Black Widow: la regista commenta i temi dell’oggettivazione e dell’infertilità

La regista di Black Widow, Cate Shortland, ha rivelato in che modo il film affronterà alcuni importanti temi legati alla figura e alla storia di Natasha Romanoff.

Black Widow scarlet johansson

Di recente è emerso che in Black Widow è presente una battuta con cui Yelena Belova prende in giro la classica “posa” di Natasha Romanoff, entrata ormai nell’immaginario collettivo ma che, nel corso degli anni, è stata oggetto di numerosi dibattitti in materia di sessualizzazione.

 

Durante una recente intervista con il Time, è stata proprio la regista Cate Shortland a spiegare perché ha voluto inserire proprio questo riferimento nel film: “Ho deciso che dovesse essere un aspetto importante. Yelena dice a Natasha: ‘Sei una poser. Il modo in cui ti muovi non è reale. Per chi lo fai?’. Volevamo che la cosa emergesse, permettendo al pubblico di essere consapevole della differenza tra ciò che aveva visto in passato e ciò che sta vedendo adesso.”

Shortland ha poi aggiujnto che sia lei che il team che ha lavorato a Black Widow hanno compiuto “uno sforzo coscienzioso” per cercare di non oggettivare i membri del cast femminile, sottolineando che “Natasha era un personaggio creato per lo sguardo maschile. Inizialmente, anche il modo in cui si muoveva, il modo in cui si vestiva: è stato utile come trampolino di lancio. Ma non rappresentava chi era è davvero.”

Altrettanto controversa è stata, all’epoca, la sottotrama di Avengers: Age of Ultron che aveva rivelato che la Stanza Rossa aveva impedito a Natasha, tramite un intervento, di avere figli. La questione viene affrontata apertamente nello standalone e la regista era determinata a conferirle un significato e un’importanza totalmente diverse questa volta (dal momento l’interpretazione di Joss Whedon in merito era stata ampiamente criticata).

“La produttrice esecutiva di Black Widow, Victoria Alonso, ed io siamo entrambe madri adottive”, ha spiegato Shortland. “Volevamo sottolineare il fatto che se tu non hai figli non significa che sei inferiore ad un’altra persona. Volevamo comunque dare potere a Natasha.”

Black Widow avrà davvero un sequel?

È stato detto in più occasioni che Black Widow porterà a termine la storia di Natasha, ma in un’altra intervista con Deadline, sempre Shortland ha lasciato intendere che potrebbero esserci altre storie da raccontare. “Penso che queste ragazze abbiano ancora un sacco di sederi da prendere a calci”, ha ironizzato, lasciando una porta aperta ad un eventuale sequel (probabilmente incentrato su Yelena Belova).

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

- Pubblicità -