The Gray Man, l’incontro con i protagonisti del film Netflix

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Un cast stellare e due registi amatissimi sono stati gli ospiti della conferenza stampa di The Gray Man, il nuovo film Netflix, disponibile in cinema selezionati e dal 22 luglio in piattaforma. Anthony e Joe Russo, registi del film, hanno guidato la carica di volti noti che fanno parte del cast del film:  Ryan Gosling, Chris EvansAna de Armas, Rege-Jean Page, Jessica Henwick, Dhanush, Billy Bob Thornton, Julia Butters e Alfre Woodard hanno tutti condiviso le loro idee e riflessioni sul progetto che è stato girato in giro per l’Europa e che sarà sicuramente amatissimo dai fan dell’action puro. 

 

Il film omaggia gli action anni ’80, ma, nelle parole dei registi, parla anche all’oggi: “È una storia moderna, si connette con molte cose che accadono nel mondo adesso, i personaggi sono divertenti e profondi, hanno una sensibilità che oggi possiamo capire. C’è senso dell’umorismo in loro. È un film che riesce a parlare bene al pubblico contemporaneo.”

 

Protagonista del film è Ryan Gosling, che interpreta Six, il sicario della CIA che si mette contro l’agenzia e diventa lui stesso il bersaglio, un ruolo muscolare e di azione pura, che lo ha spinto oltre ogni limite: “C’è stato molto allenamento per il film, ma sono stato aiutato tanto dagli stunt-man. Mi hanno insegnato tanti stili di arti marziali differenti. Ho avuto tanti consigli tattici, tanti piccoli dettagli che non erano in sceneggiatura, ma che mi hanno suggerito loro. E poi ho corso un sacco, è stato un continuo allenamento di cardio”.

Suo antagonista d’eccezione è Chris Evans, che interpreta il villain, uno psicotico senza scrupoli e senza morale, vestito di tutto punto, con baffetti appuntiti e sorriso beffardo, anche lui molto ironico ma senza scrupoli. Lui che con i Russo era sempre stato soltanto Captain America, finalmente si può sfogare: “Essere un cattivo è un po’ più divertente rispetto al fare l’eroe, hai più battute divertenti e più libertà nell’interpretazione. Ma fare il cattivo diretto da loro due, di cui mi fido ciecamente, è stato ancora più bello. Ho potuto correre più rischi, avere più libertà, affidarmi maggiormente.”

The Gray Man, recensione del film con Ryan Gosling e Chris Evans

Ana de Armas non è nuova ai film con protagonisti delle spie, dal momento che ha recitato nell’ultimo 007 di Daniel Craig, ma questa volta per lei il personaggio era diverso, più carismatico e molto meno dentro gli schemi della femme fatale e letale. “Ero molto eccitata dal fatto che iRrusso avesser pensato a me per la parte, mi hanno presentato tutto il progetto via videocall e questo è bastato per farmi dire sì. Poi volevo lavorare con Ryan e Chris di nuovo, e mi è piaciuta tanto questa donna, cazzuta e senza paura.”

Un’altra donna molto importante per la storia, che ha meno scene d’azione ma è altrettanto determinante, è Alfre Woodard, che nel film è una specie di corrispettivo di M del franchise di Bond. Woodard afferma con candore qual è stato il motivo che l’ha spinta ad accettare il ruolo: “Volevo impressionare i miei figli con il cast con cui avrei lavorato, e girare in così tanti posti bellissimi. Solo dopo mi hanno detto che il mio personaggio sarebbe stato più sedentario. Ma ho comunque avuto modo di avere il mio grande momento di gloria!”.

Nei panni della vecchia spia, unico che resta fedele a Sia, c’è Billy Bob Thorton, che ha dovuto mantenere un delicato equilibrio tra l’uomo dell’intrigo e lo zio affettuoso: “Il mio personaggio è una spia di alto livello, devo essere a sangue freddo, ma allo stesso tempo, personalmente ha un punto debole, la nipote. La domanda che mi sono posto per interpretarlo è stata come rimani umano e coltivi le relazioni quando fai questo mestiere. Ma per quanto riguarda la parte di essere protettivo verso una ragazzina di 12 anni, quella mi è venuta naturale, perché sono un genitore.”

Dopo aver stregato gli spettatori di Bridgerton prima stagione nei panni del Duca, Rege-Jean Page si dà al lato oscuro del cinema, interpretando la mela marcia posta molto in alto nella gerarchia della CIA, un personaggio americano, per lui che è inglese: “Quando devo trovare un modo di parlare per un personaggio, cerco di trovare dei dettagli nella sceneggiatura che mi aiutino a costruirlo per bene, elementi dell’arredo, del suo abbigliamento che mi facciano capire bene chi è. Ho cercato le motivazioni che lo hanno spinto a essere così deciso e senza scrupoli. E questo è il mio processo, prima di capire come parla un personaggio devo conoscerlo.”

Jessica Henwick continua a corteggiare ruoli action, dopo Game of Thrones e Iron First, e questa volta ha l’occasione di esprimersi con un personaggio davvero interessante, che non va affatto sottovalutato: “Essere circondata da due cretini per così tanto tempo l’ha messa nei panni di chi cerca il suo modo per riscattarsi. Chi non avrebbe perso il controllo al suo posto?” Dice Henwick in merito ai personaggi di cui si circonda il suo, nel film.

Dopo averla vista brevemente in C’era una volta a Hollywood, Julia Butters è pronta a incantare i suoi compagni di cast con quello sguardo così limpido e intenso. Lei è la fanciulla da salvare, la ragazzina in pericolo che condivide con Sia un legame affettivo, come fosse una sorellina che non ha mai avuto, o il fratello che ha perso. Per Butters, il set di The Gray Man è stata principalmente un’esperienza formativa: “Lavorare con queste persone è stato delizioso. Guardare Chris sdoppiarsi in Llloyd oppure Billy prendersi al tempo di entrare nel personaggio. Ho cercato di osservare il più possibile per imparare tutto quello che potevo.”

Chiude il cerchio Dhanush, attore famosissimo nell’industria cinematografica indiana, qui al suo esordio a Hollywood: “Mi sono divertito a vedere come si lavora a Hollywood. Sono 20 anni che lavoro nell’industria indiana, ma qui è tutto diverso. Ho avuto l’opportunità di guardarmi come un novellino, è stato divertente. Sono molto grato ai Russo per avermi trovato e scelto.”

The Gray Man è disponibile al cinema, in sale selezionate, mentre dal 22 luglio arriva su Netflix.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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