Uscito contemporaneamente nelle sale di tutto il mondo il 4 giugno 2004, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il terzo capitolo della saga cinematografica tratta dai romanzi di J.K.Rowling; forse il più originale dal punto di vista visivo e di approccio alla fonte, grazie al contributo di un regista come Alfonso Cuaron che ha scombinato l’ordine dei precedenti film.

Quattordici anni dopo Il prigioniero di Azkaban rimane uno degli adattamenti più contestati dai fan, ma anche tra i più apprezzati dalla critica, un vero “caso” che vogliamo ripercorrere svelando alcuni dei segreti di lavorazione riguardanti il cast, l’autore e i dettagli sulle riprese:

3L’espresso per Hogwarts è stato vandalizzato

Un evento spiacevole ha causato alcuni ritardi di produzione sulle riprese del Prigioniero di Azkaban: accessibile al pubblico, l’espresso per Hogwarts è stato infatti vandalizzato nel 2003 durante la lavorazione, con segni di vernice spray e finestre rotte.

Cedric Diggory non è stato interpretato da Robert Pattinson

Gli adattamenti cinematografici di Harry Potter non hanno sempre riportato fedelmente ciò che è successo nei romanzi, tuttavia, c’era un punto critico in Il Prigioniero di Azkaban che è stato lasciato fuori dalla produzione del film.

Stiamo parlando di una scena relativa al torneo di Quiddich che vedeva protagonista il cercatore dei Tassorosso, Cedric Diggory (che rivedremo meglio in Il calice di fuoco): il ragazzo compare infatti per la prima volta nel match contro Grifondoro, ma non è interpretato da Robert Pattinson.

Nessuno sa chi sia questo attore, e non è stato nemmeno accreditato nel film.

Il cast ha scritto un saggio per “capire” i propri personaggi

I registi sanno trovare tantissime strategie per far si che gli attori entrino nei personaggi prima delle riprese: Alfonso Cuarón, da parte sua, ha chiesto ai membri del cast principale di scrivere un saggio sui rispettivi personaggi, rimanendo sorpreso dai lavori di Daniel Radcliffe e Emma Watson.

Emma Watson è andato ben oltre il suo compito, scrivendo pagine su pagine, mentre Daniel Radcliffe ha svolto il minimo indispensabile. Rupert Grint invece non ha nemmeno consegnato il compito…