Manco poco all’arrivo
di Gotham 1×01, l’atteso primo
episodio della nuova serie della FOX basata sull’Universo di Batman
della Dc Comics. Oggi arrivano be sei clip dell’episodio
pilota.
Il cast dello show è composto
da Ben McKenzie(Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC Comics, e
racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla schermo.
Gotham sarà caratterizzata da un
giovane Bruce Wayne, i primi villain principali saranno Joker,
Catwoman, l’Enigmista e il Pinguino. Mentre il produttore esecutivo
sarà Bruno Heller (The
Mentalist) e a dirigere il pilot ci sarà Danny
Cannon (CSI). Il primo dei cattivi noti sarà
il Pinguino, ma essendo una storia di origini difficilmente lo
vedremo da subito in costume.
Il pilot, che sarà diretto
da Danny Cannon, è stato scritto
da Bruno Heller (The
Mentalist), il quale sarà anche produttore esecutivo; la casa
di produzione sarà la Warner Bros. Television.
La Fox ha rilasciato la prima clip
dell’atteso Gotham 1×01, il primo
episodio della nuova serie basata sull’universo di Batman della DC
Comics. Nella clip protagonisti Gordon e Penguin.
Il cast dello show è composto
da Ben McKenzie(Detective James
Gordon), Robin Lord
Taylor (Oswald Cobblepot/il
Pinguino), Sean Pertwee (Alfred
Pennyworth), Zabryna
Guevara (Capitano Essen)Erin
Richards (Barbara Kean). Donal
Logue(Harvey Bullock),Jada Pinkett
Smith (Fish Mooney), David
Mazouz (il giovane Bruce
Wayne)e Camren Bicondova (la
giovane Selina Kyle).
Gotham racconta la storia di
origine dei grandi supercriminali e vigilantes della DC Comics, e
racconta nuovi capitoli mai visti prima sulla schermo.
Gotham sarà caratterizzata da un
giovane Bruce Wayne, i primi villain principali saranno Joker,
Catwoman, l’Enigmista e il Pinguino. Mentre il produttore esecutivo
sarà Bruno Heller (The
Mentalist) e a dirigere il pilot ci sarà Danny
Cannon (CSI). Il primo dei cattivi noti sarà
il Pinguino, ma essendo una storia di origini difficilmente lo
vedremo da subito in costume.
Il pilot, che sarà diretto
da Danny Cannon, è stato scritto
da Bruno Heller (The
Mentalist), il quale sarà anche produttore esecutivo; la casa
di produzione sarà la Warner Bros. Television.
E’ oggi il grande giorno
del debutto di Gotham 1×01, il primo
episodio dell’attesa nuova serie tv Fox basata sull’universo di
Batman della Dc Comics. Oggi vi sveliamo anticipazioni e promo
sulla season premiere.
Gotham seguirà le vicende legate ad
un poliziotto, il giovane Detective James
Gordon,che è destinato alla grandezza e che si ritroverà
ad operare in una città dove regna la corruzione e dove il confine
tra bene e male e giusto e sbagliato è particolarmente labile e si
ritroverà a seguire tutte le fasi che porteranno alla nascita
di Batman, il più famoso e tormentato
supereroe di Gotham City.
Debutterà in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW
domani 2 dicembre la seconda
stagione di Gossip
Girl. In contemporanea al debutto su HBO Max, torna
l’iconico teen drama sulle scandalose vite dell’élite di Manhattan
sviluppato dallo showrunner Joshua Safran, già sceneggiatore e
produttore esecutivo dell’omonima serie originale. Anche i nuovi
episodi sono basati dai romanzi bestseller di Cecily von Ziegesar e
sullo show originale sviluppato da Josh Schwartz e
Stephanie Savage. La prima stagione ha debuttato nel 2021
ed è per intero disponibile on demand su Sky e in streaming su NOW
(come lo è anche la serie originale del 2007).
È il secondo semestre dell’ultimo
anno e Gossip Girl è intenzionata a non dare tregua a
nessuno controllando le vite scandalose e le bugie dei rampolli
dell’élite di Manhattan. D’altronde bisogna dare al proprio
pubblico ciò che il proprio pubblico vuole. Ora è dunque tempo per
lei di tornare in azione e guardare al proprio impatto e come può
renderlo più catastrofico di prima, anche se questo significherebbe
mentire. Vecchi nemici, nuovi alleati, tutto in continuo divenire:
potrà esserci una sola regina, ed entro la fine dell’anno
scolastico tutti sapranno dove sono stati (dis)seppelliti i
segreti…e chi li ha portati allo scoperto.
Il cast della seconda stagione di
Gossip Girl include Jordan Alexander, Eli Brown,
Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn Lind, Evan Mock, Zion
Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e Grace Duah. Guest star
Michelle Trachtenberg.
GOSSIP GIRL è prodotta da Fake
Empire e Alloy Entertainment in associazione con Warner Bros.
Television e CBS Studios. La serie è scritta, prodotta e sviluppata
da Joshua Safran (Random Acts); produttori esecutivi sono anche
Josh Schwartz e Stephanie Savage di Fake Empire e Leslie
Morgenstein e Gina Girolamo di Alloy Entertainment. Lis Rowinski di
Fake Empire è coproduttrice esecutiva.
Debutterà in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW il
2 dicembre la seconda stagione di
Gossip Girl, di cui vengono rilasciati oggi
trailer ufficiale e key art. Con un episodio a settimana dato in
contemporanea al debutto su HBO Max, torna
l’iconico teen drama sulle scandalose vite dell’élite di Manhattan
sviluppato dallo showrunner Joshua Safran, già sceneggiatore e
produttore esecutivo dell’omonima serie originale.
Anche i nuovi episodi sono basati
dai romanzi bestseller di Cecily von Ziegesar e sullo show
originale sviluppato da Josh Schwartz e Stephanie
Savage. La prima stagione ha debuttato nel 2021 ed è per
intero disponibile on demand su Sky e in streaming su NOW.
La trama della seconda
stagione di Gossip Girl
È il secondo semestre dell’ultimo
anno e Gossip Girl è intenzionata a non dare tregua a nessuno
controllando le vite scandalose e le bugie dei rampolli dell’élite
di Manhattan. D’altronde bisogna dare al proprio pubblico ciò che
il proprio pubblico vuole. Ora è dunque tempo per lei di tornare in
azione e guardare al proprio impatto e come può renderlo più
catastrofico di prima, anche se questo significherebbe mentire.
Vecchi nemici, nuovi alleati, tutto in continuo divenire: potrà
esserci una sola regina, ed entro la fine dell’anno scolastico
tutti sapranno dove sono stati (dis)seppelliti i segreti…e chi li
ha portati allo scoperto.
Il cast della seconda
stagione
Il cast della
seconda stagione di Gossip Girl include Jordan
Alexander, Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn
Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e
Grace Duah. Guest star Michelle Trachtenberg.
Gossip Girl è prodotta da Fake Empire
e Alloy Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e
CBS Studios. La serie è scritta, prodotta e sviluppata da Joshua
Safran (Random Acts); produttori esecutivi sono anche Josh Schwartz
e Stephanie Savage di Fake Empire e Leslie Morgenstein e Gina
Girolamo di Alloy Entertainment. Lis Rowinski di Fake Empire è
coproduttrice esecutiva.
Sono passati già più di dieci anni,
ma il mito di Gossip Girl non muore mai.
«La vostra sola e unica fonte di notizie sulle vite scandalose
dell’élite di Manhattan» era la frase che dava inizio ogni nuovo
episodio di una delle serie più amate d’America e del mondo.
Gossip Girl, che si basa sui romanzi omonimi di
Cecily von Ziegesar, ha debuttato sul canale The
CW il 19 settembre 2007 suscitando subito scalpore e ottenendo un
immediato successo. Tra lusso, litigi, intrighi amorosi, la serie
ha letteralmente tenuto incollati alla poltrona milioni di fan per
ben sei stagioni. Ma non tutto è stato rivelato.
Ecco dieci cose che, forse,
non sapevate su Gossip Girl.
Gossip Girl: curiosità
1. Gossip Girl si basa sui
romanzi omonimi di Cecily von Ziegesar. Di questi libri
era stato previsto inizialmente un adattamento per il cinema, per
dare vita a un film in cui Lindsay Lohan sarebbe dovuta essere la
protagonista, ma il progetto non ha mai preso il volo. Invece di
abbandonare completamente il progetto, esso è stato affidato a
Stephanie Savage e Josh Schwartz
(già ideatore di The O.C.) che hanno realizzato la serie
televisiva conosciuta ai più. Le caratteristiche di tutti i
personaggi sono state prese dal primo libro della serie e il
“fattore adattamento” ha dato origine a un hype clamoroso, tanto
che Gossip Girl risultò essere uno degli show più attesi della
stagione televisiva 2007/2008.
2. Gossip Girl o la ami o
la odi. Al momento del suo debutto televisivo, la serie è
stata lodata dalla maggior parte della critica ed è stata
supportata anche dall’autrice dei libri sui quali la serie di basa,
adorando la sua trasposizione seriale. Chi non l’ha presa in
simpatia, gridando allo scandalo, fu il Parent Television Council.
I produttori della serie hanno trovato un sistema intelligente per
fare leva sulle critiche negative girandole a proprio favore.
Infatti, le critiche sia del Parent Television Council e di altre
testate giornalistiche, come The New Yorker, che hanno definito la
serie come “l’incubo di ogni genitore” e “inappropriato”, furono
messe sui manifesti promozionali della serie.
