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Italo: due clip del film con Marco Bocci

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E’ attualmente al cinema il film Italo con protagonista Marco Bocci alla sua prima pellicola da protagonist al cinema dopo il successo di Squadra Antimafia. Ebbene ecco due clip del film:

Il film ispirato ad una storia vera è interpretato da Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita, Tomal (il cane), Vincenzo Lauretta, Martina Antoci, Matteo Korreshi, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Marcello Perracchio, Tuccio Musumeci e Leo Gullotta (voce narrante).

Nel 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Tratto da un’ incredibile storia vera il film racconta la vita di Italo, cane straordinario al punto da meritare la cittadinanza onoraria. Una commedia romantica e divertente che tocca temi importanti quali l’amicizia, il pregiudizio e l’amore incondizionato a cui fa da cornice una Sicilia piena di colori e tradizioni. L’eroe di Squadra Antimafia, Marco Bocci, nel suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo.

Italo Spinelli racconta la sua Gangor

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italo_spinelli

La scrittrice e giornalista Lidia Ravera (autrice nel 1976 di Porci con le ali) ha introdotto la conferenza stampa a cui hanno preso parte il regista di Gangor, Italo Spinelli e la protagonista Pryanka Bose. Erano presenti anche i produttori, Angelo Barbagallo (Bibi film) , Carlo Brancaleone (Rai Cinema) e Luciano Sovena (distribuzione, Cinecittà Luc ).

Italo al Festival di Taormina

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italoNotorious Pictures presenta lunedì 16 giugno, in anteprima alla 60ª Edizione del TaorminaFilmFest, ITALO, l’emozionante storia vera dell’omonimo meticcio color miele che, spuntato dal nulla tra le strade del piccolo paese siciliano di Scicli, conquistò pian piano il cuore di tutti gli abitanti fino a diventarne cittadino onorario.

Una commedia delicata e divertente – firmata da Alessia Scarso ed interpretata da Marco Bocci, Elena Radonich e Barbara Tabita – che tocca temi importanti quali l’amicizia, il pregiudizio e l’amore incondizionato a cui fa da cornice una Sicilia piena di colore e tradizioni. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2015.

Italica Noir: I ferri del mestiere, intervista ai filmmaker della serie

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In occasione del Noir in Festival 2023, ecco l’intervista a Jake La Furia, Federico Cadenazzi e Girolamo Lucania, rispettivamente voce narrante, regista e sceneggiatore della seconda stagione di Italica Noir: I ferri del mestiere, disponibile dall’11 dicembre su Mediaset Infinity. La serie è una co-produzione Infinity LAB, laboratorio permanente di Mediaset Infinity che individua e premia il talento di filmmaker e case di produzione indipendenti.

Italica Noir è la docu-serie di genere true crime che combina tecniche di animazione e ricostruzione storica, dalle atmosfere tipiche del cinema e della letteratura noir, per indagare sui fatti di cronaca più sanguinosi e scioccanti della Storia italiana. Dopo il successo della prima stagione – con la voce narrante di Adriano Giannini e già disponibile su Mediaset Infinity – arriva Italica Noir: I Ferri del Mestiere, narrata dal rapper Jake La Furia.

La nuova stagione di Italica Noir racconta attraverso la voce di Jake La Furia, varie facce della malavita milanese dagli anni ’40 fino all’inizio degli anni ’80 in quattro episodi antologici. Piombo, grandi rapine, rapimenti, bande criminali e ladri solitari, conflitti a fuoco, ma anche gentiluomini, patti di non belligeranza, ingegno. Un quarantennio di rinascita e ricchezza, ma anche di piombo e sangue. Dalla storia di Vallanzasca e Turatello alla “Rapina del Secolo” di Ugo Ciappina; dal Robin Hood moderno, Ezio Barbieri, e il suo “erede” Luciano Lutring alla fuga più sanguinosa che la cronaca ricordi.

Italia’s Got Talent 2021, al via la nuova edizione, ecco la giuria

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C’è aria di novità a Italia’s Got Talent, con la nuova edizione che approda su Sky Uno e in streaming su NOW da gennaio con una irresistibile new entry in giuria: al tavolo dei giudici, con i confermatissimi Federica Pellegrini, Mara Maionchi e Frank Matano, ci sarà infatti Elio. Nello show prodotto da Fremantle per Sky, la ricerca dei migliori talenti del nostro Paese sarà guidata ancora dalla travolgente Lodovica Comello, alla conduzione per il sesto anno consecutivo.

Salda al timone nel viaggio della nuova edizione, e sempre pronta a incitare i concorrenti nel backstage, ci sarà Lodovica Comello, trascinante padrona di casa a IGT.

In giuria quattro personalità tanto diverse tra loro ma capaci di coniugare estro e ingegno, che nella nuova edizione di Italia’s Got Talent torneranno a dare la caccia ai migliori talenti a partire da ottobre, quando a Cinecittà prenderanno il via le Audizioni.

La giuria

Elio, cantante, musicista e scrittore, con gli Elio e Le Storie Tese ha pubblicato dieci dischi in studio, ma nel corso degli anni è diventato anche un amatissimo personaggio al quale il fiuto per il talento di sicuro non manca. Al suo fianco il grande ritorno di Federica Pellegrini, la “Divina”, plurimedagliata e campionessa olimpica, reduce da Tokyo 2020 dove ha raggiunto il record storico della quinta finale olimpica consecutiva nei 200 stile libero; l’amatissima, vera icona dell’industria discografica e della TV italiana Mara Maionchi; e, per la settima edizione consecutiva, Frank Matano, comico e attore irresistibile, pronto a provocare ancora i colleghi al tavolo e a far ridere il pubblico col suo umorismo nonsense.

Elio dichiara: «Sono felicissimo di entrare nella famiglia di Italia’s Got Talent. Non vedo l’ora di sedermi al tavolo dei giudici, il più lontano possibile da Frank Matano, di usare il Golden Buzzer totalmente a caso, di insegnare il dialetto milanese a Federica, di tornare al fianco di Mara Maionchi per rubarle i segreti del mestiere e tutti i soldi. Sarò apparentemente amichevole ma in realtà sono qui per stracciare i miei avversari perché per me nella vita contano solo il danaro e la vittoria».

Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming di Sky Italia, afferma: «Nella valigia di Italia’s Got Talent, quest’anno, mettiamo un po’ di novità: diamo il benvenuto in squadra a Elio, un talento versatile e irresistibile, già nostro compagno di viaggio in altre avventure, che sa mettere la sua inconfondibile firma in tutto quello che fa. E ringraziamo Joe Bastianich, straordinario giudice per due stagioni di Italia’s Got Talent e che continuerà a far parte della famiglia Sky con nuovi progetti. Con Elio, diamo il bentornato a Federica, Mara, Frank e alla padrona di casa Lodovica, che hanno saputo fare di Italia’s Got Talent uno show tra i più amati dal pubblico, capace di riunire davanti alla tv tutta la famiglia in grandi serate di intrattenimento puro.

Italia’s Got Talent è tra i flagship show più distintivi e coerenti con la nostra offerta di intrattenimento Sky e come tale affiancherà i nostri titoli più identitari come X Factor, MasterChef Italia e il neo arrivato Pechino Express, solo per citarne alcuni. Una ridefinizione della nostra strategia editoriale che punterà alla soddisfazione degli abbonati con i grandi show in pay tv, mentre nuovi format e l’ingresso di nuovi volti accendono la programmazione free to air di TV8. Il viaggio di Italia’s Got Talent può iniziare, mettiamoci comodi: ci sarà da divertirsi»

Gabriele Immirzi, Chief Executive Officer di Fremantle, dice: «Siamo felici di dare il benvenuto a Elio nella grande famiglia di Italia’s Got Talent, un format in cui la sua passione per i talenti più estrosi e per i personaggi più bizzarri potranno certamente trovare terreno fertile. Colgo l’occasione per ringraziare Joe Bastianich per la passione e l’entusiasmo con cui ha partecipato al programma negli ultimi due anni e a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per i progetti futuri.

