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Good Trouble 5: promo e data di uscita della seconda parte di stagione

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Il canale americano Freeform ha annunciato il debutto della seconda parte di stagione di Good Trouble 5, la quinta stagione della serie di successo Good Trouble. Lo show come tutte le serie americane aveva subito lo stop a seguito del blocco dell’industria scaturita dagli scioperi dei sindacati di sceneggiatori e attori.

Freeform ha annunciato che inaugurerà il nuovo anno con il ritorno di Good Trouble. Secondo la rete, la quinta stagione della serie farà il suo debutto di metà stagione il 2 gennaio. Un primo sguardo al resto della stagione che dà uno sguardo a ciò che verrà è riportato sopra. Ha inoltre diffuso le anticipazioni dell’undicesimo episodio.

Nell’undicesimo episodi di Good Trouble 5, lo stress di Mariana raggiunge un punto di rottura. Malika dà il benvenuto a Isaac nella Confraternita. Dennis vacilla dopo il tradimento di Ranjit, portando Davia e Alice a mettere insieme le loro idee.

Tutto quello che sappiamo su Good Trouble

Good Trouble è la serie tv drammatica spin-off dellospettacolo Freeform The Fosters. Good Trouble è iniziato nel gennaio 2019 con una prima stagione di tredici episodi e segue Callie Adams Foster (Maia Mitchell) e Mariana Adams Foster (Cierra Ramirez), concettualmente alcuni anni dopo la serie precedente, “mentre si imbarcano nella fase successiva della loro giovane adulto vive lavorando a Los Angeles.”

La seconda stagione è stata presentata per la prima volta a giugno 2019, e la terza stagione è stata presentata per la prima volta a febbraio 2021.  Nel settembre 2021, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione, che ha debuttato il 9 marzo 2022. Nell’agosto 2022, la serie è stata rinnovata per una quinta stagione, che ha debuttato il 16 marzo 2023. Nel dicembre 2023, la serie è stata cancellata dopo cinque stagioni.

Good People: una clip del film con James Franco

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Ecco una clip di Good People, film in cui James Franco è protagonista accanto a Kate Hudson, Omar Sy e Tom Wilkinson

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Diretto da Henrik Genz, Good People racconta la storia di una giovane coppia americana, Tom e Anna Reed (Franco e Hudson), che contraggono una serie di grossi debiti mentre provano a ristrutturare la loro casa. Appena però stanno per cedere alla sfortuna e abbandonare il loro sogno di avere una casa e una famiglia, scoprono che l’inquilino dell’appartamento di sotto è morto, e nella casa trovano una borsa con 400,000 dollari. Quei soldi cambieranno loro la vita, ma li metteranno anche a confronto con una realtà ben più pericolosa della polizia che cerca quello stesso bottino, chiaramente di provenienza criminosa.

Il film uscirà un versione limitata il 25 luglio 2014.good-people

La clip è un’esclusiva di Comingsoon.net.

Good People: il trailer del film con James Franco

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Millennium Entertainment ha diffuso in rete il trailer di Good People, un crime drama che vede protagonisti James Franco, Kate Hudson, Omar Sy e Tom Wilkinson. Eccolo di seguito:

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Diretto da Henrik Genz, Good People racconta la storia di una giovane coppia americana, Tom e Anna Reed (Franco e Hudson), che contraggono una serie di grossi debiti mentre provano a ristrutturare la loro casa. Appena però stanno per cedere alla sfortuna e abbandonare il loro sogno di avere una casa e una famiglia, scoprono che l’inquilino dell’appartamento di sotto è morto, e nella casa trovano una borsa con 400,000 dollari. Quei soldi cambieranno loro la vita, ma li metteranno anche a confronto con una realtà ben più pericolosa della polizia che cerca quello stesso bottino, chiaramente di provenienza criminosa.

Il film uscirà un versione limitata il 25 luglio 2014.

good-peopleFonte: CS

Good Omens: teaser trailer ufficiale

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Good Omens: teaser trailer ufficiale

Amazon Studios ha diffuso il teaser trailer ufficiale di Good Omens, l’annunciata serie tv firmata Neil Gaiman.

https://youtu.be/2ZSXlNRRoGU

Good Omens

Good Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di BBC Comedy Commissioning e Georg Sharp, editor presso BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in collaborazione con BBC Worldwide.

Good Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television Movie.

“Neil Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime Video”

“Mi sono deciso ad accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il team di Amazon per la realizzazione di Good Omens” sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens ma sicuramente inusuale e divertente”

Good Omens: Prime Video rinnova la serie per una terza e conclusiva stagione

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Oggi Prime Video ha annunciato il rinnovo per la terza e ultima stagione di Good Omens, la serie amata dal pubblico di tutto il mondo. La prossima stagione darà vita a una conversazione fortuita avvenuta quasi 35 anni fa tra Neil Gaiman e il compianto Terry Pratchett, in cui venne delineato “cosa sarebbe accaduto dopo” ai meravigliosi personaggi del mondo del loro romanzo best-seller internazionale.

“Good Omens ha tutte le caratteristiche di una commedia intelligente, spiritosa e divertente che non solo ha avuto successo su Prime Video, ma che ha anche reso la ‘moralità’ divertente e adatta allo schermo grazie all’immensa creatività di Neil e Terry”, ha spiegato Vernon Sanders, head of television, Amazon MGM Studios. “L’ultima stagione sarà sicuramente ricca della stessa energia dinamica che i nostri clienti di tutto il mondo hanno imparato ad apprezzare”.

Neil Gaiman ha dichiarato: “Sono così felice di poter finalmente dare una conclusione alla storia che Terry e io avevamo progettato nel 1989 e nel 2006. Terry era convinto che se avessimo realizzato la serie di Good Omens, avremmo potuto portare la storia fino alla fine. La prima stagione era incentrata sull’evitare l’Apocalisse, su profezie pericolose e sulla fine del mondo. La seconda stagione è stata dolce e delicata, anche se avrebbe potuto finire meno felicemente di quanto un angelo e un demone avrebbero potuto sperare. Ora, nella terza stagione, affronteremo ancora una volta la fine del mondo. I piani per l’Apocalisse stanno andando male. Solo Crowley e Azraphel, lavorando insieme, possono sperare di rimettere le cose a posto. E non si parlano.”

Rob Wilkins, executive producer di Good Omens, ha affermato: “Siamo lieti di vedere Crowley e Azraphel ritornare dopo averci spezzato il cuore durante la seconda stagione. Sarà una vera gioia vedere il pluripremiato duo David [Tennant] e Michael [Sheen] riunirsi. Vorremmo solo che Terry fosse qui per godersi il viaggio con noi.”

Josh Cole, head of comedy, BBC Studios Comedy Productions, ha dichiarato: “È una gioia rara riproporre questo show unico e meraviglioso. Il mondo creato da Neil Gaiman e Terry Pratchett ha entusiasmato milioni di persone in tutto il mondo e siamo lieti di offrire a quei fan il finale avvincente di una storia iniziata 35 anni – e diversi millenni – fa”.

La prima stagione di Good Omens ha debuttato a livello mondiale come limited series su Prime Video a maggio 2019 ed è diventata un successo globale. Ciò ha portato al rinnovo della serie per una seconda stagione, che ha debuttato a luglio 2023, esplorando storie che andavano oltre il materiale originale alla base della serie per raccontare la sorprendente amicizia tra Azraphel (Michael Sheen), un angelo pignolo e commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica, Crowley (David Tennant).

Le riprese della stagione finale del drama comedy-fantasy inizieranno presto in Scozia e debutteranno su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Neil Gaiman sarà ancora executive producer, autore e showrunner. Rob Wilkins di Narrativia, che rappresenta la proprietà di Terry Pratchett, e Josh Cole, head of comedy BBC Studios Productions, saranno anche executive producer. Good Omens è basato sull’amatissimo romanzo Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch (Good omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega) di Terry Pratchett e Gaiman. La nuova stagione è prodotta da Amazon MGM Studios, BBC Studios Productions, Blank Corporation e Narrativia.

Con questo annuncio, Amazon MGM Studios continua il suo rapporto con Gaiman, che intrattiene un accordo di prelazione con lo studio, che include la serie in prossima uscita Anansi Boys.

Good Omens: nuovo promo ufficiale

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Good Omens: nuovo promo ufficiale

Dopo il primo trailer di Good Omens, la nuova attesissima serie tv targata Prime Video e tratta da Neil Gaiman.

Nel cast dello show David Tennant, Michael Sheen, Jon Hamm, Frances McDormand (che sarà Dio), Benedict Cumberbatch (che darà voce a Satana), Nick Offerman, Jack Whitehall, Miranda Richardson, Adria Arjona, Michael McKean, Anna Maxwell Martin, Mireille Enos

Good Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di BBC Comedy Commissioning e Georg Sharp, editor presso BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in collaborazione con BBC Worldwide.

Good Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television Movie.

“Neil Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime Video”

“Mi sono deciso ad accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il team di Amazon per la realizzazione di Good Omens sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens ma sicuramente inusuale e divertente”

Good Omens: Neil Gaiman rivela la prima foto dal set

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Good Omens: Neil Gaiman rivela la prima foto dal set

Sono iniziate le riprese per la prossima serie da sei puntate di Amazon Prime Video, Good Omens come rivelato dallo showrunner Neil Gaiman su Twitter con una foto dei pluri-premiato attore Michael Sheen (Masters of Sex, Passengers) e David Tennant (Broadchurch, Doctor Who) nei personaggi principali di Aziraphale e Crowley.  

Basato sull’acclamato racconto di Terry Pratchett e Neil Gaiman Good Omens, le riprese avranno luogo per i prossimi sei mesi a Londra, nell’Oxfordshire, nella Foresta di Dean e in alcune location in Sud Africa. Humor e horror, fantasia e dramma in una serie che vede come showrunner Neil Gaiman (American Gods) e che sarà disponibile su Prime Video in Italia nel 2019. 

Good Omens

Secondo il “The Nice and Accurate Prophecies” di Agnes Nutter, la Strega, (il solo libro di profezie al mondo accurato e completo), il mondo finirà un Sabato. Il prossimo Sabato, in realtà. Proprio prima di cena. Così, le armate del Bene e del Male si stanno organizzando, Atlantis sta insorgendo, i temperamenti infiammano. Sembra che tutto stia andando secondo i Piani Divini. Eccetto Aziraphale, un angelo un po’ viziato, e Crowley, un demone dissoluto ai quali non interessa della guerra imminente – entrambi infatti hanno vissuto sulla Terra tra i mortali dall’Inizio dei Tempi e si sono affezionati a quello stile di vita. E qualcuno sembra aver smarrito l’Anticristo. 

Gli autori

Neil Gaiman è autore premiato di libri, romanzi, racconti, fumetti e film per tutte le età, tra cui Coraline, che ha ottenuto una nomination agli Oscar. Alcuni dei suoi titoli più noti sono la Mitologia Norvegese, la serie di fumetti Sandman, The Graveyard Book (l’unico libro ad aver vinto entrambe le medaglie di Newbery e Carnegie), e The Ocean at the End of the Lane, premiato agli UK’s National Book Award 2013 come Libro dell’anno. L’adattamento cinematografico del suo racconto breve How to Talk to Girls at Parties e la seconda stagione dell’adattamento televisivo nominato agli Emmy del suo romanzo American Gods saranno lanciato nel 2017. Nato nel Regno Unito, ora vive negli Stati Uniti.

