Le melodie orecchiabili, l’animazione straordinaria e la storia toccante di Oceania (qui la recensione) hanno ottenuto recensioni entusiastiche. La dinamica e vulnerabile protagonista Vaiana, insieme all’ambientazione ricca e dettagliata, hanno fatto funzionare questo film Disney del 2016. La storia è fortemente incentrata sulla cultura polinesiana, la tradizione e l’esperienza generazionale, tutti elementi che sono stati tramandati attraverso le tradizioni orali dai diversi popoli dell’Oceania, una regione dell’Oceano Pacifico meridionale contenente oltre 10.000 isole.
Il titolo originale, Moana, che significa oceano in diverse lingue polinesiane, è infatti un omaggio alla forza vitale che collega tutta l’Oceania. Il film trae dunque ispirazione da elementi di varie culture in tutta l’Oceania, ma ci sono alcuni indicatori che rivelano una specifica posizione geografica e un punto nel tempo per quando si svolge il racconto proposto. In questo articolo, sarà dunque possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alle location che hanno ispirato il film, all’epoca storica e all’accuratezza con cui è stata raccontata la cultura polinesiana. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di doppiatori di Oceania
Tremila anni fa, i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle numerose isole dell’Oceania. Ma poi, i loro viaggi cessarono e ancora oggi, nessuno sa il perché. La vivace adolescente di nome Vaiana (Auliʻi Cravalho, Emanuele Ionica in italiano) s’imbarca allora in una coraggiosa missione per scoprire cosa è accaduto. Durante il suo viaggio, s’imbatte nel semidio in disgrazia Maui (Dwayne Johnson, Fabrizio Vidale in italiano). Insieme, i due attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno d’azione, che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati, trovando l’unica cosa che ha sempre desiderato: la propria identità.
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Le location del film
Il team di produzione che ha lavorato a Oceania ha compiuto diversi viaggi in Polinesia e nel Sud Pacifico, visitando molte località, tra cui Aotearoa (il nome Maori della Nuova Zelanda), Tahiti, Tonga, Samoa, Hawaii e Fiji. L’isola natale di Vaiana, Motunui, è fittizia, ma il team di produzione ha disegnato una mappa del suo viaggio (che si trova nel libro The Art of Moana) che colloca Motunui a est di Tonga, vicino alla località reale di Niue. L’isola di Te Fiti è invece basata su Tahiti. Sebbene Oceania combini aspetti di molte culture polinesiane, ci sono alcune isole che assomigliano più di altre a Motunui.
Geograficamente e visivamente, Motunui assomiglia molto a Tutuila e Tetiꞌaroa, entrambe visitate dal team di produzione Disney. Dal punto di vista culturale, però, Motunui presenta molte somiglianze con Samoa. Le abitazioni di Motunui assomigliano infatti al fale samoano, la parola tatuaggio deriva dal tatau samoano e dal tatuaggio tradizionale maschile Pe’a (anche se va notato che il tatau fa parte di molte culture polinesiane). Per quanto riguarda invece l’epoca in cui si svolge il film, secondo gli archeologi, le persone sono arrivate per la prima volta nelle isole della Polinesia occidentale circa 3.500 anni fa.
Ma “dopo essere arrivati nelle isole Fiji, Samoa e Tonga, i polinesiani si sono presi una pausa – per quasi 2.000 anni – prima di ripartire” (via Smithsonian Magazine). Questo periodo di tempo di secoli è noto come la Lunga Pausa, che ha ispirato un punto della trama di Oceania. Il film è dunque ambientato circa 2.000 anni fa, cioè proprio durante la Lunga Pausa. In esso, gli abitanti di Motunui non viaggiano mai oltre la barriera corallina a causa di una tradizione di lunga data che non viene spiegata completamente. È stato teorizzato che la Lunga Pausa sia stata causata da una tecnologia insufficiente a superare i forti venti che impedivano ai popoli della Polinesia di viaggiare verso est.
L’accuratezza storica del film
L’origine di Oceania è una questione molto più grande di quanto sembri in superficie. La Disney ha dovuto fare molte ricerche culturali per riuscire a riprodurre correttamente la storia e la sua ambientazione. Lo studio ha preso in prestito molte cose da diverse culture della Polinesia per il prodotto finale, ma quanto accuratamente Oceania rappresenta le varie culture dell’Oceania? In un certo senso, come già detto, il film racconta la coda dell’evento noto come “La Lunga Pausa”, e i traguardi che spingono gli isolani a ricominciare a esplorare il mare aperto.
Sebbene l’evento descritto in Oceania non sia del tutto accurato, è comunque sfuggito alle critiche, mentre alcuni personaggi del film non lo sono stati. In particolare, Maui (Dwayne Johnson) è stato oggetto di critiche. Il semidio nella cultura polinesiana è una figura tipicamente eroica, incaricato di compiere una serie di azioni a beneficio dell’umanità nel suo complesso. La rappresentazione che il film fa di questa figura è però tutt’altro. Molti nativi polinesiani si sono sentiti offesi dalla rappresentazione di Maui e dal furto del cuore di Te Fiti, che ha trasformato una pietra miliare dell’eroismo in un idiota egocentrico.
Inoltre, la dea compagna di Maui, Hina, è stata completamente omessa dalla storia. Nella tradizione polinesiana, gli dei e le dee insieme creano una simmetria che porta all’armonia, rendendo la famosa canzone di Maui “You’re Welcome!” ancora più offensiva, poiché secondo il mito non avrebbe compiuto queste imprese da solo. Un altro cliché che è stato disapprovato dai nativi polinesiani è quello degli “indigeni felici con le noci di cocco”, mostrato dai pirati Kakamora che Vaiana e Maui incontrano nel loro viaggio. Il fatto che le noci di cocco siano un elemento integrante della cultura degli isolani è iniziato con la serie Gilligan’s Island, e l’idea è del tutto falsa.
L’armatura di cocco dei Kakamora e le palme che crescono dalla loro barca sono altamente offensivi, soprattutto perché i Kakamora hanno radici culturali reali come popolo di bassa statura delle Isole Salomone. Il tentativo di realizzare un film sulla cultura polinesiana non ha funzionato nel complesso per gli studi di animazione Disney, poiché la Polinesia presenta tonnellate di culture, tradizioni e miti diversi, che sono stati tutti selezionati per creare Oceania. Tuttavia, al di là di queste “problematiche”, il film ha riscontrato ovunque ottimi responsi.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Oceania grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 11 dicembre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.