Home Blog Pagina 2909

Presto Sequel

Dopo i rumors su David S. Goyer che ha lasciato la produzione di FlashForward per concentrarsi sullo script del terzo batman, e quelli di qualche giorno fa di Nikki Finke che ha annunciato di un Christopher Nolan  già al lavoro sullo script assieme a Jonathan Nolan e Goyer.

Ora giunge notizia dal popolare fansite BatmanOnFilm che  una fonte del sito (probabilmente interna alla produzione, visto che il messaggio è stato parzialmente censurato per mantenere segreta l’identità) ha rivelato che la troupe sembra già alla ricerca di location in giro per Chicago, dove si sono svolte le riprese di parte di Batman Begins e della maggior parte del Cavaliere Oscuro:

Stanno girando in lungo e in largo il distretto finanziario di Chicago. Se questo fosse confermato, significa che la pre-produzione sembrerebbe entrare nel vivo e che presto inizieranno i casting.

Rimaniamo in attesa di aggiornamenti.

Alba Rohrwacher si racconta

Ieri sera, alla Sala Trevi “Alberto Sordi” di Roma, dopo le proiezioni dei film “Mio fratello è figlio unico” e “Riprendimi” da lei interpretati, l’attrice Alba Rohrwacher ha incontrato il pubblico in sala. L’incontro è stato condotto da Enrico Magrelli, Conservatore della Cineteca Nazionale, ed è stato seguito dalla proiezione del film “Il papà di Giovanna”.

Codice Genesi: recensione del film

Codice Genesi

Codice Genesi – Cosa accadrebbe se una guerra misteriosa , a seguito di eventi catastrofici facesse piombare il mondo al grado zero?… E’ questo che i Fratelli Hughes ci vogliono raccontare attraverso The Book of Eli (Codice Genesi): un mondo in cui qualsiasi brandello di civiltà sembrerebbe essere scomparso,(grazie al nostro talento di distruggere quello che la natura ci offre), lasciando strada libera alla bestia che si cela nell’essere umano fin dal periodo primordiale.

Sotto questo scenario post-apocalittico vive Eli (Denzel Washington), eroe vecchio stampo che sotto la fisicità di un uomo inamovibile e imbattibile(la sua veloce lama trafigge per ordine divino)  cova una spiritualità ormai perduta, che forse rappresenta l’unico tentativo di redenzione per un mondo oramai allo sbando. Nonostante il sole cocente e l’atmosfera surriscaldata per il troppo inquinamento, la terra vive nell’ombra di un abisso che solo le sacre scritture riporteranno alla luce. Come ogni eroe che si rispetti Eli crede nella redenzione, ed è con questa speranza che egli prosegue il cammino segnatogli.  Ma  dove vi è un eroe  si cela anche un nemico, Carnagie (Gary Oldman) che ha gli stessi Hobby dell’eroe e  per buona parta del film anche gli stessi gusti in fatto di libri, ma con intenti differenti.

Codice Genesi è certamente un ottimo ritorno per i fratelli che nove anni fa  riportarono in vita il mito dello squartatore seriale. Il film è diretto in maniera quasi impeccabile, se non fosse per un dovere spettacolare dovuto all’aspetto blockbasteriano dell’opera ma, nonostante ciò i due rimangono della loro visione regalando una loro marcata personalità anche nelle scene d’azione più esasperate, dotando anche il film di citazione e peculiarità che strizzano l’occhio allo spettatore più attento. Quello che ne viene fuori è un film che si divide fra due aspetti dominanti: quello di un film avventuroso e degno di un’azione molto concitata (soprattutto per i primi 30 min.); nell’altro caso invece, (a mio avviso la parte che prediligono i due autori) quello di un’opera più contemplativa e riflessiva che vive di una spiritualità vera e dominante dove il messaggio sembrerebbe essere che le parole pronunciate dalla bocca sbagliata servirebbero  a poco: non sono le parole che danno forza al messaggio quanto il modo e l’intento con il quale esso viene sprigionato.

Codice Genesi

Detto ciò, Codice Genesi è ingabbiato in un virtuosismo che a lungo andare rasenta il videoclip  e che serve solo a minare il suo percorso pur sempre interessante. Le ultime parole che sicuramente vanno pronunciate sono quelle sul cast che è di primo livello. Oltre ai formidabili protagonisti, Denzel Washington e Gary Oldman (che nella parte del cattivo diventa quasi disarmante per la bravura, tanto da oscurare il suo antagonista in alcuni momenti), si arricchisce di non meno noti attori di consolidata bravura come: il caratterista e estroso artista rock Tom Waits e l’attore inglese Michael Gambon.

Bruce Willis medita sui sequel

Bruce Willis medita sui sequel di Die Hard e Unbreakable. Incalzato da MTV durante la promozione del Cop Out di Kevin Smith, Bruce Willis ha dichiarato che le riprese di un quinto Die Hard potrebbero molto probabilmente già svolgersi nel 2011, e che gradirebbe molto alla regia il ritorno di Len Wiseman, già autore del quarto atto.

Bruce si augura che McClane possa questa volta viaggiare per il mondo. Contemporaneamente, Willis ha anche discusso con M. Night Shyamalan di un possibile Unbreakable 2: non si placa tra attore e regista l’idea di mettere in scena un combattimento tra David ed Elijah.

Owen Wilson per Allen

Owen Wilson al lavoro con Woody Allen. Evidentemente superati i problemi personali che lo avevano afflitto più di un anno fa e che lo avevano spinto a tentare il suicidio, Owen Wilson è di nuovo lanciatissimo nella sua carriera d’attore. Tanto da aver ottenuto un ruolo da protagonista nel nuovo film di Woody Allen, You Will Meet a Tall Dark Stranger.

