Blonde: le differenze tra il film e la vita di Marilyn

Il film Netflix Blonde smonta e ricompone il mito di Marilyn Monroe. Cosa è fedele alla realtà e cose è inventato?

Andrew Dominik non è il primo regista a parlare di Marilyn Monroe e Blonde non può essere definito fino in fondo un biopic. Il film Netflix si basa sull’omonimo romanzo semi-immaginario di Joyce Carol Oates e si muove tra fatti reali e rappresentazioni fantasiose. Il lungometraggio esplora la vita di Marilyn Monroe (interpretata da Ana de Armas) attraverso un viaggio favolistico: dall’infanzia travagliata alla morte prematura. Il film si concentra soprattutto sulla vita privata di Monroe, mostrando la persona che si cela dietro al celebre personaggio (e allo pseudonimo): Norma Jean, i suoi affetti, le gravidanze, gli aspetti più profondi dei suoi matrimoni e della sua carriera. Nonostante Dominik abbia cambiato molti dettagli reali ai fini della narrazione, Blonde fa luce su alcuni aspetti dell’attrice che, fino ad oggi, erano rimasti inesplorati.

Blonde confonde continuamente i confini tra realtà e immaginazione: ma cosa di quanto viene mostrato è accaduto realmente e cosa è stato inventato ai fini della rappresentazione?

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Ana de Armas Blonde

Un altro tema centrale di Blonde sono le gravidanze travagliate di Marilyn Monroe. Non tutte quelle rappresentate sono però reali: non è certo ad esempio che Norma fosse incinta nel 1953. Al contrario, sono reali la gravidanza e l’aborto di Monroe avvenuti durante il suo matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller (Adrien Brody), anche se in Blonde le circostanze e sono sicuramente state modificate.