3. A Gossip Girl è stata
dedicata una giornata celebrativa. L’allora sindaco di New
York Michael Bloomberg ha proclamato il 26
gennaio 2012 che quello sarebbe stato il Gossip Girl
Day. Tale celebrazione deriva dal fatto che la serie ha avuto
un grande impatto sull’economia cittadina, mostrando ogni angolo
della città della Grande Mela, raggiungendo anche un successo tale
da far parte dell’influenza culturale. Tra l’altro, la serie è
diventata così popolare che è stato creato un vero e proprio tour
che permette di visitare tutti i luoghi dove è stata girata la
serie a New York City. Questa tipologia di tour è stata ideata
dagli stessi creatori del tour di Sex and the City. Pare
che per queste location siano stati spesi dai 10 ai 60mila dollari
al giorno.
Gossip Girl: cast
4. Ed Westwick non era
ritenuto adatto al ruolo di Chuck Bass. Durante le
audizioni, Ed Westwick non venne ritenuto
inizialmente idoneo per il ruolo di Chuck Bass perché sembrava che
avesse più somiglianze con un serial killer che con un protagonista
romantico. Ma poi è andata come è andata, tanto che per il ruolo ha
dovuto cambiare accento da inglese ad americano, ispirandosi, pare,
a Willy, Principe di Bel-Air. Tra le altre cose, il personaggio di
Chuck ha un cane che si chiama Monkey, cioè scimmia, mentre nei
libri il personaggio ha davvero una scimmia come animale di
compagnia.
5.
Leighton Meester ha dovuto cambiare il suo aspetto per ottenere
il ruolo di Blair. Leighton Meester ha una chioma bionda
naturale, ma per ottenere il ruolo di Blair Waldorf ha dovuto
cambiare colore e diventare bruna. Pare, tra l’altro, che si sia
fatta la tinta da sé nel bagno adiacente alla sala provini.
6. In Gossip Girl c’è stato
un cambio di cast. Nel primo episodio della prima stagione
Eleanor Waldorf è interpretata da Florencia
Lozano, ma già dalla seconda puntata l’attrice venne
sostituita con Margaret Colin.
Gossip Girl: Serena
7.
Blake Lively venne subito scelta per il ruolo di Serena Van der
Woodsen dai fan dei libri. I co-produttori della serie
hanno rivelato che si era creato un fandom consistente che
fantasticava sull’interpretazione di Blake Lively per il ruolo di
Serena. Anche se, in realtà, non la scelsero subito, poiché vennero
fatte diverse audizioni (la fece persino Jennifer Lawrence)
Gossip Girl 6
8. Gossip Girl si è
conclusa con la
sesta stagione. La serie è iniziata nel 2007,
concludendosi nel 2012 con la sesta stagione che rivela chi è
Gossip Girl. L’ultimo episodio è stato quello chiarificatore e,
oltre a mostrare il futuro dei protagonista, viene rivelata
l’identità di Gossip Girl, totalmente diversa da come se la
immaginavano all’incirca tutti i fan della serie. La voce femminile
fuoricampo (di Kristen Bell) ha mandato un po’ tutti in
confusione per sei intere stagioni.
9. Il cast di Gossip Girl
sarebbe dovuto essere diverso. David
Rapaport, il casting director della serie, ha rivelato che
inizialmente erano state scelte Ashley Olsen e
Rumer Willis per i ruoli di Blair e Serena. Alla
fine la scelta cadde su Blake Lively e Leighton Meester, meno
conosciute all’epoca, che catturavano meglio l’essenza della
serie.
10. I vestiti di Gossip
Girl hanno tratto ispirazione dal passato. Pare, infatti,
che il look di Blair fosse modellato da Audrey
Hepburn, mentre quello di Serena ha tratto ispirazione da
Sienna Miller e Kate Moss. Dalla
serie venne anche tratta, dal costumista Eric Daman in
collaborazione con Charlotte Russe, una linea di abbigliamento
low-cost ispirata alla serie.
Gossip Girl: streaming
Per chi desiderasse rivedere gli episodi della serie è
possibile vederla in streaming sulla piattaforma
Infinity.
Nonostante abbia avuto un
forte debutto in serie nel 2021, HBO Max ha
ufficialmente deciso di non rinnovare il revival
di Gossip
Girl di Joshua
Safran per una terza stagione. Il dramma
adolescenziale trasmetterà in streaming il suo episodio finale il
prossimo giovedì 26 gennaio.“Siamo molto grati
allo showrunner / produttore esecutivo Joshua Safran e ai
produttori esecutivi Stephanie Savage e Josh Schwartz per averci
riportato nell’Upper East Side e tutti gli scandali a Constance
Billard“, ha dichiarato HBO Max in una dichiarazione
(tramite Deadline). “Anche
se non stiamo andando avanti con una terza stagione
di Gossip
Girl, li ringraziamo per gli allettanti
triangoli amorosi, le pugnalate alle spalle calcolate e la moda
impeccabile che questa serie ha portato a un nuovo
pubblico“.
Basato sui romanzi bestseller
di Cecily von Ziegesar e sullo show
originale, Gossip
Girl è scritto e prodotto da Joshua
Safran, che è anche showrunner. Nel cast Jordan
Alexander, Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn
Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e
Grace Duah.“È il secondo semestre
dell’ultimo anno e Gossip Girl non lascia nulla di intentato nel
suo tentativo di controllare le vite scandalose/far girare le bugie
scandalose dell’élite di Manhattan”, si legge nella
sinossi. “Ha imparato una o due cose dal suo primo giro –
vale a dire, ciò che il suo pubblico vuole, lo otterrà. È
tempo per lei di accendere il fuoco su ciò che è stato in
ebollizione (Julien, hai incontrato Monet?) così come guardare il
proprio impatto e come può renderlo più catastrofico di
prima. Anche se questo significa mentire per
farlo. Vecchi nemici, nuovi alleati, sabbie in costante
movimento: in questo semestre può esserci solo una regina, ed entro
la fine dell’anno scolastico tutti sapranno dove sono sepolti i
corpi e chi aveva in mano la pala.
Gossip
Girl è prodotto da Fake Empire e Alloy
Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS
Studios. I produttori esecutivi includono anche Josh Schwartz
e Stephanie Savage di Fake Empire, Leslie Morgenstein e Gina
Girolamo di Alloy Entertainment. Lis Rowinski di Fake Empire è
co-produttore esecutivo
L’adattamento di Gorr il
Macellatore di Dei visto in Thor: Love and
Thunder si è rivelato divisivo e una nuova
reinvenzione del personaggio ufficiale rivela che il cattivo
dell’MCU interpretato da
Christian Bale appariva molto diverso.
La versione di Gorr di Love and
Thunder è molto diversa dall’omonimo
personaggio della Marvel Comics, ne mantiene il retroscena, ma
rende i suoi obbiettivi e le sue azioni leggermente diverse.
Soprattutto ne è stato modificato l’aspetto, rendendolo più simile
a quello di un uomo, cosa che ha permesso però a Christian Bale di
risplendere, nonostante il film non fosse un granché.
Ora però sono emersi altri concept
art inutilizzati per Gorr, firmati dall’artista Aleksi
Briclot, un collaboratore frequente dei Marvel Studios, che rivelano un look
nuovo e particolarmente impressionante per il cattivo.
Una differenza immediata è che
questo design rende omaggio al design Marvel Comics di Gorr aggiungendo due
viticci che scendono dalla testa (pur mantenendo intatto il volto
umano). Un altro interessante omaggio al materiale originale vede
Gorr indossare un’armatura da battaglia bianca che imita l’anatomia
naturale. Nei fumetti, Gorr il Macellatore di Dei
indossa solo il suo mantello nero con cappuccio e un piccolo
indumento intimo. Questa armatura allude a questo aspetto mentre
predispone anche il cattivo per le sue lotte contro gli dei.
Christian Bale interpreterà Gorr il
Macellatore di Dei nel MCU. Chi è il personaggio e qual è
la sua storia? Il cattivo della Marvel Comics sarà il villain principale in
Thor: Love
and Thunder, film della Fase 4 che sarà diretto da
Taika Waititi. Considerata l’ampiezza dei suoi
poteri, insieme al prestigio di un attore come Bale, i fan sono
naturalmente entusiasti all’idea delle infinite possibilità che
potrebbero essere esplorate nel film…
Le premesse di Thor: Love and Thunder+
In Thor: Love and
Thunder, Thor (Chris
Hemsworth) si riunirà con Jane Foster (Natalie
Portman), che si trasformerà ufficialmente in Mighty Thor.
Tessa Thompson riprenderà il ruolo di Valchiria, che ora governa
New Asgard. Waititi e la co-sceneggiatrice Jennifer Kaytin Robinson
stanno prendendo ispirazione dai fumetti di “The Mighty Thor”, il
che suggerisce che Jane lotterà con il cancro mentre sarà impegnata
a combattere i nemici del cosmo. La presenza di Gorr il Macellatore
di Dei rende la trama particolarmente intrigante, poiché i fan
stavano aspettando da molto il suo ingresso ufficiale nel MCU7
Il casting di Bale nei panni di Gorr
è ancora più eccitante. L’attore ha una forte fan base in tutto il
mondo, grazie soprattutto al ruolo di Batman interpretato nella
trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Tuttavia, il
suo nome è anche legato ad altre formidabili interpretazioni in
film memorabili come American Psycho, L’uomo senza sonno e The
Figher. I suoi successi in qualità di attore lo rendono una
degna aggiunta alla serie di Thor.