Terry Pratchett è stato l’acclamato creatore della serie mondiale di best-seller Discworld, la prima delle quali – The Color of Magic – è stata pubblicata nel 1983. Come giovane giornalista, Neil Gaiman è stato il primo ad intervistarlo. I libri di Terry sono stati per la maggior parte adattati per il palco e per lo schermo, ed è stato vincitore di moltissimi premi, tra cui la Carnegie Medal, ed è stato cavaliere per i suoi meriti letterari. È morto nel marzo 2015.

Good Omens: la nuova serie di Neil Gaiman per Amazon prime Video

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Good Omens: la nuova serie di Neil Gaiman per Amazon prime Video

Amazon annuncia oggi che gli attori premiati Michael Sheen, OBE (Masters of Sex, Passengers) e David Tennant (Broadchurch, Doctor Who) saranno protagonisti di Good Omens, conosciuto in Italia come Buona apocalisse a tutti!, commedia fantasy esilarante in sei parti che sarà lanciata globalmente su Prime Video nel 2019.

6 episodi di un’ora equamente suddivisi, che a gennaio 2017 hanno ricevuto l’ok alla produzione, sono stati scritti da Neil Gaiman (American Gods), che sarà anche Showrunner. La serie si basa sul romanzo Good Omens di Terry Pratchett (Hogfather) e Gaiman, best-seller amato a livello internazionale, e sarà prodotta da BBC Studios, il braccio commerciale della BBC, Narrativia e The Blank Corporation, in associazione con BBC Worldwide.

Sheen sarà Aziraphale, un angelo piuttosto esigente e un venditore di libri rari, mentre Tennant interpreterà il suo antagonista, il demone Crowley, entrambi hanno vissuto tra i mortali della Terra fin dall’Inizio e ne sono diventati piuttosto appassionati dello stile di vita e l’uno dell’altro. Quindi è una notizia davvero terribile per entrambi che, se il Paradiso e l’Inferno continuano per la loro strada, il mondo finirà Sabato. Sabato prossimo, infatti. Poco prima di cena. Gli eserciti del Bene e del Male si mobiliteranno, Atlantide si alzerà, le Tenebre saranno in fiamme. I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse sono pronti a cavalcare. Tutto sembra andare secondo il Piano Divino. Ma un attimo… qualcuno sembra aver smarrito l’Anticristo.

Good Omens sarà portato sullo schermo dal regista acclamato Douglas Mackinnon, i cui credits includono Doctor Who, Outlander e l’episodio vittoriano stand-alone di Sherlock: The Abominable Bride, vincitore del premio Primetime Emmy come miglior film televisivo lo scorso anno.

Michael Sheen afferma: “La prima volta che ho letto Good Omens ero adolescente e da allora è stata una delle mie storie preferite. Ad essere onesti, far parte del team che la farà rivivere questa storia sullo schermo è un po’ un sogno che si realizza. Lavorare accanto a Neil, che credo sia uno dei più grandi narratori di tutti i tempi, è incredibilmente emozionante. E, proprio come il resto del mondo, sono un grande fan di David, quindi sarà uno spettacolo provare a salvare con lui l’umanità”.

David Tennant: “Michael Sheen, Neil Gaiman, Terry Pratchett ed esser diretto da Douglas Mackinnon, è un dream team e dream gig. Sono davvero emozionato di esser stato chiamato a far parte di questo progetto incredibile. Avanti con l’Apocalisse!”.

Douglas Mackinnon, regista e produttore esecutivo: “Ironia della sorte, dato che è un romanzo senza tempo, la storia di Good Omens si estende dall’inizio dei tempi fino a quasi la fine. Sono onorato di lavorare con Neil Gaiman (e Terry Pratchett, in absentia) e dirigere un progetto di grande prestigio per Amazon e BBC Studios. Spero di consegnare un contributo epico di divertimento appena prima che l’Armageddon arrivi”.

Neil Gaiman, scrittore e produttore esecutivo: “Se state cercando attori per interpretare due dei personaggi più amati che io stesso e Terry Pratchett abbiamo mai creato, quindi, se siete molto fortunati e bravi, otterrete Michael Sheen e David Tennant per portarli in vita. Il miglior attore gallese della sua generazione diventa un angelo, il miglior attore scozzese della sua, un demone. Terry e io abbiamo scritto Good Omens (mi piace pensare che sia uno dei romanzi più divertenti mai scritti sulla fine del mondo e su come tutti finiremo per morire) quasi 30 anni fa. È strano che sembri più rilevante ora di quanto lo fosse in passato. Vorrei solo che Terry potesse essere qui per vederlo vivere con una squadra così fantastica”.

Roy Price, Capo globale di Amazon Studios e dei contenuti Prime Video, afferma: Non avremmo potuto sperare in due attori più adatti a interpretare i ruoli in questo show molto atteso. Non vediamo l’ora di vedere David e Michael all’opera, come solo loro sanno fare, e attendo con ansia di portare lo spettacolo agli abbonati Prime di tutto il mondo nel 2019“.

I produttori esecutivi di Good Omens sono Neil Gaiman (American Gods) e Chris Sussman (Fleabag) per BBC Studios; Rob Wilkins (Choosing to Die) e Rod Brown (Going Postal) for Narrativia e Douglas Mackinnon (Sherlock). Gaiman ha adattato il romanzo per lo schermo.

Good Omens: iniziate a Londra le riprese della nuova stagione

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Good Omens: iniziate a Londra le riprese della nuova stagione

Le riprese della seconda stagione della serie Amazon Original Good Omens sono iniziate in Scozia, con gli attori pluripremiati Michael Sheen (Quiz, Staged) e David Tennant (Des, Staged), che tornano nei ruoli principali dell’angelo Aziraphale e del demone Crowley. Al fianco di Sheen e Tennant troviamo molti degli attori chiave della prima stagione che tornano, alcuni reinterpretando i loro ruoli e altri nelle vesti di nuovi personaggi. Good Omens 2 sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo – la data di uscita sarà annunciata in un secondo momento.

Originariamente basata sul romanzo best-seller internazionale di Terry Pratchett e Neil Gaiman, la nuova stagione esplorerà trame che vanno oltre il materiale originale per fare luce sulla strana amicizia tra Aziraphale, un angelo esigente, commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica Crowley. Essendo stati sulla Terra sin dall’Inizio, e avendo ormai sventato l’Apocalisse, Aziraphale e Crowley stanno tornando a una comoda vita tra i mortali a Soho, Londra, quando un messaggero inaspettato li mette davanti a un mistero sorprendente.

Il cast, con alcuni interpreti che tornano dopo la prima stagione per interpretare nuovi ruoli nella seconda, include:

  • Paul Adeyefa (Bancroft, Ransom)
  • Michael McKean (This Is Spinal Tap, Better Call Saul)
  • Gloria Obianyo (Dune, High Life)
  • Miranda Richardson (Stronger, Rams)
  • Maggie Service (Quiz, Red Dwarf XI)
  • Reece Shearsmith  (Inside No. 9, The League of Gentlemen)
  • Nina Sosanya (Red Joan, Killing Eve, Last Tango in Halifax, Screw)

I personaggi interpretati da ciascun attore verranno svelati in un secondo momento.  Lo scrittore e co-showrunner Neil Gaiman ha commentato: “Sono così felice di tornare nuovamente per le strade di Soho, a guardare ogni giorno le magnifiche performance attoriali di Michael Sheen e David Tennant. Mi manca il genio di Terry Pratchett, ma sembra che ci stiamo ancora tutti muovendo nella sua mente. È stato un vero piacere avere con me il brillante John Finnemore come co-sceneggiatore degli intrighi della storia di questa stagione, e lavorare con il regista e mio co-showrunner Douglas Mackinnon mentre porta avanti la nave, insieme al nostro sorprendente equipaggio, tornato per questa seconda avventura. In questa stagione avremo nuove avventure con vecchi amici, per risolvere alcuni misteri estremamente misteriosi e per incontrare  alcuni umani completamente nuovi (vivi, morti e altro), angeli e demoni. Siamo stati fortunati nella prima stagione ad avere così tanti attori eccezionali, quindi ho avuto il piacere di invitarli a tornare, quando possibile, alcuni nei ruoli che interpretavano  originariamente, altri interpretando nuove parti scritte apposta per loro”.

Il co-showrunner e regista Douglas Mackinnon ha dichiarato: “Avere una compagnia di attori che si riunisce per questa seconda stagione di Good Omens è come riunire una famiglia, questa volta in Scozia. Non solo il cast, ma anche molti membri della troupe della prima stagione di Good Omens si sono ritrovati insieme. La nostra squadra si sta arricchendo di nuovi talenti davanti e dietro la macchina da presa, quindi sono entusiasta di essere al timone per altri sei episodi di quello che speriamo sarà un intrattenimento paradisiaco”.

Neil Gaiman continua come executive producer e sarà co-showrunner con l’executive producer Douglas Mackinnon, che tornerà anche alla regia. Rob Wilkins di Narrativia, in rappresentanza del Terry Pratchett estate, John Finnemore e l’head of comedy di BBC Studios Productions Josh Cole saranno anche executive producer, con Finnemore co-writer con Gaiman. Good Omens è basato sull’amatissimo best-seller internazionale scritto da Terry Pratchett (Hogfather) e Gaiman. La nuova stagione è prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank Corporation e Narrativia.

Good Omens: il trailer della nuova serie Prime Video

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Good Omens: il trailer della nuova serie Prime Video

È stato diffuso il primo trailer di Good Omens, la nuova attesissima serie tv targata Prime Video e tratta da Neil Gaiman.

Nel cast dello show David Tennant, Michael Sheen, Jon Hamm, Frances McDormand (che sarà Dio), Benedict Cumberbatch (che darà voce a Satana), Nick Offerman, Jack Whitehall, Miranda Richardson, Adria Arjona, Michael McKean, Anna Maxwell Martin, Mireille Enos

Good Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di BBC Comedy Commissioning e Georg Sharp, editor presso BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in collaborazione con BBC Worldwide.

Good Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television Movie.

“Neil Gaiman è uno scrittore dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime Video”

“Mi sono deciso ad accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il team di Amazon per la realizzazione di Good Omens” sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens ma sicuramente inusuale e divertente”

https://www.youtube.com/watch?v=hUJoR4vlIIs

Good Omens: ecco Jon Hamm come l’Arcangelo Gabriel

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Good Omens: ecco Jon Hamm come l’Arcangelo Gabriel

Amazon rivela la prima immagine di Jon Hamm, vincitore di Emmy e Golden Globe per le serie Mad Man, Baby Driver e Bridesmaids, nel ruolo dell’Arcangelo Gabriele nella serie Prime Original Good Omens.

L’adattamento televisivo da parte di BBC Studios in sei puntate prende ispirazione dal romanzo di Neil Gaiman e di Terry Pratchett. Le puntate sono attualmente in produzione in UK e saranno disponibili a livello globale su Amazon Prime Video nel 2019, prima ancora che venga distribuito in UK su BBC two.