Vedere Lodovica per il sesto anno consecutivo guidare la grande macchina di IGT con sempre maggiore confidenza e sicurezza ci rende orgogliosi di aver creato una squadra coesa ed efficace. Saranno 9 puntate di sano e puro divertimento».

Italiano Medio: Trailer ufficiale del film di Maccio Capatond

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Guarda il Trailer ufficiale del film Italiano Medio di Maccio Capatonda commedia in arrivo nei cinema italiani il prossimo 29 gennaio distribuita da Medusa.

 

Trama: Giulio Verme (Maccio Capatonda) è un ambientalista convinto in crisi depressiva, che alla soglia dei 40 anni si ritrova a fare la ‘differenziata’ in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Avvilito, furioso, depresso è ormai totalmente incapace di interagire con chiunque: con i colleghi di lavoro, con i vicini, con la famiglia e con Franca, la compagna di una vita.

L’incontro con l’agguerrita anche se poco credibile associazione ambientalista dei “Mobbasta” lo convince a combattere fervidamente contro lo smantellamento di un parco cittadino, ma per Giulio è l’ennesimo fallimento.

Non ci sono più speranze per il nostro protagonista fino a quando incontra Alfonzo, un suo vecchio e odiato amico di scuola che ha però un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%, come si dice comunemente.

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Italiano MedioItaliano Medio scritto da Marcello Macchia, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Daniele Grigolo, Danilo Carlani e Luigi Luciano ė interpretato da Maccio Capatonda (Marcello Macchia), Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna (Franco Mari), Gabriella Franchini, Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Matteo Bassofin, Anna Pannocchia (Adelaide Manselli), Ivo Avido (Enrico Venti) con la partecipazione di Nino Frassica.

Giulio Verme è un ambientalista convinto in crisi depressiva, che alla soglia dei 40 anni si ritrova a fare la ‘differenziata’ in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Avvilito, furioso, depresso è ormai totalmente incapace di interagire con chiunque: con i colleghi di lavoro, con i vicini, con la famiglia e con Franca, la compagna di una vita.
L’incontro con l’agguerrita anche se poco credibile associazione ambientalista dei “Mobbasta” lo convince a combattere fervidamente contro lo smantellamento di un parco cittadino, ma per Giulio è l’ennesimo fallimento.
Non ci sono più speranze per il nostro protagonista fino a quando incontra Alfonzo, un suo vecchio e odiato amico di scuola che ha però un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%, come si dice comunemente.
Ed è proprio così che Giulio supera la depressione: non pensa più all’ambiente ma solo a sé stesso, alle donne, ai vizi, passioni e virtù di ogni italiano medio.
Una battaglia senza esclusioni di colpi si consuma nel cervello e nella vita di Giulio tra l’Italiano Medio e quello impegnato ma inconcludente che lo porterà non solo a diventare il Vip più famoso d’Italia ma anche a cambiare gran parte della sua vita…

ITALIANO MEDIO è distribuito in Italia da Medusa Film ed uscirà nelle sale il 29 gennaio 2015.

Italiano Medio: trailer del primo film di Maccio Capatonda

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Fino ad ora eravamo abituati a vederlo dilettarsi tra i trailer di film quantomeno fantasiosi, ma a quanto pare è giunta l’ora per Maccio Capatonda (al secolo Marcello Macchia) di confrontarsi seriamente con la macchina da presa ed il grande schermo. Italiano Medio sarà il titolo del film di debutto del comico abruzzese, pellicola che si ispira ad un omonimo trailer realizzato in passato in collaborazione con i fedeli Herbert Ballerina ed Ivo Avido. Prodotto da Medusa, il film non ha ancora una data di rilascio ufficiale, ma è certo che le riprese avranno il via al finire della stagione estiva.

Intanto, per stuzzicare la fantasia del pubblico e presentare ufficialmente il progetto, Maccio Capatonda ha rilasciato un primo trailer del film attraverso il proprio canale ufficiale Youtube:

Fonte: Maccio Capatonda Official

Italiano Medio: imperdibile clip con Maccio Capatonda

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Italiano Medio,  una clip imperdibile: Giulio & Giulio a confronto, il balletto dell’italiano medio VS quello dell’uomo verme.

ITALIANO MEDIO, scritto da Marcello Macchia, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Daniele Grigolo, Danilo Carlani e Luigi Luciano, è interpretato da Maccio Capatonda (Marcello Macchia), Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna (Franco Mari), Gabriella Franchini, Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Matteo Bassofin, Anna Pannocchia (Adelaide Manselli), Ivo Avido (Enrico Venti) con la partecipazione di Nino Frassica.

Giulio Verme è un ambientalista convinto in crisi depressiva, che alla soglia dei 40 anni si ritrova a fare la ‘differenziata’ in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Avvilito, furioso, depresso è ormai totalmente incapace di interagire con chiunque: con i colleghi di lavoro, con i vicini, con la famiglia e con Franca, la compagna di una vita.
L’incontro con l’agguerrita anche se poco credibile associazione ambientalista dei “Mobbasta” lo convince a combattere fervidamente contro lo smantellamento di un parco cittadino, ma per Giulio è l’ennesimo fallimento.
Non ci sono più speranze per il nostro protagonista fino a quando incontra Alfonzo, un suo vecchio e odiato amico di scuola che ha però un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%, come si dice comunemente.
Ed è proprio così che Giulio supera la depressione: non pensa più all’ambiente ma solo a sé stesso, alle donne, ai vizi, passioni e virtù di ogni italiano medio.
Una battaglia senza esclusioni di colpi si consuma nel cervello e nella vita di Giulio tra l’Italiano Medio e quello impegnato ma inconcludente che lo porterà non solo a diventare il Vip più famoso d’Italia ma anche a cambiare gran parte della sua vita…

Italiano Medio: data d’uscita del film di Maccio Capatonda

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Maccio-Capatonda-italiano-medioUscirà il prossimo 29 gennaio Italiano Medio, il primo lungometraggio diretto e interpretato da Maccio Capatonda (Marcello Macchia) – prodotto da Marco Belardi per Lotus Production e da Medusa Film – che vedrà il popolarissimo volto del web e della tivù nel suo primo vero film tratto da un finto trailer.

ITALIANO MEDIO scritto da Marcello Macchia, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Daniele Grigolo, Danilo Carlani e Luigi Luciano ė interpretato da Maccio Capatonda (Marcello Macchia), Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna (Franco Mari), Gabriella Franchini, Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Matteo Bassofin, Anna Pannocchia (Adelaide Manselli), Ivo Avido (Enrico Venti) con la partecipazione di Nino Frassica.

