Uno dei temi più dibattuti negli Stati Uniti (ma anche nel resto del mondo) è quello riguardante la pena capitale, la sua validità e la sua fallibilità. Un argomento etico particolarmente complesso e sempre attuale, trasformatosi nel corso degli anni e raccontato in più occasioni anche al cinema con pellicole come Dead Man Walking e Il miglio verde. Tra i film che più apertamente si sono schiarati contro di questa, non senza suscitare controversie, vi è The Life of David Gale, diretto nel 2003 da Alan Parker, scritto da Charles Randolph e prodotto tra gli altri dall’attore Nicolas Cage.
Parker, regista di celebri film come Fuga di mezzanotte, Saranno famosi e Mississippi Burning – Le radici dell’odio, propone con questo che è il suo ultimo film una riflessione tanto sulla pena di morte quanto anche sul ruolo dell’attivismo, sul confine tra passione ideologica e fanatismo. Con un finale quantomai controverso che non ha mancato di suscitare analisi e dibattiti, The Life of David Gale è un potente dramma ancora oggi oggetto di sempre nuove considerazioni. Impreziosito da un cast di grandi attori, sul quale si fonda anche molta della fama del titolo, il film è sempre un interessante visione a partire dalla quale formare una propria opinione in merito.
Al momento della sua uscita, infatti, il film passò quasi inosservato, guadagnando popolarità nel tempo fino a divenire un vero e proprio cult del suo genere e sull’argomento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al cast di attori e al controverso finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo. Prima, però, si approfondirà la storia, vera o meno, del film.
La trama di The Life of David Gale
Protagonista del film è David Gale, un professore di filosofia presso l’Università di Austin, in Texas. Egli, inoltre, è anche un membro attivo del Death Watch, un’associazione che lotta contro la pena di morte. La vita del rispettabile docente cambia però drasticamente dopo una notte di sesso violento con Berlin, una studentessa conosciuta a un party, che prima lo seduce e poi lo accusa di stupro. Arrestato per questo motivo ma poi scagionato, David vede la sua reputazione professionale ormai distrutta. È a questo punto che intraprende una relazione con Constance Harraway, anch’essa membro del Death Watch.
Quando però la donna viene ritrovata stuprata e uccisa, i sospetti ricadono nuovamente su Gale, che viene nuovamente arrestato e, stavolta, condannato proprio a quella pena di morte da lui tanto combattuta. Prima che l’esecuzione avvenga, la giornalista Bitsey Bloom si avvicina a David nel tentativo di ottenere la sua versione dei fatti. Parlando con l’uomo, la donna entrerà nel pieno delle battaglie etiche contro la pena capitale, scoprendo molto più di quello che pensava. Quando tutto le sarà chiaro, Bitsey dovrà scegliere da che parte stare, schierandosi per la verità o il silenzio.
Il film è tratto da una storia vera?
Quella del film è stata costruita come una storia apparentemente vera, ma in realtà non è così. Si tratta di un racconto totalmente inventato, come dichiarato dallo stesso sceneggiatore. L’intenzione di questi, infatti, era quella di dare al pubblico qualcosa che sembrasse basato su eventi reali, poiché ciò avrebbe favorito un maggior coinvolgimento e una più facile identificazione tra gli spettatori e i personaggi del film. Non per tutti però questo risultato è stato raggiunto e noto è il parere del celebre critico Roger Ebert, il quale ha affermato che il film sembra in realtà screditare gli oppositori della pena di morte piuttosto che sostenere le loro battaglie.
Il cast di attori
Come anticipato, il film vede la partecipazione di noti attori, tra cui alcuni premi Oscar. Il primo di questi è Kevin Spacey, nel ruolo del protagonista, un personaggio per cui erano però originariamente stati pensati Nicolas Cage e George Clooney. Kate Winslet è la giornalista Bitsey Bloom, un ruolo inizialmente offerto a Nicole Kidman. L’attrice Laura Linney interpreta invece Constance Harraway, mentre Rhona Mitra è la studentessa Berlin. Completano poi il cast gli attori Lee Ritchey nei panni di Joe Mullarkey, Gabriel Mann in quelli di Zack Stemmons e Matt Craven come Dusty Wright. Compare invece nei panni di Nico, una ragazza goth, l’attrice Melissa McCarthy, oggi nota per i suoi ruoli comici.