Come d’abitudine, il regista di New York tiene ancora riservatissimi i dettagli della trama, e non è chiaro quale ruolo sarà interpretato da Wilson, che comunque dividerà il set con nomi del calibro di Anthony Hopkins, Antonio Banderas, Josh Brolin, Naomi Watts e Freida Pinto. Nonché, ovviamente, la premiere dame di Francia, Carla Bruni Sarkozy.

In attesa di vederlo nel film di Allen, Wilson sarà nelle sale italiane dopo l’estate con Ti presento i piccoli. Tra i suoi prossimi progetti, come noto, anche il doppiaggio del protagonista in Marmaduke, il film sul noto cane dei fumetti Sansone.

 

New entry in Pirati?

Johnny Depp

Un’altra novità nel cast di Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, il quarto episodio della serie fantasy che con questo aggiornamento si conferma formato principalmente sulla trama di Mari Stregati di Tim Powers.

Ian McShane (Deadwood) è infatti in trattative avanzate per interpretare il leggendario pirata Barbanera. Vero nome Edward Teach, Barbanera era un pirata inglese che terrorizzò i mari delle indie occidentali e le coste delle colonie americane nei primi anni del settecento.

Se i rumors saranno confermati, dopo Penelope Cruz ad affiancare Jack Sparrow ci sarà anche MaShane. Possiamo immaginare che Jack Sparrow non sarà l’unico vero protagonista del film come invece si supponeva. Lo ha rivelato lo stesso Depp a Cinematical:

Non ci saranno Keira Knightley o Orlando Bloom nel film, ma non so… Non penso che ci sarà tantissimo Jack Sparrow. In realtà ci sarà un po’… di tutti.

Due icone della Hollywood che fu

Se ne sono andate a poca distanza l’una dall’altra, una al 19 dicembre 2009, l’altra il 22 gennaio 2010, due attrici della Hollywood dei tempi d’oro, non icone assolute come Marilyn Monroe o Audrey Hepburn, ma comunque interessanti, capaci di portare pubblico nelle sale con i loro film e di farsi conoscere, grazie a tv, vhs e dvd, anche dalle generazioni più giovani.

Jennifer Jones, morta a dicembre, aveva 91 anni, Jean Simmons, morta a gennaio, ne aveva 81, la prima, passionale e affascinante, la seconda, icona di classe simpatica e spiritosa. Jennifer Jones, classe 1918, era approdata ad Hollywood giovanissima alla fine degli anni Trenta, dove aveva sposato il produttore David O. Selznick, uomo chiave dietro numerosi kolossal, a cominciare da Via col vento.

Nel 1943, a venticinque anni, vinse l’Oscar come migliore attrice protagonista con Bernadette, la storia della fanciulla di Lourdes, ma non si adagiò sugli allori. Poco dopo interpretò un ruolo agli antipodi, quello della sensuale meticcia assetata di emozioni in Duello al sole, kolossal in cui Gregory Peck interpretava uno dei suoi pochi ruoli negativi. Negli anni successivi interpretò altri film di successo, come Il ritratto di Jennie, storia paranormale oggi considerata un classico del genere, L’amore è una cosa meravigliosa, uno dei film sentimentali più amati, Madame Bovary, sontuoso adattamento da Flaubert, Addio alle armi, dal romanzo di Hemingway, Buongiorno Miss Dove, storia di un’insegnante single adorata dai suoi allievi, Tenera è la notte, ispirato alla vita di Francis Scott Fitzgerald e al suo matrimonio con Zelda. Lasciò quasi del tutto il cinema a partire dagli anni Sessanta, dopo la morte del marito Selznick.

Jean Simmons, di origini inglesi, si fece notare nell’immediato dopoguerra interpretando Ofelia nell’Amleto di Laurence Olivier. A Hollywood interpretò kolossal di ambientazione antica come La tunica e soprattutto Spartacus di Kubrick, filmoni sentimentali come La regina vergine e Desirée, musical come Bulli e pupe, commedie come L’erba del vicino è sempre più verde. Dopo due matrimoni falliti, con l’attore Stewart Granger e con il regista Richard Brooks e alcuni problemi di alcolismo, Jean Simmons seppe riciclarsi con ruoli da anziana in diverse serie televisive, come Uccelli di rovo e Nord e Sud, svolgendo anche ruoli da doppiatrice (sua la voce della protagonista anziana nella versione inglese de Il castello di Howl di Hayao Miyazaki) e in radio.

Entrambe le attrici hanno rappresentato la varietà di ruoli e le possibilità di lavoro che avevano le donne all’interno dell’industria del cinema americano. Certo, c’erano stereotipi, ma nessuna delle due ha mai interpretato la donna fatale o la consolatrice dell’eroe, spaziando la prima tra sante, eroine romantiche, donne forti in anticipo sui tempi, la seconda tra ragazze spiritose, volitive, sognatrici ma con buon senso. Le generazioni più vecchie ricordano sia Jennifer Jones che Jean Simmons sugli schermi della loro giovinezza, i più giovani le hanno conosciute in pomeriggi davanti alla tv, in pellicole comunque ormai entrate nella storia del cinema, anche solo di quello popolare.

Il Missionario – recensione del film prodotto da Luc Besson

Il Missionario

Il Missionario è la nuova brillante commedia prodotta da Luc Besson. La trama è molto semplice e non può non ricordare, anche se molto alla lontana, il cult movie dell’1989 Non siamo angeli.