Sinossi:

Giulio Verme è un ambientalista convinto in crisi depressiva, che alla soglia dei 40 anni si ritrova a fare la ‘differenziata’ in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Avvilito, furioso, depresso è ormai totalmente incapace di interagire con chiunque: con i colleghi di lavoro, con i vicini, con la famiglia e con Franca, la compagna di una vita. L’incontro con l’agguerrita anche se poco credibile associazione ambientalista dei “Mobbasta” lo convince a combattere fervidamente contro lo smantellamento di un parco cittadino, ma per Giulio è l’ennesimo fallimento. Non ci sono più speranze per il nostro protagonista fino a quando incontra Alfonzo, un suo vecchio e odiato amico di scuola che ha però un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%, come si dice comunemente. Ed è proprio così che Giulio supera la depressione: non pensa più all’ambiente ma solo a sé stesso, alle donne, ai vizi, passioni e virtù di ogni italiano medio. Una battaglia senza esclusioni di colpi si consuma nel cervello e nella vita di Giulio tra l’Italiano Medio e quello impegnato ma inconcludente che lo porterà non solo a diventare il Vip più famoso d’Italia ma anche a cambiare gran parte della sua vita…

Italiano Medio in vetta alla classifica Box Office ITA

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Dopo una settimana passata in testa alla chart senza rivali, Italiano Medio con Maccio Capatonda continua la sua corsa battendo anche tutte le new entry del weekend. Più forte dello sci-fi dei Wachowski Bros (“Jupiter-Il destino dell’universo”, 84.413 euro), più forte del pluricandidato agli Oscar “Birdman”, 56.232 euro, e del campione di incassi francese “Non sposate le mie figlie” (61.668 euro). Un successo ‘in crescendo’ dunque quello di “Italiano medio” – prodotto da Medusa Film e da Marco Belardi per Lotus Production e distribuito in sala da Medusa Film – che con i 116mila euro (115.558) incassati nella giornata di ieri, si trova ormai alle soglie dei 3 milioni di euro (2.713.206) in appena una settimana di programmazione.

Italiano MedioITALIANO MEDIO, scritto da Marcello Macchia, Marco Alessi, Sergio Spaccavento, Daniele Grigolo, Danilo Carlani e Luigi Luciano, è interpretato da Maccio Capatonda (Marcello Macchia), Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Lavinia Longhi, Barbara Tabita, Rupert Sciamenna (Franco Mari), Gabriella Franchini, Francesco Sblendorio, Rodolfo D’Andrea, Matteo Bassofin, Anna Pannocchia (Adelaide Manselli), Ivo Avido (Enrico Venti) con la partecipazione di Nino Frassica.

Giulio Verme è un ambientalista convinto in crisi depressiva, che alla soglia dei 40 anni si ritrova a fare la ‘differenziata’ in un centro di smistamento rifiuti alla periferia di Milano. Avvilito, furioso, depresso è ormai totalmente incapace di interagire con chiunque: con i colleghi di lavoro, con i vicini, con la famiglia e con Franca, la compagna di una vita.
L’incontro con l’agguerrita anche se poco credibile associazione ambientalista dei “Mobbasta” lo convince a combattere fervidamente contro lo smantellamento di un parco cittadino, ma per Giulio è l’ennesimo fallimento.
Non ci sono più speranze per il nostro protagonista fino a quando incontra Alfonzo, un suo vecchio e odiato amico di scuola che ha però un rimedio per tutti i suoi mali: una pillola miracolosa che gli farà usare solo il 2% del proprio cervello anziché il 20%, come si dice comunemente.
Ed è proprio così che Giulio supera la depressione: non pensa più all’ambiente ma solo a sé stesso, alle donne, ai vizi, passioni e virtù di ogni italiano medio.
Una battaglia senza esclusioni di colpi si consuma nel cervello e nella vita di Giulio tra l’Italiano Medio e quello impegnato ma inconcludente che lo porterà non solo a diventare il Vip più famoso d’Italia ma anche a cambiare gran parte della sua vita…

Italiani ‘emigrati’: Pinocchio e gli altri.

Italiani ‘emigrati’: Pinocchio e gli altri.

L’ultima notizia arrivata in ordine di tempo sull’imminente realizzazione di un nuovo rifacimento del delizioso Pinocchio di Carlo Collodi, inevitabilmente pone noi italiani in una posizione che ci faccia quantomeno riflettere. Questo Pinocchio si aggiunge a quei progetti internazionali che continuano a trarre fonte d’ispirazione nella nostra tradizione letteraria (o fumettistica come accade per l’imminente uscita del film targato Warner Bros su Dylan Dog)…come se Hollywood abbia esaurito i film da (ri)fare e i suoi romanzo da trasporre e inizi a buttare l’occhio su altre strade percorribili, lasciate opzionabili dalle mancanze dei legittimi proprietari. Sempre più opere italiane vengono portate sul grande schermo da molti “stranieri” e sempre meno progetti italiani hanno il coraggio di assumersi delle responsabilità doverose e rendere giustizia ad un’italianità letteraria e fumettistica che ci appartiene.

Qualcuno potrebbe nuovamente iniziare a nascondersi dietro alle differenti dimensioni economiche che intercorrono fra le due realtà produttive, il che è vero ma non deve costituire un alibi dietro il quale nascondersi, soprattutto in un momento così fiorente per i nostri incassi. Ma forse, il punto nevralgico intorno a cui ruota questo nostro ormai storico difetto è che a noi manca il coraggio. Manca il coraggio di sapersi assumere dei rischi, di saper ricercare nuovo modelli produttivi, di saper individuare quelle realtà visionarie che in altri paesi riescono ad emergere, come quest’anno è successo a L’illusionista di Sylvain Chomet, incantevole film d’animazione francese che concorre agli Oscar per il miglior film d’animazione. Dove sono i nostri coraggiosi e intrepidi produttori? … Riusciamo ad avere successo, ma sempre seguendo la stessa formula, ormai esausta e limitativa. Nonostante la chiarezza di questa situazione, qualcuno tenterà di nascondersi dietro ad un secondo alibi, ovvero quello dello spettatore italiano che vuole andare al cinema soltanto per ridere e divertirsi. Anche questo assioma è destinato a crollare sotto i numeri di una miriade di spettatori che sempre più premia la qualità, il coraggio, la novità, come dimostra l’inesorabile sconfitta di un certo cinema natalizio che sta iniziando a subire battute d’arresto. Forse lo spettatore inizia finalmente a mostrarsi intelligente. Allora perché non sfidarlo in un impeto coraggioso e sorprenderlo, riuscire finalmente a dare una risposta concreta ad un mercato sempre più ben disposto alla novità?

A questo proposito abbiamo sentito uno degli autori più coraggiosi e “anomali” del panorama italiano: Stefano Bessoni; che ci regala un affascinante e suggestiva sua impressione sul tema.

Un burattino conteso

Guillermo Del Toro è da molti anni uno di miei maggiori punti di riferimento nel panorama cinematografico odierno, perché ritengo che abbia saputo trovare un misurato compromesso tra una forte esigenza autoriale ed una naturale commerciabilità. I suoi film sono avvincenti, godibili, visivamente mirabolanti e al tempo stesso intrisi di un proprio mondo poetico, nonché disseminati di stilemi personali immediatamente riconoscibili.

Sapere quindi che da qualche tempo Del Toro sia impegnato in un progetto per portare Pinocchio sullo schermo in versione dark non può che darmi grande piacere, soprattutto apprendendo che la colonna sonora sarà curata da Nick Cave, altro mio grande chiodo fisso. Tuttavia Del Toro non ne sarà il regista, ma solamente il produttore; il film sarà infatti diretto da Gris Grimly, autore di un fumetto del 2002 su cui si baserà la trasposizione cinematografica e da Mark Gustafson, regista esperto in animazione stop-motion, tecnica con cui sarà interamente realizzato. La produzione sarà invece della Jim Henson Company.

