ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU Guardiani della Galassia Vol. 3
Come da tradizione Marvel Studios, anche Guardiani della Galassia Vol. 3 si presta alle scene post credits, anche se, in questo caso, più che un gancio con quello che verrà sono un tentativo di allungare un po’ la permanenza sul grande schermo di quei personaggi che abbiamo amato e ai quali non vogliamo dire addio.
Le scene mostrano infatti il futuro dei Guardiani, sia di quelli che partono sia di quelli che restano, offrendoci un piccolo sguardo su quello che sarà il loro avvenire lontano dagli schermi, dopo la grande avventura vissuta nel film.
La maggior parte dei Guardiani della Galassia decide di ritirarsi
Il marketing del film aveva dato l’idea che almeno uno, se non due membri della squadra potessero morire nel corso della storia. Tuttavia, per fortuna, sappiamo che non è così, anche se Star Lord (Chris Pratt) ci va molto vicino, se non fosse stato per l’intervento di Adam Warlock (Will Poulter).
Alla fine, nonostante Rocket sia stato salvato e l’equipaggio si sia riunito, diversi membri del team decidono che è ora di ritirarsi dai Guardiani della Galassia. Il primo è Star-Lord, che decide di essere rimasto lontano dalla Terra per troppo tempo e pensa che sia giunto il momento di riunirsi con il nonno (Gregg Henry). Quindi, Mantis (Pom Klementieff) sente di dover trovare il proprio posto nella galassia ed esplorare il cosmo, portando con sé il suo trio di amichevoli Abilisk. Alla fine, Nebula (Karen Gillan) e Drax (Dave Bautista) scelgono di rimanere su Ovunque per aiutare a ricostruire, con Nebula che promette di condurre l’insediamento verso una nuova era di prosperità. Allo stesso tempo, Drax sarà una figura paterna per i bambini che sono stati salvati dall’Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji).
E mentre scopriamo che negli ultimi anni del MCU la Gamora (Zoe Saldana) del passato è diventata una di famiglia trai Ravagers, dai quali lei stessa decide di tornare, ci rendiamo conto che soltanto Rocket (Bradley Cooper) e Groot (Vin Diesel) sono i membri della vecchia squadra di Guardiani che rimangono. Sicuramente si tratta della fine dei Guardiani così come li conosciamo, ma quando Star-Lord regala a Rocket il suo amato player di Zune, dichiara anche Rocket il nuovo leader dei Guardiani della Galassia.
Incontriamo i nuovi Guardiani della Galassia
Anche se la banda di eroi abbia preso strade separate, la scena post credits di Guardiani della Galassia Vol. 3 mostra che i Guardiani della Galassia sono tutt’altro che scomparsi. La scena si apre su un desolato, arido pianeta alieno e vediamo una nuova squadra di Guardiani (ognuno dei quali indossa le classiche uniformi blu e rosse che vediamo nei fumetti e che hanno debuttato in precedenza nel film) incaricata di proteggere tutta la vita innocente nell’universo.
Come previsto, Rocket è colui che guida questa nuova generazione di disadattati, completando la sua evoluzione da egoista cacciatore di taglie nel primo film al nobile capitano che vediamo ora. Ovviamente, Rocket non andrebbe da nessuna parte senza il suo fidato migliore amico Groot, che sta attraversando un’altra fase di crescita ed è ora un enorme gigante delle dimensioni di Hulk impegnato a fare un pisolino mentre i suoi compagni di squadra parlano. Ad unirsi a Rocket e Groot nel team ci sono quattro nuovi membri. Il primo è Kraglin (Sean Gunn), che è diventato un combattente formidabile ora che ha imparato a usare l’onnipotente freccia di Yondu (Michael Rooker). Insieme a Kraglin c’è il suo compagno canino Cosmo (Maria Bakalova), il cane spaziale con poteri psichici che ha passato la maggior parte del film a rimproverare Kraglin per averla definita un cane cattivo. Infine, Adam Warlock dimostra che il suo salvataggio di Star-Lord non è stato un colpo di fortuna, poiché ha ufficialmente voltato pagina e si è unito alla squadra di eroi.
Il sesto e ultimo membro è il più misterioso del gruppo, si tratta di una delle giovani donne salvate dai Guardiani dalle grinfie dell’Alto Evoluzionario. Apprendiamo rapidamente che il suo nome è Phyla, indicando potenzialmente che questo nuovo personaggio non è altri che un giovane Phyla-Vell, un importante Guardiano della Galassia dei fumetti. Sebbene la sua origine nell’MCU sembri direttamente legata all’Alto Evoluzionario, nei fumetti, Phyla è la figlia dell’originale Captain Marvel, Mar-Vell, cosa che tecnicamente la rende la prossima in linea di successione per diventare il successore di Mar-Vell. Se questo personaggio è la Phyla-Vell che conosciamo dai fumetti, significa potenzialmente che l’MCU ha introdotto l’ennesimo candidato per Young Avenger.
Mentre la nuova squadra ha una conversazione rilassata nel paesaggio desertico che si descriveva prima, in lontananza arriva un’orda di creature aggressive che corrono verso di loro. Kraglin è fiducioso di poterli eliminare tutti con la sua freccia, ma ciò priverebbe la squadra di tutto il divertimento. Subito prima di lanciarsi in battaglia, Rocket tira fuori il suo Zune e manda in play “Come and Get Your Love” di Redbone, la prima canzone che abbiamo sentito nella trilogia dei Guardiani della Galassia e che rappresenta una perfetta chiusura, ma anche un nuovo inizio per la serie.
“Il leggendario Star-Lord tornerà”
La seconda scena post credits vede semplicemente Peter che fa colazione e ha una conversazione tranquilla con il nonno che non vede da decenni, con i due che parlano solo di cose umane quotidiane. Sul giornale che nonno Quill sta leggendo si legge: “Rapimento alieno: Kevin Bacon racconta tutto“, un chiaro riferimento agli eventi di The Guardians of the Galaxy Holiday Special.
Tuttavia, quando il film si chiude, vediamo un titolo che recita “Il leggendario Star-Lord tornerà”. Si tratta della conferma che Peter Quill sarà protagonista del suo film da solista? O che lo vedremo tornare in uno show televisivo? O forse, ancora, in uno dei prossimi film collettivi dei Vendicatori?