In Il Missionario dopo sette anni di carcere per rapina a mano armata, Mario è finalmente libero. Dopo poche ora di libertà, deve, però, fare i conti con i suoi ex-complici che reclamano la refurtiva. Per garantirsi l’incolumità decide di rivolgersi a suo fratello Patrick, l’unica persona di cui si può fidare, che, per il bene del fratello, decide di mandarlo in un paesino dell’Ardeche.

Il MissionarioQuello che Mario non sa è che in quello stesso paesino stanno aspettando il nuovo parroco. Al suo arrivo, per una serie di equivoci, viene scambiato per il sostituto del defunto padre Etienne. Da qui, cominciano le peripezie di Don Mario. La vena comica è data principalmente dal chiasmo dei personaggi. Mentre Mario acquista sempre maggiori consensi dalla comunità, Padre Patrick si abbandona ad una vita lasciva, fatta di stupefacenti, donne e denaro.

Il Missionario

Meritevoli di lodi soprattutto i due interpreti principali: Jean-Marie Bigard e Doudi Strajmayster che, pressocchè sconosciuti in Italia, raccolgono molti consensi in patria.

Luc Besson ha deciso di affidare la regia al quasi esordiente Roger Delattre, che spesso si è affidato alla verve comica di Bigard, fino quasi allo svilimento del personaggio; puntando, e talvolta calcando troppo la mano, sull’equivoco, che, nonostante in molti casi possa apparire banale, diverte.

Due anni di carcere al pirata del Cavaliere Oscuro

Un uomo residente del Missouri è stato condannato a passare due anni in prigione e pagare una multa per aver registrato illegalmente Il Cavaliere Oscuro con una videocamera, stampando poi DVD illegali e vendendoli nel 2008.

L’uomo, che è stato accusato dopo una indagine della MPAA (Motion Picture Association), dovrà pagare una multa di 24mila dollari e passare 24 mesi in prigione, e poi tre anni di libertà vigilata.

Dopo la condanna, il vice presidente della divisione “protezione dei contenuti” dell’MPAA Mike Robinson ha voluto così commentare:

Questo furto di film tramite la registrazione con videocamera è una minaccia molto seria alla salute dell’industria cinematografica, che dà lavoro a 2.4 milioni di americani. E’ una sentenza adeguata alla serietà del crimine, speriamo serva da esempio verso coloro i quali intendono rubare i film.

Berlinale: ecco i premi

Ecologia, Paesi dell’Est e anche un film come ‘Caterpillar’ contro la guerra e nel riscatto delle donne. Questi i temi che hanno vinto questa 60/a Edizione di un Festival di Berlino un po’ sotto tono anche per l’evidente crisi economica. Ma soprattutto a vincere contro la cattiva sorte che lo ha colpito è stato Roman Polanski che con ‘L’uomo nell’ombra’ (nelle sale italiane con la 01 dal 9 aprile) aveva comunque ipotecato un premio da ritirare anche solo come segno d’affetto da parte del mondo del cinema (un premio comunque, nel suo, del tutto meritato).

L’orso d’oro comunque lo cattura un film totalmente diverso dal noir di Polanski ovvero ‘Honey’ (Miele) di Semih Kaplanoglu, una storia semplice di un raccoglitore di miele e di suo figlio che piacerebbe sicuramente al nostro Ermanno Olmi e che si svolge nel paesaggio più bello possibile: le montagne dell’Anatolia. Ma ben due premi li prendono due Paesi dell’Est come Romania e Russia entrambi con due film minimalisti e forti. ‘Come ho finito questa estate’ del russo Alexei Popogrebsky ottiene infatti il premio per la migliore fotografia e l’orso d’argento andato alla coppia di attori Grigori Dobrygin e Sergei Puskepalis. Sono loro i due straordinari protagonisti di una storia dai risvolti tragici, di lotta e riconciliazione, nello scenario desolato e apparentemente incontaminato di una base meteorologica dell’Artico.

Ma due premi li ottiene anche il film romeno ‘If I wont wistle I wistle’ ed esattamente il premio per l’innovazione e quello, secondo per importanza, ovvero l’orso d’argento della giuria. In quest’ultimo caso nello stile tipico dell’ultima produzione di questo paese, capace di leggere in chiave paradossale il reale, si racconta la vita di un pregiudicato diciottenne. E questo da quando esce dalla prigione fino all’incontro con la madre che lo aveva abbandonato da bambino. Infine un premio non da poco, quello della migliore attrice, che é andato alla giapponese Sninobu Terajima per il film ‘Caterpillar’ di Koji Wakamatsu. Un premio ben meritato visto che la donna interpreta una moglie costretta ad accogliere un marito che torna dalla guerra cino-giapponese del 1940 come un resto umano. Ovvero è senza gambe e braccia e ha il volto sfigurato ed incapace di parlare. Un’accoglienza da parte della donna inizialmente nel segno di quel rispetto che è proprio della cultura giapponese verso l’uomo, ma le cose con il tempo cambieranno.

I VINCITORI DELLA 60MA EDIZIONE – Ecco i vincitori della 60/a edizione del Festival cinematografico di Berlino assegnati stasera dalla giuria internazionale: – Orso d’Oro per il miglior film: a Bal (Miele) del regista turco Semih Kaplanoglu. – Orso d’Argento/Gran Premio della giuria: a Se voglio fischiare fischio di Florin Serban – Orso d’argento per la migliore regia: a Roman Polanski per Ghostwriter -Orso d’argento per il miglior attore: Grigori Dobrygin e Sergei Puskepalis ex aequo per il film How i ended this summer – Orso d’argento per la miglior attrice: a Shinobu Terajima per il film Caterpillar. – Orso d’argento per lo straordinario contributo artistico: a Pavel Kostomarov per il film How i ended this summer – Orso d’argento per la migliore sceneggiatura: al film cinese Tu an yuan (Insieme separati) del regista e sceneggiatore Wang Quanan – Alfred Bauer Prize: ancora a Se voglio fischiare fischio.

