendo da richiamo alla fuga iconica di Max da Vecna nella stagione 4.

Capitolo 2: La scomparsa di

“Fernando” degli ABBA – Questo classico disco anni ’70 suona mentre Karen Wheeler, madre di Holly, si prepara un bagno, e la musica sovrasta le urla della figlia mentre il Demogorgone attacca la casa. Inizialmente, il volume è abbastanza alto da far credere a Karen che i vaneggiamenti di Holly su un mostro siano solo un brutto sogno, ma ben presto il Demogorgone smonta questa rassicurante teoria.

“Running Up That Hill” di Kate Bush – Il brano della Bush ritorna nell’episodio 2, “La Scomparsa di Holly Wheeler”, mentre Lucas implora in lacrime la sua fidanzata in coma di riprendere conoscenza per la prima volta dal finale della stagione 4. L’episodio 4 rivela che Max era quasi tornata cosciente prima, quando Lucas le aveva fatto ascoltare la canzone, ma non era mai riuscita a uscire completamente dalla prigione mentale di Vecna.

“Mr Sandman” delle The Chordettes – Questo brano degli anni ’60 viene usato con effetto inquietante nei titoli di coda dell’episodio 2, quando la serie rivela che l’amico immaginario di Holly, “Mr Whatsit”, mai visto prima, è in realtà Henry Creel/Vecna.

Capitolo 3: La trappola

“I Think We’re Alone Now” di Tiffany – Holly ascolta questo successo pop degli anni ’80 mentre è, appropriatamente, da sola nella Casa dei Creel. La sua permanenza è brevemente idilliaca, e il regalo di Henry — un mangiacassette e una cassetta di Tiffany — aiuta il villain a guadagnarsi la sua fiducia. La canzone sfuma mentre una figura nell’ombra suona ripetutamente il campanello, poi rivelata come Max, un’altra abitante del Sottosopra.

“Oh Yeah” degli Yello – Questa canzone, resa famosa dalla colonna sonora di Una pazza giornata di vacanza (Ferris Bueller’s Day Off), suona quando Dustin, personaggio di supporto, si rende conto che può modificare l’amata auto di Steve invece del loro furgone ingombrante per inseguire il Demogorgone nel Sottosopra. Con grande dispiacere di Steve, è proprio la sua amata BMW a ritrovarsi con una gigantesca antenna avvitata sul tetto.

Capitolo 4: Lo Stregone

Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven in Stranger Things - Stagione 5
© Netflix

Tema da La grande fuga di Elmer Bernstein – Il tema principale di The Great Escape, composto da Elmer Bernstein, inizia a suonare quando Robin spiega il suo piano per introdurre di nascosto Derek nella base militare. Mentre cita questo classico film di guerra, la colonna sonora iconica di Bernstein accompagna la sequenza della progettazione del tunnel.

“Sh Boom” dei The Chords – Mentre Max entra nei ricordi di Henry del liceo di Hawkins nel 1959, suona questo classico degli anni ’50. La canzone crea l’atmosfera, ricordando agli spettatori che Vecna era una volta un compagno di scuola di Hopper, Joyce e perfino del padre di Steve Harrington.

“Running Up That Hill” di Kate Bush – Max spiega a Holly di aver sentito la canzone di Bush suonare nei ricordi di Vecna, subito dopo il suo primo massacro. La canzone la guida fuori dalla struttura insanguinata e verso un ricordo più sicuro e caldo, dove è sopravvissuta fino ad allora. Il brano suona un’ultima volta quando Max rivive il suo fatidico confronto con Vecna e vede Lucas accanto al suo letto d’ospedale.

Come è giusto, è l’ultima canzone riprodotta in Stranger Things – Stagione 5, volume 1, ricomparendo più volte nell’episodio 4. Il resto dell’episodio non presenta altre canzoni, ma mantiene l’iconica colonna sonora synth di Stranger Things per tutta la durata.

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Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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