My Soul to Take – Il cacciatore di anime: la spiegazione del finale

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Il regista Wes Craven è unanimemente considerato uno dei maestri del genere horror, con film come L’ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi, Nightmare – Dal profondo della notte e la saga di Scream affermatisi come titoli ancora oggi imprescindibili. Proprio prima di dirigere Scream 4, il suo ultimo film, Craven aveva dato vita sul grande schermo ad un nuovo slasher di particolare fascino. Si tratta di My Soul to Take – Il cacciatore di anime, il quale è anche il primo film che Craven scrive e produce dai tempi dell’ultimo capitolo di Nightmare.

All’interno di questo il regista ripropone una situazione classica dello slasher movie, con un mostro assassino di rara forza e un gruppo di adolescenti costretti a doversi confrontare con lui. Naturalmente il regista dà vita ad una serie di risvolti e colpi di scena che rendono questo un film diverso dai suoi simili, dotandolo anche di un’atmosfera quasi fiabesca che dona alla storia un atmosfera nuova. Il titolo, infatti, è tratto dalla conclusione di Now I Lay Me Down to Sleep, una preghiera della buonanotte originaria del XVIII secolo che recita: Se dovessi morire prima di svegliarmi, prego il Signore di prendere la mia anima.

Per tuttti gli amanti del genere e del cinema di Craven, si tratta dunque di un’opera da non perdere, uno degli ultimi regali del maestro dell’orrore ai suoi fan. Pur al netto dei suoi difetti, è infatti un titolo capace di regalare genuini brividi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

My Soul to Take - Il cacciatore di anime cast
Denzel Whitaker, Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take – Il cacciatore di anime

La trama di My Soul to Take – Il cacciatore di anime

Le vicende del film si svolgono nella cittadina di Riverton, terrorizzata da un assassino psicopatico. Dopo la presunta morte del serial killer, però, il clima di tensione non sembra svanire. Nel paese inizia infatti a circolare una leggenda, secondo la quale il pazzo omicida avrebbe giurato che sarebbe tornato per uccidere i sette bambini nati a Riverton la notte della sua scomparsa. Da quel momento, ogni anno, viene compiuto uno speciale rito che punta ad allontanare il ritorno del mostro. Il gruppo di sette bambini, ora divenuti adolescenti, si accinge dunque a compiere tale sortilegio, ma qualcosa sembra non andare come previsto.

Non passa molto tempo, infatti, che a Riverton cominciano a sparire misteriosamente alcune persone. Bug, uno dei sette ragazzi nati la notte della morte dell’assassino, inizia a soffrire a causa di spaventosi incubi, in cui sogna atroci uccisioni che sembrano quasi reali. Egli si convince dunque del ritorno del mostro e sa di dover fare qualcosa per salvare se stesso e gli altri sei ragazzi da un destino malvagio. Un atroce dubbio inizia però ad insinuarsi nel gruppo: l’assassino di Riverton è sopravvissuto a quella tragica notte di sedici anni prima o si è reincarnato in uno dei sette giovani?

Il cast del film

Per dar vita al gruppo dei sette ragazzi protagonisti, Craven si affidò ad attori con esperienze pregresse ma non particolarmente noti. Nel ruolo di Bug, il principale protagonista, vi è ad esempio l’attore Max Thieriot, visto anche in Jumper – Senza confini e nella serie Bates Motel. Originariamente era stato scelto l’attore Henry Hopper, figlio del celebre Dennis, ma dovette rinunciare dopo aver contratto una malattia. Accanto a Thieriot si ritrovano poi John Magaro nel ruolo di Alex Dunkelman e Emily Meade in quelli di Leah “Fang” Hellerman. Denzel Whitaker, noto per Training Day, Warrior e Black Panther, è invece Jerome King.

Nel ruolo di Brandon O’Neil vi è invece Nick Lashaway, promettente attore poi tragicamente deceduto in seguito ad un incidente d’auto nel 2016. Paulina Olszynski e Zena Grey interpretano invece Brittany Cunningham e Penelope Bryte. Nel cast sono poi presenti attori più noti come Frank Grillo, noto in particolare per il personaggio di Leo Barnes nella saga di La notte del giudizio, qui nel ruolo del detective Paterson. L’attrice Danai Gurira, celebre in particolare per essere Michonne nella serie a tema zombi The Walking Dead, è invece Jeanne-Baptiste. L’attore Raul Esparza, visto in serie come Law & Order – Unità vittime speciali e Hannibal, è invece l’assassino Abel Plenkov.