L’ORSO D’ARGENTO AL GRANDE ASSENTE POLANSKI – La Berlinale celebra il grande assente Roman Polanski. Mentre il suo The Ghostwriter (L’uomo nell’ombra) viene premiato con l’Orso d’argento, il regista è in Svizzera, nel sui chalet della stazione alpina di Gstaad, agli arresti domiciliari. Un’assenza ‘ingombrante’: anche alla conferenza stampa del film a Berlino non si era parlato altro che di Polanski, che ne ha seguito maniacalmente tutta la post-produzione quando era già agli arresti. Pierce Brosnan, uno degli interpreti, aveva definito il regista “un uomo dalla vita intensa e di una grandezza inesprimibile. Appena ho saputo del suo arresto sono rimasto choccato e ho pensato alla sua famiglia e ai figli”. Anche il protagonista Ewan Mc Gregor ne aveva parlato con affetto: “La sua assenza si sente anche di più perché conosce ogni particolare delle cose che fa e che fanno il suo cinema”. The Ghostwriter – che vede il ritorno del regista del Pianista al thriller e uscirà nelle sale italiane il 9 aprile per 01 Distribution con il titolo L’Uomo nell’ombra – è basato sul romanzo omonimo di Robert Harris (ex cronista politico inglese e co-sceneggiatore con lo stesso regista) pubblicato in Italia da Mondadori nel 2007. E’ la storia di uno scrittore inglese (McGregor) che accetta di completare le memorie dell’ex primo ministro britannico Adam Lang (Brosnan), un personaggio che ricorda molto Tony Blair. L’incarico gli arriva dopo la misteriosa morte del suo predecessore in un disgraziato incidente. Quando lo scrittore raggiunge l’ex premier in un’isola sulle coste orientali degli Stati Uniti, esplode uno scandalo: Lang viene accusato di attività illegali, connesse a terrorismo e torture. E mentre l’isola di colpo si riempie di giornalisti e manifestanti, lo scrittore comincia a sospettare che il suo predecessore abbia scoperto qualcosa di terribile che collega Lang alla Cia e a temere per la sua vita. Ma Polanski non c’era a raccontare la sua nuova fatica perché è stato arrestato il 26 settembre 2009 all’aeroporto di Zurigo, in esecuzione di un mandato di cattura spiccato dalla procura di Los Angeles per atti sessuali con una tredicenne, avvenuti nel 1977. Dallo scorso dicembre è in assegnazione alla residenza di Gstaad, dove si trova tuttora. Le autorità svizzere si pronunceranno infatti sulla sua estradizione negli Usa solo dopo che la giustizia americana avrà detto l’ultima parola sulla domanda di Polanski di essere giudicato in contumacia.

Pioggia di stelle per Soderbergh

Terminate le riprese del thriller d’azione Knockout, con protagonista la lottatrice di arti marziali Gina Cirano, Steven Soderbergh si dedicherà infatti a un film da 60 milioni di dollari intitolato Contagion.

Le riprese inizieranno in autunno e il cast è davvero eccezionale: Kate Winslet, Marion Cotillard, Jude Law, Gwyneth Paltrow e Matt Damon saranno infatti i protagonisti. La trama è ancora piuttosto oscura, ma sappiamo che sarà terrificante e che avrà a che fare con la diffusione di un terribile virus mortale.
Il regista ha da poco venduto il progetto alle major, e dopo una lotta con la Summit e altri studios è stata la Warner Bros. a spuntarla.
Dopo che si è visto annullare un progetto dalla Sony a causa del budget eccessivo (il film sul baseball Moneyball), stavolta con la Warner Soderbergh ha centrato l’obiettivo, sicuramente grazie al gruppo di attori reclutati.

La Seyfried per Cappuccetto Rosso

Ad agosto la regista Catherine Hardwicke era stata scelta dalla Warner Bros e dalla Appian Way per dirigere un nuovo film su Cappuccetto Rosso, intitolato The girl with the Red Riding Hood, descritto come una rilettura gotica della celebre fiaba dei fratelli Grimm.
Da allora del progetto si sono perse le tracce, ma non per questo la regista di Twilight ha smesso di lavorarci, e anzi i produttori hanno addocchiato la protagonista perfetta per il film, ovvero Amanda Seyfried.

Dopo il successo di Mamma Mia! è un momento davvero d’oro per la giovane attrice, che di recente ha conquistato a sorpresa il primo posto al box-office americano con il film Dear John.
Il Los Angeles Times riporta che lo sceneggiatore David Johnson ha terminato una nuova versione dello script, che viene descritta come un mix di Twilight e Shutter Island, connubbio che sinceramente non è semplice capire. Quel che sappiamo è che il nuovo Cappuccetto Rosso sarà un film di lupi mannari con elementi dark, romantici ma anche horror. Potrebbe quindi essere un film adatto al target di Twilight, ma anche con sfumature più adulte.

Attenzione agli occhiali 3D

L’agenzia AGI segnala che negli ultimi giorni sono stati sequestrati più di 7.000 occhiali 3D in tutta Italia. A seguito delle segnalazioni del Codacons , infatti, il Ministero della salute ha ritenuto necessario fare delle verifiche e ispezioni nei cinema di tutto il paese, per assicurarsi che gli occhiali che in questi giorni centinaia di migliaia di italiani stanno utilizzando per vedere film come Avatar siano stati confezionati secondo le normative CE.