Per il ruolo dell’Arcangelo Gabriele Jon Hamm ha dichiarato: “Ho letto Good Omens circa 20 anni fa e l’ho trovato uno dei libri più belli e divertenti che avessi mai letto. Ovviamente era infilmabile. Due mesi fa invece Neil mi ha mandato lo script, ho subito capito di dover essere parte del cast”

Lo showrunner Neil Gaiman ha affermato: “Gabriel è tutto quello che Azraphel non è: lui è alto, bello, carismatico, e vestito impeccabilmente. Siamo molto fortunati che Jon Hamm fosse disponibile, dato che ha già tutte queste peculiarità senza dover recitare. Ci riteniamo ancora più fortunati che Jon, oltre a essere un attore bravissimo, è anche fan del libro”.

Good Omens

Good OmensClaire Anderson, Costumista della serie, parla del look di Gabriel e sostiene: “Gabriel è il leader degli angeli e il più elegante e meglio vestito di tutti, così abbiamo scelto un vestito fatto su misura in colori chiari, impeccabile, che Jon Hamm porta alla perfezione, abbinato con accessori di colore lilla per mettere in risalto gli inquietanti occhi violetti di Gabriel

Questa immagine del personaggio di Hamm fa seguito alla prima immagine annunciata in cui Micheal Sheen e David Tennant vengono rappresentati, rispettivamente, come un angelo schizzinoso e trafficante di libri antichi, Azraphel, e il demone sopra le righe, Crowley.

Good Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di BBC Comedy Commissioning e Georg Sharp, editor presso BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in collaborazione con BBC Worldwide.

Good Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television Movie.

Good Omens, la recensione della seconda stagione della serie Prime Video

È in uscita la seconda stagione della serie apocalittica più spassosa che ci sia: Good Omens 2 partirà dal 28 luglio sempre su Prime Video. Ancora diretta da Douglas Mackinnon, era stata scritta ed effettivamente creata da Neil Gaiman – che ne è anche lo showrunner – a partire dal suo romanzo del 1990 composto a quattro mani con l’adorato e compianto Sir Terry Pratchett, che in italiano aveva il titolo tradotto in Buon Apocalisse a tutti! e in lingua originale come Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch. Un titolo, un programma.

Infatti, le premesse del libro, per quanto riguarda la prima stagione uscita nel 2019, erano state pienamente rispettate. Tutta la linea dissacrante, e al contempo leggera, dal divertimento brillante, è stata la base sulla quale ogni puntata, ogni svolta di trama e tutto il circolo dei personaggi, si sono sempre mossi insieme, coronati dalla voce fuori campo di Dio, che in inglese ha il tono sardonico di Frances McDormand.

La trama di Good Omens

La storia parla dell’angelo Aziraphale (Michael Sheen) e del demone Crowley (David Tennant) che fanno amicizia durante la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden. Subito vivono un’inconsueta e segreta sintonia, unita ad una marcata morbidezza nell’adesione alle regole d’appartenenza alle rispettive fazioni d’origine. Questo aspetto, oltre a fornire innumerevoli pretesti di comicità, sarà il motore principale della trama che darà continuità anche alla seconda stagione.

Il soggetto della prima, che combacia con gli eventi presentati nel romanzo, vede i due che, terminati i propri compiti nella genesi dell’umanità, vengono assegnati alla supervisione e mediazione sulla terra degli obiettivi dei rispettivi “datori di lavoro”: l’esecuzione del piano divino per l’uno, e l’introduzione di scompiglio per l’altro. Ma con il passare – è il caso di dirlo – dei secoli e dei millenni, Aziraphale e Crowley si affezionano al mondo e agli uomini, al loro stile di vita e ai piaceri della tavola e dell’arte (cosa valida specialmente per l’angelo, naturalmente) e cercheranno, perciò, di far di tutto affinché l’Apocalisse così imminente non distrugga l’universo e, con esso, anche la loro piacevolissima routine.

Gli eventi della seconda stagione, invece, hanno toni di maggior raccoglimento intorno alla relazione tra i due protagonisti e, nell’essere sempre correlati al destino precario e tragicomico dell’umanità, trattano in generale pochi personaggi e un paio di linee narrative. Anche gli stessi attori che ritornano si limitano ai tre arcangeli che mantengono lo stesso ruolo: il meraviglioso Jon Hamm, Doon Mackichan e Gloria Obianyo, e alle attrici Miranda Richardson e Nina Sosanya che però cambiano completamente interpretazione.

Aziraphale e Crowley al centro del racconto

Good-Omens-Michael-Sheen-David-Tennant

È dunque piuttosto diverso il ritmo delle nuove puntate. Pur mantenendo la stessa briosità, ha un’inevitabile rallentamento sulla freschezza degli sviluppi del racconto che mette in campo. Neil Gaiman aveva discusso con Terry Pratchett su un eventuale secondo volume di Good Omens e pare dovesse intitolarsi 668: The Neighbor of the Beast, cosa che lascerebbe già pregustare un’ingente quantità di spazi per l’esilarante fantasia degli autori. Ma il risultato finale di questo secondo capitolo è lontano da tutto questo.

Tante sono le digressioni e gli approfondimenti del legame che unisce l’angelo e il demone, e sono tutti sempre ben costruiti e interessanti dal punto di vista della messa in scena così come delle performance sempre eccezionali di Sheen e Tennant, ma risultano quasi pretestuose nel diventare un canale attraverso il quale dover mostrare il sentimento che nasce tra i due, che era comunque già chiaro e, nell’essere la colonna portante della trama, indebolisce la forza dei guizzi narrativi che tanto avevano caratterizzato l’inizio di tutto.

Good Omens 2 è, perciò, estremamente godibile considerando l’originalità dell’argomento di partenza che inevitabilmente rimane come cassa di risonanza per tutta la durata delle puntate, ma banalizza le sue stesse qualità decidendo di concentrarsi sui punti che, al contrario, erano coinvolgenti proprio perché solamente accennati.

Good Omens 2: Jon Hamm ritorna nel cast

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Good Omens 2: Jon Hamm ritorna nel cast

Amazon Studios ha confermato oggi che Jon Hamm (Top Gun: Maverick) tornerà nel ruolo dell’Arcangelo Gabriele nella serie Prime Video Good Omens 2, attualmente in produzione in Scozia. Gabriele sarà aiutato e spalleggiato dagli angeli Michele, interpretato da uno degli attori del cast della prima stagione Doon Mackichan (Toast, Smack the Pony), e Uriel, ruolo interpretato da Gloria Obianyo (Dune, High Life). A loro si uniranno nuovi angeli, Saraqael, interpretata da Liz Carr (Devs, Testimoni silenziosi) e Muriel, interpretata da Quelin Sepulveda (Havoc – Fuori controllo, L’uomo che cadde sulla Terra). Un altro personaggio chiave dell’Inferno in questa stagione sarà interpretato da Shelley Conn (Bridgerton, Gli Irregolari).

L’autore e co-showrunner Neil Gaiman ha commentato: “Good Omens 2 non sarebbe lo stesso senza lo straordinario Jon Hamm nei panni di Gabriele, il peggior capo che chiunque possa avere. La storia che io e Terry Pratchett abbiamo creato tanti anni fa continua a portarci dalla londinese Soho, al Paradiso e all’Inferno. È un piacere per me riportare in vita personaggi che abbiamo amato (o odiato) e introdurne di nuovi – dai più scintillanti piani alti del Paradiso ai più cupi scantinati dell’Inferno – da amare (o da odiare, o da amare odiare o anche da odiare amare). Tutti loro fanno parte della strana e insolitamente amata famiglia di Good Omens”.

Douglas Mackinnon, regista e co-showrunner aggiunge: “Non potrei essere più felice che Jon sia tornato per dare ancora una volta per portare ancora Good Omens, buoni auspici, con il suo Arcangelo Gabriele, che è il secondo in comando in Cielo. Torna con noi quasi a metà della produzione, quando abbiamo già accolto nella famiglia di Good Omens 2 volti conosciuti in ruoli conosciuti, volti conosciuti in ruoli sconosciuti e volti sconosciuti in ruoli sconosciuti. Abbiamo anche un volto sconosciuto in un ruolo conosciuto”.

Originariamente basata sul best-seller internazionale di Terry Pratchett e Neil Gaiman, la nuova stagione esplorerà trame che vanno oltre il materiale originale per fare luce sulla sconcertante amicizia tra Aziraphale, un angelo esigente, commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica Crowley. Essendo stati sulla Terra sin dall’Inizio, e avendo ormai sventato l’Apocalisse, Aziraphale e Crowley stanno tornando a una comoda vita tra i mortali a Soho, Londra, quando un messaggero inaspettato li mette davanti a un mistero sorprendente.

Neil Gaiman è nuovamente executive producer e sarà co-showrunner con l’executive producer Douglas Mackinnon, che tornerà anche alla regia. Rob Wilkins di Narrativia, in rappresentanza di Terry Pratchett, John Finnemore e l’head of comedy di BBC Studios Productions Josh Cole saranno anche executive producer, con Finnemore co-writer insieme a Gaiman. Good Omens è basato sull’amatissimo best-seller internazionale scritto da Terry Pratchett (Hogfather) e Gaiman. La nuova stagione è prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank Corporation e Narrativia.

JON HAMM

Il ritratto ricco di sfumature del potente advertising executive Don Draper nella pluripremiata serie drama di AMC Mad Men ha portato definitivamente Jon Hamm ad essere uno degli attori più talentuosi e versatili di Hollywood. Hamm ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Emmy Award nel 2015 come miglior attore in una serie drammatica, i Golden Globe nel 2016 e 2008, i Television Critics Association Awards nel 2011 e 2015, un Critics’ Choice Television Award nel 2011, oltre a molteplici nomination della Screen Actors Guild. Mad Men ha concluso la sua settima e ultima stagione il 17 maggio 2015

Hamm è attualmente impegnato nella produzione di Maggie Moore(s) in cui reciterà al fianco di Tina Fey. Il film è diretto da John Slattery. All’inizio di quest’anno Hamm ha completato la produzione di Fletch, che Hamm produrrà insieme al manager/producer Connie Tavel. Greg Mottola, i cui crediti includono Suxbad – Tre menti sopra il pelo, Adventureland e Arrested Development – Ti presento i miei, dirigerà da una sceneggiatura di Zev Borrow. Di recente, Hamm è anche stato guest star nella decima stagione di Curb Your Enthusiasm, con i critici che hanno definito la sua interpretazione di Larry David “ispirata” e un “momento clou della stagione”. L’anno prossimo lo vedremo nel tanto atteso Top Gun: Maverick con Tom Cruise e Miles Teller. Nel 2020, Jon è apparso al fianco di Emily Blunt in Il profumo dell’erba selvatica di John Patrick Shanley. Nel 2019, ha recitato nella serie Good Omens di Neil Gaiman per Amazon e nel film d’esordio alla regia di Noah Hawley, Lucy in the Sky, con Natalie Portman. Inoltre, Hamm ha recitato in The Report di Scott Z. Burns al fianco di Annette Benning e Adam Driver, e in Richard Jewell, diretto da Clint Eastwood.

Nel 2018, ha recitato in 7 sconosciuti a El Royale di Drew Goddard per la Twentieth Century Fox e nella commedia della Warner Bros. Prendimi! al fianco di Ed Helms e Jeremy Renner. Ha anche recitato in Beiruit di Tony Gilroy con Rosamund Pike. Hamm ha interpretato un ex diplomatico statunitense che torna in servizio per salvare un ex collega. I critici hanno definito la performance di Hamm il suo “miglior lavoro”.

