Elvis: quanto è autentico il film sul cantante?

Il biopic di Baz Luhrmann è un racconto storpiato della vita di Elvis Presley, ma non mancano i riferimenti ai fatti reali.

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Elvis

Nove anni dopo Il grande Gatsby, Baz Luhrmann torna al cinema con un nuovo film stravagante. Questa volta al centro del suo racconto c’è Elvis Presley, la celebre icona del rock and roll, simbolo di un intero panorama musicale e culturale. L’assurda vita del personaggio viene raccontata in prima persona dal Colonnello Tom Parker (Tom Hanks) attraverso una narrazione estremamente soggettiva e surrealista, quasi allucinogena.

Nel biopic, Elvis Presley (Austin Butler) compie un’ascesa incredibile nell’industria musicale, generando adorazione e indignazione in egual misura. Se da un lato il pubblico giovane ama il cantante ed il suo stile, dall’altro i conservatori – e addirittura il governo – disapprovano la musica provocante e progressista della star. Elvis conosce il successo grazie a Tom Parker, ma per tutta la sua carriera ha un rapporto incredibilmente teso e conflittuale con il colonnello. Luhrmann con il suo film vuole porre luce sul fatto che Parker abbia approfittato della fama di Elvis e ritrae il personaggio di Tom Hanks come un vero cattivo. Per fare ciò però, il regista semplifica notevolmente la relazione tra il protagonista e Parker, andando a sacrificare il realismo storico.

Considerando lo stile registico di Luhrmann, non è quindi facile comprendere cosa ci sia di reale in Elvis e cosa invece sia stato reinventato. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

3Com’è diventato Elvis Presley nel film

Elvis Austin Butler
 

Luhrmann si è preso parecchie libertà anche nella rappresentazione di Elvis. In particolare, il film pone molta luce sull’influenza che la musica nera e la cultura afroamericana ha avuto su Presley. In realtà, come spiega Alanna Nash, nell’intervista a Variety, non è vero che le più importanti influenze musicali di Elvis sono state esclusivamente nere. “Elvis ha subito ugualmente l’impatto della cultura bianca e, già in seconda media, ha annunciato che avrebbe cantato al Grand Ole Opry.”

Anche per quanto riguarda la sfera amorosa, Elvis a volte semplifica troppo. Per prima cosa, il film sorvola totalmente la problematica della differenza di età tra Priscilla Beaulieu e Presley: lei aveva solo 14 anni quando ha conosciuto il cantante. Inoltre, anche se Priscilla gioca un ruolo di primo piano, le partner successive di Elvis come Ginger Alden e Linda Thompson vengono completamente ignorate. Ciò che ne esce è una rappresentazione grossolana e semplicistica della vita amorosa della star.