Batman Begins: recensione del film di Christopher Nolan

Christopher Nolan riporta Batman sul grande schermo, rendendolo il supereroe ideale per quest'epoca segnata dalla paura.

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Dopo sedici anni dal film di Tim Burton con Michael Keaton e dopo altri otto dal disastroso Batman & Robin di Joel Schumacher e George Clooney, nel 2005 il cavaliere oscuro è tornato sul grande schermo con Batman Begins, in una versione più potente e dark, per molti versi superiore alle sue precedenti incarnazioni. Un film che ci allontana di molto dai tempi di Adam West, quando Batman vestiva di grigio e azzurro, gli avversari somigliavano più a delle macchiette e gli enigmi da risolvere erano concepiti più per far sorridere che per invogliare a scoprire colpevoli e misteri.

 

Christopher Nolan (Memento, Insomnia) prende il mito del detective della notte e lo trasforma in qualcosa che, effettivamente, può far pensare allo spettatore “Ecco! Se Batman esistesse nella realtà, sarebbe proprio così”. Per farlo ci riporta alle origini del personaggio, ispirandosi ai fumetti Batman: Anno Uno, The Man Who Falls e Il lungo Halloween, riproponendo dunque il personaggio (per il quale si erano candidati anche Cillian Murphy Jake Gyllenhaal) in una versione più tormentata e tenebrosa, un vero vendicatore il cui scopo principale è spaventare a morte gli avversari. Ed è proprio questo il grande tema alla base del film: la paura.

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La trama di Batman Begins

Protagonista del film è naturalmente il multimiliardario Bruce Wayne (Christian Bale), che torna a Gotham dopo anni passati in luoghi sperduti del mondo dove ha cercato di gestire la paura e la rabbia scaturite in seguito all’omicidio dei genitori. Con l’obiettivo di ripulire la città dalla criminalità e dalla corruzione che la governano, decide – con l’aiuto del maggiordomo Alfred Pennyworth (Michael Caine) – di assumere l’identità del vigilante mascherato Batman. Ben presto, si troverà però a doversi scontrare con personalità particolarmente malvagie, come lo psichiatra Jonathan Crane (Cillian Murphy), noto con il nome di Spaventapasseri, il mafioso Carmine Falcone (Tom Wilkinson) e il misterioso Ra’s Al Ghul.

Christian Bale e Cillian Murphy in Batman Begins
Christian Bale e Cillian Murphy in Batman Begins © 2005 – Warner Bros. Entertainment

Governati dalla paura

Dicevamo, la paura. Quella di Bruce Wayne dinanzi ai pipistrelli, sempre la sua nel ricordare continuamente la morte dei propri genitori, ma anche quella di un’intera città. Una Gotham che vista dall’alto sembra tecnologica e pulita come una metropoli utopica, ma che quando si plana tra le sue strade e nei suoi bassifondi si rivela sporca e corrotta fino al midollo. Ambienti volutamente tenuti in questo stallo per far sì che chi li abita viva in un costante stato di paura, incapace pertanto di ribellarsi e risollevare le proprie sorti. La paura è dunque dilagante all’interno del film, proponendoci personaggi che cercano di controllarla (Batman, Ra’s Al Ghul) e altri che la sfruttano per i propri scopi (Jonathan Crane).

Nolan, qui al suo primo grande blockbuster, sceglie dunque un approccio particolarmente elaborato per riproporre il celebre supereroe sul grande schermo. Va alla radice della sua essenza, ci porta a scoprire le sue origini emotive e le motivazioni che lo portano ad essere quello che è. Così facendo, scrive insieme a David S. Goyer un’opera che è non solo una perfetta origin story del personaggio, ma anche una lucidissima riflessione su ciò che la paura è in grado di fare. Batman Begins, nel suo parlare di questa emozione come anche di terrorismo, si dimostra essere un degno figlio di quel cinema post 11 settembre 2001 che cerca di far luce su ciò che da quella fatidica data ha avuto inizio.

La risposta sembra essere una più consapevole certezza che la paura è un ottimo strumento di controllo sulle masse, ed è così che tale tematica si sposa perfettamente con la natura di Batman, probabilmente il supereroe più adatto a questa nostra epoca. Tutto ciò Nolan ce lo propone attraverso una vicenda particolarmente coinvolgente nel suo intrigo, nei personaggi che ci racconta e nell’azione che ci offre. Per lui si tratta di un vero e proprio banchetto di prova, dopo il quale la sua carriera compirà un considerevole salto in avanti, rendendolo l’esempio più lampante di autore capace di cimentarsi con il blockbuster.

Gary Oldman e Christian Bale in Batman Begins
Gary Oldman e Christian Bale in Batman Begins. Foto di David James (c) 2002 – © 2004 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved

Batman Begins è puro blockbuster d’autore

Non era infatti scontato che Nolan – dopo tre film di grande impatto ma ben lontani dalle difficoltà che un progetto come Batman Begins comporta – riuscisse nell’impresa. Eppure, il regista ossessionato dal tempo e dal suo funzionamento ha dimostrato di possedere una visione chiarissima di quest’operazione e dei modi migliori per realizzarla. Il risultato parla da sé, con sequenze di grande impatto – rese tali dal montaggio mozzafiato di Lee Smith – momenti di valida introspezione che arricchiscono i personaggi (iconico il “Perché cadiamo, Bruce?”) e anche alcuni elementi horror che fanno venir voglia di vedere Nolan cimentarsi appieno con questo genere.

Batman Begins è una montagna russa di emozioni, che fa attendere prima di poter vedere in scena il cavaliere oscuro ma che proprio per l’adeguata preparazione lo rende ancor più memorabile. Si ha così la rinasica sul grande schermo di Batman, con questa versione cupa e violenta dalla quale ci si lascia coinvolgere ben volentieri. La presenza di un cast di assolute star è la ciliegina sulla torta di un film che a distanza di anni sa ancora distinguersi dai tanti cinecomic venuti dopo, anche per merito del suo parlare in tali termini di quell’emozione che prima o poi tutti impariamo a conoscere.

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Batman Begins
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Sommario

Nolan dà vita al suo personalissimo Batman, un eroe oscuro e violento, perfetto specchio dei tempi attuali. L’intero film, d’altronde, è una lucida riflessione sulla paura come emozione primaria e perfetto strumento di controllo. Tra grandi sequenze d’azione, personaggi abilmente costruiti e approfonditi e la precississima visione che Nolan ha del progetto, Batman Begins è ancora oggi un “cinecomic” che fa scuola.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.

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