Pinocchio
PINOCCHIO (Pictured) GUILLERMO DEL TORO. Cr. mandraketheblack.de/NETFLIX © 2020

Ma passato l’entusiasmo iniziale, dovuto anche al fatto che il progetto sembra essere finalmente partito, mi prende invece un grande sconforto. Perché direte voi? Beh, semplicemente perché sono vent’anni che lavoro su Pinocchio e perché vorrei tanto farne una mia trasposizione oscura e macabra. Allo stesso tempo sono altrettanti anni che mi sento dire dai produttori che è una cosa che non vende, che non interessa a nessuno, che è un progetto fallito in partenza. Poi improvvisamente arriva qualcuno dall’estero, come Del Toro appunto, che ci mette le mani sopra e con grande gusto ed intelligenza ci lavora, e quelle stesse persone gridano “Colpo di genio”, “perché non ci abbiamo pensato noi?”, o peggio “Noi certe cose non le sappiamo proprio fare”.

Sarebbe un discorso lungo da approfondire in questa sede, un discorso che comunque mi ripropongo di affrontare per riuscire a capire il perché oggi non si riesca più a fare nulla in Italia, o quantomeno per avere una valvola di sfogo e raccontare quello che un autore è costretto a subire nel suo tentativo di costruire una personale forma di espressione cinematografica in un panorama divenuto a dir poco agghiacciante.

Comunque, torniamo al nostro caro Pinocchio.

Ho amato il libro di Collodi fin da quando ho memoria, poi, nel 1972, arrivò lo straordinario sceneggiato televisivo di Luigi Comencini, che assieme alle strabilianti illustrazioni di Enrico Mozzanti della prima edizione del 1883, hanno formato immagini indelebili nella mia mente. Ricordo che ero così colpito dalle gesta del burattino che il “mi babbo”, per dirla alla Collodi, passò giornate intere sul terrazzo di casa a fabbricarmi un Pinocchio in legno a grandezza naturale con il quale condividere i miei giochi. Ho sempre odiato invece la versione della Disney, con la sua ambientazione tirolese, con tanto di calzoncini con le bretelline e orologi a cucù. Peccato che per molti bambini sia diventata proprio quella l’immagine del “vero” Pinocchio, vittima innocente insieme alla povera Alice di una bieca quanto insensata forma di revisionismo fiabesco.
Quando iniziai a voler fare cinema cominciai a progettare una mia versione del Pinocchio e ne 1997 feci un lavoro televisivo, molto sperimentale, una sorta di video-teatro dal titolo “Pinocchio apocrifo”, dove contaminavo la fiaba collodiana con influenze lombrosiane e shelleyane. Il mio Pinocchio era una sorta di piccola creatura muta ed infelice che portava su di se le stigmate anatomiche del “Criminale nato” di Cesare Lombroso e la perturbante diversità del Frankenstein. Nonostante il lavoro di allontanamento dalla favola per ragazzi ricevetti addirittura il patrocinio della Fondazione Collodi ed il lavoro ebbe un ottimo riscontro in molti festival.

Certo si trattava di una cosa molto sperimentale, forse un po’ troppo intellettuale, ma proprio quell’esperienza mi spinse a cercare di trovare un compromesso più commerciale per cominciare a pensare ad una mia trasposizione cinematografica che potesse arrivare ad un pubblico più ampio. Cominciai così a buttare giù idee e disegni, cercando appoggi produttivi e strade valide per far partire il progetto.

Ma un bel giorno arrivò  Roberto Benigni, che in preda a suggestioni felliniane si approprio di Pinocchio e ne fece una sua versione, sicuramente fedele allo spirito originale, ma discutibile e bislacca per alcune scelte. Il nostro Benigni era assolutamente più pinocchiesco in alcune ispirate inquadrature de “La voce della luna” che nel film in questione. D’altronde fu proprio Fellini ad instillare nell’attore toscano il primo germe dell’idea di lavorare sulla realizzazione di una nuova versione de “Le avventure di Pinocchio”; diceva sempre che Roberto incarnava lo spirito di due grandi italiani: Giacomo Leopardi e Pinocchio.

Così abbandonai l’idea, riproponendomi di far passare qualche anno per far decantare la questione e poi ricominciare a ripensare alla mia rivisitazione in chiave macabra in un momento più adatto. Furono anni non del tutto tranquilli, perché qua e là si riaffacciava ogni tanto qualche Pinocchietto strambo, come quello del bel fumetto di Ausonia “Pinocchio – Storia di un bambino” o dello spiazzante film giapponese intitolato “964 Pinocchio”.

Ora Guillermo Del Toro ha dato nuovamente inizio al gioco. Che fare? Beh, prima di tutto auguro tutta la fortuna possibile al nuovo Pinocchio, rimanendo in fremente attesa di poter vedere presto il risultato. Ed poi farò decantare ancora un po’ la cosa, aspetterò altri anni, continuando a buttare giù idee e schizzi. Ma nel frattempo mi dedicherò ad un altro progetto che parte anch’esso da suggestioni lontane nel tempo, suggestioni arrivate da un opera letteraria sicuramente meno famosa di Pinocchio, ma per me altrettanto importante: I Galgenlieder (Canti della forca) dello scrittore tedesco Christian Morgenstern.

Stefano Bessoni

 

La storia di Stefano (Bessoni) è come poche, l’occasione mancata che colpisce  chi invece sarebbe pronto a coglierla ma che viene ostacolato da ciò che di più meschino c’è al mondo: il denaro. Denaro che purtroppo serve per realizzare sogni, ma che viene forse speso per qualcosa di più simile al reale, qualcosa che non spaventa e non stimola l’immaginazione. Meno male che ancora qualcuno c’è che non ha paura di sognare e di lottare per un sogno. Forse, se ci fossero state più persone come Stefano, Dylan Dog non sarebbe uscito dal nostro paese, né avrebbe subito le mutilazioni di cui è stato vittima nella prossima scialba trasposizione Made in Usa. Noi ci rivolgiamo principalmente a quelli che materialmente possono fare qualcosa, per aiutare questi pensieri, questi progetti, e ci auguriamo che questa “lunga notte” finisca presto.

Chiara Guida

Italian Race: riprese al Mugello per Matteo Rovere

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Italian raceMatteo Rovere torna alla regia con un film d’azione sul mondo delle auto da corsa, assai amato e seguito ma poco raccontato dal cinema, dal titolo ITALIAN RACE. La pellicola, prodotta da Domenico Procacci, una produzione Fandango con Rai Cinema, è interpretata da Stefano Accorsi. Diverse scene del film saranno ambientate all’interno di alcune tappe del Campionato Italiano Gran Turismo ACI-CSAI 2014, coinvolgendo i veri team in gara, tra i quali: ANTONELLI MOTORSPORT (Porsche), EBIMOTORS (Porsche), IMPERIALE RACING (Lamborghini), GDL RACING (Mercedes), BONALDI MOTORSPORT (Lamborghini), RC MOTORSPORT (Corvette), MP1 CORSE (Ferrari) e SCUDERIA BALDINI (Ferrari).

Il 12 e 13 luglio la troupe sarà ospite dell’Autodromo del Mugello, tappa del campionato Gran Turismo.

Le riprese ufficiali del film partiranno a Roma il 1 settembre.

ITALIAN RACE è scritto da Matteo Rovere, Filippo Gravino e Francesca Manieri, la fotografia è di Michele D’Attanasio, il montaggio è di Gianni Vezzosi, le scene sono di Alessandro Vannucci, i costumi di Cristina La Parola e il suono di Angelo Bonanni.