A quanto pare, in molti casi i supporti per il 3D riportavano soltanto la dicitura “made in China”, senza alcun marchio di conformità e sicurezza CE (richiesto in tutte le forme di occhiali, come sottolinea il Codacons). Questo marchio certifica che gli occhiali sono stati testati adeguatamente, e che non presentano un rischio per la vista. Inoltre in alcuni casi gli occhiali venivano riciclati per visioni successive senza una adeguata pulizia: a quanto pare, infatti, non tutti i cinema igenizzavano i supporti dopo ogni visione, cosa che ha preoccupato il Ministero per la possibilità che gli occhiali siano veicolo di infezioni dell’occhio e della cute.
Il ministero, riferisce l’AGI, “ritiene indispensabile uno specifico protocollo di pulizia e di disinfezione”: insomma, la diffusione del 3D come standard dovrà essere accompagnata anche da una adeguata normativa per quanto riguarda gli standard qualitativi. Un problema, peraltro, che risulta essere emerso solo in Italia, tanto da essere stato segnalato anche sull’Hollywood Reporter.

Maggie Q sarà Nikita

The CW, network americano di proprietà della Warner Bros, realizzerà l’episodio pilota per una nuova serie intitolata Nikita, un reboot del film di Luc Besson del 1990, che vedeva protagonista una giovane assassina.
Per il ruolo della protagonista è ora in trattative l’attrice hawaiana Maggie Q, divenuta famosa anche a Hollywood grazie ai suoi ruoli in grossi film come Mission: Impossible III e Live Free or Die Hard.

La scelta di un’attrice orientale per il ruolo di Nikita ha destato qualche perplessità, che però è subito stata chiarita dal creatore del serial Craig Silverstein: la puntata pilota presenterà infatti una nuova Nikita allenata per sostituire l’originale dopo la sua diserzione, ed è stato così possibile rompere lo stereotipo e scegliere una protagonista “bella e esotica”.

Questo diventerà così il ruolo più importante mai assegnato un una serie drammatica a un’attrice asiatica. Attualmente, Maggie Q ha terminato le riprese di Priest, con Paul Bettany, e di The King of Fighters.

Cameron: no all’Oscar per la regia

In una nuova intervista a Charlie Rose, James Cameron ha rivelato di non essere interessato al premio Oscar come miglior regista, ma di tenere molto al premio come miglior film per Avatar, come riconoscimento del duro lavoro dell’intero team che lo ha realizzato.

E’ in corso un certo dibattito sull’opportunità o meno di frasi come queste in piena campagna Oscar: da un lato, il gesto di Cameron viene visto come galanteria nei confronti della ex-moglie Kathryn Bigelow, dall’altro viene visto come un gesto di estremo egocentrismo, visto che in molti considerano il premio alla migliore regia praticamente già in mano a The Hurt Locker.

Ecco le parole esatte di Cameron:

Rose: quindi se un Academy dicesse “voterò Cameron per il miglior film, e la Bigelow come miglior regista – ”
AvatarCameron: sarebbe fantastico. Sarebbe un sogno divenuto realtà per me, davvero.
Rose: quindi è una cosa che auspichi?
Cameron: sarebbe il miglior risultato. So quanto ha lavorato duramente il mio team, e so quanto sarebbero fieri di ricevere questo riconoscimento. Io ho già avuto un Oscar. Ne ho un paio. Rispetto l’intera istituzione degli Academy Awards, sono il vertice del riconoscimento nella professione che ho scelto. Ma non me ne serve un altro. Ma veder onorare il mio team per il duro lavoro che hanno svolto, sarebbe veramente importante per loro. E sarebbe un sogno divenuto realtà.
Rose: stai dicendo ai votanti di prestare attenzione al tuo team e votare Avatar come miglior film. Ma –
Cameron: sì, e –
Rose: — votate Kathryn Bigelow come miglior regista.
Cameron: voglio dire, tutto quello che posso dire è che sarei veramente felice – ora, non voglio sembrare –
Rose: più felice così piuttosto che ricevere tu il premio?
Cameron: onestamente, sì.

Una mossa pubblicitaria…?

Uscite al cinema 19 Febbraio

Wolfman: dopo essersi trasferito in America cercando di lasciarsi alle spalle i dolorosi ricordi dalla morte della madre, Lawernce Talbot (Benicio Del Toro) torna a casa dal padre Lord John (Anthony Hopkins) in seguito alla scomparsa del fratello. Per aiutare la fidanzata del fratello Gwen Conliffe (Emily Blunt) inizia ad indagare sulle misteriose morti che avvengono nel paesino di Blackmoor in Inghilterra. Le ricerche lo portano a scoprire che sul luogo pende un orribile minaccia, la leggenda racconta che alcuni uomini nelle notti di luna piena si trasfomano in esseri dalla forza bruta che terrorizzano e massacrano le persone del villaggio…sono i cosiddetti lupi mannari. Esiste un unica soluzione per porre fine a quest’atroce strage di innocenti e proteggere la donna di cui si è nel frattempo innamorato, distruggere il lupo mannaro che che si aggira nei boschi di Blackmoor. Durante la caccia però Lawerence verrà morso da una di queste bestie e si trasformerà a sua volta in una creatura assetata di sangue.

