DAHMER: 10 aspetti della serie ispirati alla realtà

Cosa di quanto mostrato dallo show Netflix Dahmer - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer è successo davvero?

C’è una serie crime-thriller che sta facendo impazzire gli spettatori Netflix: si tratta di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer (qui la recensione). Lo show, prodotto da Ryan Murphy (The PromAmerican Horror Story), è ispirato al ”Mostro di Milwaukee”, un serial kiler americano realmente esistito che ha ucciso e torturato i cadaveri di 17 ragazzi. La serie è molto cruda ed è ricca di scene assurde e disgustose: quali di queste ritraggono fedelmente la realtà?

8Il comportamento della polizia nei confronti di Sinthasomphone

dahmer police officers
 

La scena in cui i due agenti della polizia non credono a Sinthasomphone è reale anche se, nella vita vera, al posto di Glenda c’erano la figlia e la nipote. Le due ragazze hanno chiamato la polizia quando hanno notato che il giovane era dolorante e stava sanguinando. La storia si è svolta in modo simile a come mostrato nella serie: gli agenti di polizia hanno creduto alle parole di Dahmer e, convinti che Sinthasomphone fosse il suo fidanzato, lo hanno fatto rientrare nell’appartamento dell’assassino.

Secondo PopBuzz, i due agenti sono stati licenziati per negligenza, ma sono stati reintegrati dopo poco (e hanno addirittura ricevuto la paga arretrata). I due sono anche riusciti a fare carriera: John A. Balcerzak è diventato il capo dell’associazione di polizia, mentre Joseph P. Gabrish è stato reso capitano di un dipartimento di polizia. Entrambi gli uomini sono da tempo in pensione e, anche dopo la condanna di Dahmer, continuano ad essere convinti delle scelte fatte allora.