Nel 2017 Hamm ha recitato nel thriller di grande successo Baby Driver – Il genio della fuga di Edgar Wright, al fianco di Ansel Elgort, Kevin Spacey and Jamie Foxx. Hamm è apparso anche nel film indipendente Marjorie Prime.

Nel 2016 Hamm ha recitato in Al passo con i Jones della 20th Century Fox, al fianco di Zach Galifianakis e Isla Fisher. Nel 2015 Hamm ha prestato la sua voce al film d’animazione di grande successo della Universal Pictures, I Minions, al fianco di Sandra Bullock e Steve Coogan. I precedenti lavori cinematografici di Hamm includono Million Dollar Arm della Disney, basato su una sceneggiatura di Thomas McCarthy e diretto da Craig Gillespie, Friends With Kids, scritto e diretto da Jennifer Westfeldt, Bridesmaids con Kristen Wiig, The Town di Ben Affleck, il thriller fantasy di Zack Snyder Sucker Punch, Urlocon James Franco, Shrek e vissero felici e contenti, in cui ha doppiato il personaggio di Brogan, Ultimatum alla Terra con Keanu Reeves, Ira & Abby di Jennifer Westfeldt e Kissing Jessica Stein, e Noi eravamo soldati.

Le apparizioni di Hamm nella commedia vincitrice di un Emmy, 30 Rock, dal 2009 al 2012 gli sono valse tre nomination agli Emmy come miglior attore ospite in una serie comica. Ha anche condotto il Saturday Night Live tre volte, una nel 2008 e due nel 2010 con grande successo di critica. Oltre a Mad Men, Hamm appare anche nella seconda stagione di Unbreakable Kimmy Schmidt di Netflix creata da Tina Fey e Robert Carlock. Hamm ha interpretato il reverendo Richard Wayne Gary Wayne, il profeta anziano che inganna quattro donne facendole prigioniere per 15 anni mentre credono di essere sopravvissute all’Apocalisse. Il ruolo gli è valso una nomination agli Emmy come miglior attore ospite in una serie comica. I suoi ruoli televisivi includono Appunti di un giovane medico, una miniserie della BBC in cui recita al fianco di Daniel Radcliffe e executive produced del film di Larry David Le idee esplosive di Nathan Flommper HBO. Hamm ha attirato l’attenzione del pubblico per la prima volta nella serie della NBC Providence. Ingaggiato per un ruolo cameo, ha impressionato così tanto i produttori che è finito con una serie di 18 episodi.

Nativo di St. Louis, Missouri, Hamm ha conseguito la Laurea in Arte in inglese all’Università del Missouri-Columbia e attualmente risiede a Los Angeles.

DOON MACKICHAN

Doon è meglio conosciuta per il suo vasto lavoro nella commedia sia come scrittrice che come attrice. I suoi crediti più importanti includono, la serie di Channel 4 nominata due volte agli Emmy, Smack the Pony, la sitcom della BBC1 Beast, Knowing Me, Knowing You con Alan Partridge sempre sulla BBC e Toast of London, per la quale Doon ha ricevuto una nomination come migliore attrice ai British Comedy Awards.

Doon è anche nota per aver interpretato il ruolo di Cathy in cinque serie di Two Doors Down sulla BBC.
Altri ruoli includono La duchessa per Netflix, Flack per Pop TV, Pure per Channel 4, il lungometraggio di Ben Wheatley, Happy New Year, Colin Burstead, presentato in anteprima al BFI London Film Festival e successivamente trasmesso su BBC2, Good Omens al fianco di David Tennant, Michael Sheen e Jon Hamm.

In teatro, Doon ha recentemente recitato nella produzione del National Theatre Twelfth Night diretta da Simon Godwin. Altri ruoli includono Loot al Tricycle Theatre, L’ispettore generale al Young Vic, The Queen and I, in cui ha interpretato la principessa Diana alla Royal Court insieme a ROAD di Jim Cartwright, prima di andare a Leicester Haymarket. Doon è stata nella produzione nominata da Olivier di Jumpy per il Royal Court/Duke of York’s Theatre, per il quale è stata nominata come migliore attrice non protagonista in una commedia ai Whatsonstage.com Awards nel 2012. Inoltre, Doon è apparsa in Madre Coraggio al National Teatro nel ruolo di Yvette.

LIZ CARR

Liz è conosciuta per il suo ruolo di formidabile esaminatore forense, Clarissa Mullery, in Testimoni silenziosi (BBC One). Altri crediti televisivi includono Devs(FX), The OA (Netflix) e I miserabili (BBC One). Liz sarà presto vista nelle serie TV Independence Day (BBC), This is Going to Hurt (BBC) e The Witcher(Netflix). Può essere vista al fianco di Mark Wahlberg nel thriller fantascientifico della Paramount Infinite. I lavori teatrali includono And Others (National Theatre), Abnormally Funny People (Soho Theatre) e l’acclamato The Normal Heart (National Theatre).

QUELIN SEPELVEDA

Quelin si è laureata alla LAMDA nel 2020. Da quando si è laureata, i suoi lavori includono uno dei ruoli principali al fianco di Tom Hardy in Havoc – Fuori controllo di Gareth Evans per Netflix e L’uomo che cadde sulla Terra(Showtime) con Chiwetel Ejiofor.

SHELLEY CONN

Shelley di recente ha recitato nella seconda stagione di Liar per BBC/Sundance TV, Gli irregolari per Netflix e The Deceived per Channel 5 e Virgin Media. In precedenza è stata vista in The Rook per Starz e Deep State per Endor ed Epix. È stata anche una delle protagoniste della serie NBC Heartbeat, della serie originale di Lifetime The Lottery, 24: Live Another Day per Fox e Terra Nova per Steven Spielberg. Tra i suoi numerosi progetti televisivi inglesi di alto profilo ci sono Mistresses – Amanti, W1A, Party Animals, Strike Back – Senza regole, Marchlands (The Oaks), Dead Set, Back e Raw per RTE in Irlanda.

I lavori cinematografici di Conn includono La fabbrica di cioccolato con Johnny Depp, il film di James L. Brooks Come lo sai, Curry, amore e fantasia e Love Sarah. Conn è apparso su Variety come uno dei 10 migliori volti da guardare in TV.

Sul palco Shelley è stata recentemente vista recitare in The Doctor, che ha appena completato le esibizioni all’Adelaide Festival 2020 e che doveva trasferirsi nel West End ad aprile, tuttavia a causa del Covid-19 questo è stato purtroppo sospeso. Altri importanti lavori teatrali per Conn sono le stagioni multiple alla Royal Shakespeare Company tra cui The Roman Actor, The Island Princess e Tutto è bene quello che finisce bene. È stata la protagonista di Contact Theatre, la produzione di Manchester di An Unsuitable Girl diretta da Kully Thiarai. Altri lavori includono I monologhi della vagina (Royal Festival Hall), Miss Julie (Tara Arts) e Muslim Voices (Royal Court).

Good Omens 2 stagione: uscita, trama, cast e streaming

Good Omens 2 stagione: uscita, trama, cast e streaming

Good Omens 2 è l’annunciata seconda stagione di Good Omens, la serie Amazon Original basata sul romanzo best-seller internazionale di Terry Pratchett e Neil Gaiman. Gli attori pluripremiati Michael Sheen (Quiz, Staged) e David Tennant (Des, Staged) torneranno nei ruoli dei protagonisti, l’angelo Azraphel e il demone Crowley, un improbabile duo unitosi per salvare il mondo dall’apocalisse. Le riprese dei sei episodi della seconda stagione di questa serie fantasy dai toni ironici inizieranno più avanti quest’anno in Scozia, per debuttare in seguito su Amazon Prime Video in più di 240 paesi e territori nel mondo.

Good Omens 2: uscita e dove vederla in streaming

Good Omens 2 in streaming arriverà nel 2023 su Amazon Prime Video

Good Omens 2 stagione

Good Omens 2: trama e cast

La nuova stagione esplorerà nuove storie che ampliano il materiale originale alla base della serie per raccontare la sorprendente amicizia tra Azraphel, un angelo pignolo e commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica, Crowley. Avendo vissuto sulla Terra sin dall’inizio dei tempi e una volta sventata l’apocalisse, Azraphel e Crowley tornano a condurre una vita tranquilla tra i mortali nel quartiere di Soho a Londra, quando un inaspettato messaggero presenta loro un mistero sorprendente.

In Good Omens 2 oltre a Michael Sheen (Quiz, Staged) e David Tennant (Des, Staged) protagonisti anche Paul Adeyefa (Bancroft, Ransom), Michael McKean (This Is Spinal Tap, Better Call Saul), Gloria Obianyo (Dune, High Life), Miranda Richardson (Stronger, Rams), Maggie Service (Quiz, Red Dwarf XI), Reece Shearsmith  (Inside No. 9, The League of Gentlemen) e Nina Sosanya (Red Joan, Killing Eve, Last Tango in Halifax, Screw).

Jon Hamm (Top Gun: Maverick) tornerà nel ruolo dell’Arcangelo Gabriele nella serie Prime Video Good Omens 2, attualmente in produzione in Scozia. Gabriele sarà aiutato e spalleggiato dagli angeli Michele, interpretato da uno degli attori del cast della prima stagione Doon Mackichan (Toast, Smack the Pony), e Uriel, ruolo interpretato da Gloria Obianyo (Dune, High Life). A loro si uniranno nuovi angeli, Saraqael, interpretata da Liz Carr (Devs, Testimoni silenziosi) e Muriel, interpretata da Quelin Sepulveda (Havoc – Fuori controllo, L’uomo che cadde sulla Terra). Un altro personaggio chiave dell’Inferno in questa stagione sarà interpretato da Shelley Conn (Bridgerton, Gli Irregolari).

La nuova stagione

Neil Gaiman prosegue nel suo ruolo di executive producer e sarà co-showrunner al fianco dell’executive producer Douglas Mackinnon, che ricoprirà nuovamente anche il ruolo di regista. Anche Rob Wilkins, John Finnemore e Josh Cole, Head of Comedy di BBC Studios Productions, saranno executive producer, e Finnemore sarà anche co-sceneggiatore al fianco di Gaiman. Good Omens è basata sull’amatissimo romanzo best seller internazionale ‘Good Omens’ di Terry Pratchett (Hogfather) e Gaiman. La nuova stagione è prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank Corporation e Narrativia.

Neil Gaiman ha dichiarato: “Sono passati trentun’anni da quando è stato pubblicato ‘Good Omens’, il che significa che ne sono passati trentadue dalla notte in cui Terry Pratchett ed io ce ne stavamo nei nostri rispettivi letti in una stanza d’alberto a Seattle, durante una World Fantasy Convention, e progettavamo il sequel. Ho avuto modo di utilizzare alcune parti di quel sequel in Good Omens – ed ecco da dove sono venuti i nostri angeli. Terry non è più qui, ma quando era ancora tra noi avevamo parlato di ciò che volevamo fare con “Good Omens” e di che direzione avrebbe dovuto prendere la storia. E ora, grazie a BBC Studios e Amazon, ho l’occasione di portarla proprio in quella direzione. Ho coinvolto meravigliosi collaboratori e John Finnemore, è salito a bordo per portare il testimone insieme a me. Ci sono moltissime domande che le persone hanno fatto riguardo a ciò che è successo dopo (e anche a ciò che è successo prima) ai nostri angelo e demone preferiti. Ed ecco le risposte in cui speravate. Torneremo a Soho per svelare, attraverso viaggi nel tempo e nello spazio, un mistero che ha inizio con un angelo che se ne va in giro per Soho senza memoria”.