Remake del Il Corvo

il corvo

Il remake del Corvo The Crow, entra nel vivo, e questa estate sono previste le riprese. A sette anni dal suo ultimo film, La leggenda degli uomini straordinari, il regista Stephen Norrington tornerà presto dietro la macchina da presa per dirigere il tanto discusso remake del Corvo. Stando alle parole del regista stesso infatti, una versione finita dello script sarà pronta entro fine mese, e le riprese potrebbero iniziare già quest’estate.

Sotto il punto di vista attoriale ancora nulla è definito ma si sa che siano in corso trattative con attori importanti. Sulla trama si sa poco ma la cosa importante che viene fuori dalle altre interviste al regista è che più che un remake sarà un vero e proprio reboot, che partirà dal fumetto originale. Quindi potrebbe essere diverso dal precedente. Inoltre lo stesso regista ha chiarito che rispetto all’altro film questo sarà più vero, duro e misterioso.

Rimaniamo in attesa di ulteriori notizie sul cast.

Tarantino vuole il western

Intervistato dal New York Daily News, Quentin Tarantino ha dichiarato di voler girare un western, che conoscendo la sua predisposizione a mescolare generi e toni sarà sicuramente atipico.

Il ritorno di Vlad

Dracula di Bram Stoker

La Summit Entertainment ha assunto Scott Kosar, lo sceneggiatore di horror – i remake di Non aprite quella porta e Amityville Horror al suo attivo, oltre all’imminente ed atteso The Crazies – per lavorare sul copione di Vlad, il film che racconterà la gioventù del principe Dracula. Il personaggio storico da cui Stoker si è ispirato per il suo immortale personaggio.

A scrivere il copione originale era stato Charlize Hunman (Sons of Anarchy), mentre il lungometraggio verrà prodotto dalla Plan B di Brad Pitt e Dede Garner. Dietro la macchina da presa siederà invece Anthony Mandler.

Fonte: Hollywood Reporter

Parlano i protagonisti di Harry Potter e i Doni della Morte

Emma Watson Merilyn

Intervistati da una rivista francese, Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint hanno anticipato qualche dettaglio sulle scene più attese di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II, settimo e ottavo film della saga.

Radcliffe ha parlato della scena della “Cerva d’argento”, in cui apparirà nudo: “Nei Doni della Morte, vedrete Harry come non l’avete mai visto prima! Per esempio, in una scena sono completamente nudo. Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato che avrei potuto indossare biancheria intima, ma no! L’ho già fatto a teatro per Equus, quindi non è stato difficile. Mi domando come reagiranno gli spettatori, anche se certe… cose resteranno invisibili!” Riguardo alla scena dei “Sette Potter”, Radcliffe commenta: “Di recente abbiamo girato una scena che mi ha procurato qualche difficoltà. E’ la scena dei Sette Potter! Ho dovuto interpretare sette personaggi diversi, ciascuno dei quali assume le mie sembianze. E’ stato divertente, ma molto difficile, perché a volte dimenticavo chi dovevo essere… sono quasi impazzito!”

Intanto, Emma Watson ha parlato della scena in cui bacia Rupert Grint: “Baciare Rupert davanti alle cineprese è l’esperienza più strana che mi sia mai capitata da quando recito in Harry Potter. Eravamo molto spaventati all’idea di questa scena, e speravamo di sbrigarcela in fretta. Ma il momento peggiore deve ancora arrivare… Dovrò baciare anche Dan! E’ la scena in cui Ron immagina un bacio tra Harry e Hermione.” Riguardo all’epilogo della saga, la Watson dice: Non abbiamo ancora girato l’epilogo, in cui vedremo Harry, Ron e Hermione diciannove anni dopo la fine della storia. All’inizio i produttori pensavano di usare altri attori, ma poi hanno deciso di tenere noi. Dovremo dimostrare quarant’anni, non vedo l’ora di scoprire come faremo!

Rupert Grint ha parlato invece delle difficoltà legate alle scene d’azione: “Abbiamo girato molte scene d’azione, e per Daniel è stato molto difficile. Ma non si è mai lamentato… neppure quando si è ammalato per il troppo sforzo sul set.”

Notizie dal set di Harry Potter e i Doni della Morte

Harry Potter e i doni della morte

Total Fim Magazine ha pubblicato un nuovo reportage dal set di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II: eccone alcuni punti.

Yates ha definito la Parte I un film on the road, dicendo che sarà dinamico, pieno di adrenalina e viscerale. E poi: “E’ la storia di tre rifugiati, tre ragazzi tagliati fuori da tutto ciò che conoscono e da tutte le persone che amano, inseguiti senza sosta da gente che vuole ammazzarli.”

Yates ha riflettuto sul momento migliore in cui spezzare i due film: “E’ meglio spezzare in un momento di suspense o in un momento di risoluzione?” si è domandato a voce alta.

La Parte II sarà “Una grande opera, un’epopea di grande respiro, con enormi battaglie.” Emma Watson ha commentato che le sembra un film diverso da tutti gli altri, perché non ha la stessa struttura: “Gli altri film avevano tutti la stessa struttura: entravamo in Sala Grande e c’era il discorso di inaugurazione. Stavolta non è più così.”

Lo sceneggiatore Steve Kloves ha rivelato qualche altro dettaglio sulla separazione tra i due film, spiegando che è stata presa la decisione più saggia possibile: la fine del settimo film “dovrebbe consentire di accomiatarsi nel modo migliore da certi personaggi”.

Foto Ufficiale e rumors su Harry Potter e i Doni della Morte

Harry Potter e i doni della morte

Disponibile online una seconda immagine ufficiale da Harry Potter e i Doni della Morte: parte I, il primo dei due film in cui è stato diviso il settimo e ultimo romanzo della saga fantasy, che uscirà a novembre 2010.