“La prova dei Campionati italiani auto in programma al Mugello nel weekend 11-13 luglio si arricchisce di nuovi motivi di interesse grazie alla presenza della casa di produzione Fandango, impegnata con Rai Cinema, nella realizzazione di un film sul mondo dell’automobilismo italiano. Siamo certi che il tracciato, le facilities dell’impianto  e l’ambiente nel quale il circuito del Mugello è incastonato, rappresenteranno un valore aggiunto per questa interessante iniziativa”

Paolo Poli, direttore Autodromo Mugello

Italian Pavilion: a Venezia 77 la “casa italiana” della Mostra anche sul web

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Torna la Mostra del Cinema di Venezia, e torna uno dei luoghi e degli appuntamenti più abituali per i suoi frequentatori: l’Italian Pavilion. Lo spazio professionale che nei principali Festival europei – Venezia, Cannes, Berlino – rappresenta la casa italiana per tutti gli operatori nazionali ed esteri che seguono artisticamente e a livello industriale il nostro cinema. E come la Mostra, l’Italian Pavilion in questa stagione si adegua alle esigenze di sicurezza sanitaria e distanziamento sociale. Con una formula ibrida, che quest’anno nei giorni della manifestazione unisce ai consueti spazi nell’Hotel Excelsior del Lido, una nuova versione digitale. Così, accanto alle aree dei Saloni Tropicana dedicati agli incontri e ai one to one, in quest’edizione l’Italian Pavilion ospiterà sulla piattaforma  www.italianpavilion.it (on line dall’ultima settimana di agosto) tutte le attività che avranno luogo all’interno dello spazio. Ciò sarà reso possibile grazie ad uno studio allestito nel Pavilion, dotato di tecnologia per lo streaming che consentirà le riprese live, nonché la registrazione, di tutte le attività.

italianpavilion.it conterrà tutte le registrazioni video degli eventi, materiali promozionali scaricabili, il calendario delle attività in corso. E soprattutto si potrà assistere e prendere parte da remoto a qualsiasi evento. Questa versione online ha avuto già una sua importante anteprima durante l’ultimo Marché du Film di Cannes, ospitando con efficacia vari incontri professionali. Sulla scorta di questo successo il sito si presenta a Venezia come la piattaforma più adatta e versatile per tutti gli operatori del settore.

Nell’anno segnato dal Covid l’importanza della luce è basilare. Così gli spazi fisici dell’Italian Pavilion 2020 sono contraddistinti dal concetto di luce: una luce naturale, colorata da lastre trasparenti. E nell’anno dedicato a Federico Fellini, altrettanto forte è il concetto di sogno. Da qui l’idea di creare un’atmosfera soffusa, positiva, mutante e delicata. Lo spazio è aperto, non ci sono muri e la luce dall’esterno si modula naturalmente con lo scorrere delle ore. Per questo, dalla mattina al tramonto, lo spazio avrà diverse colorazioni. Una ricerca allestitiva e grafica originale, per accogliere visivamente al meglio chi vive la location.

E a Federico Fellini è dedicato il logo dell’Italian Pavilion, realizzato reinterpretando la grafia del Maestro, con una font originale, il ‘Fellini Script’ creata dallo Studio Cappelli Design. Un segno grafico che accompagnerà tutti i materiali di questa edizione. L’Italian Pavilion è promosso e realizzato dalle istituzioni che si occupano dell’internazionalizzazione del nostro cinema: Istituto Luce-Cinecittà, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact, Maeci, ICE e Anica.

 

Italian Contemporary Film Festival al via il 12 giugno a Toronto

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Red carpet d’eccezione per la terza edizione del Festival del cinema italiano in Canada. Tra gli ospiti di quest’anno: Carlo Verdone, Vittoria Puccini, Enrico Brignano, Martina Stella e le star hollywoodiane Stephen Baldwin e Danny Glover

Tanti ospiti speciali per la terza edizione dell’Italian Contemporary Film Festival che si terrà a Toronto dal 12 al 20 giugno. Sul red carpet gli attori Vittoria Puccini, Enrico Brignano, Martina Stella,  Stephen Baldwin, Danny Glover, Nick Mancuso; i registi Carlo Verdone, Paolo Genovese, Joe Medeiros e Frank D’Angelo; il prolifico e giovane produttore Andrea Iervolino con la co-produttrice Monika Bacardi .

Regista, attore e sceneggiatore Carlo Verdone riceverà il Premio alla Carriera dell’ICFF come riconoscimento del suo importante contributo al cinema italiano.

Un veterano del settore, Verdone ha iniziato in televisione, 40 anni fa, e da allora è diventato un pilastro della cultura cinematografica italiana in Italia e nel mondo. La sua fama ha varcato i confini nazionali ed oggi è un personaggio molto amato anche dal pubblico nord americano confermandosi tale anche con la sua ultima interpretazione – molto apprezzata oltreoceano – nel film ‘La Grande Bellezza’ di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar, di un Golden Globe e ai BAFTA Award per il miglior film straniero del 2013.

Verdone sarà al Festival anche per la proiezione del suo ultimo film come regista ‘SOTTO UNA BUONA STELLA’ che si terrà presso la prestigiosa sede del TIFF Bell Lightbox giovedì 19 giugno.

Le star Stephen Baldwin e Danny Glover con i produttori Monika Bacardi e Andrea Iervolino saranno invece a Toronto per la prima mondiale di ‘2047. SIGHTS OF DEATH’ di Alessandro Capone venerdì 13 giugno al TIFF di Bell Lightbox.

Italian Contemporary Film FestivalAnteprima canadese per il regista Paolo Genovese con la sua ultima commedia di grande successo ‘TUTTA COLPA DI FREUD’, che presenterà al Festival con Vittoria Puccini attrice protagonista e tra le più apprezzate della sua generazione al TIFF Bell Lightbox venerdì 13 giugno.

Prima nord americana anche per ‘STAI LONTANA DA ME’ interpretato da uno dei più grandi intrattenitori italiani l’attore Enrico Brignano attesissimo per la proiezione presso il teatro Isabel Bader venerdì 20 giugno, giorno in cui si terrà anche la serata di chiusura del Festival.

E ancora il regista Joe Medeiros presenterà il suo documentario ‘MONA LISA IS MISSING’ sul giorno della scomparsa del celebre quadro al Louvre di Parigi e sul ladro italiano autore del famoso furto. Il film sarà proiettato il 14 giugno alle ore 16 al TIFF Bell Lightbox di Toronto. L’attore italo-canadese Nick Mancuso sarà invece ospite del Festival per le sue interpretazioni in ‘THE BIG FAT STONE’, diretto da Frank D’Angelo – il 15 giugno al TIFF Bell Lightbox – nel cortometraggio THE JUNCTION’, diretto da Rouzbeh Heydari e prodotto da Nina Marrese, che precederà la proiezione di NOTTETEMPO il 18 giugno.

L’Italian Contemporary Film Festival è sponsorizzato da IC Savings, Ritz-Carlton ™ Toronto, Liberty Group, GFL and Castle Point.

L’Italian Contemporary Film Festival [ICFF] partner ufficiale del Toronto International Film Festival [TIFF] è l’unico Festival del Cinema Italiano in Canada. E ‘una vetrina autorevole per il cinema contemporaneo di origine italiana proveniente da tutto il mondo, offrendo esperienze cinematografiche incentrate sulla vita italiana, cultura e storia.