Douglas Mackinnon ha aggiunto: “Portare Good Omens nella mia patria in Scozia per girare una seconda stagione è per me un sogno che si realizza. E con Michael Sheen e David Tennant nuovamente nei ruoli di Azraphel e Crowley abbiamo realmente un angelo e un demone al nostro fianco”.

Rob Wilkins ha affermato: “Terry e Neil hanno sempre saputo che Crowley e Azraphel non erano personaggi da una storia sola e hanno per lungo tempo nutrito piani per ampliare le loro avventure. Le strabilianti performance di David e Michael l’hanno fatta diventare una vera necessità. Terry sarebbe stato certamente molto felice di come hanno dato vita ai suoi personaggi, e entusiasta, come lo sono io ora, che una seconda stagione sia in lavorazione”.

Michael Sheen ha dichiarato: “Personalmente sono contrario, ma il mondo non si salverà da solo, no? Se David e io riusciremo a non cavarcela troppo male, questa potrebbe essere anche la volta buona che riusciamo a concludere il lavoro”.

David Tennant ha aggiunto: “Il ritorno di Good Omens è una fantastica notizia per me, poiché avrò nuovamente l’occasione di lavorare con Michael e di pronunciare le fantastiche parole di Neil. È forse una peggiore notizia per l’universo dato che molto probabilmente significa che ci sarà una nuova minaccia per l’esistenza con cui fare i conti, ma, si sa, un po’ si perde un po’ si vince”.

Good Omens ha debuttato in tutto il mondo su Prime Video come limited series nel maggio del 2019 ed è basata sul romanzo del 1990, Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch, di Terry Pratchett e Neil Gaiman. La prima stagione, vincitrice di un Hugo Award e molto apprezzata da milioni di fan appassionati in tutto il mondo, vede nel cast Michael Sheen, David Tennant, Jon Hamm, Nick Offerman, Jack Whitehall, Miranda Richardson, Adria Arjona, Michael McKean, Anna Maxwell Martin, Mireille Enos, e molti altri.

Con questo annuncio, gli Amazon Studios confermano la loro intesa con Gaiman, con il quale hanno stretto un overall deal.

Good Omens 2 in arrivo su Prime Video dal 28 luglio

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Good Omens 2 in arrivo su Prime Video dal 28 luglio

Quest’estate qualcosa nell’alto dei cieli accadrà in Good Omens 2! La seconda stagione di Good Omens debutta il 28 luglio su Prime Video. Dopo il successo globale e l’entusiastica risposta ricevuti dalla prima stagione, Neil Gaiman, co-creatore della serie, ha deciso di soddisfare l’appetito dei fan con nuove avventure sullo schermo dell’empio duo con una nuova storia originale.

L’ineffabile data di debutto della seconda stagione è stata svelata nella giornata del 33esimo anniversario della pubblicazione del romanzo Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch (Good omens. Le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, strega) di Terry Pratchett e Gaiman, base per la prima stagione della serie. Con una celebrazione speciale per i fan, Neil Gaiman ha collaborato con le grandi fan Hilly & Hannah Hindi del The Hillywood Show per svelare la data di uscita con il loro fan video “Good Omens Parody”, che potete vedere QUI.

La stagione in sei episodi sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 28 luglio in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. I fan possono recuperare la prima stagione di Good Omens già disponibile su Prime Video. La seconda stagione di Good Omens è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La seconda stagione di Good Omens esplora nuove storie che ampliano il materiale originale alla base della serie per raccontare la sorprendente amicizia tra Azraphel, un angelo pignolo e commerciante di libri rari, e il demone dalla vita frenetica, Crowley. Avendo vissuto sulla Terra sin dall’inizio dei tempi e una volta sventata l’apocalisse, Azraphel e Crowley tornano a condurre una vita tranquilla tra i mortali nel quartiere di Soho a Londra, quando un inaspettato messaggero presenta loro un mistero sorprendente.

Il cast della seconda stagione di Good Omens include Michael Sheen e David Tennant rispettivamente nei ruoli dell’angelo Azraphel e del demone Crowley. Riprendono il loro ruolo anche Jon Hamm come Arcangelo Gabriele, Doon Mackichan nei panni dell’Arcangelo Michele e Gloria Obianyo nel ruolo dell’Arcangelo Uriele. Tornano per questa stagione in nuovi ruoli Miranda Richardson nei panni del demone Shax, Maggie Service come Maggie e Nina Sosanya nel ruolo di Nina, e nuovi volti si uniscono al gruppo dei disadattati del Paradiso e dell’Inferno: Liz Carr nel ruolo dell’Angelo Saraqael, Quelin Sepulveda come Angelo Muriel e Shelley Conn nel ruolo del demone Beelzebub.

Neil Gaiman prosegue nel suo ruolo di executive producer e co-showrunner al fianco dell’executive producer Douglas Mackinnon, che ricopre nuovamente anche il ruolo di regista dei sei episodi. Anche Rob Wilkins di Narrativia, in rappresentanza del Terry Pratchett’s estate, John Finnemore, e Josh Cole, Head of Comedy di BBC Studios Productions, sono executive producer, e Finnemore è anche co-sceneggiatore al fianco di Gaiman. Good Omens è basata sull’amatissimo romanzo best seller internazionale di Terry Pratchett e Gaiman. La nuova stagione è prodotta da Amazon Studios, BBC Studios Productions, The Blank Corporation e Narrativia.

Good Omens – Stagione 3: foto e i video dal set rivelano il primo sguardo al ritorno di David Tennant nei panni di Crowley

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Le foto e il video della terza stagione di Good Omens hanno rivelato il ritorno di David Tennant nel ruolo di Crowley. Il creatore della serie Neil Gaiman si è ritirato dalla produzione a causa delle accuse di violenza sessuale e Prime Video ha confermato che la terza stagione sarà l’ultima puntata dell’amato dramma fantasy. L’avventura finale dell’improbabile duo di angeli e demoni sarà un singolo episodio di lunghezza notevole, e la posta in gioco non è mai stata così alta per Crowley e Aziraphale (Michael Sheen) mentre affrontano la loro straziante separazione.

Ora, mentre le riprese sono iniziate il mese scorso a Londra, nuove foto del set della terza stagione di Good Omens mostrano apparentemente Crowley che entra nervosamente nella libreria di Aziraphale. Le immagini, scattate dagli abitanti di Edimburgo fan_a_tink (via @GoodOmensNews_) e rhosmeinir, ritraggono Tennant in costume completo, con i caratteristici capelli rossi, gli occhiali da sole scuri e il lungo cappotto di Crowley. Guardate la galleria al link sottostante:

Cosa significano le foto del set di Good Omens – Stagione 3

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Uno sguardo più ravvicinato al capitolo finale

Va notato che questi video e foto dimostrano che la terza stagione è in produzione e che c’è l’intenzione di concludere la storia alla luce dei recenti eventi. In seguito alle accuse di violenza sessuale di Gaiman, molti adattamenti associati al suo lavoro sono stati cancellati o hanno scelto di concludersi. Tra questi c’è anche The Sandman di Netflix, che si concluderà con la seconda stagione. Mentre Good Omens era sempre stato pensato per terminare con la terza stagione, il formato degli episodi da 90 minuti è arrivato dopo le accuse di Gaiman.

Se il capitolo finale dello show darà la priorità alla risoluzione della loro relazione in modo significativo, Good Omens potrà concludersi con una nota che soddisfi sia la sua narrazione celestiale che la posta in gioco emotiva.

Le nuove foto del set suggeriscono che la terza stagione riprenderà poco dopo gli eventi del finale della seconda stagione di Good Omens, in cui Aziraphale sceglie di tornare in Paradiso come nuovo Arcangelo Supremo e Crowley viene lasciato solo sulla Terra. Nonostante il passaggio a un unico speciale di 90 minuti, la storia principale dovrebbe rimanere intatta: Aziraphale e Crowley dovranno ancora una volta mettere da parte le loro differenze per evitare un altro Armageddon. Tuttavia, resta da chiedersi se la loro relazione, ormai fratturata, possa sopravvivere in mezzo al caos.

Good Kill: recensione del film con Ethan Hawke

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Good Kill: recensione del film con Ethan Hawke

Good Kill, bel colpo, oppure, letteralmente “buona uccisione”. E’ quanto si dice quando un nemico viene abbattuto con un solo colpo preciso. Good Kill è il titolo del nuovo film di Andrew Niccol, che ritrova Ethan Hawke (dopo Gattaca) come protagonista e lo trasforma in un pilota speciale, schierato in prima fila nella drone war nei territorio medio-orientali. Tommy, il personaggio interpretato da Hawke, è un ex pilota militare che si è dovuto adattare alla nuova guerra a distanza, che mette a dura prova il suo desiderio di avventura e di emozioni forti. Nel cast anche January Jones.

In Good Kill l’intrusione della CIA nel programma della guerra con i droni mette a dura prova i suoi nervi, le sue convinzioni e i suoi rapporti con il suo equipaggio, fino a che Tommy non sceglie una strada precisa che cambierà le sue sorti.

Good KillAndrew Niccol si affida a Ethan Hawke e lo incarica di veicolare tutte le contraddizioni di un film delicato, il primo sulla ‘nuova’ guerra che consente alle vite americane di rimanere al sicuro in territorio statunitense. L’argomento è sicuramente controverso, sia per le implicazioni politiche del film, intrinseche nei film bellici, sia per la molteplicità di temi che si mettono in campo, considerando che una buona parte del racconto si concentra anche sulla difficile situazione familiare che il protagonista vive, come riflesso alla sua insoddisfazione professionale.

Probabilmente Niccol ha commesso la leggerezza di voler raccontare la storia di un uomo immerso in un contesto problematico che però per la sua stessa natura, non può essere trattato con approssimazione. La necessità di trovare un happy end, la dinamica domestica conflittuale, il continuo reiterarsi di concetti già chiaramente espressi, fanno di Good Kill un film riuscito a metà, che potrebbe anche intrattenere (vedi finale in qualche misura catartico), ma che non concede molto ad uno sguardo che gratta la superficie.

Good Kill: prime clip dal film con Ethan Hawke

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Good Kill: prime clip dal film con Ethan Hawke

Ecco le prime clip da Good Kill, film con Ethan Hawke, Juanuary Jones e Zoe Kravitz che abbiamo visto in anteprima al Festival di Venezia del 2014 e che arriverà al cinema il prossimo 25 febbraio.

Venezia 71: Good Kill recensione del film con Ethan Hawke

https://www.youtube.com/watch?v=uBvQWtCVphg&feature=youtu.be

Ethan Hawke rivela sul suo personaggio:  “La complessità del mio personaggio sta proprio in questa schizofrenia: da una parte vuole mettere la sua vita a servizio del Paese e dunque accetta di entrare nel Drone Programme, ma dall’altra il fatto di non essere più in pericolo lo fa sentire un codardo. Fino a perdere il suo senso distintivo tra giusto e sbagliato, cioè il senso ultimo della sua vita”. 

