Mel Gibson darà il via alle riprese dell’atteso sequel di La Passione di Cristo, apparentemente intitolato La Resurrezione di Cristo, ad agosto presso gli studi di Cinecittà a Roma, come annunciato dall’amministratore delegato Manuela Cacciamani. In un’intervista rilasciata al quotidiano finanziario italiano Il Sole 24 Ore, Cacciamani ha infatti dichiarato che Gibson e la Icon Productions hanno fissato ad agosto la data di inizio delle riprese del seguito del suo kolossal biblico del 2004, che è diventato il film indipendente con il maggior incasso di tutti i tempi.
Diverse fonti hanno poi confermato a Variety che la produzione di “The Resurrection” inizierà effettivamente nell’estate del 2025. Il nuovo e vasto Studio 22 di Cinecittà sarà il centro principale del film. Come per La Passione di Cristo, anch’esso ambientato a Cinecittà, La Resurrezione di Cristo sarà girato anche nell’antica città di Matera. Mel Gibson dovrebbe girare il sequel anche in altre antiche località rurali del Sud Italia, tra cui Ginosa, Gravina Laterza e Altamura. Jim Caviezel dovrebbe tornare a interpretare Gesù nel film, mentre Maia Morgenstern, che ha interpretato la madre di Gesù, e Francesco De Vito, che ha interpretato Pietro, sarebbero anch’essi a bordo, secondo IMDB.
Cosa sappiamo di La Resurrezione di Cristo
Parlando al podcast di Joe Rogan a gennaio, Gibson ha descritto il film – che, ovviamente, raffigura la resurrezione di Gesù – come “un trip di acidi”, aggiungendo di non aver “mai letto nulla di simile” a questa sceneggiatura, che ha scritto in coppia con lo sceneggiatore di Braveheart Randall Wallace. In un’intervista rilasciata al National Catholic Register nel 2022, Gibson ha invece detto che La Resurrezione di Cristo “non è una narrazione lineare“, aggiungendo che “devi giustapporre l’evento centrale che sto cercando di raccontare con tutto ciò che lo circonda nel futuro, nel passato e in altri regni, e questo sta diventando un po’ fantascientifico”.
E ha aggiunto: “Credo che per raccontare davvero la storia in modo corretto si debba partire dalla caduta degli angeli, il che significa che ci si trova in un altro luogo, in un altro regno. Devi andare all’inferno”. Come noto, dopo la prima del 2004, La Passione di Cristo – la storia di Gibson sugli ultimi giorni di Gesù sulla terra fino alla crocifissione – è diventato il film indipendente che ha incassato di più di tutti i tempi, con un box office mondiale di quasi 612 milioni di dollari. Sebbene il film sia stato considerato antisemita a causa della sua implicazione che i leader ebrei fossero da biasimare per la morte di Gesù, la controversia ha anche alimentato l’interesse, con le chiese che hanno prenotato intere sale per i loro fedeli.