Ideata nella seconda metà del XIX secolo, la tavola Ouija è divenuta particolarmente popolare tra il XX e il XXI secolo, riscontrando in particolare l’interesse non solo di quanti realmente convinti della possibilità che questa offrirebbe, ovvero comunicare con gli spiriti, ma anche da curiosi in cerca di qualche esperienza da brivido. Cavalcando dunque l’onda della fama di tale strumento, nel 2014 è stato un film horror soprannaturale intitolato proprio Ouija (qui la recensione), di cui è poi stato realizzato un prequel nel 2016: Ouija – L’origine del male (qui la recensione).
Questo secondo capitolo è diretto da Mike Flanagan, oggi noto per aver diretto anche Doctor Sleep e la serie The Haunting of Hill House, il quale aveva già contribuito ad alcune idee per il primo film. Per Ouija – L’origine del male, Flanagan ha voluto far sì che il film sembrasse girato negli anni Settanta. Alcune tecniche di ripresa hanno dunque incluso lenti antiche, particolari dissolvenze e zoom al posto della steadicam. Altre tecniche simulate sono polvere sul negativo, sottile deformazione della traccia audio, salti di bobina e split-diopter (dove sia il primo piano che lo sfondo sono a fuoco).
Tutti espedienti che, insieme ad un solido racconto, hanno dato vita ad un film ancor più spaventoso e apprezzato del precedente. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ouija – L’origine del male. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Ouija – L’origine del male
La storia è ambientata a Los Angeles nel 1967. Dopo la morte del marito Robert, Alice cerca di provvedere alla sua famiglia, fingendo di essere una sensitiva in grado di evocare i defunti, organizzando insieme alle figlie Lina e Doris delle finte sedute spiritiche. Tutto fila liscio, fino a quando per incentivare l’affluenza alle sue farse decide di usare una tavoletta Ouija che trova casualmente in un negozio. Da quel momento, però, una serie di inspiegabili e terrificanti eventi si abbatteranno su di lei e le sue figlie.
Ad interpretare Alice e le figlie Lina e Doris vi sono le attrici Elizabeth Reaser, Annalise Basso e Lulu Wilson. Reaser è nota per il ruolo di Esme Cullen nella saga di Twilight, mentre Wilson è stata anche protagonista di Annabelle 2: Creation. Henry Thomas interpreta il preside Tom Hogan, mentre Parker Mack è Mickey Russell, fidanzato di Lina. Infine, Doug Jones, noto per aver interpretato le creature di creature di film come Il labirinto del Fauno e La forma dell’acqua, da qui corpo allo spirito chiamato Marcus.
La spiegazione del finale del film e della scena post-credits
In Ouija – L’origine del male, dunque, la tavola Ouija fa sì che Doris entri letteralmente in comunicazione psichica con uno spirito torturato di nome Marcus (Doug Jones) e piano piano scopriamo di più su di lui: era un immigrato polacco, è stato catturato da un medico malvagio e sottoposto a esperimenti nel seminterrato della casa in cui vivono ora Alice e le due figlie. Da allora, lo spirito di Marcus sorveglia la casa e ha spiato ogni cosa riguardante la famiglia che ora vi risiede.
A rendere più facile il suo insinuarsi tra loro vi è il fatto che la madre e le figlie vivono un momento di crisi a seguito della morte del marito e padre. Doris, in particolare, non ha idea di come affrontare il dolore che prova per la perdita del genitore, così cerca di affrontarlo con mezzi soprannaturali. Cerca anche di convincere Lina e Alice ad affrontare insieme questo stesso dolore, ma la loro incapacità di superarlo insieme finisce per distruggere la famiglia.
Ciò si concretizza nel fatto che Doris, lasciata sola, viene posseduta da Marcus, che si rivela essere uno spirito tutt’altro che benevolo e che porta la bambina a macchiarsi di gravi atti. Nel finale, è lo spirito di Roger a suggerire a Lina come fermare la furia della sorella, ovvero cucendole la bocca. La ragazza riesce nell’intento, ma Doris a quel punto muore, ricongiungendosi con il padre. Durante l’atto, tuttavia, lo spirito maligno si trasferisce dentro Lina, che una volta posseduta uccide Alice. Quest’ultima, prima di morire, la rassicura che non è stata colpa sua.
L’ultima scena di Ouija – L’origine del male ved poi Lina rinchiusa in un istituto psichiatrico, dove il suo trauma viene ignorato al punto che costruisce una nuova tavola Ouija sul pavimento con il suo stesso sangue. Con essa chiama lo spirito maligno dalle sembianze di Doris, che attacca il medico che la cura. Il finale è così un vero e proprio atto d’accusa contro la mancanza di cure sistemiche per chi ha a che fare con un profondo trauma emotivo o con una malattia mentale.
Questo prequel è èpo disseminato di piccoli collegamenti con il precedente film, il più chiaro dei quali è la scena post-credits. Questa scena ambientata in epoca moderna rivela che Lina è Paulina (Lin Shaye) del primo Ouija, che si trova ancora in ospedale e viene informata dal personale che è venuta a trovarla una persona che sostiene di essere sua nipote, che in realtà è il personaggio di Olivia Cooke del film originale, la quale è alla ricerca di informazioni su Doris.
Il trailer di Ouija – L’origine del male e dove vedere il trailer in streaming e in TV
È possibile fruire di Ouija – L’origine del male grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 7 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.