Max Thieriot e Emily Meade in My Soul to Take - Il cacciatore di anime
Max Thieriot e Emily Meade in My Soul to Take – Il cacciatore di anime. Photo Credit: Rogue Pictures – © 2010 Rogue Pictures. All Rights Reserved.

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, Fang rivela di essere la sorella di Bug e che entrambi sono i figli di Abel Plenkov, l’uomo affetto da disturbo dissociativo dell’identità che si era scoperto essere l’assassino noto come Lo Squartatore. Riguardo quest’ultimo, Alex si convince della sua reincarnazione in uno dei sette ragazzi di Riverton. Le cose precipitano quando, mentre fa visita a Bug, si imbattono proprio nell’assassino. Bug sta per essere ucciso ma lo Squartatore sente un rumore al piano superiore. Bug torna a quel punto nella sua stanza e scopre Jerome, ferito a morte, nel suo armadio.

Dopo la morte di Jerome, Alex riappare e suggerisce che Bug ha ereditato il Disturbo Dissociativo dell’Identità dal padre e che ha inconsapevolmente ucciso tutti. Bug rifiuta però questa idea. Sono proprio le anime dei sette morti, che sono ora parte di lui, ad aiutarlo a dedurre che Alex è, in realtà, quello con l’anima dello Squartatore. Alex ammette dunque la colpa e confessa la sua vendetta. Propone di uccidere Zanna e di incolpare Jerome degli omicidi per apparire loro due come eroi. Bug però si rifiuta, pugnalando Alex allo stomaco. Liberato dall’anima dello Squartatore, Alex muore come se stesso in un toccante momento tra migliori amici.

Sebbene Bug si aspetti di essere arrestato, Fang racconta tutto alla polizia, scagionando il suo nome. La città lo proclama eroe. Nonostante non si senta tale, racconta che “fingerà di essere buono” per onorare la memoria di Alex. Parlando del finale e dei temi del film, Craven ha poi affermato: “Penso che molte cose in questo campo – anime, paradiso, inferno, Dio – siano tentativi da parte degli esseri umani di attribuire parole a cose che sentiamo che ci sono – in qualche modo, forma o modo. Per me, un’anima potrebbe essere il DNA o i ricordi di una famiglia, per esempio. Ma tutti percepiamo che quando qualcuno muore, il corpo improvvisamente non è più quella persona“.

Quindi, qualunque cosa sia e dovunque vada, se va da qualche parte, per me è un concetto interessante da mettere al servizio della storia di un personaggio il cui padre influisce sul personaggio stesso a causa di chi era il padre. Questa sorta di “soulness”, credo che tutti noi abbiamo la sensazione istintiva che ci sia qualcosa del genere, che accade negli esseri umani. Ha a che fare con la consapevolezza di sé e con tutte quelle cose misteriose che abbiamo e che nessun altro animale ha”.

Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take - Il cacciatore di anime
Max Thieriot e John Magaro in My Soul to Take – Il cacciatore di anime. Photo Credit: Rogue Pictures – © 2010 Rogue Pictures. All Rights Reserved.

Ci sarà un sequel di My Soul to Take – Il cacciatore di anime?

Al momento dell’uscita, Wes Craven si è così espresso parlando con ScreenRant di un possibile sequel: “Onestamente, non ho mai pensato che avrebbe avuto un seguito. In effetti, ho ucciso la maggior parte dei personaggi. Si tratta di tenere questo pensiero fuori dalla mente e di cercare di non progettare le cose intorno a quell’idea, perché credo che questo possa davvero bloccare le cose. Si trattava piuttosto di mettere a punto la storia giusta, ed era già abbastanza difficile pensare a storie con sette personaggi e due archi temporali. Ho pensato soprattutto a questo: come si svolge questo dramma e come lo si risolve?”. La scomparsa di Craven nel 2015 ha poi posto una pietrà su ogni possibile sequel.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente My Soul to Take – Il cacciatore di anime non è presente su nessuna delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è però presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 febbraio alle ore 21:15 sul canale Italia 2, e di conseguenza anche sulla piattaforma Mediaset Play. Si potrà dunque vederlo in questa occasione, nella speranza che torni in seguito ad essere disponibile anche in streaming.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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