Io, Robot: il regista accusa Elon Musk di aver copiato il suo film di fantascienza

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Lo scorso giovedì, l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha svelato – nel corso dell’evento We, Robot (vi ricorda per caso un film chiamato Io, Robot?) – i nuovi prototipi di robot, chiamati Optimus, che in un primo momento sembravano essere senza pilota, ma che poi si sono rivelati essere tele-operati da esseri umani in tempo reale. Il momento clou della serata è però stata la presentazione del Cybercab, con le sue porte simili ad ali e l’assenza di volante e pedali, ma anche del Robovan, un autobus glorioso che si guida da solo e può trasportare merci e/o fino a 20 persone.

Ma mentre i design eleganti e privi di spigoli possono richiamare alla mente il look caratteristico della sua azienda, gli utenti più attenti sui social media hanno notato un’altra sorprendente somiglianza: la meccanica futuristica che ha caratterizzato il lavoro del regista Alex Proyas in Io, Robot, il film del 2004 interpretato da Will Smith, a cui si accennava anche in apertura.

L’inquietante somiglianza non è passata inosservata – né è stata apprezzata – da Proyas, che ha colto l’occasione sulla piattaforma X di Musk per rimproverare al dirigente di aver copiato le sue creazioni. “Ehi Elon, posso riavere i miei progetti per favore?”, ha scritto il regista australiano, autore anche di film come Il corvo del 1994. Di seguito, ecco il tweet condiviso dal regista, con i paragoni tra il film e quanto presentato da Musk.

Di cosa parla Io, Robot?

Ambientato a Chicago nel 2035, il kolossal candidato all’Oscar Io, Robot si addentra in un mondo in cui androidi simili a esseri umani occupano posizioni di servizio pubblico, tutti operanti secondo le tre leggi della robotica di Isaac Asimov, coniate per la prima volta nella sua raccolta di racconti che funge da base per il film di fantascienza. Interpretato anche da Bridget Moynahan e Alan Tudyk, la trama si svolge quando il personaggio di Smith, detective tecnologicamente avverso, viene chiamato a indagare sul suicidio sospetto di un fondatore della U.S. Robotics. Ciò che scoprirà è un pericoloso complotto che rischia di portare all’estinzione della specie umana.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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