La spiegazione del finale
Per gran parte del film, Gale sembra l’ovvio colpevole dell’omicidio di Harraway, dal momento che esistono numerose prove, compresa quella del DNA, che lo collegano al crimine. Tuttavia, man mano che le indagini di Bloom proseguono, viene messo a fuoco ciò che è realmente accaduto ad Harraway. Tra una visita e l’altra a Gale, Bloom viene seguita da un misterioso uomo con un cappello da cowboy di nome Dusty Wright (Matt Craven). Bloom inizia a sospettare che Wright, ex amante di Harraway e membro del gruppo di difesa DeathWatch, sia in realtà l’assassino.
Quando qualcuno lascia a Bloom una videocassetta nella sua stanza di motel, la giornalista assiste allo scioccante filmato dell’asfissia e della morte di Harraway. Mentre si sforza di mettere insieme i pezzi, un altro nastro conferma che Harraway, che soffriva di leucemia terminale, si è realmente tolta la vita e ha incastrao Gale, con Wright come suo complice. Bloom si affretta a rivelare questa prova a discolpa, ma purtroppo non riesce a fermare l’esecuzione di Gale. I colpi di scena, però, non finiscono qui. Proprio quando Bloom, sconvolta, pensa di potersi lasciare alle spalle il caso Gale, riceve per posta un’altra cassetta con l’etichetta “Off the Record”.
Il filmato rivela che Gale ha consapevolmente messo le sue impronte digitali sul corpo di Harraway. Poi fissa la videocamera prima di spegnerla. La rivelazione finale conferma che Gale è stato in combutta con i suoi colleghi della DeathWatch per tutto il tempo. Sia Harraway che Gale si sono martirizzati per le loro convinzioni. Dopo l’esecuzione di Gale, Bloom rilascia il nastro che conferma che Harraway e Wright hanno inscenato l’“omicidio” di Harraway. Ciò provoca un grande clamore, poiché le prove confermano che lo Stato ha giustiziato un uomo innocente. È chiaro che Harraway e Gale speravano che, sacrificando le proprie vite in questo modo, avrebbero contribuito a influenzare l’opinione pubblica contro la pena capitale.
Sebbene l’autosacrificio di Gale sembri essere una scelta azzardata, all’inizio del film assistiamo a quello che avrebbe potuto essere il momento di incitamento dell’intero piano. In un dibattito televisivo con il governatore del Texas, Gale espone in modo convincente le ragioni contro la pena di morte. Mentre il governatore dipinge con condiscendenza le argomentazioni di Gale come “pensiero liberale confuso”, Gale sottolinea le ipocrisie del politico e afferma che “un sistema difettoso ucciderà uomini innocenti”. Tuttavia, quando gli viene chiesto di nominare un uomo innocente che sia stato giustiziato in Texas, Gale non riesce a fare un solo nome.
In questo momento, possiamo vedere l’idea che inizia a germogliare nella testa di Gale. Nell’essere giustiziato dallo Stato, Gale – un uomo innocente – colmerà il vuoto che mancava nella sua stessa argomentazione. Durante il dibattito, possiamo anche vedere una Harraway visibilmente investita in disparte. Sapendo di essere già in fin di vita a causa del cancro, Harraway sembra non avere problemi a usare la sua morte per contribuire all’abolizione della pena di morte.
Dopo aver spiegato le motivazioni di Gale e Harraway, il finale del film lascia in sospeso un’altra domanda: Perché Gale ha cercato proprio Bloom per indagare sulla sua storia? Bloom si caratterizza soprattutto per la sua discrezione giornalistica e per la sua integrità. Grazie alla reputazione di lei, Gale era chiaramente sicuro che non avrebbe condiviso il video con il pubblico, proteggendo così l’immagine della sua innocenza martirizzata. Meno chiaro è il motivo per cui si sia sentito in dovere di informarla. Forse per una totale trasparenza e per la volontà di dare un po’ di pace alla giornalista.
È anche possibile che Gale abbia provato una certa dose di arroganza, e che il nastro abbia funzionato come il suo ultimo sussulto di “Guarda come l’ho fatta franca!”. In ogni caso, Bloom sembra funzionare come un analogo per lo spettatore. Che sia per ispirazione o per disgusto morale, il colpo di scena dell’ultimo minuto lascia la giornalista e gli spettatori a bocca aperta. Tuttavia, questo risvolto rende comunque Gale colpevole dell’omissione di soccorso nei confronti della Harraway al fine di perseguire i propri scopi, per cui la vicenda rimane moralmente controversa.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di The Life of David Gale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 23 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.