La foto è tratta dalla scena in cui Harry esplora i piani superiori della casa di Grimmauld Place 12 e trova la camera da letto del giovane Sirius Black.

Era nato come rumour, ma a quanto pare vedremo veramente Harry Potter senza veli in Harry Potter e i Doni della Morte.

Ovviamente la notizia va presa con cautela: non si tratterà di un nudo integrale, e tuttavia la cosa creerà scandalo. In una intervista a Video Business dedicata alla preview del settimo/ottavo film che sarà contenuta nel DVD di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, il regista David Yates descrive la scena tratta dal capitolo intitolato “La cerva d’argento”, dove il medaglione Horcrux fa sì che Ron immagini le sue peggiori paure. Paure che si giocano tutte sulle insicurezze e le emozioni del giovane personaggio:

A un certo punto, Daniel Radcliffe apparirà nudo. In una scena, “Un Horcrux, oggetto che porta con sè un pezzo dello spirito di Voldemort, difende se stesso producendo visioni da incubo, e una di queste mostra Hermione e Harry abbracciati, che si baciano” spiega Yates. “E’ una cosa intrigante e sensuale cui Rupert dovrà reagire, e Dan sarà nudo in quella scena.”

Come detto, probabilmente il nudo verrà solamente accennato, ma potrebbe anche essere un autogol nel caso di spettatori più piccoli, anche se visti gli incassi di ogni episodio la Warner ha ormai ben poco da preoccuparsi per questi episodi finali…

 

immagini concettuali di Harry Potter e i Doni della Morte

Portkey segnala le primissime immagini concettuali di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II.

Si tratta di screenshot presi da una featurette contenuta nella Ultimate Edition di Harry Potter e la Camera dei Segreti, uscito proprio oggi in DVD e Blu-Ray.

Ecco le immagini:

qui potete vedere presumibilmente villa Malfoy

qui invece, alle spalle dello scenografo Stuart Craig, due concept sospetti…

potrebbe trattarsi della Coppa di Tassorosso e del Diadema di Corvonero

Nel video viene intervistato lo scenografo Stuart Craig nell’ufficio di produzione dei Doni della Morte: alcune interviste presenti nelle Ultimate Edition del primo e del secondo film e nel DVD del Principe Mezzosangue (usciti tutti oggi), infatti, sono state registrate l’anno scorso. In molti, quindi, si aspettano qualche chicca e easter-egg nei vari dvd.

David Ryall entra nel cast di Harry Potter e i Doni della Morte

L’attore inglese David Ryall è stato scritturato nel ruolo di Elphias Doge in Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II.

La voce girava da mesi, ma solo nelle ultime ore è giunta una conferma.

Doge è autore del necrologio di Silente sulla Gazzetta del Profeta, e lo vedremo anche nella scena del matrimonio di Bill e Fleur, quando racconta aneddoti sulla vita di Silente parlando con Harry e zia Muriel, parente dei Weasley. Questa scena è stata girata un mese fa. E’ anche possibile, tuttavia, che il dialogo tra Harry e Elphias Doge sia stato spostato in un’altra scena del film.

Nuove news su Harry Potter e i Doni della Morte

Il produttore di Harry Potter e i Doni della Morte parla delle riprese ancora in corso, dei dvd del sesto e del settimo/ottavo film, dello stupore per il rating PG del Principe Mezzosangue, e della grande battaglia finale della saga.

Fra i dettagli più interessanti emersi dalla lunga intervista di David Heyman a Collider, a proposito soprattutto di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II:

– Nel dvd di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, fra i contenuti speciali, ci sarà il casting di Lavanda Brown, che promette di essere molto divertente perché vedremo David Yates che improvvisa una scena con Rupert e Jessie.

Fra i dettagli più interessanti emersi dalla lunga intervista di David Heyman a Collider, a proposito soprattutto di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II:

– Nel dvd di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, fra i contenuti speciali, ci sarà il casting di Lavanda Brown, che promette di essere molto divertente perché vedremo David Yates che improvvisa una scena con Rupert e Jessie.

– Finora sono state girate alcune scene dei Doni della Morte 1 e alcune dei Doni della Morte 2. I due film vengono girati in parallelo anche perché a settembre Emma Watson dovrà andare negli Stati Uniti per iniziare l’università. “Per i primi 50 o 60 giorni abbiamo girato solo il primo film, ma ora li stiamo facendo entrambi” spiega Heyman. L’epilogo della seconda parte “sarà una delle ultime scene che gireremo”.

– La sceneggiatura della seconda parte non è ancora terminata, ma le sceneggiature dovrebbero totalizzare circa 120 pagine ciascuna. Non c’è modo di prevedere quanto dureranno i film, perché non è una decisione che si prende a priori: “Il film trova da solo la sua lunghezza ideale, è un processo organico”.

– Non si sa ancora se alla fine del primo film vedremo un trailer del secondo. “Abbiamo discusso l’idea di ricapitolare la Parte 1 all’inizio della Parte 2, al momento siamo orientati a non farlo, ma non abbiamo ancora deciso.”

– Dopo l’uscita degli ultimi film “ci saranno sicuramente cofanetti dvd in varie versioni, nei prossimi anni. Stiamo preparando una ‘Ultimate Collector’s Edition’ con materiali extra per ciascun film; ma non si è ancora ventilata l’ipotesi di edizioni ‘estese’ con scene tagliate o montaggi alternativi. Non ancora.”

– Il rating PG per il sesto film ha stupito anche Yates: “E’ stato un ‘errore’, nel senso che non l’abbiamo cercato e non l’avevamo previsto. Sono sorpreso, perché il sesto film mi sembra altrettanto dark del quinto. Forse la cupezza è alleggerita dai momenti comici.”

