Personaggio chiave dell’universo a fumetti DC e tra i più amati dai lettori, Batman è l’eroe solitario di Gotham che sconterà per sempre i danni del dolore provocatogli dalla perdita dei genitori. Ma per una famiglia strappata in giovane età, può essercene un’altra nella vita adulta, come dimostrato nel corso della sua lunga storia sulle pagine.

E se l’urgenza più importante per Bruce Wayne viene rappresentata dalla volontà di estirpare ogni crimine dalla sua città, il desiderio di sentirsi parte di un nucleo familiare felice è la necessità che l’ha reso nel tempo un supereroe come tutti, fragile e umano. Proprio per questo, quando ha perso qualcuno che amava, Batman ha reagito nella stessa maniera di un comune mortale: soffrendo il senso di colpa e la mancanza.

Ecco allora i 10 momenti più tristi della famiglia del Cavaliere Oscuro che forse solo i veri fan conoscono:

3La reazione di Batman dopo la morte di Jason

La morte di Jason Todd è un momento cruciale nella storia a fumetti di Batman, con quest’ultimo che quasi si colpevolizza per averlo reclutato in un lavoro troppo pericoloso. Di fatto dopo quel terribile evento, il crociato di Gotham smette i panni del detective, e assume un atteggiamento ancora più aggressivo e instabile.

Quando poi Due Facce ritorna a Gotham, e tiene in ostaggio due ragazzi, Batman si rivolge accidentalmente a uno di loro chiamandolo Jason….

La fine di Damian

La storia dei fumetti è ricca di personaggi che vanno e vengono, muoiono e poi tornano, ma questo non significa che i momenti della loro dipartita siano privi di commozione. Come nel caso di Damian Wayne (figlio di Batman): ci troviamo durante lo scontro con Eretico, e un clone adulto di Damian, Nightwing e Robin stanno difendendo la Wayne Tower. Ma qualcosa di terribile sta per succedere.

Quando arriva l’Eretico, una battaglia ha inizio, con il villain che prima neutralizza Nightwing, poi si confronta con Damian uccidendolo. Più tardi, la sua salma viene sepolta accanto ai genitori di Bruce.