Italia fuori dagli Oscar, ancora una volta

Anche quest’anno, purtroppo, l’Italia non avrà alcun rappresentante nella cinquina di film che gareggeranno come miglior film straniero agli Oscar 2012. La notizia dell’esclusione dalla short list arriva questa mattina

ITALIA FILM FEDIC: i vincitori della prima edizione

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ITALIA FILM FEDIC: i vincitori della prima edizione

Sala piena, alto gradimento per le opere in concorso, una formula che al primo anno di Italia Film Fedic, festival della Federazione Italiana Cineclub, che si è svolto a Forlì dal 5 al 7 ottobre, sembra già funzionare. Mancavano i premi, assegnati dalla giuria composta dai distributori Roberto De Feo e Flavio Armone, e dal critico e giornalista cinematografico Aldo Fittante, e il premio NEHO18. Sono stati annunciati durante la cerimonia di premiazione all’Auditorium CariRomagna, presentata dall’attrice Francesca Fantini e dal comico di Zelig Off Andrea Vasumi.

PREMIO NEHO18
Giuria composta da 15 ragazzi studenti del corso per l’audiovisivo per neo diciottenni di Sedicicorto. Gli studenti sono stati coinvolti per sei mesi in attività didattiche tese alla realizzazione di 5 cortometraggi. Vince il premio NEHO18:

IL BALLO
Un modo diverso di conoscere la nostra città. La solitudine di un giovane che si trova a vivere le tribolazioni di chi non è pronto a crescere, sente il peso delle responsabilità crescenti, ma vuole concedersi un momento di leggerezza. Una fotografia nitida e una storia che ci ha permesso di ragionare con ironia.

PREMIO PITCHING FEDIC
Per il miglior progetto FEDIC 2018. La giuria interna ha deciso di assegnare questo riconoscimento al progetto RWANDA, film che ha avuto la sua prima assoluta nella prestigiosa vetrina delle Giornate degli Autori durante la Mostra del cinema di Venezia.

Motivazione: un lungometraggio, opera prima, di un cineasta under quaranta che è stato capace di coniugare un budget low-cost con una produzione di alto livello. Un film che attraverso la potenza delle sue immagini è in grado di raccontare un momento tragico come quello del genocidio in Rwanda, dando voce e una nuova possibilità di integrazione a 400 profughi africani presenti sul territorio forlivese.

Il premio AIRONE D’ARGENTO è stato assegnato ex-aequo a:

The Ancient Child: il film affronta con immaginazione e sensibilità il tema della nascita straordinaria di Lao Zi, figura basilare del pensiero cinese. Sa ricostruire con delicatezza l’attesa dei genitori, la nascita e il sorprendente distacco dalla famiglia di questo bimbo nato già con la saggezza della vecchiaia.

Mon Amour: per la sua capacità, con questa esilarante commedia, di rendere grottesche le dinamiche di un rapporto di coppia reso irresistibile dalla bravura dei due attori protagonisti, guidati con sagacia dal regista che riesce a tenere alta la suspance. Fino ad un finale capace di far scoppiare una fragorosa risata da parte degli spettatori.

AIRONE D’ORO
Sasòl, memorie e progetti da un mondo nuovo:
L’estetica dei bambini presentate con tecniche diverse viene qui esaltata con una forza visiva di grande presa, al servizio di memoria collettiva purtroppo spesso negata.

It: una speciale preview durante gli MTv Movie Awards

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It: una speciale preview durante gli MTv Movie Awards

Si svolgeranno domenica 7 Maggio gli MTv Movie Awards 2017 e per l’occasione la pagina Instagram di It, il film di Andy Muschietti, ha annunciato che durante la serata sarà mandata in onda una speciale anteprima del film che vede arrivare sul grande schermo Pennywise il Clown.

It: il teaser trailer italiano dell’horror dal romanzo di Stephen King

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

It, Stephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

IT: una scena alternativa “salva” Georgie da Pennywise

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IT: una scena alternativa “salva” Georgie da Pennywise

L’immortale storia di Stephen King, quella raccontata in IT, ha trovato il suo primo adattamento cinematografico nel 2017, un adattamento di grande successo economico, che pur non avendo soddisfatto a pieno i fan del romanzo, ha fatto felici le casse della Warner Bros.

Sia il film che il romanzo condividono il celebre prologo in cui il piccolo Georgie esce di casa con la sua barchetta di carta e va, ignaro, incontro al suo destino tragico.

Le premesse delle storie sono tutte lì, dove nascono e risiedono orrore, paura e vendetta.

Tuttavia c’è chi vuole dare una possibilità al fratelli minore di Bill, come  che ha realizzato questo video, un finale alternativo e felice per Georgie e la sua barchetta.

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreta Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

IT: recensione dell’adattamento da Stephen King

It: una nuova inquietante foto dal backstage

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It: una nuova inquietante foto dal backstage

Via Reddit possiamo vedere una nuova e molto inquietante immagine dal backstage di It in cui compare sia Pennywise che tre dei Perdenti, i bambini protagonisti del film. [nggallery id=2839]

It: il teaser trailer italiano dell’horror dal romanzo di Stephen King

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

It, Stephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

IT: un tour a 360° per le vie di Derry, incontra Pennywise

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IT: un tour a 360° per le vie di Derry, incontra Pennywise

La fan page ufficiale su Facebook di IT ha diffuso un video che ci permette di fare un viaggio a 360° per le strade di Derry, fino alle sue fognature, luogo d’elezione di Pennywise il Clown.

IT di Stephen King: ecco com’è nato Pennywise

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise il Clown) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise il Clown, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

It: un set da incubo per giovani attori terrorizzati da Skarsgård

Bill Skarsgård, interprete del famigerato Penywise nel remake di It, racconta di aver terrorizzato i poveri giovani attori sul set del film. Il personaggio del malvagio clown mutaforma ha senza dubbio traumatizzato un’intera generazione quando apparve per la prima volta nella miniserie TV interpretata dal leggendario Tim Curry. Non è un caso che molti adulti siano tuttora terrorizzati dai pagliacci.

Il testimone di clown più malvagio della storia è stato recentemente passato al giovane attore svedese Bill Skarsgård, il quale ha accettato il difficile compito di eguagliare il terrore che Curry riuscì a incutere a un’intera cittadina del Maine e al pubblico televisivo di tutto il mondo.

Guarda il trailer di It in italiano

Poiché solo ventiseienne molti hanno inizialmente dubitato delle capacità di Skarsgård che, tuttavia, ha dimostrato di essere assolutamente spaventoso nei panni di Pennywise. In un’intervista a Interview Magazine l’attore ha raccontato un episodio in cui ha atterrito un gruppo di giovani comparse:

“A un certo punto hanno messo su tutta questa scena e i bambini entrano, e nessuno mi ha visto. I genitori li hanno portati dentro, giusto? Quindi io esco nei panni di Pennywise e questi bambini, giovani, normali… ho visto la loro reazione. Alcuni erano affascinati ma alcuni non potevano nemmeno guardarmi e hanno cominciato a tremare. Uno ha cominciato a piangere e il regista ha urlato ‘Azione!’ e quando mi dicono ‘azione’ io entro completamente nella parte. Quindi alcuni di questi si sono terrorizzati e hanno cominciato a piangere nel bel mezzo della scena quando ho capito ‘Oh cazzo. Cosa sto facendo? Cos’è questo? È orribile.”

Nell’intervista Skarsgård ha poi spiegato che alla fine della scena Skarsgård ha fatto di tutto per consolare i poveri bambini anche se, a causa del trucco, pochi hanno voluto i suoi abbracci di conforto.

It uscirà nelle sale il 21 settembre 2017.

Il film, basato sul romanzo It di Stephen King, è diretto da Andrés Muschietti e prodotto da Dan Lin, Roy Lee, David Katzenberg, Barbara Muschietti e Seth Grahame-Smith su sceneggiatura di Chase Palmer, Cary Fukunaga e Gary Dauberman.