Il film è diretto da Andrew Niccol e vede protagonisti Ethan Hawke, January Jones e Zoë Kravitz.

Good Grades: M. Night Shyamalan ottiene un accordo SAG-AFTRA per iniziare il nuovo film

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Il nuovo film di M. Night Shyamalan, Good Grades, ha ottenuto un accordo ad interim con SAG-AFTRA per iniziare la produzione questo ottobre. Secondo World of Reel, le riprese di Good Grades di M. Night Shyamalan inizieranno il 16 ottobre 2023. Al momento non si conoscono altri dettagli sul film a parte il fatto che sarà girato in Canada. Mentre lo sciopero della Writers Guild of America (WGA) è terminato il 27 settembre, la Screen Actors Guild-Federazione americana degli artisti televisivi e radiofonici (SAG-AFTRA) continua a scioperare in questo momento nel tentativo di garantire salari migliori, protezione contro l’ intelligenza artificiale e altro ancora per gli attori. La maggior parte delle produzioni hollywoodiane hanno temporaneamente sospeso la produzione a causa dello sciopero; tuttavia, SAG-AFTRA concede accordi provvisori a determinati titoli consentendo loro di continuare le riprese.

Good Grades non è l’unico film a cui Shyamalan sta lavorando

Nel febbraio 2023, M. Night Shyamalan ha firmato un accordo pluriennale di regia e produzione con la Warner Bros. per sviluppare una manciata di progetti originali per lo studio. Quando è stato annunciato l’accordo, è stato rivelato anche il prossimo progetto di Shyamalan: Trap. Anche i dettagli sulla trama e sul casting di Trap sono scarsi in questo momento. Le riprese del film sono iniziate in Pennsylvania settimane prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFTRA e attualmente la data di uscita è il 2 agosto 2024.

Ho una nuova idea che ho iniziato a scrivere“, ha detto Shyamalan a NME all’inizio di quest’anno. “Uscirà nel 2024 ed è molto, molto emozionante. È un thriller. È molto insolito e molto nuovo rispetto a quello che ho provato a fare [recentemente], ma mi sento molto entusiasta della storia, tanto che non vedo l’ora di raccontarvela, ragazzi.” Anche la figlia di Shyamalan, Ishana Night Shyamalan, sta lavorando con la Warner Bros. al suo film d’esordio, The Watchers, con Dakota Fanning, Georgina Campbell e Olwen Fouéré. Prodotto da M. Night Shyamalan, The Watchers ha anche ricevuto un accordo provvisorio dal SAG-AFTRA per filmare durante lo sciopero. L’uscita è prevista per il 7 giugno 2024.

Good Doctor: il trailer del film con Orlando Bloom

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Ecco il trailer di Good Doctor, film che vede Orlando Bloom protagonista nei panni di un medico che ‘affezionatosi’ ad una sua paziente, le fornisce cure sbagliate per tenerla con sè in ospedale.

Good Behavior con Michelle Dockery e Animal Kingdom con Ellen Barkin al via

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Il canale via cavo TNT ha annunciato due nuove serie drama per il 2016: Good Behavior e Animal Kingdom.

Good Behavior è un drama basato sul romanzo Letty Dobesh di Blake Crouch, già autore della trilogia di Wayward Pines, e prodotto da Chad Hodge. Racconterà la storia di Letty, una ladra truffatrice che nella vita ha sempre fatto le scelte sbagliate a causa della sua impulsività. Appena uscita di prigione, le capita di ascoltare la conversazione tra un uomo e un sicario assunto per uccidere sua moglie. Letty decide di far saltare il piano, intrecciando una pericolosa relazione con il killer.

Michelle Dockery (Lady Mary nel celebre drama inglese Downton Abbey, da poco concluso) interpreterà la protagonista. Nel cast ci saranno Juan Diego Botto (Ismael), Terry Kinney (Oz) e Lusia Strus (Wayward Pines).
Al momento TNT ha ordinato 10 episodi.

animal_kingdom_castAnimal Kingdom si basa sull’omonimo film australiano del 2010 scritto e diretto da David Michôd. La serie vedrà protagonista Ellen Barkim (Seduzione pericolosa, Voglia di ricominciare, Ocean’s 13) nei panni di un’autoritaria matriarca di una famiglia della California del Sud legata ad attività criminali. La storia ha inizio quando il nipote diciassettenne Joshua ‘J’ Cody, interpretato da Finn Cole, si trasferisce dalla nonna, dopo che la madre è morta per un’overdose di eroina, e viene trascinato negli affari di famiglia.

Il resto del cast include Scott Speedman (Felicity), Shawn Hatosy (Southland), Ben Robson (Vikings), Jake Weary (Pretty Little Liars), Daniella Alonso (Revolution) e Molly Gordon (Ithaca).

Fonte: Variety

Good As You: recensione del film di Mariano Lamberti

In Good As You Quattro uomini e quattro donne, più o meno amici, chi più chi meno gay, trascorrono insieme la notte di Capodanno. La casa della festa sarà teatro di riconciliazioni, di nuovi legami e di feroci discussioni. Da quel momento nella vita dei ragazzi accadranno avvenimenti inaspettati e travolgenti che turberanno le rispettive storie d’amore e che metteranno in dubbio perfino la solidità di vecchie amicizie e legami di sangue.

Good As You, ‘prima commedia gay italiana’, diretta dal regista Mariano Lamberti uscirà il 6 Aprile nelle sale, distribuita da Iris. Oltre a non rappresentare davvero un primato ma un punto di vista sul modo di pensare e di vivere di una parte ridotta dello sterminato universo gay, il film non riesce ad evadere dalla terra degli stereotipi che avvolge in particolar modo l’immagine dell’omosessuale capitolino, confinato fra i lustrini e le paillettes del Muccassassina e il muretto che fronteggia il Coming Out.

Tuttavia sembra che sia stato proprio questo l’intento del regista: quello, cioè, di essere spregiudicato, per sbattere in faccia al pubblico questi clichè che, oltre che divertire e perché no provocare, esistono davvero nel circuito omosessuale. Nell’opera, che si ispira all’omonimo spettacolo teatrale di Roberto Biondi, più che al cospetto di personaggi ci troviamo di fronte a maschere orgogliose e consapevoli di essere tali.

C’è la classica ‘checca isterica’ (Diego Longobardi), la coppia gay tormentata (Enrico Silvestrin-Lorenzo Balducci), il ‘marchettaro’ esotico (Luca Dorigo), le bisex confuse ed insoddisfatte (Daniela Virgilio e Micol Azzurro), la dura fuori ma tenera dentro (Lucia Mascino) e la lesbica estremamente mascolina – in gergo ‘butch’ – unica incapace di usare strategie in amore. È infatti solo sull’amore e sui rapporti di coppia che il film si concentra. Ciò, purtroppo, non fa che renderlo molto simile alla maggior parte delle commedie italiane. Magari non sarebbe stato il caso di tirare in ballo direttamente e drammaticamente i problemi che oggi affliggono la generazione dei trentenni – l’età dei protagonisti percorre quella fascia – ma risulta quantomeno poco credibile osservare queste maschere saltare da una festa all’altra avvolti da abiti firmati e rientrare in case da sogno.

C’è un accenno finale al tema della fecondazione artificiale che sicuramente avrebbe potuto rubare un po’ più di pellicola ad altre sequenze. Buona la colonna sonora, The lady in the tutti i frutti hat, un successo di Carmen Miranda, interpretato per l’occasione dalle splendide Gemelle Kessler. Convincente anche la recitazione di alcuni attori, prima fra tutti quella di Elisa Di Eusanio che, pur dovendo rappresentare la più stereotipata fra le donne, da’ voce e volto al personaggio più genuino.

Good As You: la conferenza stampa

‘’Good As You è un progetto divertente, colorato ed originale. Si è creata una serie di sinergie molto interessanti attorno a questo film ed è per questo che lo distribuiremo in un’ottantina di copie. Vogliamo fare una scelta mirata delle sale, poi se al pubblico piacerà siamo anche pronti ad allargarci’’.

Good American Family: la storia vera dietro la serie con Ellen Pompeo

Good American Family, la nuova serie disponibile su Disney+, è basata su una storia vera, ma questo show di cronaca nera è solo una parte della complicata realtà. Si presentata come una serie true-crime piuttosto intensa e insolita, in cui si segue una famiglia che adotta una bambina, per poi scoprire che in realtà si tratta di un’adulta che sta cercando di truffarli. Sembra una storia troppo assurda per essere vera, ma – come anticipato – è basato su una vicenda reale, che è anche più straziante di quanto mostrato in questo adattamento.

Good American Family si basa infatti sulla storia di Natalia Grace (interpretata da ) e della sua adozione da parte della famiglia Barnett, ma non è la prima volta che questa storia viene portata sullo schermo. Il film prequel Orphan: First Kill è stato infatti apparentemente ispirato alla stessa Grace, e anche la docuserie The Curious Case of Natalia Grace ha cercato di portare alla luce la verità su eventi controversi e procedimenti legali. Questa serie, tuttavia, è la prima drammatizzazione diretta di questi eventi e potrebbe discostarsi un po’ dai fatti del caso.

Good American Family si ispira al vero caso di Natalie Grace Barnett

La serie si ispira a “molteplici storie, prospettive, minacce, interpretazioni e accuse” relative all’adozione di Natalia Grace da parte di Kristine e Michael Barnett. Per questo motivo, la maggior parte dei membri del cast interpreta persone reali nella drammatizzazione. Ellen Pompeo, ad esempio, interpreta Kristine Barnett, mentre Imogen Faith Reid interpreta Natalia Grace. Ma la vera storia del periodo trascorso da Natalia Grace con la famiglia Barnett è oscurata da controversie, testimonianze contrastanti e bugie, tra chi accusa Natalia Grace di essersi spacciata per una bambina per truffare e uccidere la sua famiglia adottiva, e chi descrive i Barnett come una famiglia violenta e negligente.

Imogen Reid in Good American Family
Imogen Reid in Good American Family. Foto di Disney/Disney – © 2025 Disney. All rights reserved.

La vita di Natalia Grace prima di essere adottata dalla famiglia Barnett

Natalia Grace è nata in Ucraina con una displasia spondiloepifisaria congenita, una rara forma di nanismo. Secondo il certificato di nascita ucraino, Natalia è nata nel 2003, quindi avrebbe avuto circa sette anni quando i Barnett l’hanno adottata nel 2010. La bambina è stata poi affidata a un orfanotrofio ucraino a un certo punto della sua vita e alla fine è stata portata negli Stati Uniti per essere adottata. Prima dei Barnett, Natalia era stata adottata anche da un’altra famiglia, i Ciccones, ma questa famiglia del New England l’ha poi data via, secondo quanto riportato da The Curious Case of Natalia Grace.