Screen Rant ha raccolto tutto ciò che bisogna sapere sul
personaggio di Gorr, che è tutto fuorché un semplice cattivo…
Le origini di Gorr nei fumetti
Creato da Jason Aaron ed
Esad Ribić, Gorr è apparso per la prima volta nel fumetto Thor: God
of Thunder #2, uscito nel gennaio 2015. La sua storia di origine
risale a 3000 anni fa: abitava un pianeta sinistro, dove la sua
gente pregava gli dei e cercava di sopravvivere ad una serie di
dure condizioni. Quando la moglie e i figli di Gorr muoiono,
insieme a sua madre, questi attraversa una crisi di fede e si
scaglia contro i suoi onnipotenti protettori. Gorr viene castigato
per le sue convinzioni non ortodosse e alla fine pianifica la sua
vendetta sugli dei. Quando due di loro appaiono all’improvviso e
combattono, Gorr approfitta dell’opportunità acquisendo – o meglio,
“legandosi a” – un’arma chiamata All-Black, la Necrosapda. Gorr
uccide il suo primo Dio e trascorre 2.000 anni a seminare il caos
in tutto il cosmo.
Gorr alla fine
arriva sulla Terra, dove incontra Thor e lo tortura mentre cerca di
carpire informazioni sugli Asgardiani. Il cattivo imprigiona
Shadrak, il dio delle bombe, e usa la sua intelligenza per creare
la Godbomb, un esplosivo dalle dimensioni della luna che può
uccidere ogni dio esistente. In realtà, Gorr utilizza il
dispositivo come macchina in grado di viaggiare nel tempo,
permettendogli così di affrontare un giovane Thor prima di
viaggiare verso un futuro distopico. Alla fine, tre diverse
versioni di Thor affrontano Gorr, trama che viene risolta nei
fumetti incorporando il figlio del cattivo, Agar.
I poteri di Gorr
I poteri di Gorr derivano
direttamente dalla Necrospada, che consente l’immortalità e la
fuga. Anche i simbionti della Marvel Comics discendono dall’arma All-Black.
La Necrospada di Gorr gli conferisce abilità sovrumane e può usare
la sua mente per evocare armi e armature. La Necrospada consente
inoltre al cattivo di rigenerarsi, il che lo rende ancora più
pericoloso.
Con la Necrospada, Gorr crea
versioni alternative della moglie e del figlio morti come un modo
per affrontare la sua solitudine perpetua. Il cattivo crea anche le
sue guardie, chiamate Black Berserkers, che lo proteggono da Thor e
lo rendono ancora più potente attraverso le loro sporche azioni.
Come personaggio, la tragedia intrinseca è che Gorr disprezza gli
dei onnipotenti e passa la sua vita a ucciderli, ma alla fine anche
lui è qualcuno con un potere insondabile, specialmente se si
considera la costruzione della Godbomb.
Il casting di Christian Bale
L’attore inglese
Christian Bale è stato ufficialmente scelto per il ruolo di
Gorr. In Thor: Love and
Thunder, conferirà alla parte il legittimo potere di una
star di serie A, insieme a una tecnica di metodo che senza dubbio
renderà la sua interpretazione unica. Bale è stato candidato
quattro volte all’Oscar e ha vinto la statuetta come miglior attore
non protagonista per il suo ruolo dell’imprevedibile Dicky Eklund
in The Fighter. L’attore ha interpretato il ruolo del
serial killer Patrick Bateman nel cult del 2002 American
Psycho, e ha recitato nella già citata trilogia de Il Cavaliere Oscuro. Negli ultimi anni, Bale
ha interpretato Dick Cheney in Vice
e Ken Miles in Le
Mans ’66.
Nonostante sia conosciuto come un
attore “impegnato”, è perfettamente in grado di fondere il dramma
con la commedia, il che è sicuramente un vantaggio quando si
troverà a dover recitare al fianco di un attore come Hemsworth.
Inoltre, Bale ha già lavorato con Portman – sua co-protagonista in
Thor:
Love and Thunder – per il film Knight of
Cups di Terrence Malick.
Quale sarà la storia di Gorr in Thor 4?
Resta da vedere come
Waititi si avvicinerà alla complessa storia di Gorr in Love and
Thunder: potrebbe introdurre Bale in media res,
durante una sequenza di battaglia, o adottare un approccio più
lineare, andando magari indietro nel tempo e affrontare le sue
origini. In ogni caso, la trama del MCU porterà inevitabilmente a uno
scontro iniziale tra Gorr e Thor. E poiché Hemsworth continuerà a
far parte del MCU a di là della Fase 4, Love
and Thunder potrebbe lasciare Gorr in vita, gettando le basi
per un’altra esplosiva resa dei conti in futuro.
Con il coinvolgimento di Bale nei
panni di Gorr, Love and
Thunder sarà un film sulle lotte di potere
tradizionali dalla narrazione progressiva. C’è una dinamica
intrigante lega Thor e Jane, per non parlare di Valchiaria, il
primo supereroe LGBTQ del MCU. Per quanto riguarda Gorr,
esiste per uccidere degli dei con ogni mezzo necessario e ha un
retroscena profondamente tragico che lo renderà una figura
particolarmente complicata, almeno se Bale attingerà al suo
background completo. Tuttavia, Waititi potrebbe alla fine cercare
umorismo negli aspetti più oscuri della storia del cattivo, proprio
come ha fatto nel film JoJo Rabbit.
L’annunciato progetto d’animazione
sui Gorillaz è stato annullato. A dare la notizia
Damon Albarn in persona. Fondatore della band
insieme a Jamie Hewlett, Albarn ha anticipato
l’idea di un film sui Gorillaz per diversi anni, ormai. Nelle
interviste, i due hanno parlato della possibilità di un
lungometraggio di finzione con i protagonisti animati, che non sia
necessariamente legato a un album, e Gorillaz Wiki ha tenuto
traccia dell’intero sviluppo.
Di recente, tuttavia, Netflix
ha smantellato gran parte della propria divisione di animazione,
cancellando serie e progetti anche di grande successo, e tra questi
progetti caduti compare anche il titolo sulla band. In una
nuova intervista, Albarn ha affermato che il progetto è morto. “Il
nuovo disco è nato perché io e Jamie eravamo spesso a Los Angeles.
Stavamo lavorando a un lungometraggio sui Gorillaz, cosa che non
accadrà mai”. Alla domanda se il film è stato “sospeso
definitivamente”, Albarn ha risposto:
“Sì. Vale a dire, e senza fare
nomi perché tutta la faccenda non è ancora stata risolta: la
piattaforma di streaming per la quale stavamo girando il film si è
ritirata. Hanno iniziato a farsi prendere dal panico perché stavano
creando troppi contenuti e hanno deciso di ridurre le loro offerte
di film. E, come è stata la pratica classica di Hollywood per
decenni, il ragazzo con cui stavamo lavorando è passato a un’altra
compagnia. Hollywood è piuttosto territoriale: se arriva un nuovo
ragazzo, deve e avrà un’opinione diversa, anche se segretamente è
d’accordo con il suo predecessore.”
A questo punto potrebbe essere
interessante per altre piattaforme farsi avanti, ma è ancora tutto
da decidere.
Steve Carell e
Gore Verbinski hanno stretto un accordo con Sony
per collaborare a un thriller paranoico scritto da Steve
Conrad (I Sogni Segreti di Walter
Mitty). I dettagli sono ancora pochi sia per quanto
riguarda trama che altri membri del cast nonostante la produzione
dovrebbe partire per marzo 2015.
A Verbinski servirebbe come il pane
un successo al box office dopo il clamoroso flop di The
Lone Ranger, mentre Carell sembra
aver raggiunto un livello di stabilità e solidità del suo
star power.
Nel 2074 i viaggi nel tempo sono
diventati una realtà, ma messi subito fuori legge; le
organizzazioni criminali, tuttavia li usano come metodo per
eliminare soggetti scomodi, mandandoli indietro nel tempo e
facendoli eliminare da killer specializzati, i cosiddetti ‘looper’.
Uno di questi, Joe, nel 2042 avrà a che fare con una vittima molto
particolare: nient’altri che un sé stesso invecchiato…
Si è svolta questa mattina, al
cinema “Quattro fontane”, l’anteprima romana del nuovo film di
Stefano Incerti, Gorbaciof. Il
film, presentato fuori concorso all’ultima edizione del
Festival del cinema di Venezia, ha conquistato
pubblico e critica.
In
Gorbaciof tutto si svolge nel cuore di
Napoli, città natale del regista, in uno dei quartieri più
multietnici della città, a ridosso della Stazione centrale. Il
protagonista è Marino Pacileo, (Toni
Servillo) detto Gorbaciof a causa di una voglia sulla
fronte, che ricorda quella dell’ex presidente dell’URSS. Pacileo
lavora alla prigione di Poggioreale come contabile ma ogni sera,
prima di tornare a casa, si reca nel retro di un ristorante cinese
per giocare a poker con il padrone del ristorante, (Hal
Yamanouchi), padre della giovane Lila, del quale è
segretamente innamorato, e un illustre magistrato napoletano
(Geppy Gleijeses). Gorbaciof è un
uomo schivo, silenzioso, solitario, quasi misantropo. Tutti i
giorni percorre la stessa strada, compie le stesse azioni, finché
la sua vita subirà uno scossone. Da quel momento in poi
inizierà per il protagonista una spirale discendente dalla quale
sarà arduo trovare una via d’uscita. Ma c’è spazio anche per una
storia d’amore molto dolce e particolare tra la giovane Lila e
Pacileo; i due non parlano la stessa lingua, ma riescono a
comunicare con lo sguardo, con i sorrisi e con le espressioni buffe
ed eloquenti di
Toni Servillo. Memorabile la battuta di Gorbaciof al
padre di Lila: “Se ti vendi pure tua figlia, prima sparo a te e poi
a lui”.