Nel cast, oltre a Bill Skarsgård, saranno presenti Jaeden Lieberher e Finn Wolfhard.

IT: un lungo video sugli interpreti del Loser’s Club

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IT: un lungo video sugli interpreti del Loser’s Club

Ecco un contenuto speciale da IT, film di Andy Muschietti sul romanzo di Stephen King, in cui conosciamo da vicino i giovani attori che hanno interpretato i membri del Loser’s Club.

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

 IT, recensione del film

Il film è stato la prima parte di un dittico. La seconda parte del film, che vedrà protagonisti i personaggi ormai adulti, arriverà nel 2019. Non sono stati ancora annunciati i nomi degli attori che interpreteranno i Perdenti. Alla regia ci sarà di nuovo Andy Muschietti.

It: Tim Curry parteciperà al documentario sulla miniserie

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It: Tim Curry parteciperà al documentario sulla miniserie

Nonostante ne sia il simbolo più inquietante e universalmente riconosciuto, Tim Curry non ha mai parlato di It, la miniserie che ha portato sul piccolo schermo, negli anni ’90, il romanzo di Stephen King. L’attore, che nello show in due puntate interpreta il clown Pennywise, non ha mai davvero discusso in pubblico di quella che è stata la sua esperienza sul set, ma adesso è stata confermata la sua presenza nel documentario in produzione che si concentrerà proprio sulla realizzazione della serie tv.

Si intitolerà Pennywise: The Story of IT e sarà un documentario che si concentrerà sulla creazione della mini-serie. Il film sarà prodotto dalla britannica Dead Mouse Productions che si è già occupata di realizzare backstage su altri film caposaldo del genere, da Fright Night a Hellraiser

Sia Curry che il regista della serie, Tommy Lee Wallace, avevano partecipato al commento registrato per la versione in Home Video della serie, ma questo progetto sarà molto più approfondito e completo.

 

Intanto, è atteso per il prossimo autunno il primo adattamento cinematografico del romanzo di King

It di Stephen King: la descrizione del primo trailer del film

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

It, Stephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

IT: Tilda Swinton poteva essere Pennywise

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IT: Tilda Swinton poteva essere Pennywise

Prima di Bill Skarsgard , il ruolo di Pennywise in IT poteva essere di Tilda Swinton. Il regista Andy Muschietti ha infatti dichiarato di aver pensato subito all’attrice, nota per le sue straordinarie doti camaleontiche.

Muschietti ha detto: “Non era disponibile. Lo giuro. Non lo era, avevamo delle date stabilite per le riprese e lei non era disponibile, così non ha nemmeno fatto l’audizione. Ma naturalmente tutti ci abbiamo pensato.”

Quando il progetto di IT era nelle mani di Cary Fukunaga, il ruolo del pagliaccio malefico era stato affidato a Will Poulter, che ha poi ceduto il ruolo quando il regista di True Detective ha abbandonato il progetto.

IT di Stephen King: ecco com’è nato Pennywise

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise il Clown) nel cast del film IT figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise il Clown, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise il Clown. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

JoBlo

It: terrificanti concept per il film mai realizzato di Vincenzo Natali

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Nonostante Cary Fukunaga abbia abbandonato il reboot di It, il progetto non è ancora defunto, mentre è morto e sepolto quello che doveva avere al timone il regista italo-americano Vincenzo Natali (Splice).

Di seguito vi mostriamo dei terrificanti concept di Pennywise, il celeberrimo e tremendo pagliaccio mangia bambini nato dalla mente di Stephen King e protagonista del rmanzo da cui è tratto il film.Pennywise 2 Pennywise

Fonte: Twitter

It: terminate ufficialmente le riprese

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It: terminate ufficialmente le riprese

Barbara Muschietti, produttrice del film e sorella del regista Andy Muschietti, ha ufficializzato via Instagram la fine delle riprese di It, adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephen King.

Nell’annunciare la fine delle riprese, la Muschietti ha ringraziato il cast artistico e tecnico del film, e naturalmente l’autore del romanzo. La produttrice ha scritto: “Grazie Stephen King per averci regalato questa storia”.

Potete vedere l’immagine condivisa dalla Muschietti di seguito:

it

In merito al villain protagonista, l’interprete Bill Skarsgård ha dichiarato: “È estremo. Disumano. Non si può definire neanche psicopatico, perché non è neanche un essere umano. Non è neanche un clown. È solo una degli esseri attraverso i quali It prende forma”.

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

It di Stephen King: il reboot somiglierà a Stranger Things

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

it

Fonte: Instagram

It: svelato l’attore che sarà Pennywise il Clown

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It: svelato l’attore che sarà Pennywise il Clown

L’Hollywood Reporter rivela che Bill Skarsgard (Hemlock Grove), figlio di Stellan e fratello di Alexander Skarsgard, è in trattative ormai avanzate per interpretare Pennywise il Clown, il terrificante villain di Itl’adattamento cinematografico del romanzo cult di Stephen King. 

Bill Skarsgard andrà ad affiancare gli altri membri del cast Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor. 

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective 1) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise il Clown, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, PPennywise il Clown. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti. Vi piace la scelta di Bill Skarsgard, figlio e fratello d’arte?

Fonte

 

It: sarà vietato ai minori, ci sono piani per la seconda parte

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Durante la promozione di LEGO Batman, il produttore Dan Lin ha parlato di molti dei suoi progetti, e tra i vari titoli, oltre al live action di Aladdin, c’è anche It, il film diretto da Andres Muschietti che porterà sul grande schermo il capolavoro di Stephen King.

Parlando con ColliderLin ha assicurato che il rating del film sarà R, ovvero vietato ai minori di 17 anni, cosa che non sorprende data la natura difficilmente digeribile del materiale di partenza. 

“È un film da rating R. Bisogna abbracciare il materiale di partenza, si tratta di uno spaventoso clown che va a caccia di bambini per mangiarli e ucciderli, deve essere spaventoso. I ragazzini sono magnifici. Il film ha delle vibrazioni simili a quelle di Stand By Me per il cameratismo e gli scherzi che i protagonisti si fanno, per il modo in cui scherzano. Devono avere a che fare con un Clown sotto le strade di Derry quindi il film sarà vietato.”

Chi conosce il romanzo, o anche l’adattamento televisivo degli anni ’90, sa che la storia in realtà si svolge su due piani temporali, la prima parte in cui i protagonisti sono ragazzini e la seconda in cui sono adulti. Nell’intervista Lin ha proseguito parlando proprio della bipartizione della storia. 

“Naturalmente il piano è questo. Se guardate il libro, c’è una parte che non abbiamo ancora raccontato. Il libro è stato spezzato in due parti. La prima è costituita da questo film e se il pubblico risponderà bene potremo raccontare anche la seconda parte con gli adulti protagonisti.”

It: ecco Finn Wolfhard di Stranger Things nei panni di Richie Tozier

In merito al villain protagonista, l’interprete Bill Skarsgård ha dichiarato: “È estremo. Disumano. Non si può definire neanche psicopatico, perché non è neanche un essere umano. Non è neanche un clown. È solo una degli esseri attraverso i quali It prende forma”.

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen JacobsJeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

It di Stephen King: il reboot somiglierà a Stranger Things

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

IT: rivelata la durata del film di Andy Muschietti

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IT: rivelata la durata del film di Andy Muschietti

Si avvicina sempre di più l’uscita in sala di IT e mentre rumor e voci si susseguono in merito a quello che ci sarà o meno nell’adattamento di Stephen King, sappiamo con certezza che si tratterà della prima parte di un dittico che mira a restituire al meglio sul grande schermo il materiale originale.