La famiglia Barnett sosteneva che Natalia Grace era violenta e mentiva sulla sua età per truffarla

Poco dopo l’adozione di Natalia Grace da parte dei Barnett, sono però iniziati i problemi. Secondo alcune fonti e secondo i Barnett, Natalia soffriva di una sorta di malattia mentale – le è stato diagnosticato un disturbo reattivo dell’attaccamento – e aveva tendenze violente. Secondo diverse testimonianze, Natalia avrebbe minacciato i fratelli adottivi e i genitori con dei coltelli, avrebbe urinato e defecato addosso alla sorella minore e avrebbe tentato di avvelenare Kristine. I Barnett sostengono inoltre che un professionista abbia diagnosticato Natalia come “sociopatica”, sebbene la diretta interessata abbia negato queste affermazioni.

Contemporaneamente ai presunti episodi di violenza, i Barnett hanno iniziato a sospettare che Natalia Grace fosse in realtà più grande di quanto dichiarato nei documenti di nascita. Kristine Barnett ha affermato che Natalia aveva peli pubici e aveva le mestruazioni, entrambe caratteristiche sessuali secondarie che le ragazze di solito manifestano per la prima volta intorno ai 12 anni. I Barnett sostengono inoltre che Natalia sembrava più grande di un’altra bambina affetta da displasia spondiloepifisaria congenita e che aveva un vocabolario troppo avanzato per una bambina di sette anni. La famiglia credeva che Natalia fosse in realtà un’adulta o un’adolescente e che stesse usando il suo nanismo per truffarli.

Christina Hendricks, Dulé Hill, Imogen Reid e Jerod Haynes in Good American Family
Christina Hendricks, Dulé Hill, Imogen Reid e Jerod Haynes in Good American Family. Foto di Disney/Disney – © 2025 Disney. All rights reserved.

I Barnett hanno presentato una petizione per cambiare legalmente l’anno di nascita di Natalia Grace

Due anni dopo l’adozione di Natalia Grace, i Barnett sono riusciti a farle cambiare l’età in un processo giudiziario. Il certificato di nascita ucraino di Natalia indicava originariamente che era nata nel 2003, ma i Barnett hanno chiesto con successo a un giudice di modificare i documenti di nascita per dire che era nata nel 1989. Tuttavia, un ospedale pediatrico locale ha condotto un’indagine sullo scheletro e ha stabilito che Natalia aveva circa 11 anni all’epoca. La modifica dei registri di nascita di Natalia ha permesso ai Barnett di trattarla come un’adulta e ha fatto sì che Natalia non fosse più legalmente la loro bambina.

Dopo aver dichiarato Natalia Grace legalmente adulta, i Barnett l’hanno di fatto abbandonata. Hanno affittato un appartamento a Lafayette, nell’Indiana, e hanno dato a Natalia un sussidio federale prima di trasferirsi con il resto della famiglia in Canada. Tuttavia, a causa della condizione genetica di Natalia Grace, nel 2019 i procuratori della contea di Tippecanoe hanno accusato Kristine e Michael Barnett di negligenza nei confronti di una persona dipendente. Michael Barnett è stato assolto dalle accuse nell’ottobre 2022, mentre le accuse contro Kristine sono state archiviate nel marzo 2023.

Dove sono Natalia Grace e i Barnett oggi

Ora, un decennio e mezzo dopo l’adozione iniziale, Kristine e Michael Barnett e Natalia Grace hanno vite molto diverse. Michael e Kristine si sono separati nel 2013 e hanno divorziato nel 2014. Nel 2013 Kristine ha scritto un romanzo sulla crescita del figlio Jacob, affetto da autismo, ma da allora non ha più scritto libri sulla genitorialità. Michael ha invece affermato pubblicamente che Kristine è stata violenta con Natalie e ha avuto tutta la colpa della controversia sull’età di lei.

Dopo aver lasciato la famiglia Barnett, Natalia ha invece avuto altri problemi di adozione. È stata adottata dalla famiglia Mans, che però avrebbe abusato di lei per dieci anni. La situazione era talmente grave che Natalia ha dovuto inscenare una “fuga” e ora vive con la famiglia DePaul. Stando a quanto riportato, sta anche studiando per i test di sviluppo educativo generale, sperando di diventare insegnante, e sta pianificando interventi chirurgici legati al suo nanismo. Ha anche un fidanzato, Neil, e ha dunque fatto molta strada dagli eventi raccontati da Good American Family.

Good American Family: dal 9 aprile su Disney+

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Good American Family: dal 9 aprile su Disney+

Disney+ ha annunciato la nuova data di debutto di Good American Family, la serie originale interpretata da Ellen Pompeo, Mark Duplass e Imogen Reid, che arriverà in Italia il 9 aprile sulla piattaforma streaming con 5 episodi disponibili al lancio, seguiti da un episodio a settimana.

Raccontato da più punti di vista, per esplorare prospettive, pregiudizi e traumi diversi, questo avvincente drama si ispira alle vicende di una coppia del Midwest che adotta una bambina con una rara forma di nanismo. Ma quando iniziano a crescerla insieme ai loro tre figli biologici, emerge un mistero sulla sua età e sulle sue origini, e cominciano lentamente a sospettare che possa non essere chi dice di essere. Mentre difendono la loro famiglia dalla figlia che credono rappresenti una minaccia, lei combatte la sua battaglia per affrontare il suo passato e il suo futuro, in una resa dei conti che si giocherà sui tabloid e in tribunale.

Good American Family è interpretata da Ellen Pompeo, Mark Duplass e Imogen Reid. Dulé Hill, Christina Hendricks, Sarayu Blue e Jenny O’Hara sono guest star ricorrenti.

La serie è creata da Katie Robbins, che è anche executive producer e showrunner con Sarah Sutherland. Ellen Pompeo è executive producer con la sua casa di produzione Calamity Jane con Laura Holstein. Andrew Stearn, Dan Spilo, Niles Kirchner e Mike Epps sono executive producer. Liz Garbus è regista ed executive producer dell’episodio pilota. Good American Family è prodotta da 20th Television.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre alla “Modalità Junior” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Gonzo Girl: recensione del film di Patricia Arquette – #RoFF18

Gonzo Girl: recensione del film di Patricia Arquette – #RoFF18

La 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma pullula di esordi alla regia. Tra questi troviamo anche Patricia Arquette, attrice di successo nonché premio Oscar per Boyhood di Richard Linklater nel 2015, la quale si è spostata dietro la macchina da presa per dirigere Gonzo Girl, il suo debutto ufficiale presentato nella sezione Grand Public della kermesse. La storia in cui Arquette decide di cimentarsi, e indagare, si ispira a quella di Hunter S. Thompson, giornalista e scrittore americano considerato l’inventore del Gonzo journalism, uno stile di scrittura che mescola giornalismo convenzionale, proprie impressioni e narrativa, dal quale nasce un personale punto di vista su fatti e situazioni.

Gonzo Girl si basa sull’omonimo libro scritto dall’autrice Cheryl Della Pietra, la quale prende a sua volta ispirazione dal suo periodo come assistente di Thompson verso la fine della sua vita. A interpretare il suo alter ego il magnetico – ed eclettico – Willem Dafoe, mentre nei panni di Della Pietra troviamo Camila Morrone, vista di recente nella miniserie Daisy Jones & The Six. La sceneggiatura del film è di Rebecca Thomas e Jessica Caldwell, ed è prodotto dalla stessa Arquette insieme a Frank Hall Green, Tom Heller e Cameron O’Reilly.

Gonzo Girl, la trama

1992, Aspen, Colorado. Alley Russo si trasferisce da New York nel ranch di Walker Reade, scrittore di successo nonché inventore del gonzo journalism, per fargli da assistente. Il suo compito è far sì che la notte lui scriva il suo libro, su cui, come una spada di Damocle, grava una scadenza da rispettare. Ma quando arriva nella villetta, Alley entra in un mondo completamente sballato, fatto di droghe e alcool e in cui presto viene coinvolta – e tirata – per volere dello stesso Walker. Con il suo fare ammaliatore, l’uomo riesce a soggiogarla, a farla cadere in un vortice dal quale è difficile tornare a galla. Ma Alley oramai sembra totalmente dipendente da lui. Fino a quando non capisce di star assistendo allo svanire della gloria del suo eroe letterario, decidendo così di immergersi ancora di più nel suo mondo caotico per cercare di aiutarlo a finire il suo atteso lavoro.

Gonzo Girl Willem Dafoe e Camila Morrone

Dentro la vita di una Gonzo Girl

Gonzo Girl è una creatura bizzarra da qualsiasi prospettiva la si guardi. Se l’intenzione di Arquette, di primo acchito, sembrava quella di studiare l’esperienza di una ragazza che, nel nome di un sogno, sceglie di trasformarsi per soddisfare il suo mentore (l’unico che può aiutarla), dopo metà del primo atto capiamo subito in quale direzione virerà davvero il film e l’attenzione della regista: su Walker Reade (alias Thompson) e la sua sregolata vita negli ultimi anni. Willem Dafoe, grazie alla sua poliedricità, riesce ad animare una figura sotto tanti aspetti sibillina, operettistica e indecifrabile, a cui piace dare sempre spettacolo, ma che capiamo non conoscere davvero poiché oscurata tutto il tempo dal suo stesso mito, che usa come maschera. Prendendosi tutto lo spazio nella scena e mettendo al margine quella che dovrebbe essere la vera protagonista della storia, Alley.

Alley, una giovane aspirante scrittrice che per diventare tale, per arrivare in alto, deve stare al gioco che lo stesso Walker le propina. E allora via di cocaina, alcool, acidi, funghi allucinogini. Qualsiasi cosa pur di appagare l’ego smisurato del suo autore preferito, nonché ora datore di lavoro. Come stregata, Alley si lascia inebriare da una figura incandescente, immoderata, che rompe ogni inquadratura in cui è presente, fino a farsi assuefare da questa. Il corpo narrativo di Gonzo Girl, o per meglio dire le sue premesse, sembravano tutte molto buone. Anche le dinamiche esasperate che vanno creandosi all’inizio fra Alley e Walker, al limite dell’assurdo, sono divertenti e piacevoli da seguire. Peccato però che nel suo progredire, la narrazione perde la sua traiettoria e non si riprende più.

Una storia poco solida

Nel mostrarci il legame fra i due, e il mutare di lei che passa da “ragazza per bene e sobria” ad assistente sballata e ubriaca, il film si lascia andare a una certa frettolosità degli eventi che fanno sembrare il tutto non plausibile. Come fa Alley a cambiare da un momento all’altro? Perché? Sono passaggi narrativi bruschi, salti disorientanti, difficili da spiegare poiché non supportati da una sceneggiatura coerente e solida, quantomeno chiara, la quale porta di conseguenza ad allontanarsi da ciò che si ha davanti. Fino a diventare ripetitiva e noiosa. Ad aggravare la fragilità di Gonzo Girl una protagonista poco accennata e un co-protagonista forte ma mal sfruttato. Del vero Walker si conoscerà poco. Di Alley non si conoscerà mai niente. Nè il suo passato, né la sua vita al di fuori quel ranch in cui è finita.

Perché sceglie quella strada? Una domanda a cui non si riesce a trovare risposta. Nonostante il racconto si dimostri tiepido, non possiamo fare a meno, nel complesso, di apprezzare alcune soluzioni visive adottate dalla regista, soprattutto nelle scene in cui Alley è drogata. Dagli spaghetti che danzano, alle inquadrature nebulose, fino a delle sequenze d’animazione molto simpatiche e colorate, elementi che nel loro insieme strappano una risata e permettono al pubblico di vivere la stessa esperienza psichedelica della ragazza. Oltre questo, Gonzo Girl non si fa riconoscere per originalità e interesse. Ma se continuerà a vivere, sarà solo merito della bella interpretazione di Willem Dafoe.

