The Boys Presents: Diabolical, recensione della serie animata Prime Video

La serie animata spin-off di The Boys è un concentrato di violenza e umorismo nero, che anticipa il ritorno del titolo live action e si afferma come un ottimo approfondimento di quel mondo narrativo.

The Boys Presents: Diabolica

Sono bastate due stagioni alla serie The Boys (qui la recensione della seconda stagione) per affermarsi non solo come uno dei titoli più popolari della piattaforma Amazon Prime Video, ma anche come uno dei più apprezzati prodotti incentrati sulla figura del supereroe. Una figura che viene qui demitizzata e mostrata sotto punti di vista nuovi, andando ad immaginare cosa accadrebbe se questi esseri imbattibili fossero al servizio di forza tutt’altro che positive. In attesa di poter vedere l’annunciata terza stagione di questa serie basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, Amazon ha reso disponibile a partire dal 4 marzo lo spin-off animato intitolato The Boys Presents: Diabolical.

 

Ideata da Eric Kripke durante la pandemia e con episodi sceneggiati da personalità come Seth Rogen, Evan Goldberg, Awkwafina, Andy Samberg e Justin Roland (autore di Rick and Morty), questa serie di natura antologica si compone di otto episodi di circa 15 minuti l’uno. In ognuno di questi si racconta di eventi e personaggi diversi legati all’universo di The Boys, con storie che si possono collocare cronologicamente tra la seconda e la terza stagione della serie live action. Si assiste così allo svelamento di quanto accaduto tra di esse, ma anche all’introduzione di nuovi personaggi, ognuno con le proprie particolarità e stranezze.

The Boys: sempre più irriverente, sempre più violento, sempre più diabolico

Una delle caratteristiche che da subito ha contraddistinto The Boys rispetto ai tanti altri prodotti dedicati ai supereroi, è certamente la sua brutalità. La serie ha infatti abituato sin da subito i suoi spettatori ad un tasso di violenza spesso scioccante, con episodi splatter particolarmente memorabili. La violenza, che è qui utilizzata anche per connotare in modo più evidente il divario esistente tra questi supereroi e tutti gli altri che siamo abituati a conoscere, non poteva dunque non far parte anche di questa serie animata. Chi di The Boys apprezza questo aspetto, lo ritroverà in Diabolical all’ennesima potenza, complici le possibilità date dall’animazione.

Ogni episodio è infatti caratterizzato da improvvisi picchi di violenza, venduti come unica soluzione possibile ai problemi dei personaggi e sempre trattati con grande (macabro) umorismo. La comicità è infatti qui un elemento molto più forte rispetto alla serie principale, la quale va a suo modo a stemperare situazioni altrimenti piuttosto pesanti. I vari episodi, infatti, presentano per lo più dei protagonisti emarginati, colmi di problematiche che vanno dal difficile rapporto con i genitori fino all’incapacità di accettare sé stessi e il proprio aspetto esteriore. Guardando oltre la violenza e la comicità, già di loro elementi non adatti a tutti, si possono dunque riscontrare tematiche coerenti con la serie live action.

The Boys Presents Diabolical Amazon

The Boys Presents: Diabolical, la recensione della serie

Le serie animate per adulti si stanno rivelando una tipologia di prodotti sempre più popolari, capaci di arrivare lì dove quelle live action spesso non possono. Titoli recenti come Disincanto, La leggenda di Vox Machina e Invincible sono un esempio perfetto. Ma più che a queste Diabolical sembra essere debitore, per ammissione degli ideatori, al film del 2003 The Animatrix e, si potrebbe aggiungere, a Love, Death & Robots. Con quest’ultima, Diabolical condivide la presenza di un diverso stile per ogni episodio, passando dall’anime giapponese all’animazione francese, da quella ispirata ai Looney Tunes a quella resa celebre da Justin Roland con il suo Rick and Morty.

Complice anche la brevità dei suoi episodi, la serie è un vero piacere da guardare. Rinnovandosi episodio dopo episodio questa regala continue sorprese, sia a livello visivo che narrativo. Pur se molto semplici, le storie raccontate permettono di esplorare ulteriormente un mondo che già nella serie live action si intuiva avere molto altro da raccontare rispetto alla vicenda centrale. Ci sono gag, situazioni e personaggi che sarebbe infatti bello poter rivedere nel futuro di The Boys. Nell’attesa di poter vedere la terza stagione, che promette di superare ogni aspettativa, Diabolical si afferma un perfetto prodotto per rientrare in quell’atmosfera e in quel contesto.

 

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Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
the-boys-presents-diabolicalComplice anche la brevità dei suoi episodi, la serie è un vero piacere da guardare. Rinnovandosi episodio dopo episodio questa regala continue sorprese, sia a livello visivo che narrativo. Pur se molto semplici, le storie raccontate permettono di esplorare ulteriormente un mondo che già nella serie live action si intuiva avere molto altro da raccontare rispetto alla vicenda centrale.