ATTENZIONE SPOILER!!! PER CONTINUARE A LEGGERE EVIDENZIA LA PARTE SOTTOSTANTE

La scena su cui prevedono di passare più tempo è la battaglia finale. “David Yates sta ancora riflettendo su come realizzarla. Abbiamo una sceneggiatura, credo che la scena durerà mezz’ora. I ragazzi arrivano a Hogwarts, ma la battaglia non inizia subito. La battaglia è divisa in due parti: c’è una prima parte e poi c’è la parte successiva alla morte di Harry, se capisci cosa intendo. Quando rinasce, Harry è consapevole che Voldemort è vulnerabile, che è un uomo già sconfitto. Al momento ci stiamo occupando di questo punto, di come fare in modo che funzioni in termini cinematografici.

Nicholas Hooper non tornerà in Harry Potter e i Doni della Morte

Nicholas Hooper potrebbe non tornare per la colonna sonora di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II. Il compositore che ha partecipato al quinto e sesto HP potrebbe lasciare l’onore di concludere la serie al collega che l’ha iniziata.

Secondo indiscrezioni, infatti, Hooper avrebbe ha sempre pensato che John Williams (autore delle musiche nei primi film) dovrebbe terminare il lavoro musicando anche gli ultimi episodi della saga.

Tuttavia si tratta ancora di rumour; anche se David Heyman, il produttore, ha confermato che un ritorno di Williams a Harry Potter è attualmente in considerazione. “Se riusciamo a far funzionare la cosa, ed è un grande ‘se’, in relazione ai suoi impegni e ai nostri, allora sì”.

Nel frattempo Jim Broadbent ha confermato alla BBC di essere attualmente impegnato sul set dei Doni della Morte, dove riprenderà il ruolo di Horace Lumacorno. Intanto, AintItCool ha parlato direttamente con Michael Gambon, che ha detto di aver amato molto il “rovesciamento di ruoli” che si crea nel sesto film tra Harry e Silente, per cui Harry assume un ruolo quasi paterno nei confronti del vecchio preside. Afferma poi di non aver ancora letto la sceneggiatura dei Doni della Morte, perché le sue scene saranno girate il prossimo febbraio.

Tom Felton (Draco Malfoy) ha confermato che esiste un’unica sceneggiatura per gli ultimi due film, e che le riprese non seguono la cronologia della storia:

<<Adesso stiamo girando una parte dell’ottavo film, poi torneremo al settimo. Ma non li chiamiamo Sette e Otto: per noi è il settimo film e basta. Stiamo per girare la scena a casa Malfoy, che secondo me sarebbe un buon punto in cui far terminare il primo dei due film; ma questa decisione non è ancora stata presa. Ho parlato di questa scena con J.K. Rowling: mi ha detto che la sua intenzione era lasciare aperta ogni possibile interpretazione. Molte domande restano senza risposta, per esempio il motivo per cui Draco non aiuta i Mangiamorte a trovare Harry. David [Yates] la interpreta nel senso che Draco vuole aiutare Harry, vuole addirittura diventare suo amico, ma non può. E non lo sa neppure fino in fondo. Draco è ancora un bambino, non ha la maturità di Harry.Sarò io a interpretare Draco nell’epilogo: Brad Pitt era impegnato, perciò… Scusate, pessima battuta. Ma sarà un gran momento. Secondo me David Yates è affascinato dalla relazione tra Harry e Draco, la trova avvincente.>>

Rufus Scrimgeour in Harry Potter e i Doni della Morte

Da tempo l’attore inglese Bill Nighy si lamentava di essere l’unico attore famoso inglese ad essere estromesso dal cast di Harry Potter, detto fatto è stato accontentato.

Sua sarà infatti la parte del nuovo Ministro della Magia Rufus Scrimgeour nella prima e seconda parte di harry Potter e i Doni della Morte, “E’ un po’ come recitare Shakespeare, in un certo senso”, ha commentato.

Altre foto dal set di Harry Potter e i Doni della Morte

Ecco altre foto dal set di Harry Potter e i Doni della morte, ultimo capitolo della saga inglese che ha stregato il mondo. Intanto qualche giorno fa è stata girata la scena tano attesa del bacio tra Ron e Hermione…

A dire la loro entrambi gli attori, Rupert d Emma, che hanno confessato un profondo imbarazzo dovuto soprattutto al fatto che in questi anni i due, insieme a Daniel Radcliffe, sono diventati fratelli, e baciarsi è sembrato ad entrambi assoutamente stranissimo.

per vederle tutte clikka qui

Yates parla del film Harry Potter e i Doni della Morte

Il regista di Harry Potter e i Doni della Morte ha commentato un tema molto dibattuto dai fan della saga: in che punto verrà suddivisa la trama del libro per creare i due film separati? Dalle dichiarazioni di David Yates, sembra che il taglio sarà a Villa Malfoy, luogo del sequestro dei tre protagonisti Harry, Ron ed Hermione.

Abbiamo tre o quattro diverse idee su come suddividere il settimo film. Tradizionalmente, i film sono sempre terminati con una morte o la perdita di qualcuno. Questa volta pensiamo di terminare con toni più drammatici.

Rade Serbedzija entra nel film

Il cast di HP7-8 si amplia. Anche Rade Serbedzija, già visto in Mission Impossible II, farà parte del cast per una parte breve ma importante che sarà girata a novembre prossimo. L’attore ha dichiarato di sapere di far parte del film già da qualche mese.

Pubblicità

TOP STORIES

Pubblicità
Pubblicità