Gong Li nel film su Marco Polo

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Gong Li Imperatrice della Mongolia. Gong Li, celebre diva cinese, prenderà parte al film su Marco Polo prodotto da Gianni Nunnari e diretto da Tarsem Singh.

Gong Li nel cast del nuovo thriller di Martin Campbell

Gong Li (Memorie di una Geisha) sarà nel cast del thriller Ana, diretto da Martin Campbell. Il film sarà prodotto da Artur Sarkissian e da Bruno Wu. Il film entrerà in produzione il prossimo Marzo.

La sceneggiatura è scritta da Richard Wenk ed è simile a Nikita di Luc Besson, film del 1990. Richard Wenk è noto per aver scritto anche le sceneggiature di The Equalizer-Il Vendicatore, I Mercenari 2 e Jack Reacher- La prova decisiva.

Gong Li nel film su Marco Polo

Gong Li ha preso parte  anche ai film Sorgo Rosso, The Story of Qui Ju, Addio mia concubina, Miami Vice, Ju Du, 2046 e Coming Home.

Martin Campbell ha diretto due film di James Bond (Golden Eye e Casinò Royale), Green Lantern, La maschera di Zorro, The legend of Zorro, The Foreigner, Omicidi e incantesimi, Fuori controllo.

Fonte: Comigsoon

Gone Girls: Il serial killer di Long Island, la storia vera dietro la serie Netflix

La nuova serie documentaria di genere true-crime di Netflix, Gone Girls: Il serial killer di Long Island, disponibile sulla piattaforma dal 31 marzo, esplora uno dei casi di serial killer più noti d’America. Per anni, i brutali omicidi di diverse donne a Long Island, New York, sono rimasti irrisolti, con le forze dell’ordine che non riuscivano a trovare una pista. Nel 2023, tuttavia, la polizia ha finalmente arrestato e accusato un architetto di nome Rex Heuermann di quattro omicidi, continuando a indagare sul suo potenziale coinvolgimento nei casi rimanenti.

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Il processo a Heuermann è previsto proprio per la fine di quest’anno e la docuserie Netflix esplora le fasi che hanno portato al suo arresto e contiene interviste a giornalisti, forze dell’ordine e familiari delle vittime e del presunto colpevole. La serie in tre episodi è diretta da Liz Garbus, che ha anche diretto il film drammatico di Netflix del 2020, Lost Girls, basato sulla storia vera della ricerca di giustizia da parte della madre di una delle vittime.

Gone Girls: Il serial killer di Long Island racconta però anche delle vittime che hanno purtroppo perso la vita per mano di questo serial killer professionista e di come il sistema giudiziario non abbia reso loro giustizia per molti anni. Molte delle vittime erano lavoratrici del sesso e si ritiene che lo stigma legato a questo fatto possa aver ostacolato il caso. In un’intervista a Tudum, Liz Garbus ha dichiarato: “I membri delle loro famiglie non si sarebbero mai arresi.  Sapevano che era necessario scuotere l’establishment per attirare l’attenzione su questo caso. Naturalmente, non avrebbero dovuto lavorare così duramente“.

Il sistema dovrebbe lavorare per proteggerle e avrebbe dovuto proteggere i loro familiari. Ma alla fine della giornata, le loro voci hanno contato molto. Nel corso del documentario, abbiamo avuto modo di esaminare ciò che accadeva nel dipartimento di polizia e di scoprire uno scandalo di corruzione che ha chiarito perché si faceva così poco per queste donne. Penso che sia un pezzo davvero interessante da affiancare al film sceneggiato del 2020“. Proprio in vista della visione della docuserie, in questo articolo approfondiamo la storia vera dietro Gone Girls: Il serial killer di Long Island.

Gone Girls Il serial killer di Long Island Mari Gilbert
Mari Gilbert in Gone Girls Il serial killer di Long Island. Cortesia di Netflix

La vera storia della caccia al serial killer di Long Island

Il film drammatico di Liz Garbus su Netflix si basa sul libro di Robert Kolker Lost Girls: An Unsolved American Mystery, che racconta la storia della caccia al serial killer di Long Island, concentrandosi al contempo su ogni singola vittima e sulla storia della sua famiglia. Le forze dell’ordine non erano nemmeno a conoscenza dell’esistenza di un serial killer attivo nell’area di Long Island, fino a quando una giovane escort di nome Shannon Gilbert è scomparsa senza lasciare traccia il 1° maggio 2010, nella zona di Oak Beach a Long Island.

Gilbert ha chiamato il 911 dopo essere fuggita dalla casa di un cliente, affermando di essere inseguita. Quando la polizia è arrivata, Gilbert non si trovava però da nessuna parte, ma la sua ricerca ha portato alla straziante scoperta di quattro vittime, che sono diventate note come le Gilgo Beach Four, ovvero Melissa Barthelemy, Ambra Costello, Megan Waterman e Maureen Brainard-Barnes. Nel marzo 2011 sono poi stati scoperti altri otto cadaveri lungo il grande tratto di spiaggia di Long Island. Nel dicembre 2011, i resti di Shannon Gilbert furono finalmente ritrovati in una palude a Oak Beach, ma la polizia insistette che la morte di Gilbert era stata accidentale.

La sua famiglia non ne era però convinta, e questa opinione è stata condivisa da molti esperti del caso. Intanto, gli anni passano e sembrava che il caso del serial killer non sarebbe mai stato risolto, fino a quando, nel luglio del 2023, si verificò un drammatico e inaspettato sviluppo. Un architetto di 61 anni e padre di due figli, Rex Hauermann, è stato arrestato dopo che è stata istituita una task force per indagare sugli omicidi. Mettendo insieme meticolosamente le prove, il Dipartimento di Polizia della Contea di Suffolk e l’Ufficio del Procuratore Distrettuale, in collaborazione con l’FBI e la Polizia di Stato di New York, hanno collaborato a un’indagine approfondita che ha portato all’arresto di Heuermann.

Gone Girls Il serial killer di Long Island Stuart Cameron
Stuart Cameron in Gone Girls Il serial killer di Long Island. Cortesia di Netflix

Inizialmente, la Chevrolet Avalanche di Heuermann è stata confrontata con le descrizioni dei testimoni oculari di un’auto vista vicino alle scene del crimine. Questo ha portato le autorità alla sua residenza a Massapequa Park e al suo ufficio a Midtown Manhattan, luoghi che corrispondono a zone di attività chiave identificate attraverso le indagini sulle donne scomparse e uccise. La svolta decisiva, tuttavia, è arrivata quando Heuermann è stato intercettato mentre aggiungeva minuti a un telefono usa e getta, che corrispondeva ai movimenti dei telefoni usa e getta usati durante i crimini. Inoltre, il DNA di Heuermann, recuperato da una crosta di pizza scartata, corrispondeva a un singolo capello trovato su una delle vittime, i cui corpi erano stati legati con dell’iuta, rafforzando i sospetti che fosse collegato agli omicidi.

Nel 2024, Hauermann è stato accusato dell’omicidio di altre tre donne e il caso continua a trovare collegamenti con le altre vittime. Il presunto serial killer di Long Island è detenuto nel carcere della contea di Suffolk in attesa del processo per omicidio. Hauermann sostiene la sua innocenza, ma le prove contro di lui sono schiaccianti. Le autorità stanno ora esaminando i casi irrisolti che risalgono a molti anni fa, valutando se possano essere collegati tra loro. Con nuove vittime che potrebbero essere ancora collegate al serial killer e un pubblico affamato di giustizia, i recenti sviluppi sottolineano che, sebbene siano stati compiuti progressi significativi, le indagini sono ancora in corso.

Perché la ricerca del serial killer è durata così a lungo?

Come anticipato, Garbus sostiene che un fattore chiave della lentezza dell’indagine sono le accuse di corruzione che hanno perseguitato le autorità della contea di Suffolk inizialmente incaricate delle indagini e che potrebbero aver ostacolato i progressi del caso per anni. “Credo che la Contea di Suffolk, sotto il capo della polizia James Burke e il procuratore Tom Spota, fosse gestita come un’associazione a delinquere. Questo è un ammonimento su come fermare questo tipo di cose prima che questo tipo di persone raggiungano posizioni di potere”, dice Garbus.

Gone Girls Il serial killer di Long Island James Burke
James Burke in Gone Girls Il serial killer di Long Island. Cortesia di Netflix

La serie esplora dunque anche come Burke e Spota abbiano compromesso l’integrità delle indagini sull’omicidio di Gilgo Beach. Burke, con numerose denunce per affari interni a suo carico e una storia di sfruttamento della sua posizione per proteggersi da controlli su attività illecite, ha ridotto la collaborazione con le altre forze dell’ordine, ostacolando il coinvolgimento dell’FBI e bloccando fasi investigative cruciali. Nel frattempo, Spota, che è stato poi condannato per intralcio alla giustizia, ha costantemente protetto Burke, invischiando ulteriormente le forze dell’ordine in una rete di corruzione che ha privilegiato l’autoconservazione rispetto alla giustizia.

Mentre il caso continua a svolgersi, Gone Girls: Il serial killer di Long Island serve a ricordare la resilienza e la determinazione delle famiglie delle vittime. “Penso che il pubblico debba credere nel potere della propria voce quando vede un’ingiustizia”, dice Garbus. Per coloro che seguono il caso, la docuserie offre quindi uno sguardo completo sui progressi dell’indagine e sulle sfide che rimangono in attesa di verdetto. La regista ha infatti riflettuto sul dilemma insito nella realizzazione della serie: “Dopo aver completato e consegnato i primi montaggi a Netflix, si è aggiunta un’altra vittima al fascicolo di [Heuermann]. Ce ne saranno altre da qui alla messa in onda? È possibile. Ce ne saranno altre tra oggi e il momento del processo, se si arriverà al processo? Scommetto di sì”.

Gone Girl: prime immagini dal film di David Fincher

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Gone Girl: prime immagini dal film di David Fincher

Arriverà lunedì prossimo il primo trailer di Gone Girl, prossimo film di David Fincher basato sull’omonimo romanzo di Gillian Flynn. Di seguito però vi mostriamo, grazie a slashfilm.com, il primo footage del film con protagonisti Ben Affleck e Rosamund Pike.

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Il film L’amore bugiardo – Gone Girl

Protagonista di L’amore bugiardo – Gone Girl sarà Ben Affleck, al suo fianco troveranno poi posto Rosamund Pike, Neil Patrick HarrisTyler PerryKim DickensPatrick Fugit e Carrie Coon.

La storia di L’amore bugiardo – Gone Girl analizza il matrimonio di una coppia, Nick (Ben Affleck,) ed Amy (Rosamund Pike), sposata da cinque anni ma in rotta di collisione in seguito al trasferimento da New York al Midwest. A rompere gli equilibri sarà la scomparsa di Amy nella notte del loro quinto anniversario, sparizione che indurrà le forze dell’ordine ad individuare nell’uomo il probabile assassino della donna.

Fonte: slashfilm.com

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