Il Gladiatore II (qui la nostra recensione), come noto, è privo del protagonista del primo film, Russell Crowe. Massimo (il personaggio di Crowe) muore alla fine de Il Gladiatore, quindi non è stato uno shock sapere che non era coinvolto nel sequel, sostituito nel ruolo principale da Paul Mescal, che interpreta il di lui figlio, Lucio. Sebbene Crowe sia assente dal film, il messaggio che trasmette nel ruolo di Massimo nel primo Gladiatore è molto presente, tanto che molti fan hanno ritenuto che sia Lucio che il film nel suo complesso fossero troppo simili all’originale. Lo sceneggiatore Peter Craig ha però ora affermato che Massico (e Crowe) erano inizialmente previsti anche per questo sequel.
Parlando con TheDirect, lo sceneggiatore ha rivelato di aver scritto una scena di flashback con Massimo e ha spiegato perché non è stata inclusa: “C’era una bozza che avevo in cui… c’era un’idea che i romani avevano di poter parlare con i propri antenati, e avevano queste catacombe sotterranee dove le urne e le ceneri e le ossa delle persone erano tutte sepolte sotto la città. C’era una scena in cui Lucio, una volta scoperto che si trattava di suo padre, scendeva lì sotto e trovava la sua tomba. E ci sarebbe stato solo un breve flashback con Russell. Penso che probabilmente abbiano preso la decisione giusta di non utilizzarlo“.
Il motivo per cui Russell Crowe non è stato coinvolto in Il gladiatore II
“Ma ci ho lavorato con Ridley [Scott] per un po’. In realtà me ne sono andato per impegni su altri progetto. Ho però lasciato un menù di proposte tra cui poter scegliere per questo sequel e loro ne hanno selezionate alcune, e credo che abbiano lasciato fuori molte delle cose giuste”. Sebbene Il gladiatore II sia riuscito a superare il primo alla fine della sua corsa nelle sale, il film è stato ben lungi dall’essere un profitto, considerando i suoi ingenti budget di produzione e marketing. La Paramount Pictures ha riferito di aver speso circa 250 milioni di dollari solo per la realizzazione de Il gladiatore II, con altri 100 milioni di dollari destinati ai costi di marketing.
Il che significa che il film avrebbe dovuto incassare ben più di 500 milioni di dollari al botteghino per raggiungere il pareggio, e ha concluso la sua corsa nelle sale con 172 milioni di dollari a livello nazionale e 288 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale globale di 460 milioni di dollari. Una o due scene con il Massimo di Russell Crowe avrebbero potuto dare al film una piccola spinta al botteghino, soprattutto per coloro che hanno un profondo legame nostalgico con l’originale, ma è improbabile che avrebbero dato al film la spinta necessaria per raggiungere il profitto.