The Boys: lo showrunner conferma che la serie finirà in modo diverso dal fumetto

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Fin dal primo episodio di The Boys è apparso chiaro che la serie non sarebbe stata un adattamento diretto del controverso fumetto di Garth Ennis e, man mano che lo show procedeva, abbiamo iniziato a vedere deviazioni più significative dal materiale di partenza. Uno dei cambiamenti più importanti riguarda il membro silenzioso dei Sette, Black Noir. Verso la fine del fumetto, si scopre che questo personaggio è sempre stato un clone di Homelander, responsabile di aver commesso i crimini più efferati del leader dei Sette. In un’intervista a Variety, allo showrunner Eric Kripke ha chiesto se avesse mai pensato di attenersi ai fumetti per questa particolare svolta.

No, e non mi dispiace dirlo. Nei fumetti è un clone di Homelander per tutto il tempo e in realtà è lui a fare tutte queste cose orribili. E di nuovo, è un colpo di scena incredibile. Ma è come dire: “Aspetta, il cattivo che ho seguito non è davvero il cattivo“. E il chilometraggio varia, e sono sicuro che i fan sono arrabbiati perché non sto andando in quella direzione, ma per me non è stato altrettanto soddisfacente. Se devo seguire questo cattivo, voglio che sia lui il cattivo. Quindi non mi è mai piaciuta l’idea del clone“.

 

Kripke ha poi aggiunto: “Inoltre, la clonazione mi sembra troppo – sembrerò sciocco – ma la clonazione è troppo magica per lo show. Cerchiamo di dire che i supereroi sono l’unica banana scivolosa, e che tutto il resto cerchiamo di renderlo il più concreto possibile“. Come saprà chi lo ha letto, il fumetto di The Boys non dà un lieto fine a molti dei personaggi principali, ma lo show ha per ora dimostrato di essere un po’ meno spietato e più empatico nei confronti del suo eterogeneo equipaggio.

Certo, con un’intera stagione ancora in corso e una quinta ancora da realizzare tutto può ancora succedere e il caos può essere scatenato, ma Kripke sembra rassicurare i fan quando dice: “Ci sono cose nel fumetto che non potremmo fare anche se volessimo. Penso che ci siano dei colpi di scena scioccanti nel fumetto, ma vorrei che fossero un po’ più soddisfacenti dal punto di vista emotivo. E quindi il finale che ho in mente è, certamente come elementi, ispirato a quello. Ma non è il finale del fumetto“.

Una scena dalla quarta stagione di The Boys

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.

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Redazione
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