Adesso BBFC ha comunicato la durata ufficiale del film, che ammonta a due ore e quindici minuti, un minutaggio consistente che potrebbe lasciar ben sperare, insieme al Rating R, tutti quei fan che nella miniserie degli anni ’90 non hanno trovato tutto ciò che si aspettavano.

Sappiamo inoltre che in autunno cominceranno le riprese della seconda parte, che vedrà coinvolti i protagonisti adulti contro Pennywise, redivivo e sempre più affamato di carne.

IT di Stephen King: ecco com’è nato Pennywise

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

IT: recensione dell’adattamento da Stephen King

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IT: recensione dell’adattamento da Stephen King

Prima di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli era considerato infilmabile, e prima di Andy Muschietti anche per IT era stato utilizzato quell’aggettivo. C’era stata la mini serie negli anni ’90, con protagonista Tim Curry e origine di molteplici traumi infantili e non per i giovani spettatori di quell’epoca, ma nessun prodotto cinematografico si era mai addentrato in profondità nelle pagine del capolavoro di Stephen King.

L’adattamento di Muschietti però, a differenza del lavoro citato a opera di Jackson, presenta delle peculiarità e delle differenza, delle difficoltà di resa che fanno del film un ottimo prodotto di intrattenimento horror e allo stesso tempo una trasposizione parziale e semplificata del romanzo.

IT trama

La storia è stata spostata negli anni ’80 (nel romanzo sono gli anni ’50-’60) e segue le vidende di sette ragazzini, Bill, Bev, Ben, Eddie, Ritchie, Stan e Mike, che hanno in comune l’essere considerati dei “perdenti”, nome che si attribuiscono loro stessi, fondando un vero e proprio club, composto esclusivamente da sette membri. I ragazzini trascorreranno un’estate molto particolare nella loro cittadina, Derry, che sta affrontando un periodo difficile a causa di omicidi e sparizioni di bambini e ragazzi. I sette ragazzini scoprono di essere accomunati non solo dal loro essere outsider, ma anche dalla visione di creature mostruose e di un clown, dai capelli rossi e il costume argento, una visione straniante e minacciosa. Guidati dalla volontà di ritrovare Georgie, fratellino di Bill scomparso mesi prima, i sette ragazzini ingaggeranno una lotta contro la creatura, la cui forma più comune (e famosa) è quella di Pennywise, il clown ballerino.

La storia di King è molto nota e i più sanno che si snoda seguendo un intreccio che sovrappone passato e presente, con i protagonisti ora adulti, ora bambini. Ecco, la prima cosa da specificare per l’IT di Andy Muschietti è che la storia si concentra solo sulla parte del romanzo in cui i protagonisti sono ragazzini, lasciando la parte adulta della storia a un secondo capitolo già annunciato e in arrivo nel 2019.

Gli anni ’80

Nel mondo che aspetta la seconda stagione di Stranger Things, è inevitabile, a uno sguardo superficiale, trovare riferimenti alla serie Netflix e alla nostalgia anni ’80 nel film, che ne riprende le atmosfere e i toni, persino, in alcuni casi, la pasta dell’immagine. Come un cane che si morde la coda, è da specificare che tra le tante fonti dei Fratelli Duffer, ideatori dello show, c’è proprio il romanzo di King. Insomma un gioco di rimandi e scatole cinesi, all’interno del quale tutti citano tutti, contribuendo a quel composito blocco culturale che sembra volerci trasportare indietro nel tempo a trent’anni fa.

Riferimenti culturali e pop a parte, il film di Muschietti è un perfetto esempio di cinema horror, con una creatura mostruosa e dei ragazzini, un po’ coraggiosi, un po’ scavezzacollo, che decidono di affrontarlo per sconfiggere le loro paure più profonde. Linguisticamente parlando quindi, l’adattamento della storia superficiale è perfetto, con i giusti momenti di terrore puro, con una buona dose di splatter e con discreti momenti che emotivamente coinvolgono lo spettatore.

I volti giusti

Decisamente vincente si è rivelata la scelta dei sette protagonisti, che ripropongono volti e espressioni lontane nel tempo, prive della spavalderia moderna, impregnati di passato, giochi e dinamiche scomparsi nel corso degli anni. L’aspetto kinghiano dell’amicizia, della comunità, l’importanza del “cerchio”, viene quindi rispettata anche nel film, che però perde irrimediabilmente di profondità, attraverso la semplificazione del racconto.

Il film manca di tutto l’aspetto mistico e cosmogonico del romanzo, scelta intelligente da un punto di vista del box office, che infatti sta premiando l’operazione all’estero (IT è il film horror con il maggiore incasso nella storia del genere a oggi). A fronte di questa semplificazione, che va oltre i cambiamenti di trama, si verifica una scarnificazione del racconto e la perdita di tutte le motivazioni che hanno reso IT il miglior romanzo di Stephen King.

IT rinuncia alla cosmogonia kinghiana

Il racconto di formazione, il ruolo della paura incarnata nella pubertà, nel cambiamento, nell’assenza dei genitori, e che prende forma nel mutevole mostro ancestrale contro cui i protagonisti combattono, perde tutto il suo peso. Non c’è nessun rito preparatorio, nessuna consacrazione orgiastica, nessun patto sacro, nessuno scontro salvifico. Tanto che quando alla fine il mostro stesso viene concretamente affrontato, ci si trova di fronte alla rappresentazione di quella che sembra nient’altro che un’aggressione di massa la quale, poco importa ai danni di chi, richiama tristemente alla memoria fatti contemporanei di cronaca nera.

In questo aspetto che rinuncia completamente al misticismo e alla profondità, alla Creatura contro la Tartaruga, al conturbante e al potere attrattivo della paura in sé, IT è un adattamento fallito. Contemporaneamente il prodotto in generale si dichiara palesemente un’operazione commerciale di grande pregio, con gli spaventi pilotati nella maniera giusta e che si avvale di un cast che restituisce comunque il senso di appartenenza a un gruppo, a una generazione, a una maniera di crescere che ricorda da vicinissimo un altro adattamento di King, molto diverso per esiti, fama e tempo, Stand By Me – Ricordo di un’estate di Rob Reiner.

La scelta commerciale vincente

Nell’intento di portare gente in sala, di far saltare dalla sedia, di accompagnare lo spettatore, anche il più giovane, attraverso un’avventura, IT è un perfetto esempio di cinema che sfrutta le doti, già comprovate con La Madre, di Andy Muschietti, che realizza davvero un film che può considerarsi un erede del film d’avventura (declinata secondo il genere horror) per ragazzi degli anni ’80. Resta tuttavia un adattamento poco coraggioso, e, a paragone con Il Signore degli Anelli, che nonostante i cambiamenti dal romanzo mantiene lo spirito del testo di Tolkien, sarà destinato a confondersi nella mole di prodotti di genere, film di grande successo, anche di critica, che però non sono stati capaci di portare al cinema l’anima intima dei romanzi da cui sono tratti.

La maledizione di Derry, la creatura malefica e putrescente che i protagonisti stessi chiamano IT continua a giacere nelle fogne, in profondità, e forse, quando si risveglierà, tra altri 27 anni, troverà di nuovo i Perdenti ad affrontarla, con coraggio, con paura, con la voglia di attraversare e superare l’adolescenza senza lo spauracchio dell’anonimato, degli adulti, della solitudine, questa volta armati di fionda e proiettili d’argento.