Tornare a vincere: il film con Ben Affleck è ispirato ad una storia vera?

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Tornare a vincere (qui la nostra recensione) di Gavin O’Connor potraà non essere direttamente basato su una storia vera, ma presenta abbastanza parallelismi con la realtà e con altri film sportivi da far pensare che lo sia. Il film vede Ben Affleck nei panni di Jack Cunningham, un’ex stella del basket liceale che da allora ha passato momenti difficili con il crollo del suo matrimonio in seguito alla morte del figlio. Mentre la depressione dovuta ai tragici eventi della sua vita lo spinge all’alcolismo, Jack inizia a riprendersi dopo essere stato reclutato per allenare la squadra di basket del suo vecchio liceo, che si trova in difficoltà.

Il film ha ricevuto un’accoglienza molto positiva, con molti elogi per l’interpretazione di Affleck. Il film stesso segna un importante ritorno per Affleck dopo la sua battaglia pubblica contro l’alcolismo. Anche l’ex moglie di Affleck, Jennifer Garner, avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel mantenere in vita il film durante il suo recupero. Tornare a vincere ha dunque tutto l’aspetto di un film che avrebbe potuto avere una didascalia “Basato su una storia vera” durante i titoli di testa. Tuttavia, il film ha un chiaro fondamento nella realtà grazie ai suoi parallelismi con le vicende persoanli di Affleck contro l’alcolismo e la sua risalita verso il successo.

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Ben Affleck in Tornare a vincere
Ben Affleck in Tornare a vincere

Tornare a vincere non è basato su una storia vera

A prima vista, Tornare a vincere ha una sorprendente somiglianza con ciò che molti spettatori si aspetterebbero di vedere da un film basato su eventi reali. Il film viene presentato come un edificante dramma sportivo di un allenatore sfortunato che diventa un modello per un gruppo di atleti adolescenti, dando loro la giusta spinta per rimettere in forma la loro squadra in crisi. Si tratta di una premessa comune a molti drammi e commedie sportive, come Il sapore della vittoria, Glory Road e Cool Runnings.

Nonostante queste somiglianze superficiali, che potrebbero indurre alcuni spettatori a credere che Tornare a vincere sia una trasposizione sul grande schermo di eventi reali, non è così, almeno non in senso letterale. Tuttavia, come anticipato, il film presenta comunque delle somiglianze con le battaglie personali del suo protagonista, ed è qui che il nucleo della storia prende davvero forma. Sebbene il film condivida somiglianze riconoscibili con altri film sportivi ispirati a eventi reali, Tornare a vincere racconta una storia completamente propria, che risuona fortemente con la realtà.

Ben Affleck e Brandon Wilson in Tornare a vincere
Ben Affleck e Brandon Wilson in Tornare a vincere

Tornare a vincere si ispira alla vita privata di Ben Affleck

Il punto in cui Tornare a vincere si avvicina maggiormente alla vita reale è l’alcolismo di Jack, che rispecchia la medesima battaglia combattuta da Ben Affleck negli ultimi anni. Il tour promozionale del film ha visto lo stesso Affleck essere molto aperto a questo proposito, descrivendo l’impatto che l’alcolismo ha avuto sia sulla sua carriera che sulla sua vita personale. Affleck si è anche notevolmente ripreso in vista di Tornare a vincere, condividendo persino la commovente storia del compleanno di suo figlio in un’intervista. Tuttavia, il film stesso si discosta notevolmente dalla formula tipica della maggior parte dei drammi sportivi che molti spettatori probabilmente si aspettano di vedere, e si tuffa a capofitto in Jack che tocca il fondo.

Se da un lato si mostra Jack visibilmente migliorato mentre allena la squadra, dall’altro non indora gli effetti che l’alcolismo ha avuto sulla sua vita: Jack rimane in lutto per la perdita del figlio e continua a bere anche quando la squadra comincia ad avere successo in campo. Laddove in altri drammi sportivi Jack avrebbe smesso di bere a freddo, Tornare a vincere è molto più aperto sulla realtà dei danni che le abbuffate di alcol di Jack continuano ad avere sulla sua vita e, infine, sulla sua capacità di allenare la squadra. In questo senso, il film presenta un’analogia molto schietta delle recenti battaglie di Affleck, esplorando al contempo gli effetti dell’alcolismo in senso lato in modo sorprendentemente realistico.

Ben Affleck in Tornare a vincere
Ben Affleck in Tornare a vincere

Come l’ispirazione emotiva di The Way Back ha contribuito al film

Sebbene Tornare a vincere non abbia una base reale, è una storia vera in un senso più esoterico del termine. Per prima cosa, il film è una storia notevolmente più cupa rispetto alla maggior parte dei drammi sportivi, e anche rispetto al lavoro passato di Gavin O’Connor in film come Miracle e Warrior. Per molti versi, Tornare a vincere non si preoccupa tanto di essere un film sulla pallacanestro quanto di essere parte di un esame più ampio della battaglia di Jack contro l’alcolismo, ed è qui che si trova il vero impatto emotivo del film. Oltre alla sua onestà senza compromessi nei confronti dei danni inflitti dall’alcolismo, riesce a essere una “storia vera” in un altro senso, più concettuale.

Tornare a vincere è estremamente diretto nel descrivere i danni che Jack sta infliggendo alla sua vita con l’alcolismo e l’impatto che questo ha sulla sua capacità di allenare la squadra. Mentre altri film sportivi vedono l’allenatore al fianco della sua squadra fino all’ultima partita, questo riconosce senza mezzi termini il punto in cui Jack non può più svolgere efficacemente il suo ruolo di allenatore. A questo proposito, è quindi onesto fino al midollo nel non far tornare Jack a bordo campo giusto in tempo per far vincere il campionato alla squadra, ma nell’estrometterlo del tutto dalla partita quando è chiaro che il suo stesso benessere è a rischio. In definitiva, Tornare a vincere non è un film sulla vittoria in campo, ma sul superamento del tributo emotivo che la perdita e la dipendenza possono comportare.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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