Sul
mare, settimo lungometraggio di
Alessandro D’Alatri tratto dal libro “In bilico
sul mare” di Anna Pavignano.
Sul mare
è un moderno dramma sentimentale, dove ad essere protagonisti sono
due giovani attori esordienti Dario Castiglio, nei panni di
Salvatore, e Martina Codecasa, nei panni di Martina. Il film
racconta la vita di un ragazzo di Ventotene, Salvatore, che, come
dice lui stesso, è come i materassi, ha un alto estivo ed uno
invernale. Difatti egli ha due lavori: barcaiolo d’estate e
muratore in nero d’inverno. U
n giorno conosce Martina,
studentessa genovese che giunge sull’isola per fare immersioni.
Subito tra i due scatta la scintilla, inizia così una di quelle
avventure estive che però si trasforma in qualcos’altro. Per
Salvatore lei diventa il centro di tutti i suoi pensieri scoprendo
così cosa significa essere innamorati, Martina, invece,costretta a
tornare a casa, anche se innamorata sente che la vita non la rende
mai felice. E proprio quando Martina sparisce dalla vita di
Salvatore e si rende irreperibile il ragazzo cade in depressione,
ma una nuova stagione sta per iniziare e chissà cosa accadrà…
Se inizialmente si può essere un
po’ scettici sulla riuscita di questo film per via delle riprese in
digitale e degli attori sostanzialmente sconosciuti, dopo averlo
visto ci si può ricredere. Certo i difetti non mancano,come un
inizio troppo lento, molto tempo è, infatti, sprecato per
raccontare la vita di Salvatore in tutti i suoi momenti…ma forse
era proprio nello scopo del regista sottolineare la semplicità, la
purezza e la profonda differenza tra la vita su un isola che sembra
quasi il paradiso e quella del resto dell’Italia, piena di stress e
insoddisfazioni.
Per non parlare della voce fuori
campo del protagonista che ci accompagna per tutti i 100 minuti e
che a volte può dar quasi fastidio…una giustificazione forse c’è:
per D’Alatri è una novità, è infatti la prima volta che usa
una voce off.
A fare da contraltare ci sono le
interpretazioni degli attori che sebbene sconosciuti per il grande
pubblico si sono rivelati all’altezza del cinema. Martina Codecasa
è indubbiamente una bella ragazza, con un viso particolare che però
buca lo schermo,unico difetto l’intonazione monocorde che a volte
ha fatto mancare l’emozione principale della scena. Dario Castiglio
ha dato il meglio di se, la sua espressività e le sue movenze sono
state eccezionali. Per quanto riguarda gli sprazzi di comicità del
film ci sono regalati per la maggior parte da un attore che, a
detta della Pavignano e di D’Alatri, ha i tempi comici simili ma
non identici a quelli di Massimo Troisi, si tratta di Raffaele
Vassallo che è riuscito benissimo a rappresentare la tipica
simpatia napoletana.
Forse ai romantici della pellicola
non piaceranno le riprese in digitale, ma sono state proprio queste
a far risaltare i colori, le luci, i riflessi di Ventotene, dei
suoi paesaggi e del suo mare. Grazie a questa stupenda
ambientazione, a questa isola dove il tempo sembra essersi fermato
e dove le persone sono più aperte di quanto si pensi, l’amore tra i
due ragazzi è rappresentato ottimamente non solo dalle scene
d’amore in luoghi romanticissimi, ma anche nelle semplici cose che
si possono fare nella vita su di un isola.
Insomma Sul
mare, nonostante i suoi difetti, riesce a raggiungere
lo scopo del regista: rappresentare la vita semplice ma pura di due
ragazzi e delle loro famiglie, l’amore adolescenziale che non
sempre è tutto rose e fiori, il grande problema sociale delle morti
bianche sopratutto di giovani ragazzi che molto hanno da offrire e
anche da prendere dalla vita e che magari lavorano anche in
nero.