Hey Joe, la spiegazione del finale: qual è la scelta di Dean?

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Diretto da Claudio Giovannesi, noto per opere come La paranza dei bambini e Fiore, il film Hey Joe (qui la recensione) è stato presentato alla scorsa Festa del Cinema di Roma e segna il ritorno sul grande schermo di James Franco, che interpreta qui Dean Barry, un veterano americano della Seconda Guerra Mondiale. La storia, ambientata nel 1971, segue Dean mentre torna in Italia per conoscere il figlio nato da una relazione avuta durante la guerra. A parte da questa premessa il film esplora temi profondi come la paternità, il senso di colpa e la possibilità di redenzione, offrendo dunque una riflessione intensa sulle seconde possibilità nella vita.

Giovannesi, affiancato dagli sceneggiatori Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso, costruisce una narrazione che si muove tra il dramma personale e il contesto sociale dell’Italia degli anni ’70. La scelta di ambientare la storia in questo periodo storico consente così di esplorare le tensioni tra il vecchio e il nuovo, tra tradizione e modernità, in una Napoli ancora segnata dalla guerra e dalla presenza americana. Il film si distingue proprio per un approccio realistico e toccante, che mette in luce le fragilità umane e la complessità delle relazioni familiari.

Giunto alla sua conclusione, questo racconto pone però gli spettatori davanti ad una serie di riflessioni. Giovannesi propone un finale apparentemente chiaro, ma che presenta invece una serie di sottotesti che è bene esplorare con attenzione. In questo articolo si approfondirà dunque il finale del film, andando in particolare a riflettere sul significato della sua scena conclusiva e il modo in cui questa richiama i temi affrontati lungo tutto il racconto di Hey Joe.

James Franco in Hey Joe
James Franco in Hey Joe Credit © Vision Film

La trama e il cast di Hey Joe

New Jersey, Stati Uniti, 1971. Dean Barry  (James Franco), un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda guerra mondiale, riceve una lettera partita tredici anni prima. in cui è scritto che la donna è morta ma che suo figlio è desideroso di conoscerlo. Dean decide allora di tornare in Italia, a Napoli, per conoscere suo figlio Enzo (Francesco Di Napoli). Vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma il ragazzo è ormai è un uomo, cresciuto nella malavita, ed adottato da un boss del contrabbando, don Vittorio (Aniello Arena). Non ha nessun interesse per il padre americano, ma Dean non si arrenderà facilmente.

La spiegazione del finale

Nel corso di Hey Joe, dunque, Dean Barry ristabilisce un contatto con con suo figlio Enzo, dopo una serie di tentativi falliti e incomprensioni. Il ragazzo, però, è stato cresciuto dal boss locale don Vittorio, che non gradisce la presenza del padre biologico di Enzo, sapendo anche che Dean vorrebbe portare con sé il figlio negli Stati Uniti, sottranedolo dunque al suo controllo. Quando la tensione tra i due uomini raggiunge il culmine, Dean spara a don Vittorio, ferendolo ma non uccidendolo. Quest’ultimo ordina dunque a tutti i suoi uomini di dargli la caccia. A questo punto, Dean capisce che è arrivato il momento di andarsene.

Grazie a Bambi (Giulia Ercolini), un’accompagnatrice di cui si è nel frattempo innamorato, Dean riesce a passare inosservato e ad arrivare all’aeroporto, pronto per tornare negli Stati Uniti. Il posto è però controllato dagli uomini di don Vittorio, tra cui lo stesso Enzo. Proprio il ragazzo noterà il padre, ma sceglie di non avvertire gli altri della sua presenza permettendogli così di prendere il suo volo. Ma è qui che accade una cosa inaspettata: proprio prima di salire sull’aereo, Dean ha un ripensamento. Si ferma e decide di tornare indietro. L’ultima scena lo vede sulla soglia dell’abitazione di Bambi e i suoi figli, lasciando intuire che Dean ha deciso di rimanere con lei.

James Franco e Francesco Di Napoli in Hey Joe
James Franco e Francesco Di Napoli in Hey Joe

La scelta di Dean può sembrare sconsiderata, sapendo che è ricercato da un pericoloso boss della camorra, che difficilmente si arrenderà finché non lo avrà trovato e ucciso. Tornare da Bambi e i suoi due figli piccoli, dunque, rischia di mettere in serio pericolo anche questi ultimi. Tuttavia, con questo finale Hey Joe dimostra la volontà di Dean assumersi la responsabilità delle proprie scelte e di cercare redenzione attraverso la costruzione di un rapporto con la donna e i suoi figli. Il finale aperto lascia dunque spazio all’interpretazione dello spettatore, suggerendo che, nonostante le difficoltà, esiste la possibilità di un futuro diverso per Dean.

Tematicamente, il film esplora quindi il concetto di redenzione e la complessità delle relazioni familiari, in particolare quella tra padre e figlio. Dean, veterano di guerra segnato da traumi e rimorsi, è una figura paterna assente che cerca di rimediare agli errori del passato. Enzo, cresciuto invece senza il padre e coinvolto in attività criminali, incarna le conseguenze dell’abbandono e della mancanza di guida. Ed è per impedire che questa storia possa ripetersi che Dean decide di assistere Bambi e i suoi figli, nella speranza di poter offrire loro un futuro più solido.

Inoltre, il film riflette sul tema dell’identità e del senso di appartenenza. Dean, americano in una Napoli degli anni ’70, si confronta con una cultura diversa e con il peso delle sue azioni passate. La città stessa, con le sue contraddizioni e la sua vitalità, diventa un personaggio a sé, influenzando le scelte dei protagonisti e offrendo uno sfondo ricco di significati. Attraverso la narrazione di Dean e Enzo, Hey Joe invita dunque lo spettatore a riflettere sulla possibilità di cambiamento e sulla forza dei legami umani nel superare le difficoltà .

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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