La sceneggiatura di questa
pellicola ha avuto una lunga gestazione, circa sei anni e nasce dal
lavoro di Stefano Incerti e Diego de Silva. Se
alla prima stesura, come ha spiegato il regista, l’opera era ricca
di dialoghi e con il ruolo femminile assegnato a una ragazza
napoletana, la versione definitiva è invece ridotta ed essenziale
dal punto di vista dei dialoghi, minimi e tutti in dialetto
napoletano, per cui la storia è sorretta solo dalla grande prova
dell’attore protagonista
Toni Servillo. Lo stesso Incerti ha dichiarato di aver
voluto spingere il racconto in una dimensione poco italiana, più
vicina a certo cinema asiatico o dell’est Europa. “Un cinema
visivo, lirico, che partendo dal racconto della solitudine
metropolitana si innalzasse a piccolo apologo, racconto morale o
comunque il più possibile metaforico”.
Toni Servillo risulta perfetto in questo ruolo, ha uno
straordinario talento mimetico, simile a quello del grande
Buster Keaton o alle maschere della commedia
dell’arte: è infatti in grado di comunicare forti emozioni solo con
pochi gesti e limitate espressioni facciali. Alla semplificazione
della sceneggiatura corrisponde quella registica: Stefano
Incerti ha evitato virtuosismi, inquadrature ad effetto,
carrelli descrittivi, lasciando spazio invece ai primi piani del
volto di Gorbaciof, dando così una purezza inedita al racconto.
Mancano solo 3 giorni al fischio di
inizio: da giovedì 29 maggio le platee di tutta Italia si
scalderanno all’urlo di Goool! In questa nuova e divertente
clip vediamo l’arrivo dei “cattivi” sulle celebri note della
Cavalcata delle Valchirie di Wagner (in cui i cinefili
riconosceranno certamente la citazione di Apocalypse Now) che per
volere di Grosso si apprestano a costruire un mega-stadio nel
villaggio di Amadeo.
Nel frattempo Amadeo,
supportato dall’amica di sempre Laura, cerca volontari per creare
la squadra del Pueblo e sfidare gli Assoluti (Galacticos)
capitanati proprio dal super campione Grosso in una vera partita di
calcio: in palio il futuro del villaggio dei suoi abitanti e
naturalmente di Amadeo. Chi accetterà di entrare nella squadra del
Pueblo?
Guarda il Teaser
Trailer italiano del film Goool!
del regista premio Oscar Juan José
Campanella, che sarà distribuito dal 29 maggio Koch Media.
Goool! è una storia originale e
coinvolgente che emozionerà tutta la famiglia.
Amadeo è un giovane ragazzo che ha
degli amici un po’… strani e una altrettanto particolare abilità: è
il miglior giocatore di biliardino di sempre.
Nel piccolo villaggio in cui vive, non c’è nessun avversario
abbastanza valido da sconfiggerlo. Ma la vita privata di Amadeo non
è costellata da così tanti successi come la sua vita da giocatore.
È innamorato di Laura, sua amica fin dall’infanzia, ma è così
timido da non riuscire a dichiararle il suo amore.
Un bel giorno la routine di Amadeo viene sconvolta dal ritorno di
“Grosso”, un suo coetaneo che torna al villaggio per vendicarsi di
una partita a calcio balilla in cui Amadeo lo ha battuto. Il suo
unico obiettivo, nonostante la sua ormai consolidata fama di
miglior giocatore di calcio del mondo, è quello di sconfiggere
Amadeo e portargli via tutte le cose a lui care: il bar nel quale
lavora, il suo biliardino, la sua amata Laura e persino il
villaggio, per trasformarlo in un parco a tema e in uno stadio a
lui dedicato.
Mentre il villaggio viene demolito, qualcosa di straordinario
accade ad Amadeo: gli omini del suo amato, e ormai smantellato,
biliardino, prendono vita! Hanno un’anima, si muovono e, cosa
ancora più importante, possono giocare a calcio. Riconoscenti ad
Amadeo per tutte le partite giocate, per il divertimento e le
vittorie conquistate insieme, sono disposti a tutto per aiutarlo a
ricostruire il mondo che ha perso. Con “Capi” come capitano del suo
nuovo team e “Liso” come leader dei suoi perenni rivali, ha inizio
una incredibile avventura che li porterà a crescere uniti come se
fossero un’entità unica e a realizzare che gli avversari possono
anche diventare amici incredibili . Quando si ritrovano ancora
faccia a faccia, Grosso e Amadeo devono saldare il loro vecchio
conto ma questa volta la partita non si disputerà in un vero stadio
di calcio! Amadeo si troverà a dover reclutare una squadra di
calcio tra gli abitanti del villaggio…ma giocare contro i
Galacticos, la gloriosa squadra di Grosso, non sarà un’impresa
facile! Le premesse non sono buone, ma quando al gioco del calcio
si aggiungono anche gli amici veri, una sana competizione e…. gli
omini del biliardino, tutto può succedere…ma sarà poi un gol in più
a decretare il vero vincitore?
Amadeo è un ragazzo
timido e introverso, ma quando gioca a biliardino, dove si allena
tutti i giorni nel bar della sua piccola cittadina, non perde mai.
Riesce persino a sconfiggere il bulletto Grosso, che prima di
allora non aveva mai subito una sconfitta nella sua vita. Ma Grosso
tornerà più forte di prima, un campione del calcio realmente
giocato e non del biliardino, per prendersi a tutti i costi la sua
rivincita. Amadeo non ha speranze, finchè i piccoli giocatori del
biliardino non prendono vita…
Si pensi proprio al biliardino: di
fronte all’apparente dinamicità di una partita uno contro l’altro,
c’è una sottotrama statica, dove ogni “calciatore” è relegato alla
sua circoscritta porzione di gioco e può svolgere una sola
funzione. Cosa succederebbe se tali personaggi prendessero vita?
Probabilmente avrebbero un’immediata voglia di muoversi oltre
quello spazio. Ed è proprio ciò che accade. Che sia mossa da
un’immaginazione fuori dal comune o da qualche forza misteriosa, la
voglia di libertà, di sconfinare e di rendere tutto possibile,
prende il sopravvento, attestandosi solo come mezzo per un fine più
grande.
Il successo di
Goool! sta nel riuscire ad umanizzare all’ennesima
potenza i personaggi del biliardino, con delle caratterizzazioni
diverificate. Così, anche se la pellicola funziona meglio
nell’invenzione dei singoli personaggi, rispetto alla costruzione
narrativa nel suo complesso, ciascun protagonista riempie talmente
lo schermo, da raccontare a sua volta una storia. Una storia che nasce dentro
ai confini del calcio balilla, ma che perde la sua essenza
originale ed elimina le differenze tra biliardino-campo di gioco
reale, fondendoli in un unico mondo. Diventa un concetto che va
oltre lo sport e si toccano temi di fratellanza, amicizia, amore,
importanza dell’immaginazione, senza farsi mancare qualche
punzecchiata più adulta.
Pur non essendo propriamente un film
“sul calcio”, la passione che Campanella deve avere per questo
sport è palpabile: addirittura cita 2001: Odissea nello
spazio ad inizio film, con le scimmie che giocano a
pallone, utilizzando un teschio come improbabile sfera di
gioco.
L’argentino Juan José
Campanella, abbandonando le gialle e drammatiche atmosfere
de Il segreto dei suoi occhi, che gli ha regalato
l’oscar per il miglior film straniero nel 2009, fa centro al primo
confronto con l’animazione. Per i bambini,
Goool! sarà una favola divertente, dove
si ride e si tifa in crescendo col passare del film; per gli
adulti, una godibile esperienza visiva, anche tecnicamente valida,
dove apprezzare le numerose gag tagliate su misura per “i grandi” e
assaporare come il film abbia, in un costante sottofondo, un
cuore.
In occasione dei suoi 100 anni di
attività, Warner
Bros. riporta al cinema dal 4 al 6 dicembre I Goonies, l’iconico film del 1985 per la
regia di Richard Donner e nato dalla fervida
immaginazione di Steven Spielberg, autore della storia che ha
ispirato la sceneggiatura di Chris Columbus. Nel
film, i ragazzini di Goon Docks, che si fanno chiamare “Goonies”,
scoprono un’antica mappa del tesoro che presumibilmente conduce
alla fortuna di un leggendario pirata, Willy
l’Orbo: ne segue un’avventura piena di indizi segreti,
tesori leggendari, trappole mortali e bottini pirateschi, che ha
consacrato I Goonies come uno dei
migliori film per ragazzi di sempre.
I protagonisti di questo autentico
tesoro cinematografico sono entrati nei nostri cuori con la loro
banda di giovani eroi intraprendenti, immersi in avventure che
superano ogni aspettativa: scopriamo insieme in questo articolo che
fine hanno fatto Sean Astin, Josh Brolin, Corey Feldman, Ke Huy Quan, Jeff Cohen,
Kerri Green, Martha Plimpton e
Joe Pantoliano!
Sean Astin
Dopo aver interpretato il
protagonista principale del film, Mikey Walsh,
Sean Astin ha continuato a lavorare
stabilmente a Hollywood. Ha recitato in altri successi degli anni
’90 come EncinoMan e
Rudy, anche se il suo ruolo più di rilievo è stato
forse quello di Sam nella trilogia del
Signore degli Anelli.
Nel 2017, Astin si è riavvicinato al
mondo delle avventure teen prendendo parte alla seconda
e
terza stagione di Stranger Things di Netflix. Ha anche dato voce a diversi personaggi
della serie Le epiche avventure di Capitan Mutanda nello
spazio sempre disponibile sul servizio streaming. Per
quanto riguarda la vita privata, ha sposato Christine
Harrell nel 1992 e la coppia ha tre figlie.
Josh Brolin ha continuato a recitare
ininterrottamente da quando ha debuttato sul grande schermo nel
film del 1985 nei panni di Brendon “Brand” Walsh. Forse lo
conoscete principalmente come Thanos nei film
Marvel, ma Brolin
ha interpretato anche ruoli in film acclamati dalla critica come
Non è un paese per vecchi (2007).
È stato anche candidato all’Oscar
per la sua interpretazione di Dan White in
Milk. Tra le altre interpretazioni di rilievo,
ricordiamo quelle di W. (2008), in cui ha interpretato
George W. Bush, Vizio
di forma (2014), Sicario (2015) e
Ave, Cesare! (2016), tra le altre. Più recentemente,
Brolin è apparso in Dune
(2021) ed è stato riconfermato come uno dei personaggi del prossimo
Dune:
Parte 2. L’attore ha un figlio e una figlia, Eden e
Trevor, avuti dal primo matrimonio con l’attrice Alice
Adair e due figlie con la moglie Kathryn Boyd
Brolin.
Corey Feldman
Corey
Feldman aveva già una fiorente carriera come attore
bambino quando ha interpretato Clark Mouth
Devereaux ne I Goonies, con partecipazioni a
Venerdì 13: Un nuovo inizio (1984),
Gremlins (1984) e la serie televisiva
Madame’s Place (1982). In particolare, dopo
I Goonies, Feldman ha recitato in altri film di successo
sull’adolescenza. Tra questi, ricordiamo Ragazzi
perduti (1987) con Corey Haim,
Jason Patric e Kiefer Sutherland
e Stand By Me, interpretato anche da River Phoenix, Kiefer
Sutherland, Wil Wheaton e Jerry
O’Connell.
Nel 2013 Feldman ha
pubblicato un libro, Coreyography: A Memoir, che
racconta la sua turbolenta vita di bambino star, compresi gli abusi
sessuali che lui e Haim avrebbero subito per mano
di uomini del settore. “Ci sono persone che hanno fatto questo
a me e a Corey che stanno ancora lavorando, sono ancora là fuori e
sono alcune delle persone più ricche e potenti di questo settore. E
non vogliono quello che sto dicendo ora. Mi vogliono morto“,
ha dichiarato a The View durante
la promozione del libro. Tra i suoi lavori più recenti, figurano un
video musicale per la sua canzone “Without U” e una piccola parte
in un film intitolato Suicide for Beginners,
entrambi usciti l’anno scorso.
Ke Huy Quan
La vita post-Goonies
non è stata facile per Ke Huy Quan, il nostro Richard “Data”
Wang nel film, che ha trascorso gli ultimi tre decenni
cercando di tornare davanti alla macchina da presa. Ha recitato
nella serie Head of the Class dal 1990 al 1991 ed è
apparso in Encino Man del 1992, ma alla fine è
stato costretto a smettere di recitare a causa della mancanza di
opportunità per gli attori asiatici in quegli anni. “È stata
dura“, ha dichiarato a
PEOPLE. “Aspettavo che il telefono squillasse, ma lo faceva
raramente“.
Tuttavia, di recente la carriera
dell’attore 51enne è nuovamente decollata: la sua seconda grande
occasione è arrivata nel 2022, prendendo parte al film Everything Everywhere All at Once insieme a
Michelle Yeoh, Jamie Lee Curtis e Stephanie
Hsu, vincitore dell’Oscar 2023 al Miglior Film. Quan ha
sbancato la stagione dei premi 2023, portandosi a casa il
Golden Globe, il SAG Award e l’Oscar
come miglior attore non protagonista. Recentemente è apparso nella
serie Disney American Born Chinese.
Jeff Cohen
Tra le sue guance paffute
e il suo famoso tartufo, era difficile non innamorarsi di
Lawrence “Chunk” Cohen quando compariva sullo
schermo. Tuttavia, Jeff Cohen, che ha interpretato
il memorabile personaggio ne I Goonies, ha praticamente smesso di recitare
dopo gli anni Ottanta. Dopo I Goonies, ha doppiato
Francis nella serie Che papà braccio di ferro
(1987) e Grunt in Scooby-Doo e la scuola
del brivido (1988). Secondo IMDb, tuttavia, la sua ultima
interpretazione risale al 1991, nel film TV Perfect
Harmony.
Da allora, Cohen è
diventato un avvocato di successo nel settore dello spettacolo a
Los Angeles, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza
presso la UCLA School of Law. La sua carriera ha chiuso il cerchio,
visto che è stato lui a negoziare il contratto di Quan per Everything Everywhere All at Once.
Kerri Green
Come interesse amoroso di
Brand (Brolin)
e Mikey (Astin),
l’Andy Carmichael di Kerri Green
è stata una parte integrante del film. Dopo I
Goonies, tuttavia, la Green ha partecipato solo a una
manciata di altri film. Ha recitato in Lucas
(1986) e in In tre si litiga meglio (1987)
con Charlie Sheen. Nel corso degli anni è apparsa
anche in diverse serie televisive, in particolare
ER, Mad About You e In
the Heat of the Night. Il suo ultimo ruolo di attrice
segnalato su IMDb è in un film del 2012 intitolato
Complacent. Attualmente, secondo quanto riferito,
lavora dietro le quinte dell’industria dell’intrattenimento, è
mamma di due bambini e occasionalmente prende parte ad alcune
convention cinematografiche.
Martha Plimpton
L’interpretazione della
Plimpton nel ruolo della spietata Stef
Steinbrenner ha segnato la prima esperienza
cinematografica dell’attrice che, dopo il successo de I Goonies, ha intrapreso una carriera di
rilievo a Hollywood. La Plimpton ha recitato in The Mosquito Coast (1986) e Una vita
in fuga (1988), ma ha trovato un grande successo in
televisione, recitando in show come ER,
How to Make It in America e The Real
O’Neals. Ha vinto l’Emmy come miglior attrice ospite in
una serie drammatica per il suo ruolo di Patti
Nyholm in The Good Wife della CBS ed è stata nominata
come attrice protagonista in una serie comica per Raising Hope della FOX. Quest’anno è apparsa
in serie televisive come A Town Called Malice e
I Griffin.
Inoltre, nel 2012 Martha Plimpton ha
co-fondato A is For, un’organizzazione dedicata a
porre fine allo stigma contro l’assistenza all’aborto. L’anno
scorso è stata co-conduttrice del concerto di beneficenza
Broadway Acts for Abortion, una raccolta fondi dedicata ai
diritti dell’aborto.
Joe Pantoliano
Joe Pantoliano ha
interpretato Francis Fratelli, l’altra metà della
temutissima banda criminale Fratelli. Dopo I Goonies, ha intrapreso una lunga carriera
come attore caratterista. Tra i suoi crediti recitativi figurano le
apparizioni nei grandi successi Fuga di mezzanotte
(1988), Il fuggitivo (1993), Bad Boys (1995) e Matrix (1999). Nel 2003,
Pantoliano ha vinto l’Emmy come miglior attore non
protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo di
Ralph Cifarretto ne I Soprano.
Nel 2020, Pantoliano ha ripreso il ruolo del
Capitano Howard in Bad Boys for Life. Attualmente, Pantoliano
continua a recitare, apparendo in serie come Chucky
e Tacoma FD.
Sean Astin sembra convinto, per lui il sequel
dei Goonies si farà, è solo questione di
tempo.
L’attore, che nel film del 1985
interpretò il protagonista Mikey, ha dichiarato: “Non è
questione di se si farà, ma di quando. Non ho precisamente idea
come metteranno insieme questa cosa. E non so se sarò nel cast. Non
so nemmeno se vorranno inserirci qualcuno del cast originale. Ma
non è importante. È un grande film, più grande di tutti noi, più
grande dello stesso Steven Spielberg che l’ha creato. È più
grande di Richard Donner, che gli ha dato una straordinaria linfa
vitale. È parte della cultura americana ora, e lo studio ha tutto
da guadagnare nel promuovere il sequel, è scontato che piacerà al
pubblico“.
Austin ha poi continuato dcendo che
lui e Corey Feldman (Clark nel film) avevano
lavorato a una sceneggiatura che però fu respinta dalla Studio,
inoltre ha asserito con fermezza che la storia dei
Goonies è concepita apposta per un sequel
e per altre avventure che devono essere raccontate. Siete
d’accordo?
Il 28 aprile 1937 apriva Cinecittà,
e a 77 anni di distanza Google festeggia questo compleanno con un
Doodle personalizzato!I Cinecittà Studios, noti semplicemente come
Cinecittà, sono un complesso di teatri di posa di eccellenza e
rilievo internazionale situati a Roma, lungo la via Tuscolana,
all’angolo con via di Torre Spaccata, nel quartiere Q. XXIV Don
Bosco; attivo dal 28 aprile 1937.
Di proprietà di Cinecittà Luce S.p.A. e in gestione dal 1997 a
Cinecittà Studios S.p.A., Cinecittà costituisce il vertice
dell’industria cinematografica italiana ma è utilizzata anche per
produzioni estere e televisive.
A Cinecittà sono stati girati più di 3000 film, 90 dei quali
hanno ricevuto una candidatura all’Oscar, 47 dei quali hanno vinto
la prestigiosa statuetta. Celebri registi, nazionali e
internazionali, vi hanno lavorato: da Federico
Fellini a Francis Ford Coppola, da
Luchino Visconti a Martin
Scorsese.
Il governo Renzi vuole mettere nuova
benzina, nuovi soldi dentro il serbatoio dei nostri produttori
indipendenti di film e fiction, che sono in riserva. E il
carburante- insegnano i tedeschi, che hanno avuto l’idea per primi
– può arrivare dalle aziende più effervescenti ma anche più
privilegiate del Pianeta. A finanziare il nostro cinema e le nostre
fiction saranno i giganti di Internet. Gente come Google, Amazon e
Netflix (la tv via cavo attesa qui in Italia ad
ottobre).
IL MODELLO TEDESCO
La parola magica – “tassa di scopo ” – è scritta nel documento sul
“Rafforzamento del settore audiovisivo” che il ministro
Franceschini e il sottosegretario Giacomelli hanno presentato alle
nostre televisioni e alle associazioni dei produttori questo
lunedì.
La Germania, dunque. In Germania, i giganti della Rete
verseranno allo Stato una “fettina” del fatturato che realizzano
nel Paese. Questi soldi saranno poi investiti (per il 70%) nella
produzione di film e fiction tedesche, e nella loro distribuzione
attraverso canali classici (la televisione, le sale
cinematografiche). E per il 30% nella loro promozione in la Rete.
“La Germania – ricorda il documento del governo Renzi – prevede
introiti per 13 milioni l’anno”. Una cifra ragionevole che Google e
compagnia – forti di un regime fiscale di favore in Europa –
sopporterebbero come niente. Il modello tedesco attende il via
libera della Commissione Ue per diventare operativo.
GLI AIUTI PUBBLICI
Ma la parolina “tassa di scopo” torna una seconda volta nel
documento del nostro esecutivo. Lo Stato, ovvio, deve garantire dei
contributi alla nostra industria dei sogni, del cinema e della
fiction. Tra aiuti regionali, nazionali ed esenzioni fiscali,
l’assegno è stato di 247,5 milioni nel 2014. Un quarto di quello
garantito dai francesi.
Bene, il documento del governo spiega ora che le risorse
pubbliche vanno “sganciate dalle legge annuale di bilancio”. Non ci
sarà più un assegno fisso, per quanto misero. Si pensa semmai ad
una “tassa di scopo”che graverebbe sull’intero comparto
dell’audiovisivo. In Francia, dove l’imposta già esiste, capita ad
esempio che le tv versino il 5,5% del loro fatturato per finanziare
cinema e fiction. Esborso mitigato da un’Iva agevolata al 10%.
L’altra ipotesi, più probabile, è che l’assegno italiano sia
legato “al gettito e all’Iva che il settore del cinema e
dell’audiovisivo generano per l’erario”.
IL LOCALISMO
Il documento del governo descrive il momento di sofferenza delle
nostre industrie. Che fatturano la metà delle cugine tedesche o
inglesi; che esportano film meno “dei danesi o norvegesi”; e
confezionano fiction “localistiche “, di quelle che piacciono solo
a noi italiani.
Il sistema va ripensato, dunque, e ogni euro speso dovrà avere
un senso (si promettono più risorse alla Mostra del Cinema e al
Centro Sperimentale, molte meno a convegni e pubblicazioni
inutili).
LA TELEVISIONE
E le televisioni? Per loro ci sono discreti sacrifici
all’orizzonte. Le emittenti non potranno più sperare in deroghe ai
loro obblighi di produzione e programmazione di opere indipendenti.
Dovranno poi sfruttare il film che acquistano mettiamo entro 3
anni. Pena la perdita dei diritti (norma molto controversa).
Dovranno proporre la fiction su tutte le piattaforme (dall’etere
fino al web), pena la perdita dell’esclusiva (altra norma che farà
discutere). Le super emittenti dovranno infine sottoporre al
produttore dei contratti “standard “, pieni di clausole a garanzia
dei piccoli soggetti che vendono la loro opera.
Prime
Video ha diffuso il trailer ufficiale di Goodnight
Mommy, il thriller diretto da Matt
Sobel e scritto da Kyle Warren.
Protagonisti del film che debutterà sulla piattaforma streaming il
16 settembre sono
Naomi
Watts, Cameron Crovetti, Nicholas Crovetti, Peter
Hermann.
Goodnight
Mommy è prodotto da V.J. Guibal, Nicolas
Brigaud-Robert, Joshua Astrachan, David Kaplan. Executive
Producer sono Veronika Franz, Severin Fiala, Naomi Watts,
Kyle Warren, Matt Sobel, Derrick Tseng, Sébastien Beffa, François
Yon.
La trama del film
Quando i due fratelli gemelli (Cameron e Nicholas Crovetti)
arrivano nella casa di campagna della madre (Naomi Watts) e la
trovano con il volto coperto di bende – a suo dire conseguenza di
una recente operazione di chirurgia estetica – intuiscono
immediatamente che qualcosa non va. La donna impone loro nuove
regole della casa, fuma in bagno e strappa di nascosto un disegno
che i figli le hanno regalato, tutte cose che l’amorevole mamma non
avrebbe mai fatto. Mentre il suo comportamento diventa sempre più
strano ed eccentrico, nei ragazzi si insinua un’idea inquietante:
il sospetto crescente che la donna che si cela sotto le garze, che
cucina per loro e dorme nella stanza accanto non sia affatto la
madre.
I gemelli Elias e Lukas
attendono in un’immensa villa isolata nel mezzo della campagna
viennese il ritorno della madre, giovane attrice reduce da una
lunga convalescenza in seguito a un non ben precisato incidente. Al
suo rientro però la donna sembra profondamente cambiata: presenta
il volto completamente bendato in seguito a presunte tumefazioni
che non permettono di scorgerne i lineamenti, oltre manifestare
strani e inquietanti comportamenti, tra cui un’insolita freddezza
nei confronti di uno dei due figli e una tendenza all’isolamento.
Ben presto i due fratelli iniziano a sospettare che colei che è
tornata e che ora vive assieme a loro non sia affatto la madre che
conoscevano.
Dopo oltre due anni dalla sua prima
folgorante e discussa apparizione alla 71a Mostra del
Cinema di Venezia, finalmente approda anche sugli accaldati schermi
estivi italiani Goodnight Mommy, ipnotico
e perturbante thriller dalle venature vagamente orrorifiche e dalle
cupe atmosfere nordiche firmato da Severin Fiala e
Veronika Franz – moglie del celebre e provocatorio
Ulrich Seidl, qui anche produttore – sotto forma di una malsana e
inquietante narrazione che guarda tanto all’essenzialismo estetico
delle ruvide pellicole di Haneke quanto a tutto un nutrito
sottobosco di cinema psicologico di genere che a tratti omaggia
persino il maestro Hitchcock. Usando uno spunto drammatico fra i
più minimali e archetipici – una Casa, due Fratelli e una
(presunta) Madre – le due registe austriache scavano nel profondo
di un’apparente tranquillità quotidiana, ben resa dalle
architetture razionaliste della grande villa che fa da palcoscenico
alla morbosa vicenda, fino a farne letteralmente scaturire il
marcio nascosto sotto la superficie come da manuale lynchiano.
Goodnight Mommy è un
thriller ipnotico e perturbante
Chi è questa donna misteriosa così
nervosa che non pare neppure riconoscere i propri pargoli? Perché
si chiude ore nella sua stanza fingendo di dormire? E soprattutto,
perché nessuno è ancora riuscito a vederne interamente il volto?
Domande sospette che attanagliano tanto lo spettatore quanto i due
piccoli protagonisti che, esattamente come due spauriti eroi di una
fiaba nera nordeuropea, si trovano a convivere con un’entità
femminile che percepiscono estranea e da cui ben presto credono di
doversi difendere. Piccoli indizi vengono intelligentemente
centellinati nel corso delle varie inquadrature estatiche e
formalmente impeccabili, montate attraverso un freddo ritmo
contemplativo che accresce ancora di più la tensione che si
accumula col passare del tempo, fino a giungere a un epilogo tanto
semplice quanto scioccante per la sua crudezza di realtà.
Essenzialità, subliminali tocchi surrealisti e potere del
mistero (nel senso hitchcockiano di qualcosa che lo
spettatore non sa ma che i personaggi sembrano conoscere) sono le
colonne portanti di una pellicola tagliente e disturbante, un
incubo minimale che produce ribrezzo e meraviglia tanto quanto le
brulicanti blatte allevate dai due giovani fratelli
minacciati.
Goodbye Julia di
Mohamed Kordofani è stato il primo film sudanese a
esser presentato al Festival
di Cannes nella sezione Un Certain Regard del
2023, dove si è aggiudicato il prestigioso “Premio della
libertà”. L’opera cinematografica del regista sudanese, alla sua
prima regia con un lungometraggio, è stata poi candidata come
rappresentante per il Sudan per gli Oscar 2024, nella selezione per
la categoria Miglior film internazionale, anche se alla fine non è
stata scelta per la cinquina finale.
Cosa racconta Goodbye Julia
Questo film è ambientato nella città
di Khartoum e abbraccia il periodo storico tra il
2005 e il 2010, fino ad arrivare alla separazione del Sudan del Sud
dal Sudan un tempo unito. La prima protagonista femminile che viene
mostrata è Mouna ( Eiman Yousif ) una ricca
casalinga musulmana del Sudan del Nord, che ha rinunciato alla sua
passione per la musica e quella di cantare in una jazz band, per
volere del marito conservatore Akram (Nazar
Gomaa). Nel frattempo le tensioni in Sudan tra Nord e Sud aumentano
anche a causa dell’improvvisa morte, per colpa di un incidente in
elicottero, del primo vicepresidente John Garang. In
Goodbye Julia viene mostrato questo attraverso la
televisione di Mouna e Akram con la conseguenza poi, proprio fuori
le mura della loro casa recintata in un quartiere benestante della
capitale, un gruppo di manifestanti del Sud distrugge ogni cosa che
incontra per strada.
Due donne così diverse ma con un
destino in comune
Dopo questa breve presentazione del
clima rivoluzionario e per niente sicuro si passa
alla seconda protagonista di questo racconto e che da il titolo al
lungometraggio. Julia ( Siran Riak ) una giovane
madre cristiana del Sudan del Sud, che cerca di sopravvivere nella
vita come può e crescendo con amore il suo bambino Daniel avuto da
Santino ( Paulino Victor Bol ). Le strade delle
due donne, così diverse per provenienza e di religione, si
incroceranno per colpa di un incidente che cambierà il loro destino
per sempre. Mouna infatti investirà accidentalmente il figlio di
Julia causando non la morte del piccolo, ma quella del compagno
della donna del Sud.
La signora contagiata dal razzismo
paranoico del marito nei confronti degli “schiavi” del Sud, si
allontana e Santino, infuriato per l’accaduto la rincorre in moto
fino alla sua villa dove Akram, in difesa, spara e uccide l’uomo
che era disarmato. La polizia corrotta archivierà l’incidente, non
ritenendo nemmeno opportuno informare la famiglia di Santino della
sua morte. Distrutta dal senso di colpa, Mouna rintraccerà Julia e
l’assumerà come domestica la giovane cristiana che
si trasferirà lì a vivere con Daniel. Ovviamente la storia non
finisce qui ma proseguendo con un salto di ben cinque anni dove le
due protagoniste in qualche modo sono diventate amiche.
Un racconto femminile che si rivela
un dramma sociale
Mohamed Kordofani
se nella prima parte di Goodbye Julia si concentra
sulle vite parallele e poi unite, per un destino beffardo, delle
due protagoniste nella seconda parte cambia registro. Nella prima
ora si vede solo di sfondo la rivalità tra il Nord
benestante musulmano e il Sud povero
cristiano proseguendo si svela sempre più questo divario
politico e sociale. Il regista pur essendo lui stesso un sudanese
del Nord, affronta diverse volte, durante il film, le questioni
spinose del razzismo e della discriminazione contro i meridionali
che alla fine hanno portato alla secessione, con una maggioranza
dei sudanesi del Sud che hanno optato per la separazione attraverso
un referendum nel 2010.
Questo film affronta anche la
questione femminile in uno stato africano che da
sempre rilega le donne, che siano musulmane o cristiane, al ruolo
di moglie e madre devota alla famiglia. Vediamo infatti come Mouna
e Julia , interpretate da due ottime attrici che si calano nei
ruoli, diventano sempre più complici nella loro amicizia e che alla
fine saranno, l’una per l’altra, la forza di cambiare. La
donna musulmana alla fine lascerà il marito per dedicarsi di nuovo
alla musica e Julia, dopo aver avuto la possibilità di studiare
voterà e deciderà di tornare al Sud. Per concludere alla fine
rimane un rammarico sul personaggio di Daniel, che pur avendo avuto
“due madri” del Nord e del Sud, il ragazzo ormai cresciuto
sceglierà la via della guerra civile, che ancora
tutt’ora è in atto ormai Primavera del 2023.
È stato diffuso il primo trailer
di Goodbye Christopher Robin, con
Margot Robbie e Domhnall
Gleeson.Il progetto non è da
confondere con il live action in cantiere alla Disney su
Winnie the Pooh che si intitolerà
Christopher Robin.
Domhnall Gleeson
(The Revenant, Star
Wars Il Risveglio della Forza) e Margot
Robbie (Suicide Squad, The Wolf of Wall
Street) sono i protagonisti del film
biografico sul creatore di Winnie the Pooh.
Gleeson interpreta infatti Milne, mentre Robbie è sua moglie,
Daphne.
I due attori hanno già lavorato
insieme in Questione di Tempo di
Richard Curtis e adesso sono stati di nuovo
chiamati a fare coppia che la regia di Simon
Curtis.
Nel cast del film compaiono anche
Kelly Macdonald e Will Tilston
nei panni del piccolo Christopher Robin. Il biopic racconta del
rapporto tra Milne (Domhnall Gleeson) e il figlio
Robin, fonte di ispirazione (insieme ai suoi giochi) per la
creazione dell’universo del tenero e iconico orsacchiotto.
È stato diffuso il primo poster
di Goodbye Christopher Robin, con
Margot Robbie e Domhnall
Gleeson. Il progetto non è da confondere con il live
action in cantiere alla Disney su Winnie the Pooh
che si intitolerà Christopher Robin. Di seguito il
poster: [nggallery id=2945]
Domhnall Gleeson
(The Revenant, Star
Wars Il Risveglio della Forza) e Margot
Robbie (Suicide Squad, The Wolf of Wall
Street) sono i protagonisti del film
biografico sul creatore di Winnie the Pooh.
Gleeson interpreta infatti Milne, mentre Robbie è sua moglie,
Daphne.
I due attori hanno già lavorato
insieme in Questione di Tempo di
Richard Curtis e adesso sono stati di nuovo
chiamati a fare coppia che la regia di Simon
Curtis.
Nel cast del film compaiono anche
Kelly Macdonald e Will Tilston
nei panni del piccolo Christopher Robin. Il biopic racconta del
rapporto tra Milne (Domhnall Gleeson) e il figlio
Robin, fonte di ispirazione (insieme ai suoi giochi) per la
creazione dell’universo del tenero e iconico orsacchiotto.
La Fox Searchlight ha annunciato che
Goodbye Christopher Robin, con Margot
Robbie e Domhnall Gleeson, arriverà al
cinema il prossimo 10 novembre. Il progetto non è da confondere con
il live action in cantiere alla Disney su Winnie the
Pooh che si intitolerà Christopher
Robin.
Domhnall Gleeson
(The Revenant, Star
Wars Il Risveglio della Forza) e Margot
Robbie (Suicide Squad, The Wolf of Wall
Street) sono i protagonisti delle prime immagini
ufficiali del Untitled A. A. Milne
Project, il film biografico sul creatore di
Winnie the Pooh. Gleeson interpreta infatti Milne,
mentre Robbie è sua moglie, Daphne. Di seguito le prime
immagini:
[nggallery id=2945]
I due attori hanno già lavorato
insieme in Questione di Tempo di
Richard Curtis e adesso sono stati di nuovo
chiamati a fare coppia che la regia di Simon
Curtis.
Nel cast del film compaiono anche
Kelly Macdonald e Will Tilston nei panni del
piccolo Christopher Robin.
Il biopic racconta del rapporto tra
Milne (Domhnall Gleeson) e il figlio Robin, fonte
di ispirazione (insieme ai suoi giochi) per la creazione
dell’universo del tenero e iconico orsacchiotto.
Good Witch è la
serie tv fantasy-drammatica basata sull’omonima serie di film per
la televisione, prodotta da Whizbang Films in associazione con ITV
Studios e Hallmark Channel. Catherine Bell, che ha
interpretato Cassie Nightingale, la “strega buona” nella serie di
film, è co-produttrice e protagonista della serie.
La serie segue i residenti di (la
città immaginaria) Middleton, tra cui Cassie e sua figlia Grace
mentre accolgono il dottor Sam Radford e suo figlio in città.
Cassie e Grace condividono il dono dell’intuizione incantata e
dell’intuizione magica.
Good Witch in streaming, ecco dove
vederla
Good Witch in
streaming è stato presentato in anteprima il 28 febbraio
2015 ed è stato rinnovato consecutivamente per una settima
stagione, che ha debuttato il 16 maggio 2021. Tutte le stagioni
sono disponibili su Netflix.
Good Witch: trama e cast
Come con i precedenti sette film
per la TV, la serie continua la vita vivace della nuova vedova
Cassie Nightingale, l’incantatrice di buon cuore dell’immaginario
Middleton, negli Stati Uniti, con la figlia ora adolescente Grace.
Quando i nuovi vicini, i Radford, si trasferiscono nella stanza
accanto, iniziano a sospettare di Cassie e di sua figlia. Le
dinamiche del focus della serie sarebbero cambiate durante le sei
stagioni, che in seguito hanno visto gli Usignoli e i Radford
diventare più amichevoli e romantici, portando al matrimonio di
Cassie per la seconda volta, mentre allo stesso tempo si è spostato
su storie che coinvolgono i suoi residenti (tra cui le loro
relazioni con gli altri), un mistero in corso e una serie di
maledizioni legate al lignaggio della famiglia di Cassie.
Nel cast di Good Witch
protagonisti sono Catherine Bell
interpreta Cassandra “Cassie” Nightingale: è la proprietaria di un
negozio chiamato Bell, Book & Candle e gestisce un bed and
breakfast a Grey House. Bailee Madison come Grace
Russell (stagioni principali 1-5, stagione ospite 7): figlia
adolescente di Cassie e sorellastra di Brandon e Lori che ha il suo
“fascino intuitivo”. James Denton come Dr. Sam
Radford: il bel vicino di casa di Cassie e il nuovo dottore della
città. Rhys Matthew Bond come Nick Radford
(stagioni principali 2-5; stagioni ricorrenti 1 e 6): il figlio
problematico di Sam.
Nel cast anche Sarah
Powercome Abigail Pershing: cugina
di Cassie. Ha il suo tocco magico simile a Cassie, ma lo usa a
modo suo. Catherine
Dishercome Martha Tinsdale: sindaco
di Middleton. Kylee Evans come Stephanie Borden: il proprietario di
un bistrot locale e un caro amico di Cassie. Marc
Bendavidcome Donovan Davenport: il
sindaco di Blairsville e l’interesse amoroso di
Abigail. (stagioni 5-presente). Scott Cavalheiro come Adam
Hawkins: il pastore dell’ospedale e l’interesse amoroso di
Stephanie. (stagioni 5-presente). Gianpaolo
Venuta come Vincent: il fratello adottivo
avventuroso e viaggiatore del mondo di Cassie. (stagioni 5 e
7).
Nel cast anche Anthony
Lemke come Ryan Elliot (stagione principale 1; stagione
ricorrente 2): un agente immobiliare e amico di Cassie, anche se
segretamente nutriva sentimenti romantici per lei. Peter MacNeill
come George O’Hanrahan: il suocero del defunto marito di Cassie
Jake e nonno materno di Brandon e Lori. Dan Jeannotte come Brandon
Russell: figliastro di Cassie, il fratellastro maggiore di Grace
che ha sposato Tara nel settimo film. Ashley Leggat (stagione 1)/
Rebecca Dalton (stagioni 2-5) come Tara Russell: la moglie di
Brandon che in precedenza era una studentessa laureata e lavorava
per Cassie alla Bell, Book and Candle. Katherine Barrell nei panni
di Joy Harper, una designer di ristrutturazioni domestiche che
viene a Middleton e aiuta a ristrutturare la villa di Davenport per
Martha.
The Good Witch: il film
The Good Witch è il film televisivo
andato in onda su Hallmark Channel il 19 gennaio 2008. Ha come
protagonisti Catherine Bell nei panni di Cassandra “Cassie”
Nightingale e Chris Potter nei panni del capo della polizia Jake
Russell. Il film ha generato sei sequel e una serie televisiva.
Il film ha avuto un grande successo
su Hallmark Channel la sera della sua prima, rendendolo il secondo
film originale con il punteggio più alto fino a quella data. È
stato presentato in anteprima con un punteggio di 3,8 HH (famiglia)
ed è stato in quasi 3,2 milioni di case.
Le stagioni della serie Good
Witch
Good witch stagione 1
Dopo la morte di suo marito, Cassie
Nightingale e la sua famiglia si ritrovano a prendersi cura del
suocero malato. Nella porta accanto ci sono i Radford, Sam e Nick.
Sam, il nuovo dottore della città, ha difficoltà a trovare
pazienti, poiché la città va al negozio di Cassie per i suoi rimedi
erboristici più terreni.
Good witch stagione 2
Cassie e Sam sembrano pronti a
portare avanti la loro relazione, ma l’ex moglie di Sam, Linda (
Gabrielle Miller ), desidera riparare la loro famiglia distrutta
per il bene di Nick. Grace è nervosa per il suo primo esame di
guida. Cerca l’insegnante perfetto per superare il test. Cassie
appende un cartello di richiesta d’aiuto a Bell, Book & Candle. Al
Bistro, Abigail si avvicina a Stephanie con una proposta d’affari,
prima di tramare un sorprendente tradimento. Una coppia
apparentemente felice arriva a Grey House per celebrare le loro
imminenti nozze, ma Cassie vede oltre la loro facciata, il che
porta a una confessione. Altrove, Tara e Brandon hanno una
divergenza di opinioni su un importante traguardo, che potrebbe
influenzare il loro futuro; e un intrigante visitatore dal passato
di Cassie arriva a Middleton.
Good witch stagione 3
Cassie e gli abitanti di Middleton
anticipano la fioritura della rara pianta Middleton Merriwick per
la prima volta da decenni. Martha intende pubblicizzare che la
città ospita la rarità, accompagnando un curioso botanico
dall’università ai giardini botanici per studiarne la meraviglia.
George rivela accidentalmente lo pseudo-segreto di Sam e Cassie che
sono ufficialmente insieme, causando a Grace di sentirsi ferita
perché non le è stato detto prima. Un messaggio criptico di Nick
porta Grace a pensare che abbia intenzione di chiederle di uscire,
ma teme che questo possa complicare la loro amicizia. Più tardi nei
giardini botanici, si scopre che qualcuno ha tagliato uno stelo dal
Merriwick e sembra che il suo declino colpisca le donne in
città.
Good witch stagione 4
Sam, ora fidanzato con Cassie,
visita la gioielleria locale con Abigail per trovare l’anello di
fidanzamento perfetto. Trova un anello vintage davvero unico, che a
sua insaputa è un cimelio della famiglia Merriwick. Tuttavia,
all’anello manca un pezzo e il proprietario dice che l’anello
parziale non è in vendita. Abigail escogita un piano per
ricollegare il passato al presente con un atto veramente
disinteressato, sorprendendo se stessa e Sam. Nel frattempo, il
tentativo di Martha di aumentare il turismo la mette alla ricerca
del posto più romantico di Middleton; un vecchio album di nozze al
Bell Book & Candle funge da antica mappa. Con l’aiuto di Abigail,
il viaggio in città la porta non solo a scoprire che il
romanticismo è ovunque tu guardi, ma anche nel luogo esatto in cui
più donne di Merriwick si sono fidanzate, il che non è affatto
quello che si aspettava di trovare.
Good witch stagione 5
Mentre Cassie lavora ai preparativi
del matrimonio dell’ultimo minuto, Sam cerca l’albero sotto il
quale il suo antenato è stato sposato come sorpresa di nozze.
Scettico, invita il suo fratello adottivo che viaggia per il mondo
Vincent ( Gianpaolo Venuta ) nella ricerca. Grace è infastidita dal
singhiozzo durante la pianificazione del matrimonio e Nick trova
ispirazione per il suo futuro in una nuova ragazza. Abigail pensa
di ripristinare Martha come sindaco, ma l’arrivo di un affascinante
sconosciuto cambia i piani di Abigail. Nel frattempo, Stephanie è
innamorata di un cappellano dell’ospedale.
Good witch stagione 6
Cassie fa a Sam il regalo perfetto
per l’anniversario, causandogli l’ansia di farlo in natura. Martha
e Dotty Davenport si contendono la villa del nuovo sindaco.
Stephanie litiga con il suo socio in affari per il loro camion di
cibo. Abigail e Donovan scoprono dettagli sulle maledizioni delle
rispettive famiglie. Joy ( Katherine Barrell ), una nuova ospite
della Grey House, non rivelerà a Cassie il motivo della sua visita
a Middleton, che sembra ruotare attorno ai Merriwick.
Good witch stagione 7
Nei mesi successivi alla rottura
della maledizione, i cugini si trovano ad affrontare il mistero che
coinvolge le borse. Joy (che ha deciso di rimanere dopo che il
progetto del Vermont è fallito) fa un sogno, ricordando di aver
costruito un simbolo su una spiaggia, mentre Cassie e Sam, i cui
fitti impegni li separano, accettano un viaggio in barca che a sua
volta li porta allo stesso luogo in cui trovano intatta la
creazione di Joy. L’accordo di Abigail e Donovan per un lungo
fidanzamento potrebbe finire per allungarsi quando il fratello di
Donovan e l’ex fidanzata di Donovan arrivano e aumentano la
tensione. Stephanie, ancora sconvolta dagli incarichi missionari di
Adam, sta riflettendo se restare con lui o passare ad altre
persone. Martha e Tom accettano con riluttanza di aiutare la loro
nuora incinta, anche se Martha è la più riluttante a farsi
coinvolgere. All’evento per celebrare il fidanzamento di Abigail e
Donovan, Donovan dice a tutti, inclusa Dottie, di non aver ancora
fissato la data del matrimonio, ma la sua gelosia con suo fratello
ribolle al punto che Abigail chiede a Donovan di trascorrere del
tempo separato per ora. Più tardi quella sera, i cugini aprono i
sacchetti e li versano su una tela disegnata da Cassie che ha
rivelato il simbolo, e scoprono che George è coinvolto.
Tempo fa vi abbiamo mostrato le
principesse sexy disegnate da J. Scott Campbell. Lo stesso straordinario artista ha
realizzato una serie di illustrazioni, sempre ispirati alla Disney,
dal titolo Good vs. Evil, in cui le eroine e
principesse sono alla mercè del loro rispettivo antagonista.
Il canale americano
Freeform ha diffuso il promo e la trama di
Good Trouble 5×20, il ventesimo episodio della
quinta e ultima stagione di Good
Trouble.
In Good Trouble
5×20 che si intitolerà “What Now?” L’equipaggio della
Coterie dice addio mentre tutti prendono il controllo del proprio
futuro. Un’ultima prova contro Silas viene rivelata mentre Mariana
decide del suo futuro con Evan e Joaquin.
Freeform ha annunciato che
inaugurerà il nuovo anno con il ritorno di Good
Trouble. Secondo la rete, la quinta stagione della serie
farà il suo debutto di metà stagione il 2 gennaio. Un primo sguardo
al resto della stagione che dà uno sguardo a ciò che verrà è
riportato sopra. Ha inoltre diffuso le anticipazioni
dell’undicesimo episodio.
Tutto quello che sappiamo su Good
Trouble
Good
Trouble è la serie tv drammatica spin-off
dellospettacolo Freeform The Fosters. Good
Trouble è iniziato nel gennaio 2019 con una prima
stagione di tredici episodi e segue Callie Adams Foster (Maia
Mitchell) e Mariana Adams Foster (Cierra Ramirez),
concettualmente alcuni anni dopo la serie precedente, “mentre si
imbarcano nella fase successiva della loro giovane adulto vive
lavorando a Los Angeles.”
La seconda stagione è stata presentata per la
prima volta a giugno 2019, e la
terza stagione è stata presentata per la prima volta a febbraio
2021. Nel settembre 2021, la serie è stata
rinnovata per una quarta stagione, che ha debuttato il 9 marzo
2022. Nell’agosto 2022, la serie è stata rinnovata per
una quinta stagione, che ha debuttato il 16 marzo
2023. Nel dicembre 2023, la serie è stata cancellata